Giovanni Scialpi, nato a Parma il 14 maggio 1962, ha esordito nel 1983 cantando “Rocking rolling”.
Gli anni ’80 per la musica italiana sono anni importanti e Scialpi è uno degli interpreti più convincenti.
Il giovane Scialpi ama la musica, le canzoni, l’America e a 14 anni inizia a scrivere… nasce così “Cigarettes and coffee” uno dei pezzi storici del suo reperetorio.
Presenta il brano al Festivalbar nell’84, e nella serata finale sono migliaia i giovani in delirio che cantano insieme a lui.
Sanremo è una tappa (quasi) obbligata per misurare il successo di un artista in Italia e Scialpi nell’86 calca il palcoscenico dell’Ariston. Il brano in gara è “No east no west” e per Scialpi rappresenta una conferma.
Vince il Festivalbar dell’88 con la canzone “Pregherei” cantata in coppia con Scarlet. Il brano è più melodico rispetto ai primi, e riscuote un successo tale che otterrà il disco d’oro.
Il passaggio dai palchi dei concerti a quello televisivo è breve, e così accade che nel 1990 Scialpi per sei mesi affianca Raffaella Carrà nel programma “Ricomincio da due”. L’esperienza di showman non lo distrae dalla musica, che rimane la sua vera passione.
Fra un disco e l’altro Scialpi torna a Sanremo nel 1992. Canta “E’ una nanna”. Basta il titolo per capire che qualcosa è cambiato dai tempi di “Rocking rolling”; un brano soft per un’artista più maturo, più meditativo che nel frattempo ha iniziato ad autoprodursi.
La tv gli era piaciuta, perché non cimentarsi anche con il teatro? “Il pianeta proibito” con Giampiero Ingrassia e Chiara Noschese, e “Pellegrini” sono due importanti esperienze teatrali di Scialpi.
Il ragazzino che a 14 anni scriveva canzoni e sognava l’America nel frattempo scopre la multimedialità, va in America e prepara un disco rock in chiave moderna. Il titolo dell’opera multimediale, uscita proprio all’alba del terzo millennio, è “Sì io sì”.
L’ultimo lavoro di Scialpi è “Spingi, invoca, ali” un titolo, ricco di significati, che è anche anagramma del suo nome.
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