Sesso ed evoluzione interiore

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MAGUS ALTAIR
00mercoledì 21 gennaio 2004 11:18
Spesso sentiamo le critiche di chi se la prende con la stampa e la
televisione per l'eccessiva presenza di messaggi relativi al sesso.
Spesso tuttavia queste critiche arrivano però da chi, per motivi
religiosi o comunque "tradizionali" (nel senso comune del termine)
ha un atteggiamento repressivo nei riguardi del sesso stesso,
ritenendo certe cose come assolutamente "sporche" e dunque anche
assolutamente diseducative.

Sicuramente i media abusano dei messaggi a sfondo sessuale, inserendoli
anche quando non c'entrano nulla con l'argomento trattato, ma è altrettanto vero
che un approccio personale sbagliato con il sesso (sbagliato relativamente
a se stessi) influisce negativamente con il proprio sviluppo interiore,
e tale approccio sbagliato può spesso essere influenzato
proprio dalla morale comune che condanna questi eccessi mediatici.

Che ne pensate?

[Modificato da MAGUS ALTAIR 21/01/2004 14.15]

Momo-
00mercoledì 21 gennaio 2004 19:17
mah..io non credo onestamente che esistano ancora persone con questo senso morale eccessivo...tranne che in qualche ambiente molto religioso, persone cresciute in famiglie molto bigotte...ma non credo che la cosa sia così diffusa..
Anche chi critica questo tipo di "inondazione" mediatica del sesso, credo che lo faccia più per sincero rompimento di scatole e noia [SM=g27834]
MAGUS ALTAIR
00mercoledì 21 gennaio 2004 22:57
"In qualche ambiente molto religioso" dici giustamente.
E infatti nel mio passato cattolico ho incontrato molte persone così!
arielbianca
00giovedì 22 gennaio 2004 07:34
Io non sono cresciuta in un ambiente repressivo ne ho problemi con la mia sessualita ( o almeno credo [SM=g27824] ).
Ma credo che questa sia una sfera molto personale e contesto fortemente i messaggi troppo "forti" mandati dai media!

Il sesso va vissuto, va "conosciuto" secondo la propria voglia e capacita' di approcciarlo.
Non sono contraria alla trasgressione ne' alla pornografia, se una persona le cerca credo sia giusto possa soddisfare la sua curiosita/voglia (nel pieno rispetto degli altri e loro liberta' eh!), non va giudicato nessuno in questo come in altri ambiti.

Ma non trovo sensato mandare messaggi di questo tono a tutte le ore e in ogni tipo di programma televisivo, o sulle riviste!

Tra l'altro viene usato questo forte stimolo per VENDERE prodotti che spesso non hanno nemmeno niente a che vedere con il sesso e di certo con l'Amore![SM=g27825]

hiram-abif
00giovedì 22 gennaio 2004 21:41
Credo che...
Oramai il vero Amore non saprebbe "farlo vedere" nessuno.
Il vero amore non fa ne notizia ne troppi gesti. ed è troppo sublime perchè sia rappresentabile in un elettrodomestico!Nessun attore saprebbe mai recitarlo!
Così chi crede nei Media cade nell'inganno delle "banalità" scambiandole per i paradigmi di questo periodo storico.
Solo immagini in movimento...solo gesti artefatti...e costumi preconfezionati.
Null'altro che miraggi per gli occhi ai quali ci abituiamo troppo in fretta.
Il sesso come lo intendo io è tutt'altra cosa.
arielbianca
00venerdì 23 gennaio 2004 08:46
Re: Credo che...

Scritto da: hiram-abif 22/01/2004 21.41

Il sesso come lo intendo io è tutt'altra cosa.



Sentiamo....[SM=g27822]
Momo-
00venerdì 23 gennaio 2004 14:37
[SM=g27822] sentiamo...
arielbianca
00venerdì 23 gennaio 2004 16:14
Momo!!![SM=g27825] Ma che "sentiamo" tu sei ancora troppo piccola.[SM=g27826]

settedinove
00venerdì 23 gennaio 2004 17:21
[SM=g27822] sentiamo [SM=g27828]
Momo-
00venerdì 23 gennaio 2004 18:51
MA COOOMEEEEEE!!!!???
[SM=g27825] Dai! ho 22 anni! per chi mi prendi susu![SM=g27825]

[SM=g27824]
MAGUS ALTAIR
00venerdì 23 gennaio 2004 19:35
Si si dicci Hiram... che poi vi spiego come la vedo io.
[SM=g27822]

Momo: vabbè rimani sei maggiorenne... [SM=g27824]

[Modificato da MAGUS ALTAIR 23/01/2004 19.35]

hiram-abif
00venerdì 23 gennaio 2004 22:54
Morbosetti èh!
Ok. A parte l'aspetto intimo dell'argomento, ho lanciato una palla quindi...
Siamo abituati a vivere il sesso quale aspetto fisico che induce
piacere e del quale spesso ci innamoriamo ( in molti casi le persone si innamorano attravesro di esso, poi scoprono la persona che lo veicola) vediamo così un numero elevato di coppie
unite solo da quella intesa.
Nulla di criticabile, ma secondo me il sesso è un linguaggio profondo, un cammino che elimina in propri confini e ci fa disperdere nell'altro "attraverso" il piacere, ma che di piacere si trattase li disperdiamo nell'essere Amore e nonnnel fare l'amore.
Quando si ama, sul serio, non riusciamo più a capire se il piacere giunge da una parte del corpo, ma ce ne sentiamo avvolti, vi scompariamo al suo interno, divenendo così tanto presenti da comprendere veramente l'assolutezza della fisicità armonizzata all'astrazione del sentimento.
Il sesso è una comunicazione sublime di tutti noi stessi verso la totalità dell'altro, è estasi, ma per la perfezione della natura stessa attraverso l'orgasmo ci riconduce a noi stessi, allora il piacere fisico diviene così tanto intenso da " strapparci via da quella condizione di "fusione con l'altro" e ci riporta nei nostri confini.
Per questo una parte di me "soffre" il piacere dell'orgasmo, in quanto mi riconduce al "mio" piacere e non percepisco più quello della persona amata e ritrovo i miei confini.
Quello che invece viene considerato sesso nella maggio parte dei casi è una performance, un fatto di "godimento" che parte egocentricamente da subito. L'eccitazione è il motivi scatenante ed attraverso di essa la fantasia cosiddetta "erotica" trova il suo sfogo. Questo accade anche tra innamorati, nulla di sbagliato, ma di incompleto si!
Godere è giusto, provare piacere nel darlo e nel riceverne lo è altrettanto, ma la mia esigenza ( anche se relativamente appagata) è "morire" a me stesso nel disperdermi nell'altra, pur percependo come non mai ogni singolo attimo o gesto, o profumo o carezza.
Ci sarebbe anche dell'altro ma lo terrò per me.
Ad ogni modo non ritengo un buon affare tutto questo far "vedere" e quindi condizionare la crescita sessuale di intere generazioni di guardoni, che comprano un prodotto o guardano un film oppure si eccitano nel sentire storie o rivelazioni di altri, solo se si vede l'oggetto del piacere o le sue forme. Non sono d'accordo con la cultura dell'immagine e dello stimolo visivo, in quanto crea solo riflessi di quello che la nostra natura può avere e obbliga attraverso le insicurezze che ne derivano a rimanere in quello stato di limbo
delle nostre meravigliose possibilità di contatto e di espressione dll'amore più profondo ed intenso.
Siamo in un era di menzogne e quel che è peggio che non ci dicono quanto valiamo veramente ma ci inducono a fermarsi nei nostri aspetti inferiori.
Spero di avervi "appagato" a sufficenza.[SM=g27822] (ooviamente è una battuta!)[SM=g27838] A te Marco una stretta di mano![SM=g27824]
arielbianca
00sabato 24 gennaio 2004 07:07
Re: Morbosetti èh!

Scritto da: hiram-abif 23/01/2004 22.54

...secondo me il sesso è un linguaggio profondo, un cammino che elimina i propri confini e ci fa disperdere nell'altro "attraverso" il piacere, ma che di piacere si trattase ci disperdiamo nell'essere Amore e non nel fare l'amore.
Quando si ama, sul serio, non riusciamo più a capire se il piacere giunge da una parte del corpo, ma ce ne sentiamo avvolti, vi scompariamo al suo interno, divenendo così tanto presenti da comprendere veramente l'assolutezza della fisicità armonizzata all'astrazione del sentimento.
Il sesso è una comunicazione sublime di tutti noi stessi verso la totalità dell'altro...




Sono daccordo su quanto hai scritto e sopratutto su questa parte. "Perdere i confini" al punto che non esista piu' il "mio" e il "tuo" ma solo il "Nostro".
Questo e' il vero senso dell'Unione.

Ma non e' cosi' per tutti no? Credo occorra una certa stabilita' ed accettazione di noi stessi per poterci "dare" a tal punto e sopratutto,essere in grado di ricevere l'altro che si dona a noi in armonia e naturalezza.
.:avatar:.
00sabato 24 gennaio 2004 15:10
Direi che approvo in pieno il discorso di Hiram, anche se vorrei discutere con voi su un piccolo particolare: quei nulla di criticabile e nulla di sbagliato che appaiono nel testo.
Possiamo davvero dire che non ci sia nulla di sbagliato in un rapporto nato per il puro appagamento fisico? E' lo sfruttamento reciproco un comportamento accettabile?
Sono le domande che mi porto dietro da un bel po' di tempo e in maniera ipocrita per giunta, perche' a prescindere da quale sia la risposta giusta continuo ad agire in una determinata maniera. Ho necessita' fisiche a cui badare, le cose sono messe in chiaro sin da subito, se trovassi la compagna giusta le darei me stesso... Sono queste le cose che dico a me stesso per giustificare (?) il mio comportamento poligamo e materialista con le donne. Mi ritrovo a usarle come oggetti, ne piu' ne meno, anche se la cosa e' reciproca (per quanto puo' esserlo per una ragazza). Rapporti basati puramente sulla passione erotica: possiamo davvero definirli rapporti? Mi sembra un insulto a quel qualcosa di cui il sesso dovrebbe essere il contorno (per quanto squisito), non il piatto portante.
Ma e' altrettanto giusto reprimere le proprie pulsioni fisiche? Se ci sono c'e' un motivo... E se le cose vengono chiarite, se si dice che si tratta di ginnastica e nulla piu', dove sta il male?

Eppure tutto questo non fa che creare problemi e rallentare la mia evoluzione interiore, che non a caso e' presente nel titolo di questo thread. E' facile capire che se non risolvero' questo problema esso tendera' a degenerare in cattive abitudini comportamentali (come gia' sta succedendo)... eppure mai come in questo problema la soluzione sembra indipendente e all'infuori di me: cio' che ci vuole e' la persona giusta, nient'altro.
Mi rendo conto rileggendo quanto ho scritto sin'ora che ho detto tutto senza dire nulla... Spero solo (per sdrammatizzare un po') che Ariel non faccia faccie strane anche con me: il mio alibi e' che frequento persone piu' grandi [SM=g27822]

Non credo che sia colpa di un qualche indrottrinamento inconscio o di un bombardamento di messaggi in senso opposto che mi ritrovo cosi'...
basterebbe essere piu' legati a una singola ragazza, per quanto parziale sia il nostro rapporto, e meno utilitarista per sentirmi in pace? NOn penso che sia nemmeno questo, anche se volessimo riassumere tutti i discorsi e scopi che ci prefiggiamo scrivendo in questo forum sotto l'etichetta "carattere".
O tutto o niente me stesso... e certo non smettero' di essere me stesso o iniziero' a vivere nascosto per non attirarmi ulteriori problemi in questo campo.

La soluzione che sto cercando e' il piu' possibile oggettiva... dopotutto il sesso (e i rapporti piu' in generale) sono qualcosa in comune a tutta la razza e biologicamente esso non e' che uno strumento di proseguimento e di evoluzione(constatazione curiosa, non e' vero?). Lode alla sintesi e allo slancio verso l'alto rappresentate dal matrimonio sacro.

Un dubbioso Avatar (che ogni tanto sembra comportarsi come se fosse un decadente dandy) [SM=g27834]
arielbianca
00sabato 24 gennaio 2004 18:25
Caro Avatar, nessuna faccia strana. Non ci crederai ma SO di cosa tu stia parlando![SM=g27822]

Quando scoprirai cosa significa fare l'Amore, conoscerai la differenza tra quello che stai vivendo ora e la meravigliosa esperienza del dare e ricevere ad ogni livello, dopo averla provata, non si torna piu' indietro.

Sono comunque esperienze e dunque vanno fatte proprio perche' ne senti la pulsione! Io sono contraria alle repressione, in ogni campo.

[SM=g27838]
MAGUS ALTAIR
00sabato 24 gennaio 2004 19:33
L'unione perfetta
Al di là degli aspetti meramente fisici di un'unione sessuale, resi
più o meno soddisfacenti dalle capacità e dalle disponibilità "tecniche"
dei partecipanti, ciò che fa davvero la differenza è lo "spessore"
dell'intesa sessuale, che non si esaurisce affatto in questo aspetto
materiale.
La vera intesa è qualcosa di ben più profondo, che, nella sua
perfezione, si attualizza nella coincidenza totale tra pensieri, azioni,
fantasie ed emozioni dei partner, e tra la loro capacità e complicità
nel comunicarli.
In questa perfezione può esserci oppure no l'amore, almeno nel senso
comunemente inteso, perchè è ben possibile sentire di amare una persona
ma avere una scarsa intesa sessuale con essa, e viceversa avere una
forte intesa sessuale con una persona che non è amata.
Che poi questa intesa speciale possa essere considerata un modo
di amare, è un altro discorso.
Se dunque tra due persone vi è questa intesa totale e totalizzante,
ecco che si realizza uno stato di vera libertà, dove nessuno dei due
partner si reprime, nè subisce, nè si accontenta, nè si sente in
qualche modo in dovere di soddisfare l'altro, perchè la soddisfazione
dell'altro appartiene completamente al proprio soddisfacimento interiore,
è un proprio completamento!
Se dunque avviene tutto questo, certamente questo "stato" della
persona influisce positivamente sulla propria evoluzione interiore,
anzi è già un ingrediente di essa.
Per lo meno è una strada.

[Modificato da MAGUS ALTAIR 24/01/2004 19.39]

hiram-abif
00sabato 24 gennaio 2004 21:27
Noi siamo quando non siamo.
Se si parla d'amore allora è di un sentimento che facciamo speculazione verbale, ma l'interpretazione dlla sessualità
è un gioco più complesso, un ingrediente che ha confini sottili con l'appagamento del proprio ego.
La dove due persone si amano profondamente dove non arrivano le parole... arriva un bacio..la dove il bacio non giunge...arriva il desiderio di compenetrarsi e nel farlo "davvero" sinceramente si "muore", il "darsi" è il non trattenere di noi.
Li, l'Io scompare ed appare il " se" nel non essere più, ma nell'"Essere" veramente, il tempo scompare e così la luce o il buio.! Due diventa uno e, ripeto, occorre l'orgasmo per riportare una scissione e tornare in noi stessi.
arielbianca
00domenica 25 gennaio 2004 07:38
Re: L'unione perfetta

Scritto da: MAGUS ALTAIR 24/01/2004 19.33


...è ben possibile sentire di amare una persona
ma avere una scarsa intesa sessuale con essa, e viceversa avere una
forte intesa sessuale con una persona che non è amata.



Ci sono diversi livelli di amore e' vero. Ma funzionano se c'e' equilibrio,no? [SM=g27822]
In uno degli esempi manca qualcosa di importante.

In una relazione passionale senza amore c'e' completezza e appagamento (dando per certo che per entrambi l'assenza di Amore sia accettata!)
Qui c'e' accettazione totale.

Ma una relazione d'Amore, dove l'intesa sessuale non e' concidente, uno dei due non soffre una mancanza ?
Quindi qui c'e' tolleranza, uno dei due si adatta, o si adattano entrambi.
Come potrebbe essere equilibrata questa unione?

arielbianca
00domenica 25 gennaio 2004 10:34
Re: Noi siamo quando non siamo.

Scritto da: hiram-abif 24/01/2004 21.27
Due diventa uno e, ripeto, occorre l'orgasmo per riportare una scissione e tornare in noi stessi.




Ci ho pensato su molto eppure non capisco bene perche' tu affermi che l'orgasmo riporti alla divisione.
MAGUS ALTAIR
00domenica 25 gennaio 2004 10:57
Re: Re: L'unione perfetta

Scritto da: arielbianca 25/01/2004 7.38
Ma una relazione d'Amore, dove l'intesa sessuale non e' concidente, uno dei due non soffre una mancanza ?
Quindi qui c'e' tolleranza, uno dei due si adatta, o si adattano entrambi.
Come potrebbe essere equilibrata questa unione?



Non lo sarebbe infatti, e dunque sarebbe nociva per la propria
evoluzione interiore!
MAGUS ALTAIR
00domenica 25 gennaio 2004 11:03
Re: Noi siamo quando non siamo.

Scritto da: hiram-abif 24/01/2004 21.27
... occorre l'orgasmo per riportare una scissione e tornare in noi stessi.



Dal punto di vista della persona che prova l'orgasmo, sicuramente si
tratta di una esperienza individuale, ma se si ha l'unione perfetta
di cui parlo io, allora l'altro partner non potrà che gioire del godimento
dell'altro, e l'insieme delle due "gioie" diviene una cosa sola, soprattutto
se tra le due persone vi è l'Amore.
Infatti l'orgasmo dell'uno è sempre provocato dall'altro, anche se tecnicamente
può anche avvenire per autostimolazione, dove chi se lo provoca
pensa all'altro oppure lo fa in presenza dell'altro: ma sono comunque
sempre in due, che in quei momenti diventano uno.
Per questo per me non ha senso parlare di una funzione individualistica
dell'orgasmo, sicuramente almeno quando vi sia l'Amore.

[Modificato da MAGUS ALTAIR 25/01/2004 11.05]

hiram-abif
00domenica 25 gennaio 2004 16:11
Io intendo.
Il momento in cui il piacere ti "obbliga" a distaccarti dall'altro fosse solo per un attimo accade. Questo permette di tornare in noi, altrimenti non ne saremmo in grado.
Indubbiamente il piacere dell'altro è il massimo della finalità altruistica dettata dal sentimento stesso, in fatti il piacere percepito del parner in "amore" fa crescere il nostro, in quanto la mente partecipa in comunione col corpo e la voglia di dare è confermata da tale percezione, ma subito dopo si condivide anche l'immensa soddisfazione di aver simultaneamente, o diversamente, condiviso il piacere estremo.
Ma la differenza tra i due piaceri, quello del durante e quello dell'orgasmo sono tante e la fusione si realizza nel durante altrimenti diviene uno strumento proprio per l'orgasmo stesso.
Non è facile, comprendo, capire questo, ma è ovvio perchè è un aspetto della "mia" intimità e del mio intimo sentire.
Mi sono solo "espresso" in proprosito.
Quindi per tornare al tema, la sessualità che vediamo espressa nei media o la pornografia stessa sono altri aspetti del sesso e della sessualità, che si può non condividere o si, ma non lo rappresentano nel suo aspeto reale, profondo, ne fanno solo parte in modo marginale.
Io sono un uomo che vive completamente la sessualità, anche in modo , se vogliamo, giocoso o fantasioso, talvolta fatto di erotismo e fisicità, ma se amo non mi basta! Voglio di più, voglio sentire i respiri, vedere gli occhi socchiusi, percepire ogni lieve fremito, partecipare completamente ad ogni lpiù lieve gesto e scomparire nella persona che amo, celebrandone il silenzio ed aggiungendovi il mio, questo diviene un "suono" ed una "luce". Non c'è più, ne tempo, ne spazio ed è capitato che la grandezza del durante abbia inibito il dopo, relegandolo ad un silenzio fatto solo di carezze e comunione, in quanto nessuna parola avrebbe potuto esprimere il vissuto, la pienezza.
Può cambiare la visione del mondo amare così tanto.[SM=g27821]
Può cambiare il mondo...
MAGUS ALTAIR
00domenica 25 gennaio 2004 23:24
Re: Io intendo.

Scritto da: hiram-abif 25/01/2004 16.11
Quindi per tornare al tema, la sessualità che vediamo espressa nei media o la pornografia stessa sono altri aspetti del sesso e della sessualità, che si può non condividere o si, ma non lo rappresentano nel suo aspeto reale, profondo, ne fanno solo parte in modo marginale.



Concordo: ciò che è rappresentato dai media è solo un aspetto marginale
della sessualità, che non può rendere assolutamente la sua reale
profondità.
La pornografia in particolare si focalizza solo sugli atti, a differenza
dell'erotismo il quale almeno cerca di coinvolgere anche il contesto
psicologico, non dimenticando che l'origine dell'eccitazione è
innanzitutto nella mente.
Sicuramente sbaglia chi classifica volgari allo stesso modo la
pornografia e l'erotismo, al cinema come in letteratura.
arielbianca
00lunedì 26 gennaio 2004 07:39
Sbagliera' chi classifica volgare....qualunque cosa!
Io ho il diritto di esprimermi solo relativamente alla mia persona. Per quanto per me la pornografia sia ininfluente sotto quel certo aspetto, e anzi mi infastidisce, non la giudico volgare in assoluto.
So che ad altri piace, quindi...se la giudicazzi cosi' significherebbe che classificherei volgari le persone che invece ne sono attratte.

I gusti sono....gusti.[SM=g27822]

MAGUS ALTAIR
00lunedì 26 gennaio 2004 09:01
Re:

Scritto da: arielbianca 26/01/2004 7.39
...quindi...se la giudicazzi cosi' significherebbe...



Lapsus freudiano??? [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

(scusa Ariel non ho resistito!!![SM=g27835] mi perdoni?[SM=g27838] )

[Modificato da MAGUS ALTAIR 26/01/2004 9.02]

Momo-
00lunedì 26 gennaio 2004 12:58
[SM=x213431] [SM=x213431] [SM=x213431] AHAHAHAHA!!!!

[SM=g27828] [SM=g27828] arieettaaaaaaaaaa!!!
ma cosa dici! eh si questi discorsi![SM=g27828][SM=g27828]

[SM=g27838]
settedinove
00lunedì 26 gennaio 2004 13:20
Ariel![SM=g27828]

Non lo so, io invece non posso fare a meno di giudicare volgari le persone che per passatempo guardano film porno o acquistano riviste di quel genere. Volgare e patologico é l'approccio morboso a scene di sesso prive di qualsiasi coinvolgimento emozionale, in cui la donna viene regolarmente sfruttata e considerata solo un oggetto di piacere.
MAGUS ALTAIR
00lunedì 26 gennaio 2004 16:30
Distinguiamo
Sempre discutendo sul fattore sesso in relazione con l'evoluzione
interiore, distinguerei senz'altro la condanna alla pornografia
relativamente al metodo, e quella relativa alla sostanza.
Quanto al metodo: sappiamo bene quanto talora siano utilizzate persone
non del tutto consenzienti, se non ahimè troppo giovani, il che tra
l'altro è giustamente considerato anche reato. In questo caso mi pare
ovvio che "questa" pornografia vada condannata. E' volgare per come
bistratta le persone!
Quanto alla sostanza: il filmare o fotografare atti sessuali tra
persone consenzienti non è un problema in sè, nè l'usufruire consenziente
di tale materiale, però questo argomento merita osservazioni più vaste.
Sicuramente possiamo dire che la ricerca del piacere fa parte dell'
essere umano, e non c'è nulla di male nel perseguirlo con tutti i
mezzi a disposizione, purchè si rispetti sempre la libertà altrui,
salvo tirare in ballo motivazioni morali laiche o religiose.
Ci si potrebbe chiedere qual è il limite oltre il quale questa ricerca
diventa patologia psicologica che dunque allontana dal proprio Bene.
Questo è il punto!
Ma riusciremo ad affermarlo a priori?
Sbaglieremmo comunque a concludere che tutti i fruitori di pornografia
sono malati mentali, perchè esistono molte persone con gravi patologie
relative al sesso, che pure lo vivono solo nell'ambito dei "normali"
rapporti sessuali (o forse è addirittura quello il motivo...).
hiram-abif
00lunedì 26 gennaio 2004 18:13
non titenete che...
La pornografia sia un "circolo chiuso ben delineato".
Dunque, c'è una coppia ( o più di una) nell'atto do creare eccitazione nell'adempimento di quello che ritiene il suo "mestiere" ( meglio che scaricare le balle delle patate!), poi c'è un fotografo professionista o un addetto alla camera. Poi c'è il produttore, un etichetta di smercializzazione ed ultimo, ma primo di tutti c'è il mercato. Quindi è un cerchio ben definito, dove la scelta la fa da padrona.
A me piace il vestito classico ogni tanto ede in altri momenti vesto casual, questione di gusti.
In fondo tutto il mondo si muove sulla superfice delle cose ed è per questo che non va. Come la terra esiste sopra il magma fluido che è la parte più consistente del pianeta, così l'uomo crede di vivere il sesso, con la stessa superficialità!
Io dico solo peccato! L'estasi è una possibilità, non certo un obbligo.
Non riconoscete voi che l'esigenza del mercato sia creare le'sigenza e poi vendere?
Di tutto ovviamente.
settedinove
00lunedì 26 gennaio 2004 20:24
Penso che la pornografia abbia poco a che fare con l'evoluzione interiore [SM=g27818]
Chi si trova invischiato rischia un rapporto di dipendenza simile ad un drogato o un alcolista.
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