ale3000
00sabato 26 dicembre 2009 15:20
Roma, 27 dicembre 2009
Festa della Sacra Famiglia
Introduzione. La Sacra Famiglia di Nazareth, è stata e resta il modello ideale di tutte le famiglie del mondo, che vogliano avere come loro specifico “Identikit” questi riferimenti:
a. La Religione dei padri
b. I Comandamenti di Dio
c. La ricerca di Dio
d. L’armonia reciproca dei singoli membri tra loro
e. La capacità di discernimento nelle scelte quotidiane.
A. La Sacra Famiglia e la Religione dei padri
“ I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua” (3ª lettura).
Maria e Giuseppe, profondi conoscitori delle Scritture, non tralasciavano mai di recarsi al Tempio di Gerusalemme almeno una volta all’anno, consapevoli di educare il fanciullo Gesù nella Religione dei padri.
Come nel Vecchio Testamento le famiglie religiose, nella prima lettura di oggi si ricordano Anna ed Elkana genitori del Profeta Samuele che portavano al Tempio i loro figli, così anche i genitori di Gesù, recandosi ogni anno al Tempio , ci insegnano ad essere assidui frequentatori della casa di Dio, perché è in essa, che la Religione dei padri dilata le proprie radici.
Riflessione. La famiglia cristiana dunque non si lasci condizionare dai modelli di famiglia proposti dalla nostra società secolarizzata, cioè senza Dio e senza riferimenti morali, dove purtroppo è di moda:
1. L’instabilità dell’amore (negli Stati Uniti nel solo 1978 su un milione e mezzo di matrimoni, si sono consumati un milione di divorzi)
2. L’autonomia sessuale ( matrimoni aperti a terzi, scambio di partners ecc.)
3. L’incapacità pedagogica (il permissivismo di Beniamin Spook domina indisturbato)
Naturalmente questo standard di famiglie si ripercuote negativamente come gravi conseguenze psicologiche sui figli e con terribili esperienze deleterie sulla stessa società civile.
E’ proprio quello, che con una punta di sarcasmo, faceva notare un autore non sospetto, Anatole France, quando affermava che:< le difficoltà più serie di una famiglia cominciano, quando è libera di fare, senza regole, ciò che vuole>.
B. La Sacra Famiglia e la legge di Dio: San Giovanni nella sua lettera Apostolica ci ricorda una grande verità teologica necessaria soprattutto alla famiglia cristiana: la consapevolezza di essere figli di Dio e come tali lo saremo a pieno titolo dice l’Apostolo se:
1. Abbiamo fede in Cristo Gesù, Figlio di Dio e nostro Salvatore
2. Ci sforziamo di amarci gli uni gli altri secondo il desiderio del Signore
Dice infatti San Giovanni: “Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato … (pertanto) questo è il suo Comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto del Signore” (2ª lettura).
Riflessione. Dunque che cosa di più urgente e necessario per una famiglia Cristiana, di una fede robusta in Cristo e un amore reciproco tra i suoi vari membri?
Qualcuno ha scritto:< Cristo non sa che farsene di coloro che zappettano attorno al possibile; Egli ha bisogno di gente che sradichi l’impossibile>. (C. Studd).
C. La Sacra Famiglia e la ricerca di Dio:
“ Dopo tre giorni lo trovarono nel Tempio … perché mi cercavate? Non sapevate che Io devo occuparmi delle cose del Padre mio? Ma essi non compresero le sue parole.” (3ª lettura).
Riflessione. Lo smarrimento di Gesù nel Tempio ha un alto valore pedagogico per noi.
Come Maria e Giuseppe non si accorsero di aver smarrito Gesù, così in ogni famiglia può capitare, senza accorgersene di perdere o di rendere insignificante la propria fede.
Allora che fare?
Non bisogna restare a lungo nell’indifferenza, nella pigrizia e nell’insignificanza, ma come Maria e Giuseppe, mettersi subito alla ricerca di Dio, di Cristo e della fede in loro che ci viene mediante la Chiesa.
Quanti forse per colpa nostra, non della Chiesa, ma di gente di chiesa, restano ai margini del Cristianesimo, perché non vedono in noi persone convinte, coerenti ed entusiaste della propria fede?
Emanuel Monnier, convertito, diceva:< Se oggi il Cattolicesimo non è più minacciato di eresia, è perché non appassiona più> forse non siamo più sale, né luce, né lievito!
D. La Sacra Famiglia e l’armonia reciproca dei singoli membri tra loro.
“ (Gesù) partì dunque con loro e tornò a Nazareth e stava loro sottomesso e Gesù cresceva in età, sapienza e grazia davanti Dio e agli uomini”. (3ª lettura).
Riflessione. Da questa preziosa testimonianza di S. Luca emerge un modello di famiglia, quella di Gesù, in piena armonia con Dio e con i singoli membri tra loro, dove i genitori svolgono il loro ruolo di responsabili dei figli, e i figli, nel caso nostro Gesù, dimostra sottomissione e obbedienza in un processo di crescita, non solo biologica, ma anche culturale e spirituale, e ciò con grande vantaggio e onore sia per la famiglia che per la stessa società.
Il letterato cattolico Piero Bargellini, purtroppo già nel lontano 1937 faceva notare:< L’amore oggi minaccia di essere il grande disoccupato dei nostri tempi, i quali, non sono per questo, né più comodi, né più morali>. (Da “Pensieri d’amore” 1937).
Il nostro fiorentino, se aveva ragione ieri, oggi più che mai!
E. La Sacra Famiglia e la sua capacità di discernimento.
“ Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore” (3ª lettura).
Riflessione. Se Maria coltivava un clima di riflessione e di meditazione dinanzi a tutti gli eventi, buoni e cattivi della vita quotidiana di famiglia, Gesù e S. Giuseppe nei loro rispettivi ruoli, non erano da meno. Quindi la famiglia cristiana impari dalla famiglia di Nazareth a discernere con saggezza e prudenza tutto quanto possa esserle utile e necessario per essere una vera comunità, non secondo le mode del tempo, ma secondo la logica e il pensiero di Dio e delle sue Leggi.
Conclusione. L’insieme di tutte queste caratteristiche della vera famiglia, in occasione 50 incontro internazionale sulla famiglia, tenutosi il 09/07/06 a Valencia (Spagna) il Santo Padre Benedetto XVI così lo riassume:< Famiglie siate Volto della Trinità! Solo nella famiglia c’è la speranza del futuro>.
Don Remo Bonola