Scontro tra metropolitane a Roma

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lordtiranus
00martedì 17 ottobre 2006 11:49
dal sito Ansa.it
... ROMA - Due convogli della Linea A della metropolitana di Roma si sono scontrati questa mattina nel centro della citta, all'altezza della stazione di piazza Vittorio Emanuele II. I morti sono due donne: una di 30 anni, italiana. I vigili del fuoco hanno anche estratto 50 feriti gravi. Il macchinista che era alla guida del convoglio che ha tamponato il treno fermo alla stazione è vivo e sta bene. Secondo quanto hanno riferito i soccorritori che lo hanno estratto, l'uomo non aveva ferite e ha anche scambiato qualche parola con loro. Il macchinista è stato poi portato via.

Sul luogo dove si è verificato lo scontro fra i due convogli sono giunti senza difficoltà numerosi mezzi di soccorso: ambulanze e vigili del fuoco. Il prefetto Achille Serra ha tenuto a sottolineare che la macchina dei soccorsi ha funzionato. La piazza e' stata isolata, con ripercussioni sul traffico nella zona. La linea A della metro e' stata chiusa: attivate navette sostitutive.

A tamponare il convoglio della metro A, secondo quanto si e' appreso, sarebbe stato uno dei nuovi treni Caf, vetture messe da poco in circolazione sulla linea e con tecnologia all'avanguardia, di fabbricazione spagnola, che sostituiranno gradualmente l'attuale flotta della metropolitana. Il presidente di Met.Ro Stefano Bianchi si sta recando sul luogo dell'incidente.

Sono state tutte estratte dai vigili del fuoco le persone che erano rimaste incastrate nelle lamiere dei due convogli della metropolitana che si sono scontrati questa mattina a Roma. Secondo quanto riferiscono dal comando generale, non vi sono dunque più feriti bloccati nei treni. I feriti sarebbero una cinquantina le cui condizioni sono giudicate abbastanza gravi, una decina invece sono quelli gravi e circa un centinaio di contusi.

Sono tre gli ospedali allertati per accogliere i feriti nell'incidente: il San Giovanni, il Policlinico Umberto I e il Policlinico di Tor Vergata. Sono 50, secondo quanto si è appreso, i feriti giunti al pronto soccorso del policlinico Umberto I. I medici li hanno definiti codici verdi cioé non gravi, mentre una persona è in sala operatoria per un emotorace, cioé una forte compressione, e per la rottura della milza.

VELTRONI, ATTENDIAMO SPIEGAZIONI Il sindaco Walter Veltroni, giunto sul posto dell'incidente, ha detto di "aver chiesto a Met.Ro spiegazioni necessarie per capire come sia potuto accadere un incidente del genere". Il sindaco ha spiegato che, secondo quanto si è appreso, "un convoglio, tamponandolo, è entrato in quello che si trovava davanti". Tuttavia, "non si riescono a capire le motivazioni perché si tratta di treni nuovi e assolutamente funzionanti".

MARRAZZO, UNA DECINA FERITI CODICE ROSSO "Dobbiamo verificare la situazione nei pronto soccorso. Più di una decina di feriti sono da codice rosso". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo dopo aver compiuto un sopralluogo. Marrazzo ha aggiunto di non esser potuto scendere sul luogo dell'incidente.

MINISTRO BIANCHI: INCHIESTA AMMINISTRATIVA "Sarà disposta un'inchiesta amministrativa", e i magistrati stanno già sotto al lavoro. Lo ha spiegato il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, giunto a Piazza Vittorio dopo il tamponamento tra due convogli della metropolitana della linea A di Roma. Il ministro non ha confermato la presenza di un semaforo rosso né di una seconda vittima. Bianchi ha lasciato il luogo dell'incidente per recarsi in ospedale dove sono stati ricoverati i feriti.


TESTIMONE: CONVOGLIO PARTITO CON IL ROSSO "Il treno della metropolitana che proveniva da Furio Camillo è partito con i semafori rossi, di solito credo bisogna aspettare il verde ma in questo caso sono sicuro di aver visto il rosso". Lo ha dichiarato Simone Saltarelli, uno dei feriti. Choc e lacrime tra i feriti dello scontro di due convogli della linea A, uno proveniente dalla fermata Anagnina e uno fermo alla stazione di Piazza Vittorio. I passeggeri raccontano di uno scontro "pazzesco", di moltissimo fumo e di un terribile impatto. Chi si trovava sulla metropolitana ferma alla stazione di Piazza Vittorio racconta che "il treno si è fermato, poi è ripartito piano e subito dopo l'impatto".

TESTIMONI, L'IMPATTO E POI IL BUIO "Dopo l'impatto, la parete si è sfondata ho dolore alle gambe e ho battuto la testa. Ho visto i feriti a terra, perché lo scontro è stato talmente forte che siamo caduti tutti uno sull'altro". Lo racconta una signora in lacrime, mentre aspetta di salire sull'ambulanza. Ad aver vissuto momenti drammatici, soprattutto chi stava sull'ultimo vagone della metropolitana che era ferma alla stazione di Piazza Vittorio.

"Ho visto in lontananza le luci della metropolitana, poi il buio - racconta Silvia, mentre si tiene un fazzoletto premuto sulla fronte - e poi l'impatto forte, e più niente. Credo di aver battuto la fronte contro qualcosa e adesso aspetto di andare all'ospedale". Le ambulanze continuano a trasportare i feriti all'ospedale San Giovanni e al Policlinico Umberto I. La zona circostante Piazza Vittorio è stata completamente recintata dalle forze dell'ordine.

FERITI TRASPORTATI ANCHE IN BUS NEGLI OSPEDALI Un autobus con dei feriti a bordo si e' recato all'ospedale San Giacomo dove i passeggeri non gravi saranno medicati e assistiti. Inoltre due pullman dell'Atac sono stati utilizzati per portare i feriti lievi negli ospedali di Tor Vergata e Sant'Andrea. Altri feriti, ritenuti più gravi, sono stati portai dal 118 con le ambulanze al San Camillo al San Giovanni al Fatebenefratelli dell'Isola Tiberina e 7 a Villa San Pietro. La maggior parte delle persone persone e' sotto choc.

SOPRALLUOGO DEL MAGISTRATO DELLA PROCURA Il Pm Elisabetta Ceniccola è da qualche minuto sul luogo dell'incidente che questa mattina ha coinvolto a Roma due treni della linea A della metropolitana. Il magistrato sta effettuando il sopralluogo insieme con le forze di polizia. E' probabile che nelle prossime ore la Procura della capitale apra un fascicolo e una relativa inchiesta che dovrà chiarire eventuali responsabilità dell'incidente.

CORDOGLIO DI NAPOLITANO PER LE VITTIME "Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, segue con partecipazione le drammatiche notizie dell'incidente nella metropolitana di Roma. Colpito dalle dimensioni della tragedia, il Capo dello Stato ha espresso, nei primi contatti con l'Amministrazione Comunale e con la Prefettura della Capitale, i suoi sentimenti di cordoglio per le vittime e di vicinanza ai numerosi feriti". E' quanto si legge in una nota del Quirinale.

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[Modificato da lordtiranus 17/10/2006 12.08]

Keynesian
00martedì 17 ottobre 2006 15:38
Incredibile...

Condoglianze alle famiglie delle vittime.
ClaudioBrignole
00martedì 17 ottobre 2006 16:30
Ho letto che proprio oggi l'edizione di Repubblica di Roma lamentava problemi di vecchiaia proprio nella fermata dov'è accaduto l'incidente, ora aspettiamo i soliti scaricabarile. Meno male che i soccorsi sono stati adeguati, almeno questo è quello che dicono. Mi sembra assurdo che nel 2006 non ci sia un sistema di stop automatico in caso di passaggio a un semaforo rosso...
Nota da insensibile: hanno sfasciato due convogli Caf nuovi...
xoth
00martedì 17 ottobre 2006 18:10
da: www.repubblica.it/2006/10/sezioni/cronaca/scontro-metro-roma/inchiesta-su-scontro/inchiesta-su-scon...


Il questore aveva parlato di "qualcosa di anomalo che potrebbe essere successo"
Ministro e vigili del fuoco: "Non è stato né sabotaggio, né guasto elettrico né errore umano"
Metrò, il convoglio è passato col rosso
"Ma il macchinista aveva avuto il via libera"
La registrazione di un colloquio con la centrale svela che gli era stato detto di partire
Le segnalazioni a Repubblica: "Stamattina il mio treno a piazza Vittorio non ha fermato"

ROMA - Il convoglio che stamani ha tamponato l'altro treno della linea metro A sarebbe passato con il semaforo rosso e il macchinista avrebbe avuto l' ok direttamente dalla sala controllo che gestisce il traffico della metropolitana. E' quanto rivelerebbe una registrazione di una comunicazione intercorsa tra il macchinista ferito e il personale della sala. La registrazione è stata sequestrata dal personale della polizia.

La notizia, clamorosa, viene dall'Ansa. E spiegherebbe i molti misteri di questo disastro che poteva costare molto di più in termini di vite umane.

La ricostruzione. La dinamica del disastro, infatti, è parsa subito molto strana. L'errore umano del macchinista è praticamente impossibile sui convogli moderni (e nuovissmi) come quello che si è schiantato contro l'altro treno fermo a Piazza Vittorio. Se anche il guidatore non avesse visto il rosso, o avesse avuto un malore, il treno si sarebbe fermato nel tempo di 6 secondi dalla partenza. Dunque, il macchinista Angelo Tomei (5 anni di esperienza, considerato molto affidabile) potrebbe essersi mosso volontariamente dopo aver ricevuto un input sbagliato e fuorviante come quello di cui alla registrazione.

Le altre ipotesi, infatti, sono state escluse. I vigili del fuoco hanno smentito ad esempio che il tamponamento possa essere collegato a un guasto alla centralina che governa gli scambi e l'alimentazione a tutti i comandi lungo quel tratto di binario. "C'è stato semplicemente uno stacco della linea e uno scintillamento dovuto all'incidente, non è esplosa nessuna centralina", ha chiarito il comandante dei vigili del fuoco di Roma, l'ingegner Guido Parisi. "Allo stato - ha aggiunto - dobbiamo parlare unicamente di tamponamento, sulle cui origini tocca ad altri pronunciarsi, ma di sicuro escludiamo problemi relativi alla centralina elettrica".

Al capo dei vigili ha fatto eco il questore Marcello Fulvi. "Qualcosa di palesemente anomalo è accaduto - ha ammesso - ma è presto per poter trarre conclusioni sulle cause. Aspettiamo l'esito delle perizie e delle indagini della magistratura". Al ministro dei Trasporti Bianchi spetta invece il compito di smentire altre due ipotesi circolate nelle prime ore successive allo scontro. "Non è stato un sabotaggio, altrimenti ci sarebbe stata una rivendicazione - ha osservato - Inoltre, se fosse stato un errore umano, il sistema delle vetture, di nuovo modello, si sarebbe bloccato".

Esclusa anche, per bocca di un portavoce della società Met.Ro, la voce, circolata con insistenza tra i passeggeri in transito a piazza Vittorio, secondo cui poco prima che avvenisse l'incidente si erano verificati problemi o anomalie al servizio, come un'interruzione elettrica o problemi al convoglio precedente a quelli rimasti coinvolti nello scontro.

La soluzione, dunque, potrebbe venire dalle scatole nere già sequestrate e dai dati provenienti dalla sala controllo che gestisce tutto il traffico metropolitano di Roma.

Via alla commisione d'inchiesta. "Le indagini al momento non sono arrivate ad alcuna conclusione circa le possibili cause - spiega Bianchi - Lo spettro delle possibili cause è ampio. Potrebbe essere il mancato funzionamento degli impianti di linea o condizioni che non possiamo sapere: nulla possiamo escludere". Per fare luce sullo scontro il governo ha nominato una commissione di inchiesta che sarà guidata dal direttore generale del settore sicurezza del ministero dei trasporti e composta da docenti e tecnici specializzati nel ramo. Bianchi, dopo aver precisato che il convoglio che ha causato l'incidente "era dotato di un dispositivo automatico" che frena il treno in caso di malore del macchinista, spiega che la velocità del treno che ha tamponato "si aggirava intorno ai 25/30 chilometri orari".



Le testimonianze dei lettori. A denunciare anomalie nel funzionamento della linea A è stato stamane anche un lettore di Repubblica.it che ha segnalato al sito lo strano comportamento del convoglio sul quale viaggiava questa mattina poco prima delle 7.45 in direzione Anagnina-Battistini. Il treno, al momento di arrivare nella stazione di piazza Vittorio, avrebbe infatti tirato dritto, senza effettuare la consueta sosta. "Non è mai successo - ci ha scritto il nostro lettore - in otto anni che utilizzo giornalmente la metro che un treno con persone a bordo non si fermasse ad una fermata".

E un'altra nostra lettrice, Cinzia Lancia, è disposta ad andare davanti al magistrato. Questa la sua testimonianza. "Vi scrivo per confermare quanto testimoniato da un Vostro lettore sulle anomalie della Metro A: sono salita alla stazione San Giovanni, dopo aver lasciato passare un convoglio perché troppo pieno, diretta a Battistini verso le 8.30 di questa mattina; il convoglio si è fermato per lungo tempo alla Stazione di Piazza Vittorio, alla stazione Termini,
e alle fermate successive, anche se per meno tempo, poi a Lepanto è andata via la luce e siamo stati fermi per un tempo incredibilmente lungo, al buio, con la metro che faceva strani rumori. Sono arrivata a Battistini alle 9.15 passate.

Una ragazza scesa a Piazza di Spagna ha commentato che la giornata cominciava veramente male. Se necessario sono disposta a testimoniare anche al magistrato inquirente, Ho sentito anche altre persone che si lamentavano della stessa cosa".

L'inchiesta. "Qualunque affermazione sulle cause in questo momento è frettolosa e inopportuna", hanno fatto sapere dai vigili del fuoco. Nessuna dichiarazione invece dal magistrato incaricato dell'indagine, il sostituto procuratore Elisabetta Ceniccola che ha già svolto il primo sopralluogo alla stazione di piazza Vittorio e si è recata poi in ospedale per interrogare il macchinista del treno che ha tamponato il convoglio fermo in stazione. Il reato ipotizzato al momento dalla procura di Roma è quello di disastro colposo, omicidio e lesioni colposi.

Di certo c'è però il fatto che le disastrose condizioni di usura della rete metropolitana di Roma sono da tempo oggetto di preoccupazione. Proprio oggi dalle colonne di Repubblica il presidente del consorzio Met.ro Stefano Bianchi denunciava l'urgenza di una revisione generale sulla sicurezza dei convogli della linea B e la necessità di intervenire per ristrutturare sei stazioni centrali della A.

(17 ottobre 2006)

titoit
00martedì 17 ottobre 2006 22:40
Sarà tutto da appurare, ma dalla dinamica parrebbe che ci sia stato proprio un "rosso" bruciato. Mi domando come mai non ci sia un sistema di blocco automatico.

Una cosa del genere nella ns. metro sarebbe impossibile da verificarsi, visto che nessun treno ha davanti un altro. Giusto?
ClaudioBrignole
00mercoledì 18 ottobre 2006 01:30
In che senso? direi che sono decisamente più distanziati ma con la frequenza a 6-7 minuti credo che almeno due incodati (distanti) ci siano, Cliobini sarà più preciso al riguardo. Piuttosto quello che mi ha sempre preoccupato è lo scambio a San Giorgio; se si sbagliassero a instradare un treno e lo facessero andare contro un'altro proveniente da De Ferrari? sarebbe possibile oppure no?
cliobini
00mercoledì 18 ottobre 2006 09:57
Cerco di semplificare molto.
Le linee metropolitane/ferroviarie sono divise in sezioni e ciascun treno occupa una sezione. Quando un treno è in una sezione, il segnale di ingresso nella sezione diventa automaticamente rosso. Nei veicoli moderni ci sono dei sistemi (ATP=automatic train protection) che impediscono al convoglio di entrare in una sezione "rossa" (ad esempio se il macchinista si sente male il treno si ferma). In alcuni casi il macchinista può decidere (sentito il centro di controllo) di procedere senza ausilio alla guida. Infatti nell'articolo si dice "potrebbe essersi mosso volontariamente dopo aver ricevuto un input sbagliato". Anche nella nostra metro può capitare che due treni siano in sezioni contigue (ma la frequenza ridicola delle corse rende l'evento molto improbabile).
Per quanto riguarda gli itinerari sugli scambi, essi sono autorizzati sfruttando la chiusura di circuiti elettrici (l'ago dello scambio sta da una parte o dall'altra). Quindi non si possono avere informazioni discordanti sulla possibilità di percorrere lo scambio.
Non vorrei fare quello che crede ciecamente nella tecnologia, ma in genere gli incidenti ci sono per errori umani.
A testimonianza della sicurezza del sistema ferroviario/metropolitano ci sono le statistiche: si tratta del mezzo di trasporto più sicuro in assoluto (un incidente ogni milione di chilometri percorsi), anche se ogni tanto qualche incidente (clamoroso) capita.

Cmq la dinamica dell'incidente è tutta da verificare (e da verificare la strumentazione dei veicoli...)
GenoaJackson
00mercoledì 18 ottobre 2006 10:27
Una brutta storia, speriamo che tutti i feriti siano fuori pericolo...
lordtiranus
00giovedì 19 ottobre 2006 12:27
Dal televideo Rai (19 ottobre):
"INCIDENTE METRO ROMA, INDAGATO MACCHINISTA
Il macchinista del convoglio della metropolitana della linea "A" di Roma,che martedì ha tamponato un convoglio alla stazione "Vittorio Emanuele", è stato iscritto nel registro degli indagati. L'iscrizione costituisce un atto dovuto perché consente all'indagato di nominare un consulente che lo rappresenti negli accertamenti tecnici disposti dal Pm. A quanto si apprende l'incidente è stato secretato dal pm, che procede per disastro colposo,omicidio colposo e lesioni gravissime. Il macchinista ha lasciato l'ospedale dove era ricoverato. Aperte commissioni d'inchiesta anche dal ministero Trasporti e dalla regione Lazio.
Un macchinista coperto da anonimato ha riferito che la vettura 311, responsabile del tamponamento, aveva avuto problemi ai freni già in fase di collaudo"
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