Sentimento antigiapponese in Italia

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Reiko_Artemis
00venerdì 26 ottobre 2012 10:55
Aiuto per una possibile tesi
Salve a tutti!

Vengo subito al punto.
Ho notato che qui in Italia c'è uno strano sentimento antigiapponese che proprio non mi spiego. I razzisti in genere accampano delle motivazioni (facendo di ogni erba un fascio) per spiegare il loro odio (parlando di cinesi, per esempio, dicono di lavoro minorile, o che in Italia distruggono l'economia...).
Invece i giapponesi, almeno in Italia, altro non fanno che venire a fare foto per turismo.
Per sentimento antigiapponese, mi spiego meglio: ovviamente non è che i politici si mettono a urlare "Giapponesi fuori dall'Italia!" ce ne sono così pochi...
Però magari se si parla con gli italiani, salta fuori questo disprezzo immotivato. Per esempio, non puoi essere una ragazza e dire che ti piacciono i giapponesi, non puoi lodare la laboriosità o il fatto che hanno le case antisismiche mentre qui alla prima scossa viene giù tutto.
Ho persino visto che in un sito di ricette l'amministratore ha OSATO mettere due ricette giapponesi (due in una miriade) e subito giù commenti irati: ma la vogliamo smettere con ste ricette?
Voi cosa ne pensate?
L'avete notato anche voi?
Potreste ipotizzare il motivo per tanto astio?
E, in caso, potreste segnalarmi siti internet o testi utili?
Grazie in anticipo^^
suinogiallo
00venerdì 26 ottobre 2012 11:13
Sinceramente non ho mai avuto sentore di un grosso sentimento antigiapponese qui in Italia.
Spesso li si confondono con i cinesi ma li il sentimento fobico è nei confronti dei cinesi e non dei giapponesi.


Invece i giapponesi, almeno in Italia, altro non fanno che venire a fare foto per turismo.



Questo è un luogo comune e non indica necessariamente un odio razziale.

Hasta Luego
Bob_Ombadil
00venerdì 26 ottobre 2012 11:57
Io sinceramente ho notato un sentimento opposto da parte dei ragazzi della mia generazione... che adorano il Giappone per via dei cartoni e dei videogiochi ma considerano poco quella che è davvero la vita in Giappone.

Io non ho nulla contro i Giapponesi in sé, ma gli aspetti eccessivamente "marziali" della loro cultura proprio non mi piacciono ed è uno dei paesi in cui proprio non vivrei affatto volentieri...

alla fin fine se si va a vedere il tasso dei suicidi è molto alto, tu parli di "laboriosità", ma quel termine mi pare un eufemismo... qui in Italia si muore in fabbrica o nei cantieri, e siamo tutti d'accordo che è una cosa gravissima, non voglio certo negarlo, ma su Kappa ho letto almeno in un paio di articoli diversi che in Giappone si muore seduti davanti alla scrivania con una matita in mano, mentre si disegnano fumetti... mi pare un pò peggio...

Secondo me la vita in Giappone deve essere davvero molto dura e dopotutto questo si riflette su alcune opere (ci sono alcuni periodi in cui va alla ribalta un filone horror ispirato proprio ai suicidi, e in generale molte opere estreme in Giappone sono molto più diffuse e trovano terreno più fertile che da noi, roba tipo Tetsuo the iron man e cose così...

Ovviamente la loro cultura ha punti in comune con la nostra, inoltre il maggiore contatto che abbiamo è attraverso opere che spesso (anche solo per motivi commerciali) vengono selezionate e scremate accuratamente, e non dimentichiamoci che in ogni caso la creatività è una valvola di sfogo, se alcuni si sfogano estremizzando ciò che c'è di negativo altri lo fanno immaginando realtà più vivibili e desiderabili, dando quindi un'immagine falsata (in entrambi i sensi, ok) di quella che è la loro realtà...

Ovviamente sono contro ai pregiudizi ma sono anche contro a quelli "positivi" diciamo... non avere nulla contro ai Giapponesi è un conto, non considerare cosa c'è di negativo nella loro società è un altro...

Ovviamente, ad esempio, sul fatto delle case antisismiche hai tutte le ragioni e loro sono chiaramente all'avanguardia...
hotaru.
00venerdì 26 ottobre 2012 15:11
Francamente non ho mai notato niente del genere. Al massimo mi pare ci sia una certa tendenza a ribadire gli stereotipi ogni volta che se ne presenta l'occasione, ma lo stesso viene fatto all'estero con gli italiani.
Ad esempio ho notato questa cosa (ditemi se vale lo stesso per voi): quando si trovano articoli di giornale riguardanti il Giappone- tipo nel periodo di Fukushima, ce n'erano ovunque- i giornalisti tendono ad usare vari sinonimi tipo "Paese del Sol Levante", "Paese dei manga", "Paese dei samurai", ecc.
Allo stesso modo, durante le Olimpiadi di quest'anno, mi è capitato più di una volta di leggere articoli riferiti a gare vinte da atlete cinesi in cui la donna/ragazza veniva più volte chiamata "la cinesina".
Sembrano stupidaggini, ma se ci pensiamo non leggiamo mai in giro espressioni come "la francesina", "la svedesina"; così come la Germania non viene solitamente chiamata "Paese della birra" o la Spagna "Paese dei tori". Sto ovviamente parlando di normalissimi articoli di cronaca, non articoli specifici con toni magari più scherzosi: sui giornali si leggono tutti i giorni notizie riguardanti Germania e Grecia, eppure avete mai visto quest'ultima venir chiamata il "Paese degli dei dell'Olimpo"?
Ecco, io una sottile forma di discriminazione la vedo nell'uso di queste parole, più che in comportamenti veri e propri.
Reiko_Artemis
00venerdì 26 ottobre 2012 16:30
Ovviamente non penso che si tratti di razzismo sottolineare alcuni difetti del Giappone, magari in risposta a chi lo idealizza troppo.
Insomma, non penso che sia razzista chi dice "no, guarda, purtroppo in Giappone succede così e così" a qualcuno che pretende che sia il Paese migliore del mondo senza difetti.
Più che altro spesso mi capita di ritrovarmi col dialogo interrotto da uno sbrigativo "eh ma loro ce l'hanno piccolo", oppure una reazione di vera e propria stizza quando si fa notare che, per esempio, quando lì viene giù qualcosa per un terremoto (che deve essere di dimensioni catastrofiche), tempo un mese e tutto è come prima.
Non so, forse lo noto di più perché mi capita più spesso di tirare in ballo il Giappone o di leggere discussioni su di esso.
è interessante anche constatare come, nonostante una buona parte della popolazione (specie giovanile) d'Italia sia interessata al Giappone, questo sia poco o niente presente in Italia. Pochissimi libri vengono tradotti, per esempio. La Francia ha molto più scambio culturale col Giappone.
Se vi posso fare un esempio, tempo fa alcuni "espertoni" storcevano il naso affermando che "gli anime giapponesi sono fatti al computer" , cosa falsa e in seguito sfatata. Quando poi sono stati gli USA a fare i cartoni animati al computer (che sinceramente non mi ci sono mai abituata, sembravano fatti di plastilina) tutti "wooo! Che cosa bella! Facciamolo anche noi!" questo non per dare addosso agli USA, sia ben chiaro, avrei detto lo stesso se a cominciare fosse stato l'Uzbekistan xD
Bob_Ombadil
00venerdì 26 ottobre 2012 20:05
Re:
Reiko_Artemis, 26/10/2012 16:30:

Ovviamente non penso che si tratti di razzismo sottolineare alcuni difetti del Giappone, magari in risposta a chi lo idealizza troppo.
Insomma, non penso che sia razzista chi dice "no, guarda, purtroppo in Giappone succede così e così" a qualcuno che pretende che sia il Paese migliore del mondo senza difetti.
Più che altro spesso mi capita di ritrovarmi col dialogo interrotto da uno sbrigativo "eh ma loro ce l'hanno piccolo", oppure una reazione di vera e propria stizza quando si fa notare che, per esempio, quando lì viene giù qualcosa per un terremoto (che deve essere di dimensioni catastrofiche), tempo un mese e tutto è come prima.
Non so, forse lo noto di più perché mi capita più spesso di tirare in ballo il Giappone o di leggere discussioni su di esso.
è interessante anche constatare come, nonostante una buona parte della popolazione (specie giovanile) d'Italia sia interessata al Giappone, questo sia poco o niente presente in Italia. Pochissimi libri vengono tradotti, per esempio. La Francia ha molto più scambio culturale col Giappone.
Se vi posso fare un esempio, tempo fa alcuni "espertoni" storcevano il naso affermando che "gli anime giapponesi sono fatti al computer" , cosa falsa e in seguito sfatata. Quando poi sono stati gli USA a fare i cartoni animati al computer (che sinceramente non mi ci sono mai abituata, sembravano fatti di plastilina) tutti "wooo! Che cosa bella! Facciamolo anche noi!" questo non per dare addosso agli USA, sia ben chiaro, avrei detto lo stesso se a cominciare fosse stato l'Uzbekistan xD




Io sinceramente non ho mai sentito nessuno incattivirsi eccessivamente con i Giapponesi... certo ci può stare lo scherzo o la battuta ma tutte cose leggere e innocenti, lo posso dire perché facendo il paragone con le cattiverie spinte che molti vomitano su altre etnie e che a sentirli ti fanno rimanere allibito i Giapponesi possono ritenersi "al sicuro".
Scherzare un pò su ciò che è lontano dal nostro modo di essere ci può stare ed è ben diverso dall'essere offensivi...

Però è vero che soprattutto tempo fa c'erano molti pregiudizi su manga e anime (tra parentesi la computer grafica troppo spoglia e evidente non piace nemmeno a me, in alcuni giochi si è trovato il modo di ricreare una sensazione simile ai disegni a mano e sono molto più belli da vedere... la Pixar non la sopporto comunque)
Di sicuro l'offerta Giapponese è estremamente più varia e ricca di quella degli altri paesi, certe critiche potrebbero essere giustificate se rivolte solo a particolari nicchie (io ad esempio non me la sento proprio di dire che Kakugo o Fortified school non siano spazzatura, tanto per citare il peggio che ho letto e che sono convinto non è neppure il peggio esistente), ma ci sono anche estremi opposti, estremi a 360° direi... vorrei far leggere Che meraviglia a quegli idioti che sparavano a zero sui fumetti giapponesi...
Ma ci sono anche tanti manga con contenuti adulti assolutamente di prestigio o quantomeno interessanti e validi (i primi che mi vengono in mente: JoJo - guardacaso -, Il bersalio che ride, Mermaid forest, Jiraishin...)...
La stessa cosa veniva detta dei videogiochi, vorrei far vedere Ico a tanti idioti che sparavano ca... a non finire... (e anche qui, non è detto che un gioco solo perché privo di contenuti intellettuali non possa essere un capolavoro... Super Mario Bros 3 è un capolavoro come tanti altri eppure non insegna un tubo né fa sperimentare nulla di concreto)

Sicuramente l'America e il Giappone soprattutto in passato sono stati visti e trattati in maniera molto impari nel nostro paese... figurati che io da ragazzino credevo che tutti i miei giochi preferiti fossero americani quando poi la maggior parte era giapponese (all'epoca ancora non mi interessavo di fumetti ma solo di giochi)!!! E lo stesso "errore" lo hanno fatto altri, le cui figuracce le ho lette in vari forum (io me le sono risparmiate perché all'epoca internet non c'era sono nato proprio nell'anno giusto spaccando il secondo :-P )

Anche in questo caso però non ho mai avvertito nulla di troppo estremo gli eccessi erano sempre e solo rivolti a opere tipo fumetti... ovviamente è molto diverso da quando invece senti dire che una certa etnia la vorresti chiudere da qualche parte e dargli fuoco eccetera, cose del genere verso i giapponesi non le ho mai sentite e verso altri purtroppo sì. Come ho detto altre volte non mi aspetto che le persone siano perfette o siano santi ma certi eccessi mi danno fastidio, quando è evidente che tu te la prendi con qualcuno per sfogare problemi che hai tu, qualcosa di represso, e che gli vuoi per forza affibiare delle colpe o delle infamie senza manco sapere se sono vere o no (o magari cose di cui poi sei accusabile pure tu stesso) solo per giustificare il fatto che lo usi come capro espiatorio è una roba che mi fa davvero schifo...
coriolina
00domenica 28 ottobre 2012 21:16
Io non ho mai notato questo sentimento anti-nipponico in Italia, anzi, al contrario ho notato un certo interesse e una certa curiosità verso i giapponesi e il Giappone.
Una mia collega si è fatta una vacanza di quattro settimane in Giappone, e anche io, se mi capitasse l'occasione, ci farei un pensierino...
Piuttosto credo che si tenda a pensare ai giapponesi come "un po' strani", sarà un fatto di distanza geografica, di differenza culturale-religiosa, o più semplicemente il fatto che non li conosciamo affatto a parte i soliti luoghi comuni.
Ogni cosa che non si conosce genera una certa ansia e una certa diffidenza.
Credo che il problema sia tutto lì.
Reiko_Artemis
00venerdì 2 novembre 2012 15:46
Uhm, probabilmente avete ragione.
Sarà che essendo molto interessata al Giappone (lo studio anche all'università) in generale, da sempre, molto più facilmente degli altri incappo in discussioni dove c'è il solito troll di turno che non vorrebbe sentir parlare d'altro che di pasta con la pummarola.
Per l'amor di Dio, amare il proprio paese non è reato (anzi, invidio molto l'amore incondizionato che si può provare, io non ce la farei mai), però come io non nascondo i problemi del Giappone (quando, non vivendoci, potrei pure idealizzarlo un po') non vedo perché chi considera l'Italia il posto più bello del mondo debba poi arrabbiarsi quando qualcuno fa notare che in altri paesi il livello di corruzione è più basso, o, come detto prima, vi sono popoli laboriosi (ai limiti del maniacale, lo ammetto, ma non riesco a trovarlo un difetto, è un problema mio e lo riconosco) dove le ricostruzioni vengono fatte in quattro e quattr'otto.
Quindi forse più che un problema col Giappone in sé, è una xenofobia generale e la stupidità di gente che crede che il patriottismo sia sputare contro gli altri popoli negandone le virtù.

Solo, mi sembra molto strano che, essendo così tanti italiani interessati al Giappone (basta vedere quanto è infestato il Japan Palace del Lucca comics!) ci siano così pochi contatti. L'ho detto, in Francia traducono molti più libri, c'è molto più scambio culturale. Di certo la Francia è più multietnica, lo ammetto, però ci si aspetterebbe che di fronte a tanta domanda si risponda anche con offerta. E invece nisba.
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