Rubrica: Me la sento così

si poteva chiamare anche "guarda 'n pò come aa penso"..

in ogni caso:

UNICREDIT, NIENTE FACCIA A FACCIA TRA PROFUMO E GHEDDAFI

(ASCA) Non c'è stato alcun incontro one-to-one presso la sede di Confindustria tra l'amministratore delegato del gruppo bancario Unicredit, Alessandro Profumo e il leader libico Muammar Gheddafi. Lo sottolineano accreditate fonti bancarie, dopo le aspettative che si erano create con l'arrivo di Gheddafi nella Capitale per il futuro della Roma calcio e certo! infatti i vari capi di stato a luglio mica vengono per il G8... quelli non sono altro che la famosa "cordata" che viene per aaaaa Magica..., e le voci di un incontro a due con al centro AL CENTRO!!! AHAHAHA addirittura! era venuto pè noi!AHAHAHA!!! anche, ma non solo, le sorti del club giallorosso. In realtà, il rais libico ha incontrato questa mattina al summit organizzato da Confindustria con la partecipazione della stessa presidente Emma Marcegaglia, un certo numero di imprenditori tra cui Tronchetti Provera, Galateri, Conti e lo stesso Profumo.

insomma ricapitolando, anzi riTitolando:
UNICREDIT, NIENTE FACCIA A FACCIA TRA PROFUMO E GHEDDAFI... perchè n'è vero un cazzo. non gliene fotte na mazza, ma mica umana nè libica, na mazza de cammello proprio.

d'altronde... "me la sento così" (non la mazza )

bel topic.
c'è una strettissima relazione tra megalomania e complessi di inferiorità.

penso dhe di entrambi, dal più piccolo al più grande degli uomini, nessuno ne sia sprovvisto

Quest'ASCA non mi ha mai convinto.
Comunque entra nella top ten degli articoli più idioti di queste settimane riguardanti questa faccenda.

lucaDM82, 12/06/2009 19.06:

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Quest'ASCA non mi ha mai convinto.

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a me nemmeno l'ASCONA. l'Opel.

giove(R), 12/06/2009 18.58:

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penso dhe di entrambi, dal più piccolo al più grande degli uomini, nessuno ne sia sprovvisto

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non lo intendevo in senso antropologico.
(peraltro non credo che esistano costanti antropologiche, cioè astoriche.)
hai ragione se vuoi dire che nelle nostre (in)civiltà, nel contesto di un rapporto sempre più problematico con la realtà, ognuno porta in sé le potenzialità del megalomane e del perseguito. il guaio incomincia quando viene a mancare il buon senso che garantisce un minimo di equilibrio e di adesione alla realtà oggettiva.
e penso che proprio questo sia accaduto in questa vicenda, in questa città, in questo paese. (sembra di osservare un frattale.)
è innegabile che il "common sense" è andato a farsi friggere in maniera massiccia, con tutto quel che ne consegue.

avendo notato che sei abbastanza permaloso (come la stragrande maggioranza degli italiani), ci metto un disclaimer: tieni per favore in considerazione che io roma e l'italia la commento in un certo senso dall'esterno pur vivendoci dentro e la osservo attraverso due lenti: una "diacronica", che mi permette il confronto tra le mie esperienze italiane degli anni 70/80 e quelle odierne, e una "sincronica" che mi permette il confronto con alcune realtà contemporanee diverse da quella italiana (germania, francia, inghilterra, stati uniti).

sei molto colto, di certo non l'ultimo fesso. è un piacere scambiare opinioni con te.

d'altra parte che sono permaloso, oltre ad averlo fatto capire, l'ho proprio detto. in questo senso è facile "averlo notato". (anche questo topic è permaloso e qualcuno non avrà mancato di notare il nesso con un mio commento in altro topic, a chi con mezza riga aveva fatto sapere di averlo sempre saputo che fioranelli era una bufala).

credo che però dovresti aver notato anche un'altra cosa che non ho detto, ma ho fatto capire abbondantemente. non mi sembra che ti possa essere mancata occasione di notare che l'Italia e Roma, e i romani e certa mentalità, li "sfondo" da sempre e continuamente. basta leggermi.

a prescindere dalla diacronia e la sincronia (ottimo quel passaggio) delle lenti, che sicuramente aiutano. (io al massimo posso aiutarmi con internet, qualche viaggio e il mio abbonamento a Internazionale...)
a volte anche con meno elementi in mano certe cose le si capiscono. i maya consocevano il numero infinito pur essendo complessivamente inferiori come conoscenze. gli egiziani, senza satelliti, avevano già calcolato con buona approssimazione la circonferenza terrestre.

in questo caso, sprovvisto di lenti particolari, mi sono fatto bastare un paio di occhiali.