Sacco e Vanzetti

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
@Lilliangel@
00sabato 29 dicembre 2007 14:13
Vorrei cogliere l'occasione di raccontare una storia vera di qualche decennio fa.
Una storia racapricciante dove la giustizia americana ha fatto una gran pessima figura
davanti al mondo intero.

Questa è la storia di Sacco e Vanzetti

Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti sono due anarchici italiani emigrati negli Usa a inizio Novecento. Nel 1920, a seguito di un attentato dinamitardo attribuito al movimento anarchico (ma mai rivendicato), vengono rastrellati numerosi italiani. Nicola e Bartolomeo sono trattenuti con l'accusa di rapina a mano armata ed omicidio. Il processo evidenzia non solo la loro innocenza ma la volontà delle autorità statunitensi di compiere un gesto di rappresaglia politica, condannando a morte i due anarchici italiani. Franklin Delano Roosevelt, Presidente degli USA dal 1933 al 1945, lo definisce «Il delitto più atroce compiuto in questo secolo dalla giustizia umana». Dopo sette anni, nel 1927, Sacco e Vanzetti verranno uccisi tramite sedia elettrica.
Né Sacco né Vanzetti avevano avuto precedenti con la giustizia, né si consideravano comunisti, ma erano conosciuti dalle autorità locali come militanti radicali che erano stati coinvolti in scioperi, agitazioni politiche e propaganda contro la guerra.
Quando il verdetto di morte fu reso noto, si tenne una manifestazione davanti al palazzo del governo, a Boston. La manifestazione durò ben dieci giorni, fino alla data dell'esecuzione. Il corteo attraversò il fiume e le strade sterrate fino alla prigione di Charlestown. La polizia e la guardia nazionale li attendevano dinanzi al carcere e sopra le sue mura vi erano mitragliatrici puntate verso i manifestanti.




L'avvocato (a Vanzetti):

« [...] lei ritiene di trovarsi alle prese con un sistema di potere che va dal Presidente Coolidge, al Giudice Tayer, al Governatore, fino all'ultima Guardia di questa prigione. Cosa le fa pensare che questa rete, questo sistema, sia così debole ed incoerente in un punto, un anello, diciamo il governatore, che poi non è l'ultimo anello, da poter essere clemente con un anarchico, ossia un nemico del sistema. »

Vanzetti:

« [...] la società nella quale ci costringete a vivere e che noi vogliamo distruggere, è tutta costruita sulla violenza: mendicare la vita per un tozzo di pane è violenza; la miseria, la fame a cui sono costretti milioni di uomini è violenza; il denaro è violenza; la guerra; e persino la paura di morire che abbiamo tutti ogni giorno, a pensarci bene, è violenza. »

Sacco e Vanzetti si ritenevano vittime del pregiudizio sociale e politico. Vanzetti, in particolare, ebbe a dire rivolgendosi per l'ultima volta al giudice Thayer:

« Io non augurerei a un cane o a un serpente, alla più bassa e disgraziata creatura della Terra — io non augurerei a nessuna di queste ciò che io ho dovuto soffrire per cose di cui io non sono colpevole. Ma la mia convinzione è che ho sofferto per cose di cui io sono colpevole. Io sto soffrendo perché io sono un radicale, e davvero io sono un radicale; io ho sofferto perché ero un Italiano, e davvero io sono un Italiano [...] »
“Mai, vivendo l'intera esistenza avremmo potuto sperare di fare così tanto
per la tolleranza, la giustizia, la mutua comprensione fra gli uomini”.
(Bartolomeo Vanzetti, alla giuria che lo condannò alla pena di morte)


Lettera di Sacco al figlio Dante

Dante, ogni qualvolta nella vita sarai felice, di non essere egoista: dividi sempre le tue gioie con quelli più infelici, più poveri e più deboli di te e non essere mai sordo verso coloro che domandano soccorso. Aiuta i perseguitati e le vittime perchè essi saranno i tuoi migliori amici, essi sono i compagni che lottano e cadono, come tuo padre e Bartolomeo lottarono e oggi cadono per aver reclamati felicità e libertà per tutte le povere cenciose folle del lavoro.
In questa lotta per la vita tu troverai gioia e soddisfazione e sarai amato dai tuoi simili. Continuamente pensavo a te, Dante mio, nei tristi giorni trascorsi nella cella di morte, il canto, le tenere voci dei bimbi che giungevano fino a me dal vicino giardino di giuoco ove vi era la vita e la gioia spensierata - a soli pochi passi di distanza dalle mura che serrano in una atroce agonia tre anime in pena!
Si, Dante mio, essi potranno ben crocifiggere i nostri corpi come già fanno da sette anni: ma essi non potranno mai distruggere le nostre Idee che rimarranno ancora più belle per le future generazioni a venire. Dante, per una volta ancora ti esorto ad essere buono ed amare con tutto il tuo affetto tua madre in questi tristi giorni: ed io sono sicuro che con tutte le tue cure e tutto il tuo affetto ella si sentirà meno infelice. E non dimenticare di conservare un poco del tuo amore per me, figlio, perchè io ti amo tanto, tanto... I migliori miei fraterni saluti per tutti i buoni amici e compagni, baci affettuosi per la piccola Ines e per la mamma, e a te un abbraccio di cuore dal tuo padre e compagno.

Nicola Sacco






stefy
ninmah62
00sabato 29 dicembre 2007 14:27

la società nella quale ci costringete a vivere e che noi vogliamo distruggere, è tutta costruita sulla violenza: mendicare la vita per un tozzo di pane è violenza; la miseria, la fame a cui sono costretti milioni di uomini è violenza; il denaro è violenza; la guerra; e persino la paura di morire che abbiamo tutti ogni giorno, a pensarci bene, è violenza. »


Sembra descriva una situazione attuale... :-O
Sebbene la storia sia fatta di corsi e ricorsi, mai impariamo da essa. Perchè?
@Lilliangel@
00domenica 30 dicembre 2007 15:00
.
Perche siamo capoccioni?? [SM=g8080]
Cambiano i partiti ma i politicanti sono sempre gli stessi,
stesse idee retrograde,stesse leggi.
e noi stiamo a guardare..
ninmah62
00domenica 30 dicembre 2007 16:12
Facciamo la Revolution? [SM=g8119] REVOLUTIONNNNNNNNNN !!
Seppur Gandiana, che sia efficace. [SM=g8075]
anna.p
00venerdì 4 gennaio 2008 17:27
Mi associo!!!
Conoscevo la Storia di Sacchi e Vanzetti, ma che bella la lettera al figlio Dante! E' sempre un bene ricordare certi episodi! Purtroppo coloro che dovrebero ricordare hannno sempre memoria corta....!
In questi giorni, per me sempre i più belli dell'anno, (e per fortuna per amici e parenti sono sempre la stessa, gli affetti non si toccano...), ma per tutto quello che mi circonda sento proprio una grande [SM=g8075] [SM=g8070] [SM=g8078] rabbia
Ciao a tutti a voi voglio tanto bene! [SM=g8091]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 00:41.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com