hiara
00martedì 15 novembre 2005 23:50
forsennata cronaca nera condita con easy listening e "mestiere", per quello che riesce ad essere, sfavillii a parte, il miglior film di quel mezzo-forse-incerto regista che è Michele Placido. Qualche pecca: figure femminili abbozzate, come la non realmente esistita Roberta-J. Trinca , prototipo poco credibile di brava ragazza che dovrebbe sembrare totalmente inconsapevole del piccolo grande mostro che le dorme accanto. La storia tra il commissario Scialoja-Accorsi e la prostituta Patrizia -A.Mouglalis, figure ai margini in un ammiccante e superfluo siparietto di derive e pentimenti. Superflui entrambi, non come singoli personaggi (perchè va tanto di moda denigrare stefano accorsi ultimamente?) quanto insieme.
poi ci sono i frammenti di storia italiana buttati tra le macerie, divertenti come in un film di Renzo Martinelli quegli ingressi di un potere occulto (polizia sovra corrotta e meccanismi evanescenti di controllo). Divertenti, ma pericolosamente immotivati, seppur verissimi. LA realtà cupa, la ferocia di quei personaggi che non riescono ad essere simpatici, come molti hanno detto, dominano il film pur in quel vortice di fantasia e di inspiegabile.
il cast fintofighetto ha interpretato perfettamente quella laida e caciarona romanità. parlo soprattutto del trio di protagonisti, ma non solo