Segnali misteriosi dallo spazio

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gildo.persone
00giovedì 9 settembre 2004 09:48
RaiNews.it
http://www.rainet.it/news/articolonews/0,9217,87127,00.html
02/09/2004

Scienze
Intercettata dal radio telescopio di Arecibo un'onda radio 'anomala'
Segnali misteriosi dallo spazio

Secondo alcuni scienziati non si tratta di una sorgente di emissione
naturale. Qualcuno dal cielo ci chiama? Si apre il dibattito mentre il mondo
scientifico si divide 'filoalieni' e scettici

di p.p.

L'impulsoe' stato nominato SHGB02+14A e viaggia sulla frequenza di 1420 MhZ.
E' la cosa piu' interessante scoperta dal radio telescopio di Arecibo in
Portorico da quando, nel febbraio 2003, e' partito il progetto SETI un
programma scientifico per scovare civilta' intelligenti extraterrestri su
200 vaste sezioni nelle quali e' stato diviso l'emisfero celeste.

Nello sciame di segnali radio, il SHGB02+14A ha solleticato l'interesse
degli esperti. Proviene da 1000 anni luce dalla Terra e la sua potenza di
emissione risulta stabile a differenza degli altri che si perdono nel rumore
di fondo dell'universo.

L'onda radio proviene da una porzione di cielo dove, almeno fin ora, non
sembrano orbitare galassie. La frequenza di emissione concide con una delle
armoniche principali con cui l'idrogeno assorbe ed emette energia.

Secondo i primi studi il messaggio radio non sembra provenire da sorgenti
naturali quanto piuttosto appare costruito artificialmente, evidenziando
(anche se nessuno lo ammette) la presenza di una intelligenza aliena in
grado di allestire un ponte di trasmissione verso l'infinito in attesa che
qualcuno dall'altra parte del cielo intercetti e risponda.

Il segnale ha la durata di un minuto, troppo poco per poterci lavorare sopra
con accuratezza, ma abbastanza per aprire il dibattito sulla sua origine e
far avanzare suggestive ipotesi che travalicano la frontiera della
fantascienza.

I piu' scettici parlano di un'onda radio frutto di un fenomeno a noi
sconosciuto ed estinto, la scia di qualcosa che nel remoto angolo
dell'universo scrutato dal radio telescopio e' successo in un tempo non
parametrabile con le nostre attuali consocenze.

In fondo un segnale simile, non nella sostanza ma nella forma, fu gia'
intercettato nel 1967 e anche allora si apri' il capitolo 'alieni', una
breve parentesi 'romantica' prima di capire che dietro quell'onda radio
c'era la scoperta scientifica di un 'Pulsar'.

Ma questa volta le cose sembrano diverse. Tecnicamente si e' visto che la
sorgente ruota con una frequenza tra gli 8 e i 37 hertz al secondo come se
un improbabile antenna sia piantata su un qualcosa che gira su un asse molto
rapidamente.

Su questo aspetto la divisione tra gli scienziati si fa evidente. Alcuni
pensano che un'intelligenza in grado di trasmettere un segnale radio puo'
correggere la 'deriva' dello stesso allienando gli impulsi con la frequenza
di rotazione del pianeta, altri ritengono questa osservazione secondaria.

In ogni caso l'oggetto da cui parte l'onda elettromagnetica ruota intorno al
suo asse 40 volte piu' veloce della rotazione terrestre. La cosa che
sorprende, poi, e' la stabilita' del segnale piantato sui 1420 MhZ.

Qualcuno ha anche ipotizzato che quanto si qui letto altro non e' che un
singolare fenomeno di riflessione di un onda che proviene dalla Terra e che
va ad incidere la sua traccia sulla parabola del radio telescopio quando
questo si posiziona su determinate coordinate che, guarda caso, intercettano
una parte di cielo 'vuota'.

Il segnale in questione e' stato ascoltato per tre volte. Poi piu' nulla.
Troppo poco ma comunque e' qualcosa. Adesso si attende il momento in cui
ricomparira' e allora la cosa si fa interessante.

Nell'attesa rimangono tutti gli interrogativi del caso, sognando un ET che
allungando il dito cerca di accarezzare il nostro 'orecchio articifiale' per
dire "siamo qui".

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Gb: per contattare alieni meglio scrivere
02/09/2004 - 09:24
Lo dichiarano due scienziati Usa al giornale Nature
(ANSA) - LONDRA, 2 SET - Scrivere, anziche' telefonare, sarebbe la maniera
migliore per mettersi in contatto con forme di vita extraterrestri. Lo
affermano due scienziati Usa secondo i quali, dato che le onde radio si
disperdono viaggiando, inviare informazioni sotto forma di materiale scritto
sarebbe piu' sicuro. 'L'intensita' della luce diminuisce pian piano che ci
si allontana dalla fonte. La stessa cosa accade con il raggio laser', ha
detto il professor Rose alla rivista britannica Nature.

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Telefonare agli extraterrestri? Meglio scrivergli, dice studio

Thu September 2, 2004 11:36 AM GMT

LONDRA (Reuters) - Per contattare gli extraterrestri, è meglio scrivere che
telefonare. E' quanto afferma un gruppo di scienziati americani, che ha
pubblicato sulla rivista scientifica Nature le conclusioni di una ricerca.
Potrebbe essere più efficace, per un ipotetico "Et" ricevere un messaggio
scritto invece di una telefonata, visto che le onde radio nel viaggio si
disperderebbero.
"Pensate al bagliore di un flash," dice il professore Christopher Rose,
della Rutgers University nel New Jersey, che ha pubblicato i propri
risultati sulla rivista.
"La sua intensità diminuisce via via che si allontana dalla fonte. Succede
lo stesso con un laser, anche se la distanza è molto più lunga".
Rose ed il suo collega, il medico Gregory Wright, stavano studiando come
ottenere il maggior numero di bit al secondo su un canale senza fili quando
hanno constatato che la ricezione di un messaggio peggiora con la distanza.
E se il destinatario lo perde o non sta ascoltando, il messaggio va inviato
diverse volte, mentre un messaggio codificato e materiale, inglobato in un
oggetto, dove arriva lì resta.
Messaggi da alieni potrebbero essere contenuti in materiale organico in un
asteroide, ad esempio.
"Se la fretta non ha importanza, inviare messaggi scritti su qualcosa di
materiale può essere molto più efficace che comunicare attraverso onde
elettromagnetiche", ha detto ancora Rose.

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http://www.repubblica.it/2004/i/sezioni/scienza_e_tecnologia/marzianiluce/marzia\
niluce/marzianiluce.html

SCIENZA & TECNOLOGIA

Registrati dal telescopio di Arecibo, a Portorico
Alcuni studiosi li ritengono di fonte extra-terrestre
Misteriosi segnali dallo spazio
sono lontani 1000 anni luce

Il radiotelescopio di Arecibo

ROMA - Sembra uno scherzo, uno dei tanti che affollano la rete, ma è tutto
vero. Terribilmente vero: è stato captato un segnale radiofonico proveniente
da una distanza stimata di 1000 anni luce.
Tutto comincia nel febbraio del 2003, quando gli astronomi che lavorano a un
progetto di ricerca su intelligenze extraterrestri (SETI)* mettono a punto
un gigantesco radiotelescopio ad Arecibo, Portorico, in grado di "ascoltare"
circa 200 sezioni del cielo. Da allora questo maxi orecchio elettronico ha
trovato un gran numero di misteriori segnali radiofonici, che però con il
tempo sparivano nel nulla. Tutti tranne uno.

Ed è proprio questo segnale radio, registrato in tre occasioni separate, ad
essere al centro dell'enigma: potrebbe essere generato da un fenomeno
astronomico precedentemente sconosciuto. O potrebbe essere il segnale di una
intelligenza aliena. "Di certo - ha dichiarato Dan Werthimer, un astronomo
radiofonico all'università di California, di Berkeley (UCB) - è il segnale
più interessante mai captato in sei anni di lavoro".

Il segnale ha una frequenza di circa 1420 megahertz. Ciò sembra essere una
delle frequenze principali a cui l'idrogeno, l'elemento più comune
nell'universo, assorbe ed emette l'energia. Alcuni astronomi hanno sostenuto
che gli extraterrestri in questo modo cercherebbero di farsi conoscere.

Già, ma da dove arriva questa "voce"? Da un punto fra la costellazione dei
pesci e quella dell'ariete. E qui nasce un altro mistero: lì non ci sono
stelle. Ma ce ne erano 1000 anni fa quando si suppone addirittura che lì
cifosse la presenza di un intero sistema planetario. Anche per questa
impensabile distanza il segnale è molto debole, e dura circa un minuto,
troppo poco affinché gli astronomi lo analizzino completamente.

La direzione relativamente veloce del segnale inoltre sta stupendo tutti: un
pianeta dovrebbe ruotare quasi 40 volte più velocemente della terra per
produrre lo stesso "suono elettronico", mentre un trasmettitore su terra
produrrebbe nella migliore delle ipotesi un segnale con una "direzione" di
circa 1,5 hertz al secondo. La pista extraterrestre diventa sempre più
probabile.

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* SETI@home è un esperimento scientifico che sfrutta la potenza di migliaia
di computer collegati a Internet, alla ricerca di intelligenze
extra-terrestri [Search for Extraterrestrial Intelligence (SETI)]. Chiunque
può partecipare facendo "girare" sul suo computer un programma che scarica e
analizza i dati di un radio-telescopio.

(2 settembre 2004)

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Avvenire
Giovedi 02 settembre 2004

Anziché telefonare ora Et scrive a casa

«Non tutti i tedeschi furono colpevoli o complici del nazismo Il grande
merito di Adenauer fu quello di riconoscerlo, impedendo fratture all'interno
del Paese»
Il professor Christopher Rose, della Rutges University del New Jersey, si è
premurato di far notare, dalle colonne di «Nature», che il metodo migliore
per avviare contatti extraterrestri non è il telefono. Secondo lo studioso,
scrivere è meglio: l'intensità dei messaggi vocali, infatti, decresce man
mano che ci si allontana dalla fonte. Per questo consiglia di privilegiare
la forma scritta, e come postini suggerisce di affidarsi agli asteroidi.
Finalmente comprendiamo i tormenti di Et.


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