Sachsenring: le interviste del giovedì

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feromoto
00giovedì 13 luglio 2006 22:20

Hayden punta alla vittoria e Pedrosa non fa proclami, ma ci spera. Rossi è guarito e potrà dar gas con disinvoltura, mentre Capirossi e Melandri soffrono ancora i postumi dell’incidente di Barcellona, ma non mollano
di Marco Masetti



Sachsenring (Ger) - Il leader della Moto Gp non gode di molta stima nel paddock. Sono in tanti a pensare che a fine anno non ci sarà lui in testa al mondiale, però, intanto, la classifica, madre di tutte le verità, dice che Nicky Hayden, nato nel Kentucky comanda il gioco. "Questa è quasi la mia pista di casa - commenta l'americano che fra una settimana sarà veramente sulla sua pista, a Laguna Seca - e vedremo come andrà a finire, però anche se il Sachsenring è un tracciato lento, mi piace molto di più rispetto a Donington. Qui mi diverto e ho sempre fatto buoni risultati, fin dal debutto. Lo scorso anno sono anche partito dalla pole”.
-Come ti senti per la gara? ”La corsa non sarà facile, perché farà caldo (siamo a oltre 30 gradi!) e per la pressione, ma ci proverò. Ho scoperto che per stare davanti bisogna essere sempre in forma, ben concentrati e io mi sono messo in testa di arrivare in queste condizioni a Laguna Seca".

Tra i suoi rivali c'è naturalmente il compagno di squadra, Daniel Pedrosa, stranamente allegro e sorridente. "Questa pista mi piace ed è strana perché è l'esatto contrario di Donington: qui è lentissima la parte iniziale, poi diventa veloce. Non sono preoccupato per nulla: corro in una grande squadra e vivo alla giornata, nel senso che ogni gara per me è importantissima, soprattutto per fare esperienza in questa classe, per imparare".

E Valentino Rossi che fa? Intanto il polso sta bene: "Mi da ancora qualche dolore ma riesco a usarlo al massimo, cioè con la forza necessaria per frenare e dare gas e qui con le staccate che ci sono bisogna essere molto a posto".
Rossi continua, lucido come sempre: "Su questa pista ho vinto tre volte e soprattutto ho fatto delle belle battaglie, come quelle con Sete Gibernau e Nicky Hayden. Qui frenare è importante (vedremo con Capirossi il perché) e anche se è una pista che non amo molto, vincere mi riesce. Mi preoccupano un po' le cinque curve a sinistra che ti costringono a scegliere una gomma particolare, con una mescola che tenga la temperatura su quel fianco senza degradarsi troppo in fretta".
Si scherza un po' sulla vittoria dell'Italia ai mondiali, soprattutto quando Valentino ricorda che la partita più bella è stata quella con la Germania, tesi che non lascia particolarmente soddisfatto Alex Hofmann. Per la cronaca Rossi ha visto Italia-Francia a casa con gli amici, festeggiando tutta la notte. Più o meno come hanno fatto buona parte dei coetanei e come ha fatto Marco Simoncelli che però è tornato con la febbre altissima e che ora si sta curando per recuperare in vista delle prove di domani. Sta male anche Alex De Angelis (gastroenterite).

Marco Melandri non è ancora in forma: "Ho scoperto di avere una piccola frattura allo sterno, ricordo della caduta di Barcellona. Mi sono accorto che c'era qualcosa che non andava domenica dopo la gara di Donington. Mi faceva male il torace e non capivo il perché. Certo, prima era difficile capirlo visto che mi faceva male dappertutto, oppure non sentivo nulla a causa degli antidolorifici. Però adesso va meglio e qui ho vinto due volte in 250 e una in 125, insomma è una pista che interpreto con disinvoltura e spero di far bene".
-Cosa è successo, hai cambiato capotecnico, via Fabrizio Cecchini arriva Antonio Jimenez, come mai?
"Problemi di comunicazione, non c’era feeling, ma niente di grave, Il cambio è stato fatto di comune accordo, per andare avanti".
Il tecnico spagnolo come ha dichiarato al momento non ha certo voglia di stravolgere quanto fatto fino ad ora visti anche i buoni risultati ottenuti da Melandri.

E mentre Alex Hofmann, padrone di casa, glissa sulle domande riguardanti il suo primo test con la Ducati 800, effettuato la scorsa settimana al Mugello, preferendo dire: "Vorrei essere anch'io parte del gioco", lanciando così una sveglia alla sua squadra (Team D’Antin) ma soprattutto al gommista Dunlop, che non sta certo supportando al massimo la stagione del tedesco, spunta Loris Capirossi: "Sto un po' meglio, diciamo all'85%, ho iniziato con una preparazione leggera e il massimo del disagio ce l'ho quando dormo, anche perché io di solito dormo a pancia in giù e adesso non posso farlo. Ma da domani la prova della verità, in sella alla moto".
-Anche tu non credi ad Hayden possibile campione del mondo?
"Non del tutto: credo che i protagonisti di questa stagione siano in tanti e con buone possibilità e soprattutto che i giochi non sono ancora fatti".
-Che ricordi hai su questa pista?
"Lo scorso anno la Bridgestone portò qui le gomme evoluzione, le prime della nuova serie e in gara non andò bene, forse per una mia scelta. Quest'anno sono sicuro che la situazione sarà diversa e potremo ricominciare ad essere protagonisti. A parte questa considerazioni, io non amo molto questa pista: non si vede la differenza tra i piloti e si gira tutti assieme e così sorpassare diventa difficile, visto che ci sono solo due punti in cui si può fare questo che sono le frenata e dopo il rettilineo dei box e dopo la discesa".
-E al mondiale?"Ci penso: Nicky è costante, Pedrosa recupera, io, Marco e Valentino, pure. Nessuno molla e per ora la sfiga ha preso di mira soprattutto me. E in quelle tre gare in cui ho portato a casa otto punti ho perso molta strada, peccato, ma non è finita".
-E del ritorno di Sete Gibernau cosa dici?
"Sono contento che sia tornato".
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