COMMENTO AL FILM + INVETTIVA CONTRO I PUBBLICITARI INCAPACI
second mi (in onore alle pessime traduzioni di titoli) è uno dei film più interessanti degli ultimi anni. mi è piaciuto quasi tutto di quel film; Onore anche alla colonna sonora del mitico Jon Brion (già Magnolia e punchdrunklove).
i continui flashback non sono sterile virtuosismo (tipo 21grammi) bensì elemento fondante del film stesso, che tira in ballo diversi temi: il fare cinema stesso, l'eterno ritorno (non a caso nietzche viene più volte citato), la soggettività e la falsità del ricordo. Anche i temi trattati dal film in toto sono molteplici dall'amore alla difficoltà nel comunicare (ricordate federico nobili?), all'inesprimibilità dei sentimenti.
POSTILLA CONTRO QUEGLI IMBECILLI DI PUBBLICITARI E DISTRIBUITORI (li avessi tra le mani..)
l'ottusità dei distribuitori che hanno deciso di spacciare questo film per una commedia d'amore agrodolce. il film non è piaciuto perché degli ignoranti non hanno capito che alla lunga l'onestà la vince: se propini a 1000 imbecilli un film come questo (spacciandolo per "dopo una settimana da dio ecco il ritorno del divertente jim carrey") il pubblico vedrà deluse le proprie aspettative, parlerà male del film e nessuno poi lo vedrà.. risultato? 1000 imbecilli paganti.
se invece onestamente presenti il film come, che ne so.. "il nuovo toccante lavoro dell'eccentrico sceneggiatore Andy Kauffman, per la regia del promettente Michel Gondry (già con Bjork, Radiohead)" magari alla prima andranno quei 100 imbecilli che conoscono Gondry o Kauffman, però magari ci porteranno la fidanzata, e lei ne parlerà bene alle sue amiche, perché "è un film... strano, però emozionante: sì mi è proprio piaciuto, e poi c'è quella canzone di beck... bellissima.." e così la gente andrà a vederlo e poi magari si comprerà anche il dvd. risultato? sono pronto a scommettere che un film così avrebbe guadagnato almeno il 20% in più: quando l'ho visto la prima volta, in un multisala, c'era gente che si è alzata schifata durante la visione, e moltissimi ne hanno parlato male a fine film. e, dal loro punto di vista, hanno fatto bene.
si potrebbe fare una campagna ruffiana e commerciale anche senza creare false aspettative nel pubblico, non serve sembrare alternativi a tutti i costi: sarebbe bastata un po' più di sincerità.. cioè quando esce il nuovo cd dei Marlene non lo spacciano per un Gigi D'alessio, eppure la gente se li ascolta comunque (e le pagine dedicate sui quotidiani al gruppo sono sempre più grandi..). E' ASSOLUTAMENTE INUTILE far credere che i Marlene siano gigi d'alessio, il perché mi pare evidente.. provate a fare ascoltare un cd dei marlene ad un fan di D'alessio!
NON E' VERO CHE ALLA GENTE PIACE SOLO LA MERDA, BASTA PROPINARE LA GIUSTA PIETANZA ALLA GIUSTA GENTE.
..chissà se marok sarebbe d'accordo?