Se una persona di fiducia uccide un nostro caro..

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Pinuccio "58
00giovedì 7 ottobre 2010 18:57
Colgo l'occasione per ricordare l' ultima atrocità compiuta sulla scomparsa di Sarah. Una persona di famiglia, fidata, sangue del proprio sangue che ha commesso quello che ha commeso...

Insomma!!!!

Sono contrario alla pena di morte. In un caso come questo mi scorderei per un attimo di tutti i principi di una società civile. L'unica giusta punizione per quest' "uomo" (sempre che si possa definire così) sarebbe ............ scioglierlo nella soda caustica, evitando di ritrovarselo di nuovo in libertà tra qualche giorno. [SM=g27996] [SM=g27996] [SM=g27996]
GenoaJackson
00venerdì 8 ottobre 2010 00:31
Ho pensato per tutto il giorno a quella povera ragazza, sono stato veramente male, e ho pensato a come avrei reagito se fosse stata mia figlia. Beh senza dubbio avrei cercato vendetta.

Poi però mi rendo conto che un mostro come quello che ha compiuto un'atrocità del genre non meriti la pena di morte, perchè non sarebbe abbastanza. Lo condannerei ad una vita di pene atroci e di sofferenze, poi forse, in vecchiaia, pregherei per lui, affinchè il signore se lo porti via al più presto...
Lollo_amt
00venerdì 8 ottobre 2010 13:40
No, non è la preghiera che va cercata in questa occasione.
Spero che qualche detenuto vada a conciarlo per le feste.. No, non ammazzarlo, sarebbe troppo facile!

Un abbraccio alla famiglia di Sara, mia coetanea.. [SM=g27998]
icci
00venerdì 12 novembre 2010 09:06
anch'io sono contraria alla pena di morte, ma favorevole, per certe atrocita', a pene molto severe.
le statistiche dicono tristemente che ogni giorno una donna viene violentata, che nelle famiglie si commettono incesti, che i bambini sono depredati della loro innocenza...e l'elenco va avanti.
del perdono mi è difficile parlare. non basta la fede, occorre lavorare su se stessi, farsi aiutare. anche pregare per riuscire a perdonare.
personalmente non so se sarei in grado di farcela.
i fatti sconcertanti di cronaca vengono anche portati avanti ossessivamente e morbosamente dai media.
eppure nel mondo c'è tanta bonta' di cui si parla poco: volontari al capezzale dei malati terminali, medici nelle terre piu' disagiate, suore anziane che curano contro ogni speranza...
ma forse il bene non fa cronaca, nè salire il budget di tv e giornali...
papupi
00venerdì 12 novembre 2010 09:22
non solo, adesso ad ogni telegiornale ci propinano i minimi avanzamenti di ogni indagine su delitti di questo tipo solo per non parlare dei veri problemi del nostro Paese...
sandro.raso
00venerdì 12 novembre 2010 13:56
Uno che ha commesso cose atroci può anche redimersi, ne è un esempio Alessandro Serenelli, l'uomo che nel 1902 aveva ucciso Santa Maria Goretti: lui aveva 19 anni, lei solo 12.
Però la sua redenzione passò attraverso un lungo periodo di espiazione, 27 anni di carcere durissimo, non certo come adesso. E non fu l'ergastolo solo per via dell'attenuante costituita dalla sua giovane età.

Perdonare è un dovere di tutti i cristiani, ma ciò non esclude la giustizia anzi la auspica: chi espia la sua colpa ha maggiori possibilità di redimersi.

Mi rendo conto che la maggioranza non la pensa come me, ma io credo che le pene per simili atroci delitti dovrebbero essere davvero durissime, e investire sia la sfera fisica che quella psichica.
papupi
00venerdì 12 novembre 2010 13:59
Perche' non dovrei essere dell'opinione di tenere almeno 30 anni in carcere questo tipo di assassini ???

Purtroppo le pene sono spesso lievi e quel che e' peggio non vengono poi scontate del tutto ... [SM=g27992]
frabike
00venerdì 12 novembre 2010 17:14
Re:
papupi, 12/11/2010 9.22:

non solo, adesso ad ogni telegiornale ci propinano i minimi avanzamenti di ogni indagine su delitti di questo tipo solo per non parlare dei veri problemi del nostro Paese...


io penso che con la televisione di oggi con i suoi vari programmi polizieschi vedi CSI e con telegiornali che fanno a gara per informare sui (purtroppo) tanti fatti analoghi o comunque dove persone vengono uccise per motivi banali-vedi quella povera ragazza colpita al volto e uccisa dopo una lite alla metro Anagnina di Roma (l’infermiera Maricica Hahaianu )-per certe persone, con qualche rotella fuori posto o comunque sensibili a ciò, comincino a non dare peso alla vita......e a loro sembra normale uccidere per gelosia o vendetta o quant'altro.
Io vorrei sapere cosa pensa un bambino piccolo che vede o un telegiornale di oggi o un programma dove spiegano per filo e per segno come è stata ammazzata una persona ....

con tutta la tecnologia odierna si potrebbe vivere forse meglio rispetto ad anni fa ed invece ci stiamo distruggendo con le nostre mani [SM=g27996]



Il Celle
00venerdì 12 novembre 2010 19:00
Il punto secondo me è un altro: qual'è lo scopo del carcere/pena in generale? Deve essere punitivo o rieducativo?
Nel primo caso, secondo me, allora bisognerebbe rivedere il sistema carcerario (Ivan ha detto che preferiva rimanere in carcere in Italia perché ci sono molti più "lussi" che in Serbia).
Se, invece, la pena deve anche avere una parte rieducativa penso che ci sia molto da lavorare sui progetti che si fanno dentro le carceri di riabilitazione al lavoro che ad ogni finanziaria vengono ridotti.
Se poi non c'è spazio per il perdono, se crediamo che una persona che ha sbagliato non possa cambiare allora guardiamoci in faccia e al posto di stadi, metropolitane, treni e quant'altro costruiamo carceri che è l'unico mercato che potrebbe tirare insieme alle pompe funebri!
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