Scritti sui "mandanti" segnalati da Diego Verdegiglio

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Federico Ferrero
00martedì 29 novembre 2005 14:28
REPETITA JUVANT: KENNEDY UCCISO DAGLI ISRAELIANI

sostiene che Israele assassino' John Fitzgerald Kennedy a causa delle pressioni esercitate sull'ex Primo Ministro Ben-Gurion. La spia nucleare Mordechai Vanunu afferma in una intervista che Israele era dietro l'assassinio nel 1963 del Presidente degli Stati Uniti JF Kennedy, e
alcuni ufficiali israeliani sperano a voce alta che l'inverosimile commento colpira' la credibilita' di Vanunu.
Aaron Klein - Trad. di Chiara Panzera
Fonte: WorldNetDaily.com - 25 luglio 2004
27 luglio 2004
Vanunu e' un ex tecnico nucleare recentemente rilasciato dopo una sentenza di detenzione di 18 anni per aver reso pubblico, attraverso il Sunday Times, il programma nucleare di Israele dello stabilimento di Dimona. Gli e' stato vietato di lasciare il paese, parlare con i mezzi di comunicazione e con gli
stranieri.

Ma il giornale Al-Hayat, che ha sede a Londra, ha pubblicato ieri (il 24-7, n.d.t.) un'intervista, dichiarando che e' la prima rilasciata da Vanunu, e nella quale afferma che secondo "certe indicazioni vicine", Kennedy e' stato
assassinato a seguito della "pressione che aveva esercitato sul capo del governo israeliano, David Ben-Gurion, per fare luce sul reattore nucleare di Dimona." "Noi non sappiamo quale irresponsabile Primo Ministro israeliano assumera' l'incarico e decidera' di fare uso delle armi nucleari nelle battaglie con gli altri stati Arabi confinanti," cosi' viene riportato quello
che Vanunu ha detto. "Quanto e' gia' stato rivelato sulle armi di cui Israele e' in possesso puo' distruggere la regione e uccidere milioni di persone."

Gissin, un portavoce del primo ministro israeliano Ariel Sharon. "Alcuni dicono di lasciarlo parlare e lo aggiungono alla politica ambigua, mentre altri dicono che piu' parla e piu' aumentano le tensioni, in special modo nelle circostanze
attuali."
Gisin dice che i commenti di Vanunu riguardo JFK servono solo a portare discredito alla ex spia. "E' un qualcosa che ti saresti aspettato da [Yasser] Arafat," dice Gissin.
Allo stesso tempo una fonte israeliana ha riferito a WorldNetDaily, che dopo l'uccisione di Kennedy, i servizi segreti israeliani hanno effettuato delle esercitazioni per vedere come il tiratore Lee Harvey Oswald, che ha usato un
fucile calibro 6,5 mm ordinato per corrispondenza, fu in grado di uccidere Kennedy dalla sua angolazione al sesto piano di un edificio nelle vicinanze.


La simulazione dell'esercitazione e' stata fatta da tiratori scelti con un equipaggiamento molto piu' potente, poggiato su cavalletti, ed utilizzando puntatori al laser per vedere dove le persone nella macchina presidenziale sarebbero state colpite, dopo che i tiratori scelti avevano fatto fuoco. La
fonte dice che l'esercitazione ha dimostrato che "e' quasi impossibile per Oswald poter avere fatto quello che ha fatto."

Diego Verdegiglio

SECONDA REPETITA JUVANT: A UCCIDERE JFK FURONO GLI INGLESI


Elementi nuovi nel caso Kennedy
portano ai servizi di Sua Maestà

Vi sono tutte le circostanze per riaprire un'inchiesta sul più grave assassinio politico del dopoguerra. Roba per gli storici? No, le stesse identiche forze stanno dando la caccia a Clinton
Il 22 novembre del 1963 veniva assassinato a Dallas il Presidente J.F. Kennedy. Come è noto i tribunali non riuscirono a fare luce sui mandanti e sulla dinamica stessa della famosa sparatoria. Oggi disponiamo però di due fatti nuovi che nella ricerca dei mandanti aiutano a puntare i riflettori molto in alto, verso la Corona Britannica.
Gli aspetti nuovi riguardano in primo luogo l'inchiesta aperta dall'allora procuratore distrettuale di New Orleans Jim Garrison sulla organizzazione Permindex. Questa sorta di facciata ufficiale dell'anonima assassini era presieduta dal canadese Louis Mortimer Bloomfield, maggiore nelle unità dei servizi segreti britannici Special Operations Executive (SOE) durante la guerra. L'EIR ha potuto accertare che nel 1971 Bloomfield figurava tra i soci fondatori del Club 1001/Nature Trust, l'organismo che raccoglie le donazioni più cospicue alle operazioni del WWF del principe Filippo, e che tra il 1970 ed 1978 egli ha ricoperto la carica di vice presidente del WWF Canadese, diventandone poi direttore fino alla sua morte nel 1984.
In secondo luogo l'EIR ha potuto accertare che un giornale locale aveva pubblicato nel 1967 alcune fotografie in cui David Ferrie e Clay Shaw apparivano insieme in evidente familiarità. Ferrie e Shaw erano i due personaggi più importanti nell'inchiesta sull'assassinio di Kennedy condotta dal procuratore distrettuale di New Orleans Jim Garrison.
Insieme, i due aspetti nuovi della vicenda permettono di risalire dai controllori di Lee Harvey Oswald, presentato come lo "specchietto per le allodole" nell'assassinio, alla Corona inglese ed ai suoi servizi segreti.

La prova cruciale mancante

Nel 1967 Jim Garrison incriminò il presidente della International Trade Mart di New Orleans Clay Shaw sotto l'accusa di cospirazione nell'assassinio del Presidente J. F. Kennedy. Gli investigatori di Garrison avevano ricostruito i collegamenti di Shaw ad un'unità spionistica segreta che faceva capo al numero 544 di Camp Street a New Orleans, cioè agli uffici di Guy Bannister, ex dirigente dell'FBI. Fino al 1963 quegli uffici erano stati frequentati da Shaw, David Ferrie, Lee Harvey Osvald ed altri personaggi collegati ai tragici fatti del 22 novembre a Dallas. Per quegli uffici passano inoltre tutte le attività sporche di controllo degli esiliati cubani da parte dell'FBI. Il 16 marzo 1967 il quotidiano canadese Le Devoir
pubblica un'ampia denuncia della Permindex tracciando i collegamenti con l'attentato a De Gaulle del 1962. Anche in Italia vi furono varie denuncie, la più importante fu una serie di sei articoli contro la Permindex pubblicati da Paese Sera tra il 4 ed il 18 marzo.
Nel processo celebratosi nel 1969 (quando i teste più importanti, da Ferrie a Oswald a Bannister erano stati fisicamente eliminati), il giudice Haggerty escluse dalle prove il verbale della polizia secondo il quale Shaw aveva ammesso di aver usato lo pseudonimo "Clay Bertrand", sebbene il verbale fosse stato esteso da un funzionario decorato. Un personaggio col nome di Clay Bertrand aveva detto a Lee Oswald, subito dopo l'arresto, di prendere Dean Andrews come proprio legale. Il processo a Shaw si arenò definitivamente quando risultò impossibile accertare "in maniera inequivocabile", come esige la procedura, se Shaw e Ferrie si conoscessero, sebbene sul banco dei testimoni fossero stati in molti a dire che i due erano "vecchi amici".
Sotto giuramento Shaw mentì quando affermò di non aver mai incontrato Ferrie, noto omosessuale e mercenario, che aveva lavorato per la Divisione Cinque della FBI in operazioni di addestramento e armamento degli esiliati cubani, nelle quali operò anche Oswald, e che venivano coordinate da New Orleans. Oltre a Bannister, Oswald manteneva collegamenti con l'agente speciale dell'FBI a Dallas, James P. Hosty.
Eppure le foto in cui Ferrie e Shaw erano ritratti insieme in un party alquanto bizzarro erano state pubblicate nel numero del maggio 1967 del The Councillor, un foglio locale di Shreveport in Louisiana. Un reporter del The Councillor seguì in aula il processo a carico di Shaw tenendo per tutto il tempo le fotografie chiuse nella sua borsa.
Successivamente, sia il giudice che la maggior parte dei giurati ammisero di essere convinti che vi fosse stata una cospirazione che aveva portato all'assassinio del Presidente, ma che sul conto di Shaw non era possibile essere sicuri. In punto di morte Haggerty dichiarò al cronista Stephen Tyler della WLAE-TV di essere convinto che Shaw avesse mentito sotto giuramento. Nel 1979 Richard Helms, direttore delle operazioni segrete della CIA, ammise sotto giuramento che Shaw aveva lavorato per l'Agency nel 1963. Shaw è morto nel 1974 ma non fu permesso eseguire l'autopsia.

La Permindex di Sua Maestà

Clay Shaw figurava nel consiglio di amministrazione della Permanent Industrial Exposition (Permindex) presieduta da Bloomfield. E figurava inoltre nel consiglio di amministrazione del Centro Mondiale Commerciale, la succursale della Permindex fondata a Roma nel 1958. Qualora le foto in questione fossero state esibite ai giurati non v'è dubbio che il verdetto di colpevolezza nei suoi confronti avrebbe aperto tutta una serie di indagini sul conto della Permindex, dalle quali il collegamento diretto della Corona Inglese nell'assassinio di Kennedy sarebbe potuto emergere alla piena luce del giorno.

Nel 1967, la Permindex di Bloomfield fu espulsa dall'Italia, dalla Francia e dalla Svizzera dopo che le autorità francesi avevano accertato che la sua filiale di New Orleans, la Carribean Anti-Comunist League, aveva fatto arrivare diverse centinaia di migliaia di dollari ai membri dell'OAS (Organizzazione armata segreta) impegnati negli attentati al Presidente francese Charles De Gaulle. La transazione fu operata dal banchiere Tibor Rosembaum, anch'egli membro fondatore del Club 1001 dei grandi finanziatori del WWF.

L'aspetto più interessante è che dopo la Seconda Guerra Mondiale il maggiore del SOE Bloomfield aveva funto da ufficiale di collegamento tra lo spionaggio della corona inglese e l'FBI, allora diretta dal noto omosessuale J. Edgar Hoover. Nel contesto degli accordi raggiunti da Winston Churchill e Franklin Roosevelt, Bloomfield arrivò a ricoprire l'incarico di consigliere speciale di J. Edgar Hoover per il controspionaggio dell'FBI, che è appunto competenza della famigerata Divisione Cinque.

Questi venti anni di intima collaborazione tra Bloomfield e Hoover getta un po' di luce su certe anomalie evidenti sia nell'assassinio di Kennedy che nel modo in cui furono insabbiate le indagini.

Perché mai Lee Harwey Oswald, se fosse stato il vero assassino, avrebbe dovuto inviare un telegramma personale ad Hoover, avvisandolo, 48 ore prima della tragedia, di un complotto contro la vita del Presidente? E invece, se Oswald fosse stato solo uno specchietto per le allodole, perché Hoower si precipitò a far sparire le tracce di quel telegramma, ordinando anche all'ufficio di Dallas di far sparire ogni traccia dei contatti tra Oswald e l'agente Hosty, per poi punire quest'ultimo per "negligenza" in tutto l'affare? La confessione di Hosty è purtroppo arrivata solo nel 1975, quando Hoover era già morto e gli schedari "sterilizzati".

Fino al momento in cui non cadde sotto i colpi della pistola di Jack Ruby (anche Ruby era stato un informatore dell'FBI, aveva lavorato per Bannister quando questi era in servizio presso la Divisione Cinque a Chicago), Oswald continuò a ripetere di essere un "capro espiatorio" e di non aver sparato al Presidente. Un processo ad Oswald avrebbe necessariamente condotto a far luce nei meandri della Permindex.

Shaw, Ferrie, Oswald, Bannister, Bloomfield ed Jim Garrison sono tutti morti. Ciò nonostante queste nuove prove possono condurre a ricostruire la verità che è particolarmente necessaria nel momento in cui le stesse forze che assassinarono Kennedy si sono messe alle calcagna di Bill Clinton promettendogli chiaro e forte di riservargli la stessa fine. Da una parte c'è l'ondata di attentati che da ottobre hanno trasformato la Casa Bianca in una sorta di poligono di tiro, dall'altra le campagne denigratorie e le minacce come quella profferta dal senatore Jesse Helms, personaggio che a gennaio ha assunto la presidenza della potentissima Commissione Esteri del Senato, quando ha detto che il Presidente dovrebbe farsi accompagnare dalle guardie del corpo se vuole visitare le basi militari del suo stato. Era il 21 novembre 1994, vigilia del trentunesimo anniversario della tragedia di Dallas.


BAIATA DIXIT

PHILIP CORSO E LA COMMISSIONE WARREN

Fra i manoscritti del compianto Philip Corso c'è un fitto fascicolo dedicato alla Warren Commission, la farsesca messinscena giuridica con la quale si conclusero le investigazioni ufficiali sull'omicidio Kennedy. Corso ne avrebbe voluto fare un libro da dare alle stampe al più presto. Nel 1964 Corso prese parte alla Commissione Warren in qualità di assistente investigativo del senatore Russel. La commissione Warren, istituita dal presidente Lyndon B. Johnson, per investigare sull'omicidio del Presidente John Kennedy, era costituita dai seguenti membri: Earl Warren, i rappresentati Hale Boggs e Gerard Ford, i senatori Richard Russel e John S. Cooper, Allen Dulles e John McCloy, avvocato ed ex-presidente della World Bank. Divulgato nel Settembre 1964, il rapporto Warren concludeva che né il presunto assassino Lee Oswald né il suo assassino Jack Ruby parteciparono ad una cospirazione. Il rapporto criticava l'FBI e il Secret Service e raccomandava emendamenti alla sicurezza presidenziale. Per Corso l'assassinio Kennedy racchiudeva elementi che nulla avevano a che fare con il problema UFO/ET, quanto il rafforzamento di una strategia della tensione nel sud-est asiatico, che prevedeva un maggior impiego di uomini e mezzi, cui il Presidente si opponeva. Già due anni prima della morte di Kennedy, nel corso di un briefing al Pentagono - ci ha rivelato lo stesso Corso personalmente - la guerra del Vietnam dal Pentagono veniva considerata ormai persa. Ma doveva continuare. A costo di un pur enorme sacrificio di vite umane, a fini tecnocratici. "Era scontato, la guerra nel Vietnam sarebbe stata una guerra politica, combattuta dagli specialisti della disinformazione della CIA e nell'oscurantismo più totale" - scrive Corso nel libro "Il Giorno dopo Roswell", pag. 206.

(Maurizio Baiata)
Federico Ferrero
00martedì 29 novembre 2005 14:29
Caro DV, ho spostato qui i testi per miglior leggibilità delle cartelle. A presto
FF
Diego Verdegiglio
00martedì 29 novembre 2005 18:39
Grazie per l'ottimo lavoro. Cordialissimi saluti. DV
Diego Verdegiglio
00venerdì 2 dicembre 2005 00:18
REPETITA JUVANT NUMERO TRE:JFK UCCISO DAI GRANDI BANCHIERI



SE JFK FOSSE QUI
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Libri: CHE SAREBBE SE JFK NON FOSSE STATO ASSASSINATO ?
Postato il Sunday, 17 July @ 21:30:00 CDT di comedonchisciotte

DOVE SAREMMO NOI OGGI?

Seguiamo prima la pista dei soldi, e mostriamo come è connessa direttamente con JKF, e cosa JFK fece per cercare di aiutare il popolo americano riguardo al debito nazionale e bancario. Se i politici sono fedeli ai banchieri, sono generosamente ricompensati; se non sono fedeli sono forzati ad abbandonare la carica, o uccisi. Il denaro del banchiere controlla chi è eletto e le leggi approvate ed influenza pesantemente i mass media che hanno bisogno dei prestiti bancari per far sopravvivere il proprio lavoro. Leggete il libro (2) di Tom Schauf (3) per i dettagli sul resto del segreto. Il Presidente John F. Kennedy stava semplicemente seguendo il Presidente Lincoln ed il Presidente Andrew Jackson. Con la creazione della banconota di Kennedy, la banconota degli Stati Uniti, i banchieri non potevano ottenere contante gratis e riprestarlo al governo traendo quindi profitto con il vecchio sistema bancario. JFK pianificò la stampa di un sufficiente numero di banconote degli Stati Uniti, come fece il Presidente Lincoln, da ripagare il debito nazionale e successivamente abolì le tasse IRS senza fissarne di nuove. Il programma di JFK di stampare le banconote degli Stati Uniti, denaro contante, avrebbe messo fine al monopolio privatamente detenuto dal sistema bancario che si indentificava nella Federal Reserve Bank. Dopo che il presidente John F. Kennedy fu assassinato, il presidente Johnson fermò immediatamente la stampa delle banconote degli Stati Uniti e riaffidò il monopolio al sistema bancario per ricreare la banconota della Federal Reserve, assicurando inoltre la continuazione della tassa IRS per i profitti bancari. Se il presidente Kennedy fosse vissuto, avremmo preso a prestito denaro senza pagare interessi e non avremmo avuto le stesse IRS, e nessun’altra tassa che sostituisse la tassa IRS. Se fosse vissuto, molto probabilmente non saremmo stati coinvolti nella guerra del Vietnam. I banchieri hanno bisogno della guerra per creare deficit e profitto dal denaro creato con il programma dei prestiti. I piani di JFK avrebbero fermato i banchieri dal controllare il Congresso ed il Presidente di questa grande nazione. JFK voleva riportare il controllo in mano alle gente. Tom Schauf ha parlato con i pompieri che furono coinvolti durante l'11 settembre. Hanno detto di non credere alla versione della TV bensì che sia stata una cospirazione. Hanno mentito sull'11/9. Hanno mentito su JFK. Non lasciate che mentano e vi parlino come il KGB o la Gestapo riguardo alla ID card: “mostrami i documenti o andrai in prigione”. Puoi fidarti dei politici che ti hanno costretto ad accettare questo sistema bancario e ti hanno mentito sulla morte di Kennedy? Dobbiamo rimuovere tutti i politici che ti vogliono rendere schiavi, e votare gli americani onesti che riporteranno la libertà seguendo l’onesto sistema monetario delle Banconote degli Stati Uniti di Kennedy e Lincoln. La Televisione continua a chiedersi chi ha sparato a Kennedy. Non si è mai posta la domanda su chi ha tratto maggior beneficio da questo assassinio.
Ogni buon detective vi direbbe di seguire la pista dei soldi per arrivare alla risposta.
Quando il Presidente Kennedy fu ucciso mia madre continuava a dire che c’era qualcosa di strano, che c’era stata una cospirazione. Quando il suo assassino fu ucciso, l’assassino non avrebbe più parlato. Il presidente John F. Kennedy ebbe un incontro con un famoso fumettista. Era un incontro strategico su come mettere fine al sistema bancario e seguire il sistema bancario secondo la Costituzione americana. JFK sapeva che la media degli americani non avrebbe capito la questione bancaria e aveva bisogno di un fumettista per disegnare le illustrazioni che spiegassero il segreto bancario. JFK programmò di stampare la Banconota degli Stati Uniti invece che la Banconota della Federal Reserve ed inondare la nazione con la nuova banconota così che la gente si potesse chiedere, “ Che differenza c’è tra la Banconota degli Stati Uniti e quella della Federal Reserve?”. JFK programmò di ripagare il debito pubblico e cancellare la tassa IRS sul reddito personale semplicemente stampando Banconote degli Stati Uniti. JFK programmò di fermare i banchieri dallo stampare denaro per poi prestarlo. Dove sarebbe la ricchezza adesso se…?
Se John F. Kennedy avesse avuto successo, da 10 a 20 trilioni di dollari/ricchezza che oggi possiedono i banchieri sarebbero nelle mani degli americani. Se John F. Kennedy ci fosse riuscito, non ci sarebbe alcun bisogno di nessuna tassa sul reddito o altre tasse per sostituire la tassa IRS ed oggi non ci sarebbe il Deficit federale. Un proiettile nella testa del Presidente Kennedy mantiene trilioni di dollari nelle mani dei banchieri. Bobby Kennedy lavorava con il Presidente e doveva sapere del programma. Anche Boddy ricevette un proiettile. Ted Kennedy oggi è ancora vivo perché ha un record di voti che renderebbe orgoglioso ogni socialista che segue la linea dei banchieri. Qual è l’ evidenza? Nel libro di Tom sono descritti i giorni prima che il Presidente John F. Kennedy fosse assassinato e come egli spiegò il fatto che ci fosse una cospirazione che voleva rendere pubblica. Fu assassinato prima che potesse renderla pubblica. Guardiamo alla Storia. Tre presidenti - Lincoln, Garfield, McKinley – furono assassinati. Ognuno di loro si era opposto direttamente ai banchieri, come John F. Kennedy. Qualcuno è disposto a concorrere alla presidenza per realizzare i piani di JFK, ma non può succedere senza il vostro aiuto. Abbiamo bisogno che si diffonda la verità sulle Banconote degli Stati Uniti e quelle della Federal Reserve. Se loro uccideranno o imprigioneranno Tom Schauf o chiuderano questo sito web, allora saprete di sicuro che c’è un tentativo di tenere tutto in silenzio. Se questo succede passeremo al piano “B” per diffondere l’ informazione. JFK sarebbe potuto sopravvivere se fosse andato prima sulla TV nazionale con metà degli elettori ad ascoltare e senza che il suo staff o qualcun’altro lo sapesse in anticipo così da cambiare improvvisamente il suo discorso pre-stampato riguardo la Banconota degli Stati Uniti e le verità sui banchieri. Se avesse fatto questo e prima e poi fosse stato ucciso, tutti avrebbero saputo chi era stato. Andate da chi vende monete antiche e chiedetegli la Banconota degli Stati Unit del 1963. Loro la chiamano il dollaro di Kennedy. Tom ha sostenuto per lungo tempo che la vera soluzione è una soluzione POLITICA. Noi non sosteniamo o assistiamo individui per cancellare un proprio debito. Questo sito ha il puro scopo di educare gli elettori americani in modo che possano fare la differenza politica.


(1) IRS, Internal Revenue Service (US government)
Agenzia Governativa, di proprietà della Federal Reserve Bank, incaricata di riscuote la tassa IRS sul reddito personale.
(2) Il Libro di Tom Schauf
Titolo: “America's Hope: To Cancel Bank Loans Without Going to Court” ( La Speranza Americana: Cancellare Il Prestito Bancario Senza Finire in Tribunale ).
(3) Tom Schauf
Thomas Schauf si è laureato all’Università dell’Illinois in Contabilità e Finanza. Ha lavorato come contabile alla Motorola, in una compagnia di certificazione contabile, ha gestito il proprio business come broker. Ha insegnato ad avvocati e a compagnie di certificazione pubblica l’ arte della valutazione e negoziazione. E' stato istruttore di volo.
(4) Homeland security
Il Dipartimento dell’Homeland Security è stato creato nel marzo del 2003, ed è composto da numerose agenzie tra cui l’Ins, ovvero l’immigrazione Usa, la dogana, la guardia costiera, i servizi segreti e la Tsa, authority che gestisce la sicurezza dei trasporti americani.
NOTA DEL TRADUTTORE:
La traduzione manca di circa 15 righe in cui l’ autore si rivolge direttamente agli americani per chiedere collaborazione al fine di divulgare l’ informazione attraverso Internet, cancellare la tassa americana IRS e porre fine al controllo bancario americano. Ho ritenuto di escludere questa righe per dare spazio alla descrizione dei fatti. Tuttavia la mancanza delle suddette non pregiudica la comprensione dei contenuti.
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da MANRICO TOSCHI
Fonte: http://www.bankhonesty.com/jfk.shtml
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