Roma 26 dicembre 2010 Festa della Sacra Famiglia

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ale3000
00venerdì 24 dicembre 2010 09:44
Roma 26 dicembre 2010

Festa della Sacra Famiglia

Introduzione.
La Sacra Famiglia di Nazareth nel suo “Identikit”, risulta una comunità di:
1. amore: “ al di sopra di tutto vi sia “l’amore”, - dice S. Paolo ai cristiani di Colossi – che è il vincolo della perfezione” (2ª lettura).
Nella Sacra Famiglia questo vincolo dell’amore si è vissuto nel massimo della perfezione.
2. unione: “Voi mogli siate sottomesse ai mariti … voi mariti, amate le vostre mogli … voi figli, obbedite ai genitori in tutto” (2ª lettura).
Senza mancare di rispetto, alla Sacra famiglia, calza a meraviglia quello che era il motto dei Tre moschettieri: Uno per tutti, tutti per uno.
3. santificazione: “Tutto quello che fate in parole e in opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù” (2ª lettura).
Chi meglio di Maria, di Giuseppe e di Gesù poteva parlare, pensare e agire in tutto, solo per la gloria di Dio?
4. Docilità alla volontà di Dio: un clima, quello del compiere la volontà di Dio, nel quale la Sacra Famiglia ha lasciato un esempio non comune di obbedienza, anche in mezzo a mille difficoltà e problemi. “Giuseppe! Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto … Giuseppe! Alzati prendi il bambino e sua madre e torna in Israele …
Giuseppe avvertito in sogno (dall’Angelo) si ritirò nelle regioni della Galilea … e andò ad abitare a Nazareth, perché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti:< Sarà chiamato Nazareno> (3ª lettura).
Riflessione.
Quale ruolo dovrebbero esercitare oggi le nostre famiglie?
Risposta. Quello che la Sacra Famiglia propone ad ogni famiglia del mondo con il suo “Identikit” soprattutto negli ambiti dell’educazione:
a. all’amore reciproco
b. alla concordia tra i suoi membri
c. alla rettitudine morale
d. alla religiosità, soprattutto come obbedienza alle leggi di Dio.
Possiamo dire che, nella nostra società oggi, la famiglia rispecchia questo modello pedagogico della famiglia di Nazareth?
Diogene, l’originale filosofo dell’antica Grecia, capitato un giorno in un paese ricco di pascoli e di numerosi greggi, osservò che le molte pecore erano ben coperte di lana, vigilate e custodite con esemplare cura. Ma poi guardandosi intorno, vide che i ragazzi guardiani delle pecore, erano invece sporchi, trasandati, maleducati e volgari. Allora, con la sua nota aria beffarda, si racconta che Diogene abbia detto:< In questo paese è meglio nascere pecore, che uomini!>.
Quante famiglie si preoccupano di allevare più figli viziati che figli responsabili, cioè più pecore piuttosto che uomini?

La Sacra Famiglia di Nazareth, modello e riferimento ideale di ogni famiglia.
Nella prima lettura, quanto insegna il libro del Siracide, che la famiglia di Nazareth lo ha vissuto in pieno e lo propone ad ogni famiglia che voglia conservare la sua vera identità, specialmente nel ruolo dei suoi molteplici doveri:
1. morali : “Chi onora il padre espia i peccati, chi onora la madre è come chi accumula tesori” (1ª lettura).
In famiglia a volersi bene, ci si guadagna sempre.
2. Psicologici: “ Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera” (1ª lettura).
Quando in famiglia si fa a gara per volersi tutti bene, si vive tutti più sereni.
3. Sociali: “Figlio soccorri tuo padre nella vecchiaia, non contristarlo durante la vita” (1ª lettura).
E’ compito dei figli, non creare problemi ai genitori durante la vita e aiutarli nella vecchiaia.
4. Religiosi: “ La Parola di Cristo dimori tra voi abbondantemente, ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza, cantando a Dio di cuore e con gratitudine, salmi, inni e cantici spirituali …” (2ª lettura).
(Pio XII).
Riflessione.
Quali sono i pericoli più insidiosi per la famiglia di oggi?
Risposta. Sono soprattutto due: la secolarizzazione a proposito della quale il sociologo Sabino Acquaviva scrive:< la secolarizzazione e l’indebolirsi delle fedi religiose hanno favorito e stanno accelerando il processo di declino della famiglia, perciò, nessuna meraviglia se oggi, la crisi della società è anzitutto crisi della famiglia … alle nuove generazioni viene data un’educazione psicologica che favorisce un infantilismo costituito da permissività, regali, assenza di un vero dialogo affettivo e religioso, che va ad occupare un vuoto di comunicazione che genera nei figli: svogliatezza, indolenza, pigrizia e ribellione> (Sabino Acquaviva in “L’eclissi dell’Europa”).
Il permissivismo pedagogico e garantista. Lo stesso fautore del permissivismo ad oltranza, l’americano Beniamin Spock, riconoscendo il fallimento delle sue teorie, afferma che:< L’educazione permissiva in famiglia e quella garantista, nelle istituzioni, ha fatto solo danni, producendo generazioni di individui viziati, deboli e impreparati per affrontare la vita … oggi i figli hanno più bisogno di disciplina, che non di libertà e di permissività>. Questo, è tutto dire, sapendo da quale pulpito provenga!

Conclusione.
< I genitori dunque, - diceva S. Agostino,- facciano della famiglia “una piccola chiesa” dove si onora Dio, si pensa a santificarsi, e con i figli a dare nuovi santi alla società>

Don Remo Bonola
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