Scienza e religione non possono essere in contraddizione

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braddy66
00giovedì 26 agosto 2010 22:19
L’evoluzionista Ayala: «scienza e religione non possono essere in contraddizione».

Il Premio Templeton 2010 è stato assegnato al biologo evoluzionista cattolico Francisco J. Ayala. Durante una recente intervista a Reason.tv, lo scienziato ha dichiarato: «Scienza e religione non sono in contraddizione, non hanno bisogno di esserlo. Sono come due finestre attraverso cui guardiamo il mondo». Il sito reason.com traccia una breve biografia del biologo: «ha l’esperienza unica di aver studiato sia la scienza alla Columbia University che la teologia in un seminario in Spagna. Da quando ha lasciato i suoi studi, è diventato un leader nel mondo della genetica e dell’evoluzione. Attualmente insegna e svolge attività di ricerca in biologia evoluzionistica presso l’Università della California». Ayala è membro dell’Accademia delle Scienze statunitense e di molte tra le più rinomate accademie scientifiche internazionali (vedi qui). Su Youtube potete guardare l’intervista in lingua inglese. Per chi volesse approfondire le tematiche evolutive tra scienza e fede, consigliamo uno dei suoi libri più recenti: Il dono di Darwin alla scienza e alla religione (San Paolo 2009). Ayala ha spesso criticato la posizione ideologica dell’ateo più famoso del mondo, lo zoologo Richard Dawkins, sostenendo: «Dawkins è stato un amico per più di 20 anni, ma sfortunatamente va oltre i confini della scienza nel fare dichiarazioni con cui antagonizza i credenti. Quello di Dawkins fondamentalismo scientifico, perché implica una visione materialistica del mondo. Ma una volta che la scienza ha detto la sua, resta ancora molto di interessante da dire sulla realtà. E il senso comune ci dice che la scienza non può dirci tutto».
espertoseo.it/notizie/32697/dal-mondo/l’evoluzionista-ayala-«scienza-e-religione-non-possono-essere-in-contraddizio...


Conclusione mia personale: Cosa non si fa pur di difendere l'evoluzione. Inizialmente Darwin fu definito un'eretico "il nemico di Dio". Quando mori fu sepolto in una chiesa...assurdo, ma la cosa più assurda che ogni anno centinaia di chiese celebrano l'anniversario della sua nascita. [SM=x1408403]. Se continua così al posto della Genesi metteranno un racconto sull'evoluzione. Mah non c'è più di religione.
M_M87
00domenica 26 settembre 2010 17:37
Re:
braddy66, 26/08/2010 22.19:

L’evoluzionista Ayala: «scienza e religione non possono essere in contraddizione».

Il Premio Templeton 2010 è stato assegnato al biologo evoluzionista cattolico Francisco J. Ayala. Durante una recente intervista a Reason.tv, lo scienziato ha dichiarato: «Scienza e religione non sono in contraddizione, non hanno bisogno di esserlo. Sono come due finestre attraverso cui guardiamo il mondo». Il sito reason.com traccia una breve biografia del biologo: «ha l’esperienza unica di aver studiato sia la scienza alla Columbia University che la teologia in un seminario in Spagna. Da quando ha lasciato i suoi studi, è diventato un leader nel mondo della genetica e dell’evoluzione. Attualmente insegna e svolge attività di ricerca in biologia evoluzionistica presso l’Università della California». Ayala è membro dell’Accademia delle Scienze statunitense e di molte tra le più rinomate accademie scientifiche internazionali (vedi qui). Su Youtube potete guardare l’intervista in lingua inglese. Per chi volesse approfondire le tematiche evolutive tra scienza e fede, consigliamo uno dei suoi libri più recenti: Il dono di Darwin alla scienza e alla religione (San Paolo 2009). Ayala ha spesso criticato la posizione ideologica dell’ateo più famoso del mondo, lo zoologo Richard Dawkins, sostenendo: «Dawkins è stato un amico per più di 20 anni, ma sfortunatamente va oltre i confini della scienza nel fare dichiarazioni con cui antagonizza i credenti. Quello di Dawkins fondamentalismo scientifico, perché implica una visione materialistica del mondo. Ma una volta che la scienza ha detto la sua, resta ancora molto di interessante da dire sulla realtà. E il senso comune ci dice che la scienza non può dirci tutto».
espertoseo.it/notizie/32697/dal-mondo/l’evoluzionista-ayala-«scienza-e-religione-non-possono-essere-in-contraddizio...


Conclusione mia personale: Cosa non si fa pur di difendere l'evoluzione. Inizialmente Darwin fu definito un'eretico "il nemico di Dio". Quando mori fu sepolto in una chiesa...assurdo, ma la cosa più assurda che ogni anno centinaia di chiese celebrano l'anniversario della sua nascita. [SM=x1408403]. Se continua così al posto della Genesi metteranno un racconto sull'evoluzione. Mah non c'è più di religione.



Pienamente d'accordo con Ayala.
anto_netti
00lunedì 27 settembre 2010 09:53
Ciao a tutti

Scienza e fede non possono essere in contraddizione. Ok, siamo d'accordo. La scienza non riesce a confermare l'esistenza di Dio, ma nemmeno la sua insesistenza. Non riesce a confermare che la vita sia nata per creazione, ma nemmeno per evoluzione.

L'evoluzione è solo una questione di fede. Anche se vuole essere considerata una teoria scientifica da parte degli evoluzionisti, è soltanto una teoria che non è stata dimostrata. Ma per un atto di fede viene considerta vera.

Saluti
anto_netti
M_M87
00lunedì 27 settembre 2010 23:14
Re:
anto_netti, 27/09/2010 9.53:

Ciao a tutti

Scienza e fede non possono essere in contraddizione. Ok, siamo d'accordo. La scienza non riesce a confermare l'esistenza di Dio, ma nemmeno la sua insesistenza. Non riesce a confermare che la vita sia nata per creazione, ma nemmeno per evoluzione.

L'evoluzione è solo una questione di fede. Anche se vuole essere considerata una teoria scientifica da parte degli evoluzionisti, è soltanto una teoria che non è stata dimostrata. Ma per un atto di fede viene considerta vera.

Saluti
anto_netti



E da quando in qua le teorie scientifiche si dimostrano? :D


dispensa.
00martedì 28 settembre 2010 00:30
Re: Re:
M_M87, 27/09/2010 23.14:



E da quando in qua le teorie scientifiche si dimostrano? :D






se sono dimostrate non sono più teorie

bay

anto_netti
00martedì 28 settembre 2010 08:13
Re: Re:
M_M87, 27/09/2010 23.14:



E da quando in qua le teorie scientifiche si dimostrano? :D





Va bene scusa. Si verificano. Come sei pignolo!

Ciao
anto_netti

anto_netti
00mercoledì 29 settembre 2010 11:13
Re: Re:
M_M87, 27/09/2010 23.14:



E da quando in qua le teorie scientifiche si dimostrano? :D





Ciao M_M87

Facciamo un attimo chiarezza su cosa vuol dire dimostrare una teoria e verificare una teoria. Correggimi se sbaglio.
Da qualche parte dovrei aver letto che concettualmente non è possibile dimostrare una teoria, perchè significa riprodurre fedelmente un fenomeno. Vorrebbe dire, che so, riprodurre il big bang in laboratorio o creare una stella o un pianeta. Quindi giustamente come dice Dispensa, non sarebbe più una teoria se riuscissimo a fare una cosa del genere, ma un dato di fatto.
Mentre verificare una teoria significa attestare con esperimenti che una determinata teoria sia valida. Ho detto giusto?

Ma mi viene un dubbio. Quando noi costruiamo un televisore, un computer, un auto, un aeroplano, un telefonino. Verifichiamo una teoria o la dimostriamo? A me sembra più che la dimostriamo. O forse non è nessuna delle due? E' soltanto un'applicazione tecnologica derivante da una determinata teoria?

ciao
anto_netti


M_M87
00mercoledì 29 settembre 2010 21:15
Re: Re: Re:
anto_netti, 29/09/2010 11.13:



Ciao M_M87

Facciamo un attimo chiarezza su cosa vuol dire dimostrare una teoria e verificare una teoria. Correggimi se sbaglio.
Da qualche parte dovrei aver letto che concettualmente non è possibile dimostrare una teoria, perchè significa riprodurre fedelmente un fenomeno. Vorrebbe dire, che so, riprodurre il big bang in laboratorio o creare una stella o un pianeta. Quindi giustamente come dice Dispensa, non sarebbe più una teoria se riuscissimo a fare una cosa del genere, ma un dato di fatto.
Mentre verificare una teoria significa attestare con esperimenti che una determinata teoria sia valida. Ho detto giusto?

Ma mi viene un dubbio. Quando noi costruiamo un televisore, un computer, un auto, un aeroplano, un telefonino. Verifichiamo una teoria o la dimostriamo? A me sembra più che la dimostriamo. O forse non è nessuna delle due? E' soltanto un'applicazione tecnologica derivante da una determinata teoria?

ciao
anto_netti





Dici bene sul "verificare una teoria", ma non credo sul "dimostrare". Perché creare stelle e pianeti (e televisori) dovrebbero dimostrare una teoria? Semplicemente il loro comportamento sarebbe in accordo con le leggi fisiche che conosciamo, punto. Se vuoi, verificare che un televisore funziona come da progetto è una ulteriore verifica della correttezza delle leggi fisiche.

Se per "dimostrazione" di una teoria intendi l'atto di "fornire un numero di prove sufficiente a garantire la validità della teoria in ogni situazione", credo che quel numero sia, ad ogni atto pratico, infinito.
I fisici vanno sempre a "tentoni", cercando di estendere il più possibile le loro leggi. Per esempio, magari nessuno ha verificato se il principio di conservazione della massa vale per una trottola radioattiva, anche se nessuno ha ragione di dubitarne. A volte con un esperimento si scopre che una teoria perde di validità là dove era ragionevole attendersi che funzionasse, oppure la teoria stessa è costruita in modo tale che al di fuori di certi limiti perde di validità. I televisori, i cellulari, le auto, gli aerei ecc. rientrano tutti nel dominio dell'elettrodinamica quantistica, che finora non ha mostrato neanche una sbavatura, quindi è ragionevole pensare che anche i nuovi cellulari continueranno a funzionare con le stesse leggi...

Da un lato è scientifico dire solo che una cosa è "molto improbabile" e non "impossibile", dall'altro dare solo probabilità è quanto di più scientifico ci possa essere.
anto_netti
00giovedì 30 settembre 2010 08:59
Re: Re: Re: Re:
M_M87, 29/09/2010 21.15:



Dici bene sul "verificare una teoria", ma non credo sul "dimostrare". Perché creare stelle e pianeti (e televisori) dovrebbero dimostrare una teoria? Semplicemente il loro comportamento sarebbe in accordo con le leggi fisiche che conosciamo, punto. Se vuoi, verificare che un televisore funziona come da progetto è una ulteriore verifica della correttezza delle leggi fisiche.

Se per "dimostrazione" di una teoria intendi l'atto di "fornire un numero di prove sufficiente a garantire la validità della teoria in ogni situazione", credo che quel numero sia, ad ogni atto pratico, infinito.
I fisici vanno sempre a "tentoni", cercando di estendere il più possibile le loro leggi. Per esempio, magari nessuno ha verificato se il principio di conservazione della massa vale per una trottola radioattiva, anche se nessuno ha ragione di dubitarne. A volte con un esperimento si scopre che una teoria perde di validità là dove era ragionevole attendersi che funzionasse, oppure la teoria stessa è costruita in modo tale che al di fuori di certi limiti perde di validità. I televisori, i cellulari, le auto, gli aerei ecc. rientrano tutti nel dominio dell'elettrodinamica quantistica, che finora non ha mostrato neanche una sbavatura, quindi è ragionevole pensare che anche i nuovi cellulari continueranno a funzionare con le stesse leggi...

Da un lato è scientifico dire solo che una cosa è "molto improbabile" e non "impossibile", dall'altro dare solo probabilità è quanto di più scientifico ci possa essere.




Ciao M_M87

Accidenti! Ma da quanto mi dici, mi sembra di capire che nemmeno il metodo sperimentale ci dà una sicurezza al 100% della veridicità di una teoria. L'unica che funziona, almeno per il momento, è proprio l'elettrodinamica quantistica che ci permette di costruire oggetti tecnologigi.

Ma, mi chiedo allora, come facevano i filosofi e gli scienziati dell'antichità a sapere tante cose, senza il metodo sperimentale. Forse sapevano anche più di quello che sappiamo noi oggi. Ne è una conferma la conoscenza perduta della biblioteca di Alessandria che è andata distrutta. Forse facevano un uso maggiore della ragione. In fin dei conti la filosofia è un attento esame della ragione.

Quel poco che è rimasto della cultura greca, però viene ancora usato da noi oggi. Gran parte della matematica la dobbiamo ai greci. L'astronomia babilonese è stata di gran lunga superiore all'astronomia greca. Grazie a Monseppe, che spero ritorni nel forum quanto prima, mi sono andato a leggere qualcosa di astronomia babilonese. Non è facile trovare materiale sull'astronomia babilonese, ma una cosa è certa, avevano profonde conoscenze di astronomia. Soltanto che a quel tempo astronomia e astrologia erano una cosa sola. L'astronomia quindi era più che altro campo di maghi e astrologi. E i maya. Erano dei grandi matematici. Come facevano a sapere che nel 2012 ci sarebbe stato un allinemento galattico?

Ciao
anto_netti
M_M87
00giovedì 30 settembre 2010 21:47
Re: Re: Re: Re: Re:
anto_netti, 30/09/2010 8.59:




Ciao M_M87

Accidenti! Ma da quanto mi dici, mi sembra di capire che nemmeno il metodo sperimentale ci dà una sicurezza al 100% della veridicità di una teoria. L'unica che funziona, almeno per il momento, è proprio l'elettrodinamica quantistica che ci permette di costruire oggetti tecnologigi.

Ma, mi chiedo allora, come facevano i filosofi e gli scienziati dell'antichità a sapere tante cose, senza il metodo sperimentale. Forse sapevano anche più di quello che sappiamo noi oggi. Ne è una conferma la conoscenza perduta della biblioteca di Alessandria che è andata distrutta. Forse facevano un uso maggiore della ragione. In fin dei conti la filosofia è un attento esame della ragione.

Quel poco che è rimasto della cultura greca, però viene ancora usato da noi oggi. Gran parte della matematica la dobbiamo ai greci. L'astronomia babilonese è stata di gran lunga superiore all'astronomia greca. Grazie a Monseppe, che spero ritorni nel forum quanto prima, mi sono andato a leggere qualcosa di astronomia babilonese. Non è facile trovare materiale sull'astronomia babilonese, ma una cosa è certa, avevano profonde conoscenze di astronomia. Soltanto che a quel tempo astronomia e astrologia erano una cosa sola. L'astronomia quindi era più che altro campo di maghi e astrologi. E i maya. Erano dei grandi matematici. Come facevano a sapere che nel 2012 ci sarebbe stato un allinemento galattico?

Ciao
anto_netti


La differenza tra la filosofia e la fisica è che quest'ultima è in grado di autocorreggersi, quando un esperimento mostra che è in torto. I filosofi dell'antichità, per quanto riguarda la fisica, dicevano nella maggior parte dei casi cose che poi si sono rivelate false e del tutto infondate...

Sull'elettrodinamica quantistica (QED): non è l'unica teoria fisica affidabile, non spiega tutto e, probabilmente, non è esatta. Nonostante ciò, tramite la QED si riescono a spiegare cose che i filosofi greci manco si sognavano. E poi, che vuol dire che una teoria è "giusta"? Anche la meccanica di Newton, con la sua gravitazione, si è rivelata del tutto adeguata a molti dei fenomeni che ci circondano, tant'è che ci sono voluti due o tre secoli per superarla. Il fatto che sia "sbagliata" (cioè che sia stata superata dalle teorie quantistiche e dalla relatività) non impedisce alla teoria di essere valida nel suo ambito ( gli ingegneri per costruire i ponti usano la fisica del '700, mica quella del ventesimo secolo).

Per quanto riguarda i fenomeni elettromagnetici (chimica compresa), ancora non si è riusciti a trovare una situazione in cui la QED fallisce. D'altra parte si sa per certo che o la relatività generale, o le teorie quantistiche, o tutte quante, sono sbagliate, per il semplice fatto che sono incompatibili (funzionano bene nei rispettivi ambiti, però quando si provano a usare tutte e due non si ottiene niente di sensato).

Per i maya, i babilonesi ecc.: semplicemente si vede che avevano un sacco di notti da perdere guardando il cielo e hanno trovato delle leggi empiriche che funzionano. Non ci vedo nulla di sorprendente, visto l'importanza che aveva l'astronomia e l'astrologia nelle loro culture...

Bye bye!
dispensa.
00venerdì 1 ottobre 2010 22:05
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
M_M87, 30/09/2010 21.47:


La differenza tra la filosofia e la fisica è che quest'ultima è in grado di autocorreggersi, quando un esperimento mostra che è in torto. I filosofi dell'antichità, per quanto riguarda la fisica, dicevano nella maggior parte dei casi cose che poi si sono rivelate false e del tutto infondate...

Sull'elettrodinamica quantistica (QED): non è l'unica teoria fisica affidabile, non spiega tutto e, probabilmente, non è esatta. Nonostante ciò, tramite la QED si riescono a spiegare cose che i filosofi greci manco si sognavano. E poi, che vuol dire che una teoria è "giusta"? Anche la meccanica di Newton, con la sua gravitazione, si è rivelata del tutto adeguata a molti dei fenomeni che ci circondano, tant'è che ci sono voluti due o tre secoli per superarla. Il fatto che sia "sbagliata" (cioè che sia stata superata dalle teorie quantistiche e dalla relatività) non impedisce alla teoria di essere valida nel suo ambito ( gli ingegneri per costruire i ponti usano la fisica del '700, mica quella del ventesimo secolo).

Per quanto riguarda i fenomeni elettromagnetici (chimica compresa), ancora non si è riusciti a trovare una situazione in cui la QED fallisce. D'altra parte si sa per certo che o la relatività generale, o le teorie quantistiche, o tutte quante, sono sbagliate, per il semplice fatto che sono incompatibili (funzionano bene nei rispettivi ambiti, però quando si provano a usare tutte e due non si ottiene niente di sensato).

Per i maya, i babilonesi ecc.: semplicemente si vede che avevano un sacco di notti da perdere guardando il cielo e hanno trovato delle leggi empiriche che funzionano. Non ci vedo nulla di sorprendente, visto l'importanza che aveva l'astronomia e l'astrologia nelle loro culture...

Bye bye!



caro m87 mi dovresti spiegare di come i maya o altri azzecavano anche i microsecondi, cosa che si è ottenuta solo con i cmputer, non credi che dietro vi sia qualche elemento sopraannaturale??

ciao


M_M87
00venerdì 8 ottobre 2010 20:32
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
dispensa., 01/10/2010 22.05:



caro m87 mi dovresti spiegare di come i maya o altri azzecavano anche i microsecondi, cosa che si è ottenuta solo con i cmputer, non credi che dietro vi sia qualche elemento sopraannaturale??

ciao





Azzeccavano anche i microsecondi? Sicuro? :)

dispensa.
00domenica 10 ottobre 2010 16:19
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
M_M87, 08/10/2010 20.32:



Azzeccavano anche i microsecondi? Sicuro? :)




Non ricordo la fonte ma era seria, era un numero di molte cifre, e la cosa stupisce.

ciao


anto_netti
00lunedì 11 ottobre 2010 08:49
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
M_M87, 08/10/2010 20.32:



Azzeccavano anche i microsecondi? Sicuro? :)




Anch'io ho letto qualcosa sulla loro matematica che era infallibile. Ma non ricordo la fonte. Sicuramente le loro scienze erano come quelle dei babilonesi, mischiate a pratiche astrologiche e magiche. Anche nella loro cultura vi era la pratica dei sacrifici umani in onore dei loro dei.

ciao
anto_netti
M_M87
00mercoledì 13 ottobre 2010 20:30
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
anto_netti, 11/10/2010 8.49:



Anch'io ho letto qualcosa sulla loro matematica che era infallibile. Ma non ricordo la fonte. Sicuramente le loro scienze erano come quelle dei babilonesi, mischiate a pratiche astrologiche e magiche. Anche nella loro cultura vi era la pratica dei sacrifici umani in onore dei loro dei.

ciao
anto_netti



Guardate che se si osserva per millenni una cosa periodica è abbastanza facile misurare bene il periodo... ora io sono decisamente ignorante sui maya e la loro conoscenza astronomica, però vi voglio porre questo quesito. Facciamo finta di avere un sistema meccanico (che ne so, un pendolo) che oscilla in modo regolare e volerne misurare il periodo, cioè il tempo che ci mette a fare un'oscillazione, avendo solo un orologio che misura i secondi. Diciamo che a occhio si vede che ci mette più o meno tre secondi, ma come si fa ad avere una stima migliore?

Oltre a questo, vi sarei grato se poteste linkare qualche fonte :)
Ciao!


dispensa.
00mercoledì 13 ottobre 2010 21:45
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
M_M87, 13/10/2010 20.30:



Guardate che se si osserva per millenni una cosa periodica è abbastanza facile misurare bene il periodo... ora io sono decisamente ignorante sui maya e la loro conoscenza astronomica, però vi voglio porre questo quesito. Facciamo finta di avere un sistema meccanico (che ne so, un pendolo) che oscilla in modo regolare e volerne misurare il periodo, cioè il tempo che ci mette a fare un'oscillazione, avendo solo un orologio che misura i secondi. Diciamo che a occhio si vede che ci mette più o meno tre secondi, ma come si fa ad avere una stima migliore?

Oltre a questo, vi sarei grato se poteste linkare qualche fonte :)
Ciao!





No non era così semplice, non mi ricordo più se era la durata dell'anno o altro. Ma per quanto poteva essee un fenomeno periodico, a questi livelli macro e astronomici lo escludo come risultato di semplice osservazione.


ciao
anto_netti
00giovedì 14 ottobre 2010 08:44
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
M_M87, 13/10/2010 20.30:



Guardate che se si osserva per millenni una cosa periodica è abbastanza facile misurare bene il periodo... ora io sono decisamente ignorante sui maya e la loro conoscenza astronomica, però vi voglio porre questo quesito. Facciamo finta di avere un sistema meccanico (che ne so, un pendolo) che oscilla in modo regolare e volerne misurare il periodo, cioè il tempo che ci mette a fare un'oscillazione, avendo solo un orologio che misura i secondi. Diciamo che a occhio si vede che ci mette più o meno tre secondi, ma come si fa ad avere una stima migliore?

Oltre a questo, vi sarei grato se poteste linkare qualche fonte :)
Ciao!





Tu hai fatto l'esempio di un pendolo. beh! Diciamo che oggi, penso, che con gli strumenti tecnologigi a disposizione, si può avere una stima migliore sul tempo della sua oscillazione. Cosa che magari una volta poteva essere frutto solo di una lunga osservazione, dilazionata nel tempo. Per quanto riguarda i Maya, può darsi pure che avevano qualche strumento meccanico. Ti faccio un altro esempio sulle piramidi egiziane. Le pietre che le compongono, sono state sistemate con una precisione millimetrica eccezionale. Se pensi che queste pietre pesantissime venivano trasportate dagli schiavi, come hanno fatto gli ingegneri egiziani a farle sistemare con tale precisione? Forse qualche strumento meccanico erano riusciti a costruirlo. Il tutto contornato da calcoli matematici. Ma c'è anche una cosa incredibile che vorrei dire. Le antiche civiltà erano più portate a costruire opere colossali. Magari solo con l'aiuto di qualche strumento meccanico. Mentre oggi con le potenti tecnologie esistenti, difficilmente si compiono opere colossali. Sarebbe addirittura possibile costruire un'ascensore che porti in orbita le navicelle spaziali. Senza usare razzi vettori potentissimi che possano vincere la forza di gravità terrestre e portare in orbita le navicelle spaziali. Ma non si usano tali tecnologie. Forse un problema di costi?

Se troverò alcune notizie sui Maya, sarò lieto di allegare qualche link.

Ciao
anto_netti

anto_netti
00sabato 16 ottobre 2010 09:48
Ciao M_M87

Di seguito al post precedente, voglio continuare a parlare di oggetti meccanici del passato. Ho visto diversi documentari su History Channel, uno dei tanti canali televisivi di Sky. Insieme a canali come National Geographic, Discovery Channel, Discovery Science e tanti altri presentano sempre ottimi documentari. Su History Channel non vi sono solo documentari storici, ma anche scientifici come “La storia dell’universo”, che è arrivata alla sua quarta stagione. Ma veniamo al dunque, se no sembra che sto facendo pubblicità a Sky. Su History Channel, ho visto una serie di documentari sulle invenzioni del passato. Ho visto cose incredibili. Strumenti meccanici con un’infinità di ingranaggi e con ruote dentate, che funzionavano con alta precisione. Anche le antiche civiltà avevano di questi tipi di strumenti meccanici. Hanno fatto vedere anche una serratura egiziana, con un gran numero di ingranaggi interni da far paura. Il suo formato era molto grande, come del resto anche la chiave che serviva per azionare la serratura. Molto probabilmente venivano montate su porte molto grandi. Caratteristiche delle costruzioni delle antiche civiltà.
Oggi non abbiamo più strumenti meccanici, ma tutto è affidato all’elettronica. Abbiamo orologi atomici in grado di fare misurazioni di alta precisione. Ma le antiche civiltà non avevano nulla da invidiarci. E avevano conoscenze in molti campi. Dimostrazione questa che gli uomini sono creature di Dio. Con facoltà intellettive che lui stesso ci ha dato. Ho letto un libro che se ricordo bene il titolo dovrebbe essere: “5000 anni fa”. Il libro dice: “Mentre nel Mediterraneo esistevano delle civiltà, in Europa e in altri luoghi della Terra esistevano invece uomini allo stato primitivo, poi sono nate altre civiltà in Cina e nelle Americhe”. Questo dimostra che l’uomo non si è evoluto dallo stato primitivo a uomo sapiens e poi a uomo tecnologico. L’uomo è sempre stato intelligente, in quanto creatura di Dio. Indubbiamente ci sarà stata una crescita di pensiero, ma ha sempre saputo sfruttare la sua intelligenza in altri modi. Inoltre in molte di queste antiche civiltà esisteva molta magia, astrologia e misticismo. Era un altro modo di indagare la natura. Ma non pensiamo oggi di esserci liberati di magia, astrologia e misticismo. Sono pratiche che nonostante i progressi del pensiero umano in generale e del pensiero scientifico, esistono ancora. Più di quanto possiamo pensare. Ne sono un esempio le nuove scienze o scienze mistiche che si stanno diffondendo sempre di più.

Ciao
anto_netti
dispensa.
00sabato 16 ottobre 2010 12:18
Re:
anto_netti, 16/10/2010 9.48:

Ciao M_M87

Di seguito al post precedente, voglio continuare a parlare di oggetti meccanici del passato. Ho visto diversi documentari su History Channel, uno dei tanti canali televisivi di Sky. Insieme a canali come National Geographic, Discovery Channel, Discovery Science e tanti altri presentano sempre ottimi documentari. Su History Channel non vi sono solo documentari storici, ma anche scientifici come “La storia dell’universo”, che è arrivata alla sua quarta stagione. Ma veniamo al dunque, se no sembra che sto facendo pubblicità a Sky. Su History Channel, ho visto una serie di documentari sulle invenzioni del passato. Ho visto cose incredibili. Strumenti meccanici con un’infinità di ingranaggi e con ruote dentate, che funzionavano con alta precisione. Anche le antiche civiltà avevano di questi tipi di strumenti meccanici. Hanno fatto vedere anche una serratura egiziana, con un gran numero di ingranaggi interni da far paura. Il suo formato era molto grande, come del resto anche la chiave che serviva per azionare la serratura. Molto probabilmente venivano montate su porte molto grandi. Caratteristiche delle costruzioni delle antiche civiltà.
Oggi non abbiamo più strumenti meccanici, ma tutto è affidato all’elettronica. Abbiamo orologi atomici in grado di fare misurazioni di alta precisione. Ma le antiche civiltà non avevano nulla da invidiarci. E avevano conoscenze in molti campi. Dimostrazione questa che gli uomini sono creature di Dio. Con facoltà intellettive che lui stesso ci ha dato. Ho letto un libro che se ricordo bene il titolo dovrebbe essere: “5000 anni fa”. Il libro dice: “Mentre nel Mediterraneo esistevano delle civiltà, in Europa e in altri luoghi della Terra esistevano invece uomini allo stato primitivo, poi sono nate altre civiltà in Cina e nelle Americhe”. Questo dimostra che l’uomo non si è evoluto dallo stato primitivo a uomo sapiens e poi a uomo tecnologico. L’uomo è sempre stato intelligente, in quanto creatura di Dio. Indubbiamente ci sarà stata una crescita di pensiero, ma ha sempre saputo sfruttare la sua intelligenza in altri modi. Inoltre in molte di queste antiche civiltà esisteva molta magia, astrologia e misticismo. Era un altro modo di indagare la natura. Ma non pensiamo oggi di esserci liberati di magia, astrologia e misticismo. Sono pratiche che nonostante i progressi del pensiero umano in generale e del pensiero scientifico, esistono ancora. Più di quanto possiamo pensare. Ne sono un esempio le nuove scienze o scienze mistiche che si stanno diffondendo sempre di più.

Ciao
anto_netti




be da quello che ho visto ultimamente in tv, addirittura si è dovuta riscrivere parte della storia, in quanto scoperte scientifiche.

Quando il vecchio impero romano sotto questo aspetto tecnologico era caduto nell'oblio, gli arabi addirittura avevano progettato i siluri che viaggiavano però sull'acqua e degli orologi idraulici eccezionali, per non dire dell'astrolabio, o della pompa idraulica che è precursore del motore a scoppio e di quello a carbone.

E un apparecchio molto complicato che fino ad oggi non se ne sa il funzionamento.

Macchine che sembrerebbero dei nostri giorni.

In conclusione l'occidente ha reinventato quello che l'oriente sapeva da molto tempo, ereditato dai greci e dai romani e ulteriormente perfezionato e ampliato.


Poi possiamo dire del popolo americano, eccellenti astronomi nella veste di sacerdoti, e che come popolo si spostarono dal loro luogo di origine a motivo della siccità. Molto intelligenti, sfuggivano alla siccità, ma finirono pure per fuggire da se stessi.
Quando scavarono quelle città nelle rocce la vita così dura credo che fece impazzire molti, che iniziarono a uccidere i loro simili per mangiarseli, costringendo gli altri a fuggire dall'orrore presente nel loro stesso popolo. Contribuendo a questo terrore pure l'uso della magia, da cui fuggivano per non essere dominati da questi stregoni

Poi ci furono gli aztechi spietati, ma che furono sconfitti dai conquistatori grazie all'aiuto dei loro nemici, brave persone,molto diversi dagli aztechi, anche se questi erano molto evoluti in quanto a varia tecnologie, avendo creato delle splendide città, dagli imponenti monumenti.

Io credo che l'uomo più che altro fugge da se stesso, dal male che è presente in lui, e lo combatte in sè come negli altri attraverso le varie guerre, a iniziare da quella di Caino contro Abele.

L'uomo si è evoluto, nel senso che è il suo potenziale che si è manifestato piano piano dalla sua prima comparsa.

Perchè diversamente saremmo di nuovo di fronte al quesito della gallina e l'uovo..è venuta prima l'intelligenza grazie alle scoperte, o le scoperte lo hanno fatto diventare intelligente avendogli così creato geneticamente il potenziale per fare scoperte??

In parole povere senza scoperte niente intelligenza, e senza intelligenza nienee scoperte.

E come faceva a diventare intelligente non avendo la facoltà di comprendere quello che era di scopribile??

Le ali spuntano perchè ci si butta nel vuoto, o perchè era un potenziale da prima??

E se ci si buttava nel vuoto dell'esperimentazione mostruosamente speranzosa non ci sarebbe spiaccicati al suolo dell'estinzione??


E lo stesso per il linguaggio..se la parola sviluppava magicamente il centro del linguaggio e la relativa struttura bio meccanica, è pure vero che senza avere questo potenziale non si poteva articolare una parola.

Quindi la conclusione è che il cieco caso avrebbe coordinato i due aspetti indipendentemente dall'esperienza; escludendo la selezione, perchè quest apoteva selezionare solo quelo che era di già, e non in via di costruzione e quindi ancora inutile.

chiusa parentesi.

salutoni




anto_netti
00sabato 16 ottobre 2010 14:04
Ciao M_M87

Ti allego qui alcuni link, che parlano dei Maya. Li ho guardati velocemente. Se uno si vuole fare una cultura ci deve perdere un po’ di tempo. Non credo che ne hai molto di tempo. Come del resto non ce l’ho nemmeno io.

it.wikipedia.org/wiki/Maya

xoomer.virgilio.it/esongi/maya.htm

www.maganet.net/scuole/itczappa/Maya/studio.htm

it.wikipedia.org/wiki/Sistema_di_numerazione_maya

maddmaths.simai.eu/focus/matematica-e-astronomia-maya-2012-an...

Ciao
anto_netti
anto_netti
00sabato 16 ottobre 2010 19:19
Re: Re:
dispensa., 16/10/2010 12.18:




be da quello che ho visto ultimamente in tv, addirittura si è dovuta riscrivere parte della storia, in quanto scoperte scientifiche.

Quando il vecchio impero romano sotto questo aspetto tecnologico era caduto nell'oblio, gli arabi addirittura avevano progettato i siluri che viaggiavano però sull'acqua e degli orologi idraulici eccezionali, per non dire dell'astrolabio, o della pompa idraulica che è precursore del motore a scoppio e di quello a carbone.

E un apparecchio molto complicato che fino ad oggi non se ne sa il funzionamento.

Macchine che sembrerebbero dei nostri giorni.

In conclusione l'occidente ha reinventato quello che l'oriente sapeva da molto tempo, ereditato dai greci e dai romani e ulteriormente perfezionato e ampliato.


Poi possiamo dire del popolo americano, eccellenti astronomi nella veste di sacerdoti, e che come popolo si spostarono dal loro luogo di origine a motivo della siccità. Molto intelligenti, sfuggivano alla siccità, ma finirono pure per fuggire da se stessi.
Quando scavarono quelle città nelle rocce la vita così dura credo che fece impazzire molti, che iniziarono a uccidere i loro simili per mangiarseli, costringendo gli altri a fuggire dall'orrore presente nel loro stesso popolo. Contribuendo a questo terrore pure l'uso della magia, da cui fuggivano per non essere dominati da questi stregoni

Poi ci furono gli aztechi spietati, ma che furono sconfitti dai conquistatori grazie all'aiuto dei loro nemici, brave persone,molto diversi dagli aztechi, anche se questi erano molto evoluti in quanto a varia tecnologie, avendo creato delle splendide città, dagli imponenti monumenti.

Io credo che l'uomo più che altro fugge da se stesso, dal male che è presente in lui, e lo combatte in sè come negli altri attraverso le varie guerre, a iniziare da quella di Caino contro Abele.

L'uomo si è evoluto, nel senso che è il suo potenziale che si è manifestato piano piano dalla sua prima comparsa.

Perchè diversamente saremmo di nuovo di fronte al quesito della gallina e l'uovo..è venuta prima l'intelligenza grazie alle scoperte, o le scoperte lo hanno fatto diventare intelligente avendogli così creato geneticamente il potenziale per fare scoperte??

In parole povere senza scoperte niente intelligenza, e senza intelligenza nienee scoperte.

E come faceva a diventare intelligente non avendo la facoltà di comprendere quello che era di scopribile??

Le ali spuntano perchè ci si butta nel vuoto, o perchè era un potenziale da prima??

E se ci si buttava nel vuoto dell'esperimentazione mostruosamente speranzosa non ci sarebbe spiaccicati al suolo dell'estinzione??


E lo stesso per il linguaggio..se la parola sviluppava magicamente il centro del linguaggio e la relativa struttura bio meccanica, è pure vero che senza avere questo potenziale non si poteva articolare una parola.

Quindi la conclusione è che il cieco caso avrebbe coordinato i due aspetti indipendentemente dall'esperienza; escludendo la selezione, perchè quest apoteva selezionare solo quelo che era di già, e non in via di costruzione e quindi ancora inutile.

chiusa parentesi.

salutoni







Grazie della tua esposizione, Dispensa. E' proprio vero ci sarebbero tante cose da rivedere nella storia dei popoli. Non c'è ombra di dubbio le antiche civiltà avevano già conoscenze notevoli. Purtroppo sono andate perdute con il loro declino e con le guerre. Se non ci fosse la speranza del nuovo mondo portato da Geova Dio, forse anche la nostra civiltà tecnologica potrebbe andare incontro all'autodistruzione. Si! Perché spesso si è trattato di autodistruzione anche per le antiche civiltà. Guardiamo l'impero romano, perché è crollato? E' crollato per via dei suoi disordini interni e per il suo lusso sfrenato, che lo hanno portato al declino e lo hanno reso debole. Così che i nemici hanno potuto facilmente colpirlo. La caduta di Babilonia ha avuto la stessa sorte, molto prima dell'impero romano ed è ben descritta nelle Sacre Scritture. Ma tutte più o meno hanno avuto questo destino. Si! Anche la nostra civiltà potrebbe andare incontro all'autodistruzione e tutta la sua conoscenza potrebbe andare perduta. Come è già successo alle antiche civiltà. Ma questa volta ci troviamo in un momento particolare: "il tempo della fine" citato nelle Sacre Scritture, che precederà la venuta del giusto Regno di Dio. Non avverrà quindi la scomparsa di una civiltà questa volta, perché questa volta la distruzione cancellerebbe l'intera umanità dalla faccia della Terra. L'odierna civiltà verrà sostituita da una folla di persone giuste che possederanno la Terra e potranno vivere su di essa per sempre.

ciao
anto_netti

anto_netti
00venerdì 22 ottobre 2010 18:05
Di seguito al precedente post, volevo aggiungere del perché Dio ha stabilito questo tempo particolare come termine dei sistemi di cose (il tempo della fine). Proprio perché a differenza del crollo delle antiche civiltà che sono state sostituite da altri imperi, ora invece le armi esistenti nella nostra epoca (bombe atomiche, armi chimiche, biologiche e batteriologiche), segnerebbero la distruzione totale del pianeta. A ragione Dio ha scelto questo particolare tempo, come termine dei sistemi di cose.

Saluti
anto_netti
M_M87
00domenica 31 ottobre 2010 20:36
Re:
anto_netti, 22/10/2010 18.05:

Di seguito al precedente post, volevo aggiungere del perché Dio ha stabilito questo tempo particolare come termine dei sistemi di cose (il tempo della fine). Proprio perché a differenza del crollo delle antiche civiltà che sono state sostituite da altri imperi, ora invece le armi esistenti nella nostra epoca (bombe atomiche, armi chimiche, biologiche e batteriologiche), segnerebbero la distruzione totale del pianeta. A ragione Dio ha scelto questo particolare tempo, come termine dei sistemi di cose.

Saluti
anto_netti




Eeeeeh ma sai quante cose potrerebbero distruggere il pianeta... una volta un prof del mio dipartimento ha detto una cosa tipo "ogni mattina che ti alzi dal letto ringrazia che non c'è una supernova 1A vicina!".
Aquila-58
00domenica 31 ottobre 2010 21:53
Re: Re:
M_M87, 31/10/2010 20.36:




Eeeeeh ma sai quante cose potrerebbero distruggere il pianeta... una volta un prof del mio dipartimento ha detto una cosa tipo "ogni mattina che ti alzi dal letto ringrazia che non c'è una supernova 1A vicina!".




Certo, e non ho il minimo dubbio su quel che affermi.
Tuttavia, per noi credenti, quel che hai esposto non avviene e non avverrà perchè questa è la volontà del Creatore.
Egli ha formato la terra per essere abitata, e la Scrittura ci assicura che mai la terra "sarà fatta vacillare".
Cioè a dire, resterà in eterno, poichè Dio (per cui non c' è nulla di impossibile) farà in modo che così accada.
Parlo, ripeto, da credente...
Grazie e Ciao.


M_M87
00lunedì 1 novembre 2010 11:38
Re: Re: Re:
Aquila-58, 31/10/2010 21.53:




Certo, e non ho il minimo dubbio su quel che affermi.
Tuttavia, per noi credenti, quel che hai esposto non avviene e non avverrà perchè questa è la volontà del Creatore.
Egli ha formato la terra per essere abitata, e la Scrittura ci assicura che mai la terra "sarà fatta vacillare".
Cioè a dire, resterà in eterno, poichè Dio (per cui non c' è nulla di impossibile) farà in modo che così accada.
Parlo, ripeto, da credente...
Grazie e Ciao.




Opinione rispettabilissima. :D
Ciao!

Aquila-58
00lunedì 1 novembre 2010 11:57
Re: Re: Re: Re:
M_M87, 01/11/2010 11.38:



Opinione rispettabilissima. :D
Ciao!




Ti ringrazio, soprattutto per la tua civiltà e la tua mansuetudine, cose rare al giorno d' oggi.
Vedi, io sono un ex ateo, e un ex evoluzionista.
Ad un certo punto del mio percorso di vita, ho compreso che la scienza, la matematica, non bastano da sole per spiegare quel che ci circonda, e ciò che siamo.
C' è un qualcosa che si eleva al di sopra di tutto questo: chiamiamola coscienza, chiamiamola spiritualità, chiamiamolo "cuore", chiamiamolo come vogliamo.
Ma è, certamente, qualcosa che sfugge a tutte le leggi della materia, e che non c' è evoluzione che lo possa spiegare...
Grazie e ciao.


anto_netti
00lunedì 8 novembre 2010 11:04
Ciao a tutti, ciao M_M87

Come ben commentato da Aquila-58, posso aggiungere qualcosa da un punto di vista scientifico. Ebbene quel qualcosa o quell'ente che si eleva al di sopra del mondo fisico o del mondo materiale, solitamente lo chiamiamo Dio. Ma sfugge all'indagine scientifica. Come detto nella discussione: "Dio e la matematica”, ci sono scienziati che hanno dimostrato matematicamente l’esistenza di Dio e scienziati che hanno dimostrato matematicamente la sua inesistenza. Come mai questo? Perché, come abbiamo detto Dio non è misurabile. Inoltre è invisibile a noi. E’ inspiegabile, secondo il nostro modo di percepire le cose. Quindi non potrà mai essere spiegato con la scienza. Come dici tu M_M87, la scienza è in grado di spiegare il come e non il perché delle cose. Ma molti scienziati cercano di spiegare anche il perché. OK! Sicuramente non è più scienza, ma è filosofia. Ma nella discussione: “Scienza e filosofia”, ho cercato di parlare di questo aspetto. Non sempre la scienza è separabile dalla filosofia. Non dimentichiamo che la scienza è nata e si è separata dalla filosofia. Ma è inevitabile che subisce le sue interferenze. In tutti i libri di divulgazione scientifica che leggo, si parla sempre delle implicazioni filosofiche conseguenti alle teorie scientifiche. Quindi si tenta di dire il perché delle cose. Ma è materiale per il pubblico. Difficile trovare testi che spieghino il come. Trattati o tesi. Che più che altro è materiale per soli scienziati. Un semplice lettore, non ci capirebbe un bel niente.
Ho letto un libro: “Storia della scienza, storia della filosofia: interferenze”. Ebbene, questo libro spiega benissimo come non può esserci una netta separazione tra scienza e filosofia. In un modo o in un altro bisogna sempre partire dalla filosofia, da una ipotesi o congettura, per poter fare una determinata ricerca scientifica. Ma poi quello che viene scoperto porta ad altre implicazioni filosofiche. Quindi si ritorna alla filosofia.

Ritornando al discorso della prova matematica dell’esistenza di Dio e della prova matematica della sua inesistenza, abbiamo detto sempre nella discussione “Dio e la matematica”, che la matematica prevede tutte le possibilità. Ecco perché ci troviamo di fronte a due possibilità opposte. Come anche la meccanica quantistica, prevede tutti gli eventi possibili e solo uno diventa reale. Sembra che la natura sia fatta in questo modo.

Per quanto riguarda l’invisibilità di Dio. Anche questo è un discorso che abbiamo affrontato parlando di quei cieli spirituali quale dimora di Dio. Il nulla dei filosofi e il vuoto dei fisici. Questa dimora, come del resto Dio stesso, ci appaiono invisibili. Questo non vuol dire però che Dio e la sua dimora non siano reali. Abbiamo detto che la dimora di Dio è adimensionale e atemporale, infinita ed eterna. Ma come possiamo capire certi concetti se percepiamo realtà dimensionali e temporali? Come possiamo riuscire a capire l’infinito e l’eternità? Quando una stella massiccia diventa buco nero, tutta la materia circostante scompare in un punto infinitesimale. L’universo ha avuto origine da un punto infinitesimale con il big bang. Ma è logico che ci appaia così, perché non riusciamo a concepire questi concetti senza pensare a delle dimensioni e al tempo. Ma questa realtà superiore, cioè i cieli spirituali, deve esistere per forza di cose, altrimenti da dove salterebbe fuori l’universo.

Comunque allo stato attuale delle cose, si può credere in Dio, solo con un atto di fede e con il sostegno delle scritture, non certamente con il sostegno della scienza. Ma per chi crede in Dio è inevitabile che tutto ciò che esiste è opera sua. Non è certo frutto dell’evoluzione. Personalmente vedo sempre la mano di Dio in ogni cosa. Inoltre Dio ci promette la vita eterna, quindi capiremo il concetto di infinito ed eternità. Ma più di ogni altra cosa Dio ci farà capire tante cose che adesso non capiamo. Esisterà una scienza nuova. Una scienza che non farà a meno di Dio, ma che farà ogni cosa alla sua gloria.

Saluti
anto_netti
dispensa.
00lunedì 8 novembre 2010 17:47

Quante cose possono distruggere un pianeta

..

è come per le dieci piaghe, visto che un profeta minore scrivendo che sarà come ai giorni delle dieci piaghe, durante la presenza degli otto duchi del genere umano queli di Cristo e quelli della bestia...

a ogni piaga si potrebbe dire che è un fenomeno naturale, anche se Mosè ne faceva previsione il giorno dopo che erano avvenute sperando con ciò di intimorire il faraone [SM=g7405]

E mia opinione personale che la terra subirà l'impatto di un asteroide o cometa...nel mezzo di una grande tribolazione...nazione contro nazione, regno contro regno.

La descrizione apocalittica è scientificamente identica a questo tipo di fenomeno.

saluti
anto_netti
00lunedì 8 novembre 2010 18:29
Re:
dispensa., 08/11/2010 17.47:


Quante cose possono distruggere un pianeta

..


E mia opinione personale che la terra subirà l'impatto di un asteroide o cometa...nel mezzo di una grande tribolazione...nazione contro nazione, regno contro regno.


saluti



Rimanendo sempre in materia di congetture anch'io penso che possa essere così. Al tempo del diluvio la terra era custodita mediante l'acqua, ora è custodita mediante il fuoco. Anche se il fuoco può significare gli elementi politici intensamente caldi. Un certo adempimento letterale, potrebbero averle queste scritture. Ma rimaniamo sempre nell'ambito delle opinioni personali.

Ciao
anto_netti

dispensa.
00lunedì 8 novembre 2010 18:38
Re: Re:
anto_netti, 08/11/2010 18.29:



Rimanendo sempre in materia di congetture anch'io penso che possa essere così. Al tempo del diluvio la terra era custodita mediante l'acqua, ora è custodita mediante il fuoco. Anche se il fuoco può significare gli elementi politici intensamente caldi. Un certo adempimento letterale, potrebbero averle queste scritture. Ma rimaniamo sempre nell'ambito delle opinioni personali.

Ciao
anto_netti




gli elementi politici che sono quelli che devono essere distrutti, non possono essere gli stessi per distruggere se stessi.

Dio userebbe l'america ( terra per giudicare l'america ( la terra??

piuttosto essi, cioè i cieli e la terra e il fuoco sono il mezzo per giudicare , e non il soggetto giudicato.

ciao


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