world champion
00venerdì 31 marzo 2006 21:37
Dopo qualche tempo fa, dopo essere tornato per una volta a trovare i genitori, Brian è di nuovo da solo. Da solo per modo di dire, ha ancora Lucy, la ragazza, ha il wrestling, gli scorpioni. Si, da sempre, i suoi animali preferiti. Brian è in camera sua, in una stanza d’albergo di Boston. Boston e le sue strade sono ormai da tempo la sua casa, conosce fino ai minimi particolari, locali, alberghi, ristoranti e quant’altro…
La stanza era squallida, un letto matrimoniale, dove lui e Lucy dormivano, due comodini molto fragili, un piccolo bagno e nient’altro. Gli unici elementi di decorazione erano un quadro posto sopra il letto e un mini frigo. La TV l’avevano fatta portare via, poiché non la usavano quasi mai e, secondo Brian era soltanto un spreco di soldi, non era certo come la casa dei genitori: sempre linda e pulitissima.Non se lo poteva permettere.
Sta aspettando Lucy. E’ andata via, dalle amiche. Come tutti i sabati sera….
Brian è stanco e assonnato, ma si deve assolutamente preparare se vuole vincere. Il suo obiettivo è solo quello: vincere……
Non ne può più di stare la ad aspettare. Non vuole essere statico e immobile, mentre scorre il tempo…
Chiaramente sta pronunciando delle parole a voce bassa: - Forza Brian, alzati da questo maledetto letto e cammina. Fai almeno qualcosa….. – Pronunciando queste parole fra se e se una cosa gli ritorna in mente, una cosa importante: - Queste erano le stesse parole che mi disse mio zio anni fa, quando ero giù…Si ora ricordo, avevo appena perso l’ AWC Title e per molto tempo, “sono stato sempre sul letto” a fare niente. Poi quel giorno, quando lo zio pronunciò le parole, mi feci forza e ritornai ad allenarmi duramente, e ad essere di buon umore. – Sì mio zio aveva ragione. Quando si è in queste situazioni si deve sempre fare qualcosa…
Detto questo si preparò in un attimo, sciacquandosi la faccia e mettendosi il giacchetto di pelle.
In un attimo fu fuori dalla stanza.
Fuori il clima era freddo e ventoso. Il vento era gelido e arruffava i capelli di Brian.
Si diresse verso il suo locale preferito, dove di solito prendeva qualche Martini. Il locale era il War
Bar. Sì. Quel locale gli si addiceva perfettamente. La sua vita era tutta una lotta, una guerra per la sopravvivenza….
Si diresse verso il bar. In tasca aveva pochi soldi, più o meno 20 $. Un Martini ne costava 4. Per la sua solita vita, si stava trattando come un signore. Una camera, Martini…
Però non era pienamente contento della sua sistemazione attuale. Voleva il meglio per Lucy. Voleva vivere una vera vita….. Ma come è la vera vita?!?!? La vera vita è avere tanti soldi, potersi permettere un sacco di lussi ecc. o essere medio, nella categoria di ogni Americano medio, che ha una macchina, mangia bene, dorme bene ma anche una vita fatta di piccole situazioni comiche, imprevisti e incidenti, al di fuori della casa e del lavoro. - Cosa che i ricconi non hanno - pensava Brian – loro stanno sempre chiusi in casa, comodi senza neppure sapere cosa succede al di fuori del loro piccolo –
Ma con i pochi soldi che guadagnava nei match era impossibile pensare per ora ad una diversa sistemazione.
Tutto sarebbe cambiato se avrebbe vinto…. Sì ora si doveva soltanto preparare per il suo scopo…
VINCERE!!!
Brian entrò. Dentro al bar aleggiava un odore di marcio e sporco, di liquori e di fumo. Quello era il più malfamato bar di Boston. Aveva proprio un sapore di guerra. Il nome si addiceva al locale, come il locale si addiceva a Brian. Brian si mise seduto al bancone e chiamò il barista, che con voce aspra e amara, ma amica, gli rispose:
B: - Cosa vuoi oggi Brian?!?!?!?Il solito??!?!?!?
BS: - Sì, il solito
Brian attese qualche minuto, e subito dopo il barista tornò con un bicchiere di Martini.
Brian chiese subito il conto:
BS: - Quant’ è???
B: - 3 $
BS: - Bene ecco a te i 3 Bob. Ciao!
B: - Grazie e ciao
Brian in un attimo fu fuori dal bar.
Era diretto alla palestra diroccata della città.
Attraversò la strada vicino al bar: Era sporca e piena di prostitute per i viali. Come tutte le notti d'altronde.
La palestra era molto vicina, ormai Brian era l’unico ad entrarci.
Appena entrò, sentì odere di vecchio. Era molto umido. Al centro della palestra c’era un ring e fuori da esso erano posti numerosi, vecchi attrezzi per migliorare questa parte del corpo o quell’altra.
Per Brian erano sufficienti. Iniziò con un vecchio sacco pieno di polvere, a tirare potenti pugni…
Nel frattempo ripensò al passato…..
Siamo al Cairo, Egitto. Dentro ad una palestra. Non c’è quasi luce. Una voce imponente e forte si sente:
???: - LAVORA SUGLI ADDOMINALI BRIAN!!!!LAVORA!!!ANCORA!!!!RAFFORZALI. E’ QUESTO IL TUO SCOPO…
Infatti a lavorare sugli addominali si vede Brian. Un po’ più giovane
BS: - NO!!!NON CE LA FACCIO ZIO!!!! DEVO SMETTERE…
La persona che prima urlava era lo zio di Brian…
Z: - SI INVECE CE LA DEVI FARE!!!!VUOI VINCERE?!?!?!?!?
BS: - SI LO VOGLIO!!!!
BS: - CE LA DEVO FARE!!!!
Z: - BRAVO RIPETITELO!!!
Z: - IO-CE-LA-POSSO-FARE
BS: - IO-CE-LA-POSSO-FARE
Z: - BRAVO!!!
SI vede ancora Brian che lavora fino a quando….
SI FORSE CI SIAMO!!Brian Scorpion applica a Supersnake la ScorpionPlex magistralmente connessa e…….SI LO COPRE 1………..2…………3!!!!
La voce dell’annunciatore rimbomba nell’ arena del Cairo!!!
BRIAN SCORPION E’ IL NUOVO ARABIAN WRESTLING CORPORATION CHAMPION!!!!
La folla espolode completamente
BRIAN
BRIAN
BRIAN
Adesso un altro Brian Scorpion stà lavorando agli addominali….
Una persona diversa ma uguale, il Brian Scorpion che conosciamo oggi
BS: - CE LA POSSO FARE!!!
BS: - DEVO VINCERE!!!!
cell in the hell
00venerdì 31 marzo 2006 21:44
l'impostazione è buona, mi fa piacere vedere che hai uno stile di scrittura molto scorrevole e questo è buono. L'idea dell'allenatore è buona ed è classica perché alla fine sono in tanti a passare da lì.
Detto questo, c'è ancora da lavorare sul soggetto dello spot, ma per me è questione di tempo, poco per volta si migliora. Se posso darti un consiglio visto che ti vedo motivato, di leggere qualche spot di quelli WBFF che ci sono in questo forum. Sono un buonissimo punto di riferimento. :Sm1: