Sci, Innerhofer doma la "Stelvio"

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vanni-merlin
00lunedì 29 dicembre 2008 00:39
COPPA DEL MONDO/Il 24enne di Brunico è il primo italiano a vincere a Bormio
Battuti Kroell, Walchhofer e Miller. Settimo l'altro azzurro Heel, dominatore delle prove
Sci, Innerhofer doma la "Stelvio"
Sua la libera più difficile al mondo
Donne: Manuela Moelgg seconda in gigante a Semmering. Era in testa a metà gara
Vince l'austriaca Zettel, terza la giovanissima svizzera Gut. Quinta Denise Karbon


BORMIO - Si attendeva Heel, è sbucato Innerhofer. Il 24enne di Brunico è il primo italiano in assoluto a trionfare sulla pista "Stelvio" di Bormio, un tracciato tra i più spettacolari, tecnici, difficili e faticosi al mondo, che in pochi anni (è nata per ospitare i mondiali del 1985), è diventata una grande classica del circo bianco.

Partito con il pettorale numero uno, il finanziere altoatesino ha dato sin dal primo momento la sensazione di aver sciato tecnicamente molto bene, senza sbavature. I suoi gesti all'arrivo, eloquenti, erano quelli di un atleta più che consapevole del fatto proprio, benché in assenza di riferimenti sugli avversari. Poche discese bastavano a confermare la sensazione. In particolare, nel sinuoso tratto finale, al quale i discesisti arrivano stremati, dove Cristof era passato come sui binari, gli sci degli avversari sbattevano paurosamente, le linee si sporcavano e il cronometro sanciva distacchi pesantissimi. A cominciare dal numero 2, il forte austriaco Gruber, che rimediava quasi due secondi di distacco, per quasi tutti si profilavano ritardi dell'ordine dei 2-3 secondi. Pochi sciatori facevano tremare Innerhofer. Heel, partito con il 10, gli si piazzava alle spalle, ma a 1''46. Sullivan volava nella prima parte, ma veniva risucchiato.

Poi arrivavano Defago, e soprattutto Cuche, quinto alla fine e ancora di più Kroell, davanti fino a due terzi di gara, ma poi a sua volta travolto dal finale dell'azzurro. Infine il temutissimo Walchhofer, due volte vincitore a Bormio e dominatore delle prove, in coabitazione con Heel. L'austriaco era davanti per il primo terzo di gara, poi, come gli altri, perdeva, lentamente ma costantemente terreno e chiudeva al terzo posto. Né il capoclassifica della Coppa del mondo Svindal, né il canadese Guay, né gli emergenti svizzeri Albrecht e Janka riuscivano a far meglio. Bisognava attendere il 46mo al cancelletto, il fuoriclasse statunitense Bode Miller - partito indietro perché sanzionato, avendo mancato la ''cerimonia'' della consegna dei pettorali - per esultare definitivamente. L'americano chiude quarto. In mezzo, una serie di cadute, con interruzione della gara, che hanno ulteriormente accresciuto la suspense-

Innerhofer è un atleta emergente, che quest'anno ha fatto l'ulteriore salto di qualità. Il suo miglior risultato prima di oggi, infatti, era un quarto posto ottenuto ad inizio stagione, nel supergigante di Beaver Creek. Gli altri italiani: buona la gara di Heel, alla fine settimo, sotto le aspettative Peter Fill, diciannovesimo al termine di una gara complessivamente poco aggressiva. I tre al momento hanno vinto una gara a testa, riportando la velocità azzurra ai vertici mondiali, e soprattutto, sul fronte interno, in una posizione preminente rispetto al gruppo degli slalomisti-gigantisti: i vari Blardone, Rocca e Moelgg per ora hanno ottenuto solo piazzamenti, al contrario di quanto accadeva nelle ultime stagioni, nelle quali erano i velocisti a steccare.

"Ho dato il 120%. Non era solo questioni di muscoli e forza fisica, ma anche e soprattutto di volontà. Ho stretto i denti e ce l'ho fatta. Per me si è realizzato un sogno - ha detto Christof Innerhofer dopo il trionfo.
E' il primo italiano ad aver vinto sui 3.220 metri della micidiale pista valtellinese, da sempre molto ostica dagli azzurri. Sinora - vi si gareggia stabilmente dal 1993, ma era nata per i mondiali del 1985 - c'era stato un terzo posto di Kristian Ghedina nel 1996 ed il secondo, due anni fa, di Peter Fill.

In campo femminile, Manuela Moelgg, altoatesina di San Vigilio di Marebbe, ha ottenuto il secondo posto nel gigante di Semmering (Austria). Aveva concluso la prima manche al comando. E' stata battuta dall'austriaca Katrin Zettel, che l'ha sopravanzata nella seconda manche. Terza l'emergente diciassettenne svizzera Lara Gut, che ha rimontato dal quindicesimo posto della prima manche. Quinta l'azzurra Denise Karbon, in crescendo di forma. Manuela Moelgg bissa così il secondo posto ottenuto a La Molina, ma manca ancora una volta il successo. Le ragazze replicano domani, a Semmering, con uno slalom pomeridiano-serale in luce artificiale.

(28 dicembre 2008)

da: www.repubblica.it/2008/10/sezioni/sport/sci-alpino/bormio-2008/bormio-2...


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