Rottura puleggia E46

Buonasera a tutti, sono qui per dirvi che mi sono veramente stufato, e da più di tre mesi che vado avanti a cambiare la puleggia dell'albero motore. Parto dall'inizio dicendovi che era verso fine maggio quando dopo 45000 km si è rotta, fino a qui va bene anche se pensavo durasse più km, la vado a comprare da ebay per la somma di 200 euro di puleggia più 50 di cinghie per un totale di 330 euro compresa la mano d'opera. Una volta cambiata, ritiro la macchina e dopo neanche due settimane si rompe la gomma e rimango di nuovo a piedi, e la sfiga vuole che nel rompersi la puleggia le cinghie si sono strappate . Niente la faccio portare dal carro attrezzi fino al meccanico, mi guarda e mi dice che non sa quale possa essere stata la causa, ma sicuramente la puleggia non originale di una qualità scadente, ma comunque e strano che sia durata così poco. Arrivo al punto, la faccio cambiare essendo in garanzia, mi spedisce di nuovo il tutto e vado a spendere di nuovo 250 con mano d'opera del meccanico di nuovo e carro attrezzi. Ritiro la macchina verso fine giugno, faccio ancora 2 settimane e di nuovo lo stesso problema, gomma della puleggia andata, però questa volta riesco ad arrivare dal meccanico. Vado da lui arrabbiato come non mai e gli dico di controllare l'albero motore in quanto e strano che sia io lo sfigato di turno che abbia tutti questi problemi tutti assieme. Niente passano 4 giorno il fornitore mi cambia nuovamente la puleggia (anche lui abbastanza contrariato alla cosa) e rifaccio fare il lavoro, e altri 80 euro di mano d'opera. Ritiro la macchina e parto per le vacanze, fin qui tutto bene e infatti ero felice, arrivo a inizio settembre e la puleggia si rompe di nuovo, allora essendomi veramente le scatole decido di mettere la puleggia originale bmw spendendo la spesa di ben 350 euro di puleggia più 80 di mano d'opera. Vi sembra una cosa possibile???? A qualcuno e mai capitato?? O sono l'unico con questa sfiga pazzesca.

P.s. Con la nuova puleggia sono ancora alla prima settimana, spero di arrivarci alla seconda