Re:
Smokye, 19/03/2009 18.05:
lol Kagura xD Se un argomento é così interessante immagino che ci interessi tanto ad impostare una discussione seria.
Ma kagura, in che senso apertura mentale? O_O
Discorso da rinviare di un mesetto,se non ti dispiace ;-)
Io tengo moltissimo a impostare discussioni serie su opere meritevoli; e in particolare per la serie di Inuyasha ho un tale amore che non posso fare altrimenti. Mi sembrerebbe offensivo,ecco.
Ora, qui posto un topic scritto su un altro forum da una persona che personalmente stimo molto,il cui nick è Yoda, e al cui invierò al più presto una mail per informarlo di quanto i suoi post siano importanti per noi.
Parto con un piccolo post, per deliziarvi e perchè per ricostruire gli altri mi ci vorrebbe un'eternità xD
La domanda iniziale si riferiva alla prima apparizione di Sesshomaru, che lascia a Jaken la possibilità di usare il giochetto della donna del nulla,cosa che a un'utente pareva, giustamente a ben rifletterci, piuttosto OOC.
Questa è la risposta.Di Yoda,sempre sia lodato.
Direi che in quelle prime puntate è esposto molto bene, in modo nascosto che si può comprendere a posteriori, una parte molto importante delle ragioni di Sesshoumaru.
E’ vero infatti che Sesshoumaru appare infastidito dal “mezzuccio” di Jaken, ma vi partecipa. Allo stesso modo, ricordiamoci che “si abbassa” a partecipare a una delle prime trappole ordite da Naraku, quella nella quale il medesimo gli procura un braccio umano in cui è innestato un frammento di sfera per poter usare Tessaiga.
Direi che anche questo è molto significativo; basti ricordare il disprezzo che Sessho nutre verso gli esseri umani, specialmente all’inizio del racconto. Anche in quel caso, accantona la sua dignità; direi, facendo violenza a se stesso.
E’ ben evidente, perciò, l’importanza per Sesshoumaru della figura paterna. Questo padre – sostanzialmente l’unica creatura vivente che Sesshoumaru abbia mai dato prova di ammirare incondizionatamente – però così misterioso e incomprensibile, specialmente (forse?) verso la fine della propria vita, che induce in comportamenti e scelte per Sesshoumaru del tutto incomprensibili.
Tale è il rispetto e l’importanza (l’amore o la miglior approssimazione di esso?) che Sessho prova per il padre, e tale è l’incapacità di accettare ciò che Inu no Taisho ha deciso di fare (nell’ordine: essere un protettore della razza umana, congiungersi con una donna mortale, dare la vita – per lei? – generare uno hanyou, consegnare al medesimo il vessillo della sua eredità) da dare vita in Sesshoumaru a quanto più simile al dolore possa sperimentare.
Vista in quest’ottica, tutti i comportamenti di Sesshoumaru sono coerenti. La contrapposizione tra i sentimenti (riverenza e rancore?) che prova verso il padre, come unico “modello di riferimento” (il guerriero perfetto), “costringono” quasi Sesshoumaru a un atteggiamento apparentemente contraddittorio.
Disprezza l’inganno di Jaken, ma vi partecipa attivamente. Troppo importante, per lui, dimostrare a se stesso che Inu no Taisho ha sbagliato, e che a lui toccava Tessaiga.
Come già mi capitò di osservare, poi, c’è il dettaglio non da poco di acconsentire che il fratellastro venga tormentato dall’immagine della madre morta (e guarda un po’, a chi, possiamo presumere, Sesshoumaru dà la colpa per la morte del padre? – a quella donna umana e alla sua prole); salvo poi mostrare una forte irritazione (all’interno dei suoi canoni?) per quel che Jaken sta facendo, come rendendosi conto che ha accettato di far parte a qualcosa di indegno del suo onore.
Per gran parte del duello con Inuyasha, gli rimprovera rozzezza e incapacità, come a convincere se stesso dell’errore paterno di aver deciso di lasciare Tessaiga al medesimo. Ma intanto profana – molto vera l’osservazione di Naraku-utente(!) – la tomba di Inu no Taisho.
Anche quando partecipa alla trappola ordita da Naraku, Sesshoumaru sembra tenere moltissimo a dimostrare (a Inuyasha? A se stesso?) di essere il vero erede paterno, tanto da dimostrare di saper usare “la cicatrice del vento”.
Se teniamo i suoi comportamenti successivi, poi notiamo che …
Quando sarà Kagura a chiedergli di usare i frammenti della sfera da lei posseduti per abbattere Naraku, Sesshoumaru rifiuterà sprezzantemente, ribadendo che il suo potere non ha bisogno di simili strumenti.
Epperò non aveva avuto remore a usarne uno, in passato.
E ancora, quando i due fratellastri torneranno alla tomba del padre la seconda volta, la prima (primissima!!) cosa che Sesshoumaru farà sarà rifilare a Inuyasha una “lorda” micidiale, insultandolo proprio perché sta profanando il riposo di Inu no Taisho (la qual cosa puzza discretamente – ehm – di coda di paglia xD ).
Quella di Sesshoumaru non è una ricerca di potere fine a se stessa, ma una ricerca sia del proprio retaggio che delle ragioni paterne. In tal senso, al di là della letalità (che c’è e resta, e ci mancherebbe!), non credo sia così fuori luogo supporre che sulle azioni del primo Sesshoumaru pesi con grande forza lo strazio nei confronti di una figura paterna che si vorrebbe comprendere ma “non si riconosce più”; un punto di riferimento e di “approdo” tanto importante e che all’improvviso agisce spinto da ragioni che sfuggono totalmente alla ragione di Sesshoumaru. Tale motivo può averlo indotto a dei comportamenti “disonorevoli” di cui può essersi in un secondo momento vergognato (sempre senza darlo a vedere, va da sé).
Non per nulla, Sesshoumaru impara infatti sempre più, come si diceva sopra, a utilizzare il proprio potere senza dipendere da "supporti esterni".