Riprendo la discussione iniziata al topix dedicato ai caschi...
Ne può venir fuori una discussione interessante
Caro Filippo, Caro Teo,
il set da ferrata brevettato dalla Kinobi di Emanuele Pellizzari è stato ampiamente testato e, nel marasma dei dispositivi di sicurezza per percorsi attrezzati, A MIO PARERE (ma non solo) risulta essere uno dei migliori...
Detto questo...
E' vero che esiste una generale ignoranza o spesso anche un notevole pressapochismo...
resta il fatto che per la maggioranza dei percorsi attrezzati (e Filippo me lo insegna), per la lor conformazione e per le loro caratteristiche io avrei più paura di cadere ed infilzarmi un piolo od un fittone nel culo che di sentirsi spaccare il dissipatore...
Ho un normalissimo set da ferrata, del quale mi fido quel che mi devo fidare... Uso la regola base: MAI CADERE... Mai fare movimenti azzardati e così via... Mi fido di più degli appigli e degli appoggi naturali e faccio in modo di non essere brusco e quant'altro.
Viononostante, so benissimo che il pericolo è dietro l'angolo... Guai se non lo sapessi...
Però so che alcuni accorgimenti sono, se non migliori, quanto meno "meno peggiori" di altri (italiacano fantozziano).
Ho parlato personalmente per un bel po' con Emanuele Pellizzari e mi ha spiegato il funzionamento del suo set ed il principio... Piaccia o no, è un po' l'uovo di colombo, poiché il movimento dinamico viene fatto fare in misura maggiore (con un dissipatore con meno buchi di quelli soliti) sul disspiatore, usando una fettuccia in meno, facendo scorrere la corda con due asole...
Riporto il link e la presentazione...
www.kinobi.it/ferrata.html
"Set da ferrata:
Apparentemente il mio set da ferrata pare simile ai tanti kit presenti sul mercato. Infatti, "pare", ma non lo è.
E´ una di quelle idee che fanno esclamare "come mai nessuno ci ha mai pensato prima!".
Innanzitutto: se uno dovesse fare una caduta in una ferrata, fatto ESTREMAMENTE pericoloso, la corda scorrerebbe dentro il freno per dissipare l´energia creata dalla caduta. In tale evenienza la fune, scorrendo nel freno, tende a fondersi, bruciandosi nella calza. Ciò ne pregiudica, o almeno rende difficile, se non utopico, il ripassare la corda manualmente nel dissipatore per rendere il kit in grado di ammortizzare un´altra caduta.
In pratica, se cadete in una ferrata con un set tradizionale, è molto difficile, se non impossibile, che possiate continuare l´ascensione ancora in sicurezza.
Nel mio set, NON serve ripassare la corda, ma è sufficiente girare il set nell´altro lato per renderlo di nuovo pronto per l´uso. Non serve perciò, ripassare la corda nel dissipatore in quanto essa si è già automaticamente posizionata per il nuovo uso.
Come è possibile? Molto, molto, molto semplice:
a) il set si fissa all´imbrago NON con la fettuccia tradizionale, ma direttamente con un´asola della corda che funge ANCHE come freno.
b) Tale corda ha due asole, una per l´imbrago, e l´altra, sul capo opposto, pronta, in caso di caduta, per essere riposizionata sull´imbrago... Non c´è nulla da ripassare dentro un freno!
Inoltre, il set Kinobi, ha meno parti dei kit tradizionali (esattamente una fettuccia in meno) ed il dissipatore più leggero che offre il mercato, da questo ne consegue un peso leggermente inferiore alla media. I moschettoni sono i mitici JetLock di Austrialpin (brevettati), che possono essere sostituiti se logorati, ed usati, o con la ghiera tradizionale, o con il grilletto in filo di acciaio. I rami delle fettucce di fissaggio sono lunghezza diversa per evitare che le leve lavorino sullo stesso livello e perciò possano entrare in contatto.
Il set è made in Italy, da parti fatte in Italia ad eccezione della corda, di produzione UE (Francia) e dei moschettoni (Austria).
Certificato CE."
Lascio, ovviamente, la parola agli esperti ed alle cassandre del CNSAS che ci spiegheranno cosa non va, ma, per il momento, mi sembra la soluzione migliore in commercio.
Dichiaro aperto il dibattimento
Arterio