Senna:un mito intramontabile...

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superspeed
00sabato 17 gennaio 2004 16:02
volevo aprire questo post per rikordare un uomo speciale che ha scritto la storia della F1!



superspeed
00sabato 17 gennaio 2004 16:06








superspeed
00sabato 17 gennaio 2004 16:52






superspeed
00sabato 17 gennaio 2004 17:04












superspeed
00sabato 17 gennaio 2004 17:05


superspeed
00sabato 17 gennaio 2004 17:12




Zeta8V
00domenica 18 gennaio 2004 11:50
Se posso volevo segnalare un notizia che ho sentito pochi giorni fa.
Nel 1993 quando Todt era aappena arrivato alla ferrari durante un gp non ricordo quale, si incontro' con Senna che si disse interessato a guidare la Ferrari nella stagione 1995. Todt rimase stupito dell'interesse perche' la Ferrari in quel periodo non andava molto bene
Ciao
superspeed
00domenica 18 gennaio 2004 11:58
















M@GIC
00mercoledì 4 febbraio 2004 20:53
Grazie SS é l'unica cosa che posso dirti per aver aperto questo post.

Se fosse possibile ti pregherei di togliere tutte le foto dell'incidente di Ayrton, mi fa troppo male ogni volta che le rivedo. Ayrton mi piace ricordarlo nei momenti belli e la sola vista di quei fotogrammi dell'incidente mi lascia sconvolto.

Ayrton SENNA FOREVER
M@GIC
00mercoledì 4 febbraio 2004 21:00
Re:

Scritto da: Zeta8V 18/01/2004 11.50
Se posso volevo segnalare un notizia che ho sentito pochi giorni fa.
Nel 1993 quando Todt era aappena arrivato alla ferrari durante un gp non ricordo quale, si incontro' con Senna che si disse interessato a guidare la Ferrari nella stagione 1995. Todt rimase stupito dell'interesse perche' la Ferrari in quel periodo non andava molto bene
Ciao



Ayrton entro' in contatto con l'allora direttore sportivo della Ferrari Cesare FIORIO già nel '92.
superspeed
00giovedì 5 febbraio 2004 02:53
fanno parte della vita queste cose,e anke se sono brutte vanno rikordate e tenute da conto...

marquis
00venerdì 6 febbraio 2004 01:31
purtroppo anche se condivido il dolore provato da magic nell'immensa grandezza di senna vi è anche questo!!e come è giusto ricordare ogni momento magico del mio eroe è pure doveroso ricordare il momento in cui lui se ne andò, così all'improvviso senza avvertire nessuno,e subito dopo aver appena percepito ciò che accade furono lacrime(e giuro che lo sono state) che verserei altri miliardi di volte senza mai pentirmi di averlo fatto
M@GIC
00giovedì 12 febbraio 2004 22:14
ALLA GRANDE!!!


Alla grande. Tutta una vita così, alla grande. Sin dai tempi del kart, giovanissimo trapiantato lontano da casa per vincere delle corse ed esorcizzare la nostalgia della famiglia lontana. Alla grande. Sin dai tempi delle prime monoposto: vittoria già alla terza gara, dodici addirittura nella stagione d’esordio. Alla grande. E la F. Ford 2000: ventun successi su ventisette corse. Alla grande. E il debutto in F3 ? Primo! Alla grande. Poi ventidue corse e quattordici vittorie. Alla grande. E poi ancora la F1, la scelta rischiosa di un team piccolo, la Toleman, ma con un ruolo di prima guida. Alla grande. E la Lotus, le prime pole position con la puntuale strizzata d’occhio a Gerard Ducarouge, progettista e complice di mille astuzie. Alla grande.

Dieci anni nell’olimpo dei migliori, faccia a faccia con il coraggio disperato di Mansell, le mille astuzie di Prost, il mestiere e la lingua lunga di Piquet, dividendo con loro i titoli mondiali ma mai il dubbio su chi fosse il più bravo. Alla grande. Dieci anni partendo quasi sempre davanti, là dove per esserci serviva la zampata del campionissimo. Con il turbo o con l’aspirato, con l’elettronica e senza, con l’otto, col dieci, con il dodici cilindri. Alla grande. Dieci anni in movimento sull’asse Montecarlo-Portogallo-Brasile perche' non c’erano solo le corse, tante, e le prove, dippiù. Ma anche la famiglia, gli affari, gli amici e le donne, spesso diverse, sempre più belle. Alla grande. Novantasei Gran Premi con un motore Honda dietro la schiena, trentadue vittorie, una ogni tre. Alla Grande. Viaggi da e per il Giappone, mille inchini, mille sorrisi, molta pazienza e sei firme su contratti dagli ingaggi favolosi. Alla grande. Il sorriso felice del vecchio Soichiro e quello più triste, ma ammirato dell’altrettanto vecchio Ferrari. Il piacere di aver parlato con loro, di essere stato invitato e soprattutto ammirato da loro. Alla grande. La sfida impossibile con il Ford contro il Renault, attaccati alla pioggia o alle curve per veder premiato il talento e il coraggio. Cinque scommesse vincenti. Alla grande. Il braccio di ferro con Dennis, il lungo corro-non corro, il crollo di Ron. Alla grande.

Tutto pianificato nei particolari sin da fanciullo. Il nome che diventa un marchio brevettato, la carriera, i rapporti con la stampa, il tempo libero, la pasta in bianco. Ma anche la fede in Dio e le debolezze degli uomini. Ti mostravi come noi ci parevi come Lui. Alla grande.

Poi quell’ultima curva, rotonda come gli interrogativi di una stagione in contropiede e insidiosa quanto i rapporti in seno di una squadra alleata ma non amica. Il piede giù come sempre per fuggire dal mucchio e dai dubbi. Lo sguardo avanti e i rivali negli specchietti via via sempre più piccoli. Le solite cose, Ayrton, se soltanto la tua Williams avesse sterzato. Sarebbe stata ancora una volta una curva delle tue. Alla grande. Ma questa volta di grande c’è stata solo la nostra disperazione. [SM=g27834]

[SM=g27832]


Suppl. Autosprint n°19 '94
token82
00venerdì 10 dicembre 2004 11:47
Io ero avevo 12 anni quando è successo e all'epoca non compresi bene quello che era successo. Quando ho visto quest'anno lo speciale (non mi ricordo il canale) sull'anniversario della morte mi sono commosso. Un grande uomo che ha lasciato un vuoto incolmabile. Come scrissero i giocatori del Brasile dopo la vittoria del mondiale USA 94: Anche tu 4 volte campione del mondo
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