SBK-Monza: Fabrizio, Spies la benzina e un uccello

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feromoto
00mercoledì 13 maggio 2009 21:47


Giornata no per Haga, che nella prima manche ha ceduto la vittoria a Michel e nella seconda è stato steso da un volatile. Giornata ni per l'americano, che è rimasto a secco in Gara-1, ma ha vinto Gara-2

Monza – Una giornata emozionante, ricca di colpi di scena, di ... polemiche. I motivi per far ricordare questa giornata nella storia dello sport motociclistico ci sono tutti: piacevoli alcuni, assai spiacevoli altri.
Cominciamo da questi ultimi, che si condensano nella parola "chicane". Ho già spiegato nell'articolo che ho dedicato al terribile incidente del primo giro di Gara-1 la pericolosità assurda e colpevole di questa variante ed è quindi inutile che mi ripeta. Vorrei porre anche l'accento sulle polemiche per le continue penalizzazioni e per l'assurda decisione di contrassegnare, nella notte prima della gara, il percorso di rientro da un'eventuale uscita dalla chicane con un tracciato obbligato, anche perché i piloti avevano provato per due giorni senza che ce ne fosse traccia.
Centinaia e centinaia di tagli di chicane in prova e in gara: una piaga che non ha paragone in nessun circuito del mondo e che ha una motivazione sulla quale nessuno discute.
In Gara-1, dopo la grande paura si è assistito ad una corsa molto combattuta e ad un finale stupefacente: Spies in testa con un margine sufficiente per vincere senza doversi impegnare in una volata gomito a gomito, arrivato a metà della Parabolica, ossia in vista del rettilineo d'arrivo, si è dovuto fermare per l'esaurimento del carburante, come un ragazzino squattrinato che, munito di tubo di gomma e di bottiglia, conta sull'aiuto del primo automobilista di passaggio. Non me ne vogliano i suoi bravissimi tecnici: stavolta è andata male, succede. Meregalli ha detto che tra la prima e la seconda partenza non sono riusciti a raffreddare la benzina per ridurne il volume. Scherzi delle massime tecnologie...
Così ha vinto Michel Fabrizio, che quando è in giornata e sul circuito giusto ha veramente poco o nulla da imparare dagli avversari. Oggi ha insegnato. Anche al professor Haga, e questo la dice lunga. In Gara-2 Spies ha giocato le sue carte come meglio non poteva: lui era carico a palla e a palla è andato; la sua Yamaha aveva questa volta tutto il carburante necessario, con la rabbia come additivo. Non c'è stata storia e non ce ne sarebbe stata in nessun caso. Nemmeno se Haga, dopo una partenza in testa, al curvone non avesse avesse trovato sulla sua strada un uccello che lo ha colpito violentemente al braccio destro "addormentandoglielo" e impedendogli di controllare la moto, che poco dopo è piombata come un missile nello spazio di fuga finendo oltre le barriere di protezione. L'uccello ha pareggiato i conti con la sfortuna di Spies in Gara-1, anzi ha concesso all'americano l'opportunità di guadagnare sei punti in classifica di campionato. Pochi, ma meglio che niente.
Fabrizio ha corso benissimo anche in Gara-2: con grinta, volontà, sicurezza. Kiyonari, quello che a Monza ogni anno ritrova se stesso, ha provato a "fregarlo", ma il romano non gliel'ha permesso.
Bravo e caparbio anche Biaggi, la cui Aprilia ha stabilito il nuovo record assoluto di velocità pura a Monza: oltre 325 km/h. Max è stato vittima in Gara-1 di una delle penalizzazioni da chicane (vi spiega lui a parte che cosa è successo e perché non ha proprio gradito l'attenzione) e questo gli è costato un terzo posto meritato, che tra l'altro avrebbe replicato un fatto storico: tre moto italiane ai primi tre posti di una gara del mondiale SBK (avvenne nel 2002 a Valencia in Gara-2: Bayliss - Ducati, Haga - Aprilia, Bostrom - Ducati). In Gara-2, nonostante il nervoso accumulato, ha tenuto un ottimo ritmo e nel finale ha rimontato tanto da portarsi vicino al gruppetto che si contendeva la seconda posizione. Ancora un paio di giri e...
Bella corsa anche nella Supersport. Quest'anno è tutt'altra musica rispetto alle gare anestetiche del 2008. Crutchlow e Laverty sono regolarmente protagonisti, ma ogni volta ci sono nuovi contendenti molto validi, ruolo che questa volta è stato ricoperto dal ritrovato Foret. E sono convinto che Pitt e Sofuoglu, nonostante l'apparente crisi, abbiano ancora molto da dire. Vedremo.

SBK Gara-1: Spies a secco, vince Fabrizio

Monza – Scatta Neukirchner e piomba sulla chicane al comando con tutto il gruppo a ridosso. Si vede la verde Kawasaki di Tamada volare carambolando nel prato, poi la moto di Hill che viene sparata in alto e ricade falciando altri piloti tra cui Neukirchner. E' una scena già vista e soprattutto prevista in questa chicane. Con un certo ritardo viene esposta la bandiera rossa e la corsa è fermata per permettere il recupero dei mezzi incidentati, dei piloti feriti e la pulizia dell'asfalto cosparso d'olio.

Al secondo via Haga e Fabrizio escono per primi dalla chicane seguiti da Spies, Kagayama, Biaggi, Rea e tutti gli altri. Cade Corser e Xaus fa un dritto: per la BMW non è un buon inizio.
Fabrizio supera Haga e fra i due della Ducati si accende un duello appassionante e inatteso. Haga attacca Fabrizio in staccata alla fine del primo giro, ma Fabrizio resiste e mantiene la testa. La coppia delle F09 cerca di allungare, e in effetti guadagna un paio di lunghezze su Spies, che a sua volta ha un secondo su Kagayama e Biaggi. Alle spalle di Biaggi è Laconi, che sbaglia la variante della Roggia e perde alcune posizioni a vantaggio di Sykes, Parkes e Rea. Intanto Biaggi passa Kagayama ed è quarto.
Haga rompe gli indugi e si produce in una stoccata vincente: passa a condurre davanti a Spies, mentre Fabrizio arretra al terzo posto. Poi è la volta di Spies ad affondare il colpo e a costringere Haga al secondo posto. In cinque giri l'americano della Yamaha ha concluso l'inseguimento ed ora sembra in grado di allungare sui Ducatisti. Haga in pochi chilometri accumula un distacco di mezzo secondo e Fabrizio è terzo a 1"2 davanti a Biaggi e Kagayama.
A metà gara Fabrizio supera Haga che gli si accoda, mentre Spies controlla la corsa con un vantaggio di 1". Il ritmo dei primi tre è superiore e la coppia Biaggi-Kagayama perde vistosamente terreno: all'undicesimo giro il loro distacco da Spies è di oltre 7" e in quello stesso giro invece Fabrizio e Haga sono nuovamente a ridosso dell'americano, tanto che Fabrizio lo attacca due volte in staccata, sempre respinto. E Haga? Difficile capire. l'impressione è che si stia risparmiando in attesa dell'attacco finale.
Intanto che Haga ci pensa, Fabrizio agisce: allunga il passo e scavalca Spies che viene a trovarsi stretto nella morsa delle due Ducati ufficiali. Se ne libera con un sorpasso di forza e recupera il comando quando mancano due giri alla fine. Inizia l'ultimo giro e Haga si affianca a Fabrizio in rettilineo , ma il romano resiste. Spies approfitta del duello in famiglia Ducati e guadagna un piccolo margine; Haga attacca ancora Fabrizio, ma è ancora respinto. Spies imbocca la parabolica, nella sua mente c'è già l'impennata finale per festeggiare i venticinque punti della vittoria, ma a metà dell'ultima curva il motore si spegne. Non ci crede. Forse non ci credono neanche Fabrizio e Haga che gli sfrecciano accanto e vanno a concludere nell'ordine con un'accoppiata Ducati cui fa da contorno il terzo posto dell'Aprilia di Biaggi. Tre moto italiane ai primi tre posti. E un'altra, giapponese, protagonista e ora tristemente appoggiata a un muretto in attesa che qualcuno venga a prelevarla. Galbusera, il capo tecnico della Yamaha, nel box si prende la testa fra le mani.
Il quarto posto va a Kiyonari che nel finale ha raggiunto e passato Kagayama. A Spies un punto di consolazione: viene classificato quindicesimo.
Ma non è ancora finita. Dopo l'arrivo viene comunicato che il numero 3 – Max Biaggi – è penalizzato di 20", supponiamo per non aver rispettato, al settimo giro, le famose righe disegnate sull'asfalto all'uscita della chicane. Perché allora gli hanno consentito di correre fino alla fine, per poi penalizzarlo?. Terzo è dunque Kiyonari, mentre Biaggi arretra all'undicesimo posto. E adesso? Qualcosa ci dice che l'Aprilia non sarà d'accordo. Probabilmente a ragione.

SBK Gara-1: classifica

1 M.Fabrizio ITA Ducati 1098R
2 N.Haga JPN Ducati 1098R 0.239
3 R. Kiyonari JPN Honda CBR1000RR 8.175
4 Y. Kagayama JPN Suzuki GSX-R 1000 K9 11.001
5 J. Rea GBR Honda CBR1000RR 12.447
6 T. Sykes GBR Yamaha YZF R1 13.693
7 R. Xaus ESP BMW S1000 RR 19.172
8 R. Laconi FRA Ducati 1098R 24.989
9 C. Checa ESP Honda CBR1000RR 26.930
10 B. Parkes AUS Kawasaki ZX 10R 27.418
11 M.Biaggi ITA Aprilia RSV4 Factory 27.752
12 J. Smrz CZE Ducati 1098R 29.545
13 S. Nakano JPN Aprilia RSV4 Factory 30.952
14 S. Byrne GBR Ducati 1098R 31.414
15 B. Spies USA Yamaha YZF R1 36.998
16 K. Muggeridge AUS Suzuki GSX-R 1000 K9 42.732
17 M.Baiocco ITA Kawasaki ZX 10R 48.835
18 J. Zemke USA Honda CBR1000RR 48.888
19 D.Salom ESP Kawasaki ZX 10R 50.612
20 T. Hill GBR Honda CBR1000RR 51.706
21 V. Iannuzzo ITA Honda CBR1000RR 55.510
22 D. Checa ESP Yamaha YZF R1 58.214
23 L. Scassa ITA Kawasaki ZX 10R 1'01.130
24 R. Resch AUT Suzuki GSX-R 1000 K9 1'16.850
feromoto
00mercoledì 13 maggio 2009 21:48
SBK Gara-2: Spies per distacco
Monza – Partenza a razzo di Spies alla cui caccia si pone Kagayama incalzato da Fabrizio che lo supera. Seguono Rea, Kiyonari, Laconi, Checa, Biaggi Sykes e Byrne. Haga perde vistosamente terreno e alla conclusione del primo giro è quattordicesimo.
Spies ha già mezzo secondo su Kagayama che ha passato nuovamente Fabrizio, ma per contenere il ritorno dell'italiano, il giapponese esce larghissimo oltre il cordolo e Fabrizio torna secondo con a ruota Kiyonari e Rea. Haga invece è protagonista di una spaventosa caduta dalla quale esce fortunatamente illeso, mentre la sua Ducati finisce addirittura oltre le protezioni distruggendosi. Si saprà poi che è stato colpito al braccio da un grosso volatile e che nel colpo il braccio aveva perso sensibilità facendogli perdere il controllo della moto.
Al quinto giro Spies conduce con 1"6 su Fabrizio e Kiyonari, Rea invece ha perso il contatto. Biaggi è quinto a 5" seguito da Checa, che però un giro più tardi drizza una curva e rientra al settimo posto, ma poco dopo si vede esporre il segnale del "ride through".
Intanto Kiyonari ha superato Fabrizio e i due sono stati raggiunti da Rea. Per il secondo posto c'è aria rovente, e i cambi di posizione sono frequenti. Al dodicesimo giro Fabrizio è nuovamente secondo, ma Kiyonari, che qui a Monza si era risvegliato anche lo scorso anno, fa faville con derapate nei curvoni per tenere il passo della Ducati. L'attenzione del pubblico però è puntata su Biaggi, che è quinto, ma in cinque giri potrebbe anche ricongiungersi ai tre che lottano per il secondo posto. Speranza delusa: Spies va a vincere in totale solitudine e Fabrizio si aggiudica la volata con Kiyonari. Rea è quarto con Biaggi ormai a ruota e Sykes è sesto davanti ad Haslam e Smrz, che vince la guerra dei privati precedendo due grossi calibri come Xaus e Checa.

SBK Gara-2: classifica

1 B. Spies USA Yamaha YZF R1
2 M.Fabrizio ITA Ducati 1098R 2.665
3 R. Kiyonari JPN Honda CBR1000RR 2.810
4 J. Rea GBR Honda CBR1000RR 7.706
5 M.Biaggi ITA Aprilia RSV4 Factory 7.863
6 T. Sykes GBR Yamaha YZF R1 10.383
7 L. Haslam GBR Honda CBR1000RR 11.586
8 J. Smrz CZE Ducati 1098R 21.112
9 R. Xaus ESP BMW S1000 RR 22.112
10 C. Checa ESP Honda CBR1000RR 22.261
11 R. Laconi FRA Ducati 1098R 23.453
12 S. Nakano JPN Aprilia RSV4 Factory 32.956
13 B. Parkes AUS Kawasaki ZX 10R 37.166
14 L. Scassa ITA Kawasaki ZX 10R 43.085
15 M.Baiocco ITA Kawasaki ZX 10R 43.088
16 T. Hill GBR Honda CBR1000RR 43.825
17 Y. Kagayama JPN Suzuki GSX-R 1000 K9 53.211
18P S. Byrne GBR Ducati 1098R 1'00.917
19 D. Checa ESP Yamaha YZF R1 1'17.915
20 J. Zemke USA Honda CBR1000RR 1'28.545
21 D.Salom ESP Kawasaki ZX 10R 1'29.016
feromoto
00mercoledì 13 maggio 2009 21:48
SS: Crutchlow di prepotenza



Monza – Laverty, Sofuoglu, Foret, Pitt, Crutchlow e tutti gli altri, chi in strada, chi fuori del tracciato, percorrono nell'ordine la famigerata chicane al primo giro della Supersport. Crutchlow si libera subito di Pitt e si porta al terzo posto, poi attacca e piega anche i primi due e al termine del giro iniziale è in testa, anche se Laverty lo supera in rettilineo e arriva in vantaggio sull'inglese all'ingresso della chicane. Ma il pilota della Yamaha non gli dà tregua e lo sorpassa nuovamente con un passo che questa volta non consente a Laverty di riguadagnare in rettilineo quanto ha perso nel "misto".
Ma l'irlandese della Honda non ha vinto due GP per caso quest'anno: è un osso duro e lo dimostra a Crutchlow recuperando su di lui e tornando a condurre. Il duello fra questi due campioni è appassionante: Crutchlow ribatte colpo su colpo finché costringe Laverty alla resa, ma non è lui a cedere, bensì la sua Honda che dimostra di non essere, qui a Monza, al livello della Yamaha. Anche Foret, secondo pilota della R6 ufficiale, infatti si fa avanti, attacca Laverty, battaglia a lungo e alla fine riesce a conquistare il secondo posto.
A questo punto il francese si getta alla caccia del compagno di squadra, gira più velocemente, guadagna metri su metri e alla fine lo raggiunge, lo affianca, lo supera ed è primo. E' il Foret dei giorni migliori, quello che non vedevamo da tempo. Ma la vittoria è ancora lontana, anche perché Foret, Crutchlow e Laverty sonoin un fazzoletto: in due decimi ci sono tutti.
Al decimo giro Laverty torna al comando su Crutchlow e Foret. Quarto è Lascorz a 2"4 davanti a Pitt, Fujiwara, Lagrive, Roccoli, McCoy, Pirro, Sofuoglu, Nannelli e Battaini. Cade Aitchison senza conseguenze.
Adesso è Crutchlow al comando, e questa volta non vuole attorno disturbatori. Fa il giro più veloce, nuovo record della pista, continua a spingere e guadagna 1" su Laverty e Foret che si accapigliano alle sue spalle. Dell'Omo fa un dritto nella ghiaia, ma rientra subito in gara.
Al penultimo giro Foret sbaglia qualcosa e arretra, intanto Lascorz si è ricongiunto ed entra nella lotta per il secondo posto. L'ultimo giro è quasi una passeggiata per Crutchlow, che vince con 2"6 su Lascorz che beffa in volata Foret e Laverty nell'ordine. Quinto è Pitt davanti a Fujiwara, Pirro e McCoy .

SS: classifica

1 C.Crutchlow GBR Yamaha YZF R6
2 J. Lascorz ESP Kawasaki ZX-6R 2.660
3 F. Foret FRA Yamaha YZF R6 2.716
4 E. Laverty IRL Honda CBR600RR 2.780
5 A. Pitt AUS Honda CBR600RR 9.270
6 K. Fujiwara JPN Kawasaki ZX-6R 9.332
7 M.Pirro ITA Yamaha YZF R6 20.178
8 G.Mccoy AUS Triumph Daytona 675 20.221
9 K. Sofuoglu TUR Honda CBR600RR 22.681
10 G.Nannelli ITA Triumph Daytona 675 26.993
11 F. Battaini ITA Yamaha YZF R6 31.343
12 M.Praia POR Honda CBR600RR 32.236
13 B. Veneman NED Suzuki GSX-R600 32.695
14 G.Vizziello ITA Honda CBR600RR 33.216
15 A. Polita ITA Suzuki GSX-R600 33.652
16 M.Lagrive FRA Honda CBR600RR 37.937
17 T. Pradita INA Yamaha YZF R6 44.249
18 J. Günther GER Honda CBR600RR 44.860
19 D. Dell'omo ITA Honda CBR600RR 56.772
20 A. Vos NED Honda CBR600RR 1'13.876
21 F. Lai ITA Honda CBR600RR 1'14.344
22 J. Morillas ESP Yamaha YZF R6 1'45.778
feromoto
00mercoledì 13 maggio 2009 21:50
STK 1000: Corti in volata su Simeon



Monza – Corti infila per primo la micidiale chicane in fondo al rettilineo, alle sue spalle Colucci, poi tutto il gruppone compatto, con qualche fuoriuscita e immediato rientro in pista. E' andata bene.
Inizia subito una lotta serrata fra Corti e Simeon, con ripetuti sorpassi, mentre Colucci tiene bene la terza posizione, in duello con Fores, senza perdere di vista i primi due.
Al quinto passaggio Corti guida davanti a Simeon, Colucci e Fores. A due secondi Barrier e Napoleone, poi Beretta, Ortega, Jezek, Mahr, Verdini, Valsecchi e Sandi sgranati. Giugliano con la MV è diciannovesimo in arretramento.
Due giri più tardi Simeon supera Corti che gli si accoda imitato da Colucci, mentre Fores ha perso un paio di lunghezze. Finisce qui la bella gara di Colucci: per lui e per Nappoleone viene decretato un "ride Through", ossia un passaggio nella corsia box, per una ragione non specificata.
Al nono giro Corti torna a condurre, ma Simeon non perde il contatto. Segue Fores a 3". La vittoria è questione privata fra i primi due. All'ultimo giro entrambi danno fondo a tutte le loro risorse. cinque chilometri e mezzo di sorpassi continui, di contatti sfiorati, di moto di traverso in staccata, poi arriva per l'ultima volta il rettilineo del traguardo e la Suzuki Alstare di Corti regola in volata per 10 millesimi la Ducati ufficiale di Simeon. Corti esulta, ma non è sicuro, chiede conferma e l'ottiene. Adesso può finire il giro d'onore per la vittoria sul circuito di casa. Il suo Boss, Batta, va a complimentarsi. Fores coglie un terzo posto senza troppa fatica e Beretta è quarto davanti a Barrier e Napoleone. Cocente delusione per Colucci, penalizzato e classificato al diciassettesimo posto dopo aver lottato per vincere.

STK 1000: classifica

1 C. Corti ITA Suzuki GSX-R 1000 K9
2 X. Simeon BEL Ducati 1098R 0.010
3 J. Fores ESP Kawasaki ZX 10R 4.560
4 D. Beretta ITA Ducati 1098R 6.777
5 S. Barrier FRA Yamaha YZF R1 7.406
6 O.Jezek CZE Honda CBR1000RR 17.620
7 L. Verdini ITA Honda CBR1000RR 20.616
8 F. Sandi ITA Aprilia RSV4 Factory 22.373
9 P. Valsecchi ITA Yamaha YZF R1 24.066
10 L. Baz FRA Yamaha YZF R1 27.481
11 M.Savary SUI Honda CBR1000RR 27.905
12P L. Napoleone FRA Suzuki GSX-R 1000 K9 30.363
13 F. Biaggi ITA Aprilia RSV4 Factory 30.706
14P I. Ortega ESP Kawasaki ZX 10R 31.437
15 L. Morelli ITA Kawasaki ZX 10R 33.391
16 N.Rosso ITA Yamaha YZF R1 33.555
17 M.Lussiana FRA Yamaha YZF R1 38.235
18 D. Sacchetti ITA KTM RC8 R 39.461
19 H. Johansson SWE Yamaha YZF R1 39.531
20 T. Bridewell GBR Yamaha YZF R1 43.356
21 N. Pouhair FRA Yamaha YZF R1 44.041
22 D. Andric BRA Yamaha YZF R1 44.504
23 D. De Boer NED Yamaha YZF R1 44.636
24 N. Vivarelli ITA Honda CBR1000RR 49.522
25 P. Thiriet BRA Honda CBR1000RR 54.339
26P D. Colucci ITA Ducati 1098R 57.966

STK 600: Petrucci seconda vittoria

Monza – Danilo Petrucci ha vinto senza discussioni la corsa della STK 600 del Gp d'Italia, ma ha trovato un avversario durissimo in Ferruccio Lamborghini, che ha tenuto il comando per la maggior parte della gara, cedendo solo in volata sotto il traguardo finale. Al termine della corsa Lamborghini è stato però squalificato perchè è stata rilevata sulla sua Yamaha R6 la presenza di un radiatore irregolare. La stessa sorte e per lo stesso motivo è toccata a Fabio Massei, che in gara si era classificato al terzo posto.
Il secondo e il terzo gradino del podio sono quindi stati attribuiti d'ufficio al belga Lombois e al francese Guarnoni, che hanno preceduto Bussolotti, La Marra, Gregorini e Gino Rea, che con questa gara opaca perde il primato in classifica di campionato a favore di Petrucci.

STK 600: classifica

1 D. Petrucci ITA Yamaha YZF R6
2 V. Lonbois BEL Yamaha YZF R6 5.375
3 J. Guarnoni FRA Yamaha YZF R6 5.429
4 M.Bussolotti ITA Yamaha YZF R6 5.457
5 E. La Marra ITA Honda CBR600RR 5.709
6 G.Gregorini ITA Yamaha YZF R6 11.133
7 G.Rea GBR Honda CBR600RR 14.007
8 J. Litjens NED Yamaha YZF R6 20.721
9 A. Chmielewski POL Yamaha YZF R6 20.868
10 R. Cecchini ITA Honda CBR600RR 22.803
11 D. Lombardi ITA Kawasaki ZX-6R 22.892
12 B. Guittet FRA Honda CBR600RR 23.265
13 S. Kerschbaumer AUT Yamaha YZF R6 25.016
14 N. Morelli ITA Honda CBR600RR 30.702
15 N. Calero ESP Yamaha YZF R6 41.939
16 D. Látr CZE Honda CBR600RR 50.254
17 M.Vrajitoru ROU Yamaha YZF R6 54.113
18 B. Vrajitoru ROU Yamaha YZF R6 1'41.997
feromoto
00mercoledì 13 maggio 2009 21:50
Max Biaggi: penalizzazione ingiusta



Monza – Max Biaggi è seduto nel box con una trentina di persone attorno. E' da poco finita la seconda manche SBK ed è sereno e... arrabbiato. Non è una contraddizione in termini, infatti la sua è una rabbia lucida, che lo porta a riflettere su quanto è accaduto per capire e per reagire se possibile.
"Hanno respinto il ricorso perché hanno detto che il verdetto del direttore di corsa è inappellabile – commenta con evidente disapprovazione – lo hanno deciso loro, quindi deve andare bene così!".
- Perché non provate a rivolgervi al TAS, il tribunale arbitrale dello sport, che può giudicare al di sopra delle pronunce delle Federazioni sportive?
"Segnatevelo – dice Max agli uomini dell'Aprilia – facciamolo. C'è un buon avvocato per queste cose?".
"Quello che mi fa rabbia – continua Biaggi – è che chi ha deciso di fare quelle strisce per terra obbligando i piloti a seguirle per rientrare in pista dopo aver tagliato la chicane, pensi che quando uno fa un dritto con la moto abbia il tempo e il modo di scegliere e seguire una traiettoria per rientrare. Figuriamoci! Quando si esce si deve pensare a ridurre la velocità, a non cadere, poi, una volta fatto questo, si può anche pensare a dove rientrare. Un conto è se uno taglia la chicane per accorciare il percorso a suo vantaggio, un conto invece è se si tratta di un errore. Nel mio caso non ho mai guadagnato nulla, anzi ho perso qualcosa e i cronometristi lo sanno benissimo".
- Come mai non ti è stato comminato il "ride trough"?
"Anche questo è un mistero: l'infrazione che mi hanno attribuito è avvenuta al settimo giro e hanno aspettato fino alla fine della corsa per dirmi che ero stato penalizzato di 20 secondi. Tu corri, fai spettacolo, ti impegni al massimo, poi alla fine ti fregano... Bel sistema!".
"E poi – aggiunge – l'anno scorso in questa stessa chicane fui centrato da Smrz che mi ferì a una mano. A lui nessuna sanzione, nessun richiamo, niente di niente. A me oggi hanno portato via un podio".
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