Roma 30 gennaio 2011 IV Domenica del Tempo Ordinario

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ale3000
00venerdì 28 gennaio 2011 21:31
Roma 30 gennaio 2011

IV Domenica del Tempo Ordinario

Introduzione. La liturgia di questa domenica ci offre uno strano bipolarismo dai risvolti sconvolgenti: quella di Dio, una logica ribaltata e contrapposta a quella degli uomini.

A1. Nella logica degli uomini, quello che conta è:
1. La trasgressione
2. L’ingiustizia
3. L’orgoglio
4. La cattiveria
5. La menzogna
E’ quanto lascia intendere il profeta Sofonia, che si è trovato ad esercitare la sua delicata missione, in un momento difficile, (612 a.C.) nel quale, presso il popolo di Israele dilagava l’idolatria, l’ingiustizia e una situazione sociale-religiosa deprimente, al punto che il profeta si azzarda a dire:<(gli uomini) non commetteranno più iniquità e non proferiranno menzogna nella loro bocca con lingua fraudolenta> (1ª lettura).
Riflessione.
Purtroppo in ogni tempo la cattiveria e la menzogna hanno sempre inquinato il cuore dell’uomo, rendendo senz’altro più difficile e contenziosa la vita comune, tanto nella famiglia, quanto nella società. Omero, nel XV libro dell’Odissea (vv. 156-157) così giudica i seminatori di calunnie e di menzogne:< Odioso, per me, come le porte dell’Ade (= l’aldilà), è colui, che cedendo alla meschineria, spaccia menzogna>.
A2. Nella logica degli uomini quello, che vale è:
1. l’autosufficienza
2. la volontà di potenza
3. L’apparenza di facciata
Tre piaghe dalle quali S. Paolo cerca di mettere in guardia la sua Comunità di Corinto: “ Considerate la vostra chiamata fratelli … quello che è stolto per il mondo, Dio ha scelto per confondere i sapientoni” (2ª lettura).
In questi ultimi, il nostro bravo Nicolò Tommaseo, fa notare che per loro:< Il cielo è tenebra, la terra è fango e gli uomini belve>. Le cronache di ogni giorno purtroppo non smentiscono questa amara constatazione!
A3. Nella logica degli uomini, quello che gratifica è:
1. La bramosia delle cose di quaggiù
2. La corsa al piacere
3. La prepotenza e l’arroganza
4. La vendetta
5. Il giudicare sempre gli altri
6. La calunnia elevata a “Gossip”.
Comportamenti umani questi, che se sono totalmente il rovescio della medaglia delle Beatitudini proclamate da Cristo Gesù, nella parte opposta della medesima, trovano nella Persona della Vergine Maria e dei Santi il modello ideale del loro contrario.

B1. Nella logica di Dio, invece quello che conta è:
1. Uno stato continuo di ricerca del bene
2. L’osservanza delle leggi del Signore
3. La giustizia, intesa, non solo in senso giuridico, ma soprattutto come santità
4. La bontà fatta di umiltà
5. La sincerità vissuta nella verità.
Riflessione.
E’ quanto fa intendere il profeta Sofonia, quando dice: “ Cercate il Signore voi tutti, poveri della terra, che eseguite i suoi ordini cercate la giustizia, cercate l’umiltà”. (1ª lettura).
B2. Nella logica di Dio quello che vale è:
1. Ciò, che il mondo disprezza e ritiene inutile
2. Ciò, che è insignificante ma scelto da Dio per confondere i potenti
3. Ciò, che è considerato un nulla, ma di cui Dio si serve per umiliare quanti si credono di poter fare a meno di Lui.
Riflessione.
E’ questa la classica strategia di Dio per far capire agli uomini, che non è la prestanza dei “muscoli” a cambiare il mondo, ma la santità dei cuori e la rettitudine delle menti.
< Il fatto che un uomo sia buono o cattivo – diceva Gandhi – non riguarda soltanto lui, ma l’intera comunità, anzi il mondo intero>.
B3. Nella logica di Dio infine, quello che è gratificante davanti a Lui è:
1. L’essere coscienti dei propri limiti “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli” (3ª lettura).
2. Il valorizzare la sofferenza e le difficoltà della vita, in chiave positiva “ Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati” (3ª lettura).
3. Il coltivare sentimenti di mitezza, di misericordia, di dialogo, di accoglienza, di comprensione e di perdono. “Beati i miti, beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia” (3ª lettura).
4. La volontà di crescere nella fede e nella santità. “Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati” (3ª lettura).
5. Il saper vedere negli altri, più il mezzo bicchiere pieno, che quello vuoto. “ Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio” (3ª lettura).
6. Più il subire persecuzioni, incomprensioni e umiliazioni, anziché provocarle agli altri “ Beati i perseguitati … beati voi, quando vi insulteranno, vi perseguiteranno, e, mentendo diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia” (3ª lettura).
Riflessione.
Nell’applicazione di questa logica,sta tutta la grandezza del vero cristiano.

Conclusione. Per gli appassionati della logica degli uomini, c’è il rischio dell’ira del Signore “Trovatevi al riparo nel giorno dell’ira del Signore”. Al contrario, per i cultori della logica di Dio, c’è la certezza di una grande ricompensa nel Regno dei Cieli.

Don Remo Bonola
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