da www.fedcp.org/
Qualche anno fa un nostro carissimo amico, e come direbbe Aldo un "Professorone di stirpe", ci fece conoscere un'associazione che si occupava di malati terminali e li assisteva con dei volontari a domicilio, fornendo loro, oltre alle cure adeguate, anche una assistenza che prevedesse uno sguardo amichevole e solidale.
Il "Professorone di stirpe" ci raccontò che molto spesso agli ammalati terminali vengono fornite cure palliative, e Giacomo puntualizzò: " ...di medicamento o terapia che tende solo a combattere provvisoriamente i sintomi di una malattia, senza risolverne la causa...", "che serve poco o niente, che al massimo illude" aggiunse Giovanni.
Come si suol dire cominciava a serpeggiare il pregiudizio, quando il Professorone prese da uno scaffale un vecchio dizionario di latino e lesse: "pallium: mantello che protegge dalle intemperie"... chiuse il dizionario e aggiunse: cure palliative significa prendersi cura delle persone anche quando non è più possibile guarirle".
Da quel giorno siamo diventati amici e collaboratori dell'associazione del Professorone, inoltre è diventato il nostro medico curante e soprattutto ci impartisce regolari lezioni di latino.
SEMPRE PIU GRANDI!!!! GRANDISSIMI!!