Roma vs Milano

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Ades!
00sabato 26 aprile 2008 20:27
A Roma, nella hall dell'hotel Hassler, capita di sentire Radio Dimensione Suono in filodiffusione.
A Milano c'è la musica lounge anche dal 'Pizzicarolo' sotto casa.


Il milanese ha un concetto molto personale e relativo delle distanze.
Se vi dice con aria preoccupata: 'Accidenti, dobbiamo andare dall'altra parte di Milano!', vi porterà a destinazione in massimo venti minuti. E sbuffando.


Se un romano vi dice: 'Aho' dovemo annà dall'artra parte de Roma!' e sono le undici della mattina, ci vorrà un'ora e un quarto. Se sono le sette della mattina ci vorranno due ore. Se sono le sei del pomeriggio, la tabella di marcia prevede una notte in un qualsiasi Motel Agip sul raccordo anulare.


A Milano, durante la pausa pranzo, al tavolino di fianco sentirete parole come: 'marketing' 'conference call' 'planning' 'account manager' 'forecasting'.

A Roma, durante la pausa pranzo sentirete dire: 'Totti' ' 'Tacci de Veltroni' 'Totti' ' 'Tacci de Lotito' 'Totti' ' 'Tacci dell'arbitri' 'Totti'......ma anche argomenti che esulano dal pallone quali: ' 'Tacci de 'sti zingari nun se ne po' più'.


A Milano si chiama 'brunch'.
A Roma è semplicemente: 'S'annamo a magnà quarcosa?'.


A Milano si chiama 'Aperitivo'.
A Roma è semplicemente: 'S'annamo a beve quarcosa?'.


A Milano è 'brieffare'.
A Roma: 'Se vedemo così te spiego'.


A Milano una cena è 'easy'.
A Roma è: 'Viè vestito come cazzo te pare'.


A Milano è: 'sabato vado a cena con la mia ragazza di default'.
A Roma è: 'Sabato vado a cena con la mia ragazza......du cojoni'.


A Milano una festa ha il suo mood e la gente è stilosa.
A Roma una festa ha i suoi imbucati e se a una ragazza dici: 'Come sei stilosa!' ti risponde: 'Stilosa sarà tu sorella'.


A Milano vai nei negozi tipo 'Hi-Tech' e ci trovi le coppiette di anziani che maneggiano con disinvoltura oggetti di design e cavatappi di Alessi.

A Roma la coppietta di anziani la trovi a Mondo Convenienza con la signora che dopo aver aperto un cassettone sotto al divano letto non riesce più a richiuderlo e chiama il genero terrorizzata all'idea che il caporeparto le possa fare un cazziatone pubblico.


A Milano, di norma, al ristorante gli orientali sono in giacca e cravatta a discutere d'affari con una bottiglia di vino da cento euro sul tavolo.
A Roma, di norma, se c'è un orientale in un ristorante o sei al cinese o ti lascia un accendino a forma di ranocchio sul tavolo.


A Milano è sempre la settimana di qualcosa. Della moda, del mobile, del design, delle nuove tecnologie, della mutanda sgambata, del cucchiaio da polenta.

A Roma niente che abbia a che fare col lavoro o col commercio dura più di tre giorni. Se qualcosa ne dura sette avrà a che fare col cibo o con la beneficenza o col calcio e in quel caso, per dare l'idea di fatica, sarà comunque denominata 'maratona' (culinaria, di solidarietà, di festeggiamenti da scudetto).


A Milano la gente si incontra casualmente per strada o nei locali. Si saluta. Si riconosce.
A Roma se vai in giro e incontri uno che conosci fai domanda alla commissione vaticana per avviare le procedure per il riconoscimento del miracolo.


Per i milanesi un furgoncino fermo al semaforo è traffico.
Per un romano un tir ribaltato ad un incrocio con sette volanti della polizia, due camion dei pompieri a spegnere il fuoco e quindici veicoli coinvolti in un tamponamento con sei feriti gravi è, notoriamente, strada sgombra.


A Milano il venerdì partono tutti. La città si svuota.
A Roma, nel weekend, quelli che vivono nei quartieri popolari provano ad andare in gita al centro ma ci sono i varchi e non riescono a entrare nel cuore della capitale. I benestanti provano a andare all'Argentario o a Sabaudia ma restano in coda sulla Pontina o a Torrimpietra per cui non riescono a uscire dalla capitale. Morale della favola: Il venerdì Roma è stracolma de' romani n'cazzati neri.


Per un milanese, se in un quartiere ci sono almeno due palazzi che non somiglino al quartier generale della Cia, quello è un quartiere bellissimo.

Il romano generalmente lascia al milanese la pia illusione che sia così.
84angelo84
00sabato 26 aprile 2008 21:06
a milano si usa dire "ho fatto un po' random" che vuol dire "m so vuttat a capocchia"
mario triple h
00domenica 27 aprile 2008 10:32
Vince Roma a mani basse [SM=x967718] [SM=x967718] [SM=x967718]
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