Scuola e dissiplina

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scottishflag
00giovedì 1 marzo 2007 11:21
da libero.it

Roma, bimbo autistico costretto a leccare la pipì dalla maestra


L'ha umiliato, insultato e poi lo ha costretto a leccare la sua pipì dal pavimento. Lei è una insegnante di sostegno e lui è un bimbo autistico che per il nerovosismo non è riuscito a trattenersi dal farsi la pipì addosso. Non accade solo a Milano che i bambini subiscano violenze e vessazioni da insegnanti e vigilantes. Dopo il caso della maestra che ha tagliato la lingua dell'alunno chiacchierone e quello della guardia giurata che in biblioteca ha puntato la pistola alla tempia di un bimbo rumoroso, da Roma arriva questo nuovo caso-choc in uno dei più noti istituti della capitale. Siamo all’istituto Villa Flaminia, una delle scuole private cattoliche più rinomate della città.

Il pm Nunzia D’Elia, scrive il Velino, ha già chiesto il rinvio a giudizio dell’insegnante per i reati di violenza privatae abuso dei mezzi di correzione e a giorni verrà fissata l’udienza preliminare in cui un giudice dovrà stabilire se quanto denunciato dalla mamma della vittima è accaduto realmente e con quali modalità.

I fatti sono accaduti nel febbraio 2004. Marco, sette anni, è affetto da autismo. Da alcuni mesi, la mamma del piccolo Marco, su consiglio della scuola, aveva affiancato un'insegnante di sostegno alla maestra del Villa Flaminia, per meglio seguire il figlio durante l'orario scolastico. Era stata scelta la dotteressa Pamela Rossi, che veniva pagata duemila euro al mese dalla famiglia del bambino, in aggiunta alla retta colastica. La mamma del piccolo Marco aveva notato che proprio dal momento dell'assunzione dell'insegnante il carattere del figlio era cambiato in peggio: aveva cominciato a farsi la pipì addosso, cosa che non era mai accaduta.

Ecco cosa accadeva a scuola - A quel punto la mamma decise di infilare un registratore digitale nello zainetto del bambino, per capire cosa avveniva durante l'orario scolastico. A sera, ascoltando la registrazione, la signora scoprì che il figlio non veniva nemmeno tenuto in classe con gli altri alunni, ma in un'aula a parte, in compagnia dell'insegnante di sostegno, che durante tutto il tempo rimaneva impegnata a preparare un proprio esame di specializzazione e redarguiva violentemente il bambino ogni volta che questo si faceva sentire. In una di queste occasioni, il piccolo Marco non riuscì a trattenere la pipì e il registratore ha documentato come l'insegnante lo minacciò di fargliela leccare e poi glielo fece fare davvero, costringendolo con il viso sul pavimento: "Adesso te l'ho fatta leccare, la prossima volta te la faccio bere", si sente distintamente sul registratore. Inoltre, secondo la mamma del bambino, in un'altra occasione l'insegnante avrebbe costretto il piccolo Marco a infilare la testa nel water del bagno. Ora si aspetta l'udienza preliminare per discutere la richiesta di rinvio a giudizio. E si attende giustizia.
=killercat=
00giovedì 1 marzo 2007 11:24
Sono sotto choc (chi mi conosce sa che ho dedicato il resto della mia vita alla causa dell'autismo). Spero che la suddetta "insegnante di sostegno" venga licenziata il tronco e mandata davanti ad un tribunare per abusi ai minori. Brava la madre che ha messo un registratore.

Povero bambino. Gli ci vorranno mesi di terapia e affetto per riconquistare la fiducia negli insegnanti.

Sono furiosa, chiudo qui sennò chissà cosa scrivo [SM=x145516]
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