Roma 8 dicembre 2010 Festa dell’Immacolata

Roma 8 dicembre 2010

Festa dell’Immacolata

Introduzione.
Maria è Immacolata, per una misteriosa volontà di Dio, decisa a salvare l’umanità dal peccato iniziale della storia, origine e causa di tutti gli altri mali. Se da una donna è scaturito tutto questo, Dio ha scelto un’altra donna, Maria, degna di se, per riallacciare con l’umanità, rapporti di salvezza e di comunione, interrotti dal peccato.

A. Per questi motivi la Madonna è Immacolata, perché è:
1. Piena di Grazia
2. Madre di Gesù, Figlio di Dio in quanto:
- figlia del Padre
- Madre del Figlio
- Sposa dello Spirito Santo
3. La disponibilità piena “senza se” e “senza ma” ai progetti di Dio:
a. “Avvenga di me secondo la tua parola” (Lc. 1,38)
b. “ Beata te Maria, perché hai creduto al compimento della Parola del Signore (S. Elisabetta) (Lc. 1,46).
Riflessione.
Come non ammirare questo meraviglioso capolavoro di Dio che è la nostra Mamma Celeste Immacolata? Il nostro grande Alighieri, così la decanta:< Donna sei tanto grande e tanto vali … la tua benignità non pur soccorre a chi domanda, ma molte fiate liberamente al dimandar precorre… in te s’aduna quantunque in creatura è di bontate> .

B. La festa dell’Immacolata ci impone tre realtà di fatto:
1. Una domanda: “ Adamo dove sei?”
La stessa che il Signore continua a rivolgere all’uomo e alla società di oggi:< Uomo moderno, umanità del 2000 dove sei? Sei in fuga da Me, perché hai preso coscienza della tua nudità spirituale, sociale e religiosa che ti porta a nasconderti o a startene lontano da Me? Caro Adamo e società di oggi, non aver paura di riavvicinarti a Me, e per di più ti sarai reso conto, come ebbi a dire, per te sarò sempre un Padre in attesa, duemila anni fa per bocca del mio Figlio Gesù:< Senza di Me non potete fare niente, perché, Io sono la Vite, voi sarete sempre solo tralci>.
E’ proprio così, Signore, perché la nostra fuga da Te, comporta inevitabilmente la fuga anche da noi stessi e dagli altri, con le conseguenze interiori e sociali, che ben conoscono le drammatiche e preoccupanti cronache dei nostri giorni.
2. Nonostante le sue malefatte, persino Napoleone riconobbe, che:< Un popolo senza Dio, non si governa, si mitraglia>, cioè si autodistrugge con una giungla di discordie, di divisioni, di rivoluzioni, di vendette e di odio.

C. Una chiamata: Dio, che è Padre misericordioso, attraverso la scelta dell’Immacolata, ci chiama, come S. Paolo ricordava ai cristiani di Efeso, ad essere nonostante il peccato, santi e immacolati davanti a Lui, perché:
a. Predestinati ad essere suoi figli
b. La lode della sua gloria
c. Eredi di quella vita eterna, che ci era preclusa dal peccato originale.
Riflessione
Quale risposta a questa meravigliosa chiamata di Dio’
a. Un ateo così risponde:< Dio non ci perdonerà, se mancheremo al nostro compito (di responsabili di popoli)> Così Leonid Breznev durante il vertice di pace a Vienna con Jimmy Carter nel 1979.
b. Un agnostico: Umberto Eco nel suo celebre romanzo “Il nome della rosa”, confessa:< Non credo più in Dio, ma forse Dio crede ancora in me; dunque manteniamo un certo rapporto!>
c. E noi, come rispondiamo alle molteplici chiamate quotidiane del Signore?...

D. Una risposta: la nostra risposta alla chiamata di Dio, deve rispecchiare non “il NO” di Adamo, ma “il Si” della Madonna. Perciò la nostra risposta deve essere:
1. Personale in vista della nostra crescita cristiana
2. Solidale in vista del bene che dobbiamo diffondere nel mondo come membri del Regno di Dio.


Conclusione.
Che il “SI” della nostra Madre Immacolata ai disegni di Dio, dia forza ai nostri quotidiani “si” al Signore, per accelerare il crepuscolo dei nostri peccati e favorire l’aurora di risposte gioiose e disponibili a Dio.

Don Remo Bonola