Dopo i test IRTA di Barcellona, parlano Valentino, Edwards e Melandri
Barcellona (Spa) - Non si è dimenticato come si fa a stare davanti a tutti, ma negli ultimi tempi, da quando ha lasciato la Superbike nel 2002, non ha avuto grandi possibilità di farlo... Mettiamola così, prima l'Aprilia Cube, poi la Honda di Gresini in una stagione nella quale non tutto gli girava per il verso giusto, infine la Yamaha, ma con Rossi in casa. Per Edwards, che da buon americano crede che l'unico risultato possibile sia la vittoria, non sono stati anni facili, ma adesso si può pensare in grande, magari iniziando con il primo passo, con una "superpole" conquistata sotto la pioggia. Colin è felice come un bambino e non solo perché ha allungato la mano sulla BMW Z4 (che andrà in regalo alla moglie)...
"Sono felice e non lo dico per circostanza, lo sono davvero. C'erano condizioni molto difficili e non era facile stare in piedi. Anche oggi avevo una moto perfetta e quindi mi sono detto: ‘provaci Colin’ e ce l'ho fatta. Sono anche molto soddisfatto perché sotto la pioggia ho un bel passo". - Adesso pensi di poter battere Rossi? "Non è questo il problema, io credo sempre di poter vincere. Certo che per battere Rossi alle volte ci vorrebbe una pistola!".Finita la prova cronometrata Rossi, suo capitano, ha svestito la tuta, mentre Edwards ha continuato a girare. Un bel premio!
Valentino Rossi perde la sfida e scivola, ma non è preoccupato più di tanto. Il sorriso ce l'ha stampato in volto, naturalmente per come stanno andando le cose...
"Oggi è andata come è andata, ma venerdì e sabato abbiamo fatto un gran bel lavoro. E poi anche sul bagnato guidavo bene. Mi sono bastati pochi giri per adattare la moto e poi andavo già forte. Forse troppo...".
- Quindi anche sul bagnato la M1 ha guadagnato la promozione?
"Promossa su tutti i fondi, anche sul bagnato. La miglior Yamaha di sempre, di sicuro. Adesso andiamo a Jerez e se la vibrazione che si è fatta sentire durante i test non si ripresenta, siamo decisamente a posto".
- Peccato per questa sfida persa...
"Diciamo che era più facile perderla che vincerla. In ogni caso sono contento che abbia vinto Colin, così la macchina resta nella squadra".
- Come mai sei caduto?
"Ho fatto un errore, ho perso aderenza davanti a causa di un avvallamento, una cosa che è successa anche ad altri nello stesso punto. Non sono caduto, ma sono finito nella ghiaia e quando ho visto che le barriere si stavano avvicinando, ho preferito tuffarmi. Potevo anche ripartire, ma oramai non c'era più tempo".
- C'è il sospetto che tu possa arrivare il sabato della gara ed essere già a posto, pronto per la pole, è un'esagerazione?
"Non lo dite neanche per scherzo!”-irrompe il suo team manager Davide Brivio. E Vale continua: "No, bisogna provare, eccome, qui ho fatto ottanta giri al giorno".
- Questi test hanno evidenziato che anche altre Case hanno fatto progressi oltre a voi, vero?
"Sì, anche Kawasaki e Suzuki sono in progresso. Penso che dopo quello che ha fatto la Yamaha ci credano tutti alla possibilità di battere la Honda. In ogni caso un mondiale nel quale si lotta in tanti è decisamente più bello. Però la situazione della Honda non è reale. Avranno un momento difficile ma il loro valore non è questo".
Progressi sotto la pioggia per Marco Melandri: "Preferisco guardare il bicchiere e vederlo mezzo pieno: se fossimo alle prove del Gp, sarei in ansia ma c'è ancora tempo. Il test di Jerez va sfruttato al massimo senza incertezza. Adesso ho capito qual è il problema: fatico in ingresso di curva e l'ho spiegato ai tecnici e agli ingegneri HRC. Spero di essere stato preciso e che loro riescano a darmi una mano. Non ho la presunzione di insegnare a loro come si fa una moto, credo di essermi spiegato bene e credo in loro".
- Hai utilizzato coperture 2005 al posto di quelle più larghe 2006, vero?
"Ho usato le gomme vecchie tornerò sulle nuove quando capirò le differenze tra moto vecchia e nuova".
tratto da motonline.com