SONDAGGIO: IL 63% DEI GIOVANI EUROPEI NON E' INTERESSATO ALLA POLITICA

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Euyoupart
00mercoledì 21 settembre 2005 14:14

(Sesto Potere) - Bruxelles - 21 settembre 2005 - Euyoupart (2003-2005) è un progetto di ricerca transnazionale finanziato nell’ambito del V Programma Quadro della Commissione Europea. Obiettivo principale del progetto è stato lo sviluppo di uno strumento di misurazione finalizzato alla rilevazione dei comportamenti e degli atteggiamenti della partecipazione politica dei giovani in Europa. Il progetto è stato condotto da un gruppo di istituti di ricerca provenienti da 8 paesi Ue (Austria, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Slovacchia e Regno Unito). In Italia il progetto è stato realizzato da Fondazione Iard, ente no-profit, specializzato da oltre quaranta anni in ricerche ed interventi culturali, sociali, educativi e formativi in ambito scolastico e giovanile di Milano. L’indagine europea ha coinvolto in interviste face to face un campione complessivo di 8.030 giovani tra i 15 e i 25 anni. Il 53% del campione, al momento dell’intervista, è risultato impegnato in un percorso educativo o formativo, il 34% inserito nel mondo del lavoro, mentre il 7% in stato di disoccupazione. I Principali Risultati: Europa: - I giovani risultano in prevalenza idealisti verso la politica, ma disillusi dalla sua realizzazione. - Scarsa la fiducia nelle istituzioni tradizionali, in primis nei politici e nei partiti politici. - Maggiore invece la fiducia nelle organizzazioni non governative e nei nuovi movimenti politici rispetto a quelli tradizionali. - Maggiore la fiducia nelle istituzioni europee rispetto a quelle nazionali. - I giovani risultano sempre più critici verso il sistema politico in generale, ma resiste la loro partecipazione nel quadro della democrazia rappresentativa. - Il voto è lo strumento di partecipazione più utilizzato. - Le azioni di protesta sociale sono considerate importanti canali di espressione delle proprie opinioni, ma solo una minoranza ne è coinvolta direttamente. Italia: - Il 43% dei giovani italiani è interessato alla politica: la percentuale è tra le più alte in Europa. - L’italia è risultato uno dei paesi nei quali la politica viene seguita più spesso tutti i giorni (nel 38,4% dei giovani) tramite mass-media, ma anche il paese in cui questo avviene più di frequente tramite la televisione (80,4%). - Primato italiano anche per la vicinanza ai partiti politici. Nonostante una generale sfiducia, ben il 71% dei giovani si dichiara vicino ad un determinato partito. Commento del Prof. Renato Pocaterra, responsabile scientifico della ricerca e dell’Area Psicologia e Percezione Sociale di Fondazione Iard I dati sembrano, in linea generale, rilevare e confermare a livello europeo il fenomeno di “eclisse della politica” da parte dei giovani, tendenza già rilevata in Italia nelle precedenti indagini della Fondazione Iard. Si evidenzia tuttavia, per il nostro Paese una leggera attenuazione del fenomeno. Pur dichiarando una generale disillusione e sfiducia, in Italia i giovani manifestano un seppur tenue miglioramento di interesse verso la politica. Il dato induce a riflettere circa il bisogno e la motivazione da parte dei giovani di maggiori opportunità e strutture di partecipazione democratica. L’italia risulta in tal senso uno dei paesi europei più scarsamente attrezzati. Sintesi Della Ricerca E Dei Risultati - La ricerca e lo strumento di misurazione - Lo strumento di misurazione sviluppato è un modello di questionario che racchiude i punti di forza e di debolezza degli studi empirici esistenti in Europa sui giovani e la politica. Il principale obiettivo del lavoro di ricerca è stato garantire la comparabilità dei dati raccolti non solo a fronte delle difficoltà legate alla traduzione del questionario, ma anche tenendo conto dei differenti contesti culturali, delle differenti opportunità partecipative e di differenti tradizioni di ricerca tra un paese e l’altro. L’impegno del gruppo di ricerca ha infatti reso possibile un alto livello di comparabilità dei dati. Ciò ha rappresentato un importante successo per la ricerca scientifica comparata internazionale. L’individuazione di indicatori di comparabilità ha permesso una rappresentazione realistica della partecipazione politica giovanile; risultato che può rappresentare un importante punto di riferimento per il sostegno e lo sviluppo di una politica giovanile europea. Sintesi dei risultati - Tra i principali risultati emersi dall’indagine spicca il diffuso disinteresse dei giovani europei nei confronti della politica, che tuttavia sembra attenuarsi col crescere dell’età. In tutti i paesi la chiara maggioranza dei ragazzi crede che il voto sia la più efficace forma di partecipazione ed una percentuale relativamente alta di essi ne fa uso. Sebbene i giovani dichiarino una scarsa fiducia nei partiti politici, molti esprimono la loro vicinanza ad un determinato partito. Di contro, le organizzazioni non governative come Amnesty International e Greenpeace godono di maggiore credibilità, tanto che i giovani ritengono che lavorare per esse sia più efficace che lavorare nei partiti politici. Inoltre, è da segnalare che se i giovani europei mostrano un crescente scetticismo nei confronti delle tradizionali istituzioni del sistema politico, allo stesso tempo continuano a far uso delle principali vie di partecipazione all’interno del sistema della democrazia rappresentativa. La protesta come forma di azione sociale e politica e canale di espressione delle proprie opinioni, sta diventando sempre più importante per i giovani. I nuovi movimenti sociali e le nuove organizzazioni politiche sono inoltre considerati più attraenti rispetto a quelli tradizionali e le forme di partecipazione ad essi collegati stanno aumentando. L’interesse per la politica - L’interesse verso la politica tra i giovani intervistati varia considerevolmente. I giovani maggiormente interessati vivono in:Germania (51%). I più disinteressati nel Regno Unito (30%), in Estonia (29%) e in Slovacchia (28%). L’italia si posiziona al secondo posto, con il 43% dei giovani interessati alla politica, seguita dall’Austria con il 42%. La Francia e la Finlandia si posizionano a livello intermedio con rispettivamente il 36% e il 35%. Nel complesso, a livello europeo, emerge, con il 63%, una maggioranza di giovani non interessati alla politica. Più fiducia nelle Ngos che nelle istituzioni tradizionali Negli otto paesi coinvolti nello studio, i giovani dichiarano di sentirsi molto vicino ad associazioni non governative quali Greenpeace e Amnesty International. Inoltre i giovani ripongono maggior fiducia nelle istituzioni europee, come il Parlamento Europeo, la Commissione Europea rispetto a quelle nazionali. I partiti e i politici ottengono infatti una scarsa fiducia, solo il parlamento nazionale ottiene un certo credito in tutti i paesi eccetto in Slovacchia. Nonostante la sfiducia nei partiti politici tuttavia i giovani dichiarano di sentirsi vicino ad un certo partito, ciò avviene soprattutto in Italia (71%) e in Finlandia (68%), mentre sono i giovani Britannici a dichiararsi meno attaccati a qualunque partito (solo il 23%). Il Significato della politica per i giovani - La politica in sé assume per i giovani un significato molto polarizzato. Da un lato in tutti i paesi i giovani hanno una visione molto idealistica della politica. La politica è vista come; un modo per risolvere i problemi internazionali (68%); un modo per risolvere i problemi sociali (67%); un modo per creare un mondo migliore (42%); Dall’altro lato, la politica è associata a: “vuote promesse” (46%); “corruzione” (35%); un “gioco per gente di una certa età” (per il 30% degli intervistati); L’atteggiamento cinico verso la politica risulta tuttavia essere meno persistente rispetto al precedente. La politica è generalmente vista come qualcosa di positivo. E’ la sua realizzazione, ad un livello concreto, che porta talvolta alla disillusione. Differenti percezioni del futuro - I giovani Estoni si considerano i più ottimisti verso il futuro: più dell’80% si aspetta condizioni di vita migliori rispetto a quelle dei loro genitori. I giovani Finlandesi, Britannici e Slovacchi hanno una visione ottimistica del futuro. I giovani Italiani, così come i Francesi, invece hanno aspettative migliori per quanto riguarda il lavoro e il reddito, ma temono il massiccio taglio del sistema di sicurezza sociale. I giovani Austriaci e Tedeschi risultano invece possedere le aspettative più pessimistiche riguardo il futuro: la loro situazione è vista come peggiore rispetto a quella dei loro genitori. Cosa influenza la partecipazione politica dei giovani ? Tre fattori possono motivare i giovani: la scuola; i media; i genitori e gli amici. L’influenza della scuola e dell’educazione - I giovani che utilizzano le opportunità e le strutture della partecipazione politico-scolastica, tendono a divenire politicamente attivi anche fuori dalla scuola: più si dimostrano attivi e partecipativi durante il percorso scolastico, più è probabile che diventino politicamente e socialmente attivi da adulti La partecipazione politica scolastica incoraggia la partecipazione politica nella società adulta: i giovani che sono stati rappresentanti di classe, saranno più propensi in futuro a supportare una campagna elettorale. L’influenza dei media – L’importanza della televisione - L’italia è uno dei paesi nei quali la politica viene seguita più frequentemente e tutti i giorni tramite mass-media: nel 38,4% dei giovani. Al polo opposto si colloca il Regno Unito con solo l’11,3% dei giovani che segue la politica quotidianamente. L’italia è anche il paese dove la televisione è il mass-media più utilizzato per seguire la politica. La televisione è ovunque il principale mezzo d’informazione utilizzato dai giovani, ma la sua importanza può ridursi notevolmente a favore di media che variano di paese in paese: in Francia, Italia e Slovacchia la televisione è nettamente predominante; in Austria e Germania è ancora consistente il ruolo della radio; in Estonia e Finlandia è già radicato l’utilizzo politico di Internet; in Gran Bretagna vi è una consistente quota di giovani che non si avvale di nessun mezzo mass-mediatico. Un interessante dato è la correlazione tra la scelta dei mass-media ed il comportamento politico individuale: chi si informa attraverso un mezzo d’informazione che prevede una modalità di fruizione attiva (come i giornali ed internet) tende ad essere più attivo politicamente rispetto a chi segue la politica passivamente attraverso la televisione o, in certi casi, la radio. L’influenza dei genitori e degli amici - Politicizzazione e socializzazione politica - Solo il 20% dei giovani intervistati ha genitori fortemente politicizzati e solo il 16% frequenta amici fortemente impegnati politicamente. L’indagine ha mostrato come nei giovani europei la famiglia eserciti, per la maggioranza, una considerevole influenza sulle opinioni e sui comportamenti politici: Maggiore è il livello di politicizzazione dei genitori, maggiore è quella dei figli. Una relazione analoga si verifica nell’analisi dei processi di influenza con il gruppo dei pari. Infatti i risultati mostrano che: la famiglia influisce maggiormente sugli atteggiamenti e sugli orientamenti ideologici dei ragazzi; il gruppo dei pari svolge la propria azione di influenza sopratutto sui comportamenti di partecipazione politica. (Sesto Potere)
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