Roma, 21 dicembre 2008 IV Domenica di Avvento

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ale3000
00venerdì 19 dicembre 2008 21:46
Roma, 21 dicembre 2008

IV Domenica di Avvento

Introduzione. La lettura di oggi ci parla di un mistero taciuto per secoli, ma rivelato ad una semplice ragazza di Nazareth, circa un Re potente, il cui Regno non conoscerà tramonto.

A. Un mistero taciuto per secoli:
“fratelli … vi annunzio la rivelazione del mistero taciuto per secoli eterni … perché tutte le geni obbediscano alla fede”.
Viene spontaneo chiedersi:
1. In che consiste questo mistero taciuto per secoli eterni e che stuzzica la nostra insaziabile curiosità? Di che si tratta?
Risposta.
a. Si tratta di un disegno provvidenziale, con il quale Dio Padre, dopo il peccato dell’uomo ristabilisce la salvezza e la sua comunione con tutta l’umanità per mezzo di Cristo Gesù. Quattro sono le tappe principali di questo disegno:
1. I tempi profetici: annunziano la salvezza
2. L’incarnazione, morte, risurrezione del Figlio di Dio: la salvezza viene portata a termine
3. La salvezza continua ad essere offerta dalla Chiesa e nella Chiesa
4. La salvezza diventa definitiva con l’ingresso nella vita eterna.

b. Lo scopo di questa rivelazione, è far capire all’umanità, che il vero senso della vita e la piena realizzazione di se stesso e della sua società, l’uomo può perseguirla solo attraverso la fede in Cristo Figlio di Dio, Luce del mondo.
Riflessione. Il nostro poeta Giuseppe Ungaretti nel tracciare il traguardo della sua conversione, così riassume il mistero della nostra salvezza:< Sono stato uno stagno di buio, ora sono ubriaco d’universo>.
Per noi il Natale è il passaggio da una situazione di buio ad un faro di luce infinita e salvifica.

B. L’avvenimento più sensazionale della storia comunicato ad una ragazza di Nazareth
“ Non temere Maria … ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù … Il Signore Dio gli darà il trono di Davide (suo antenato) e il suo regno non avrà fine … allora Maria disse:< Eccomi! Sono la schiava del Signore, avvenga di Me quello che hai detto>” (3ª lett.).

Commento. Ad una sconosciuta ragazza di Nazareth dunque, a nome di Dio e non di una testata giornalistica qualunque, ma da un Angelo stesso, viene comunicato l’avvenimento più sensazionale della storia: il Figlio di Dio si sceglie una mamma umana per affermare nel mondo il suo Regno che sarà stabile e non avrà mai fine.
Avvenimento incredibile per l’opinione pubblica degli uomini, ma non impossibile perché “a Dio tutto è possibile”. Infatti:
1. La ragazza di Nazareth si chiama Maria: essendo stata da Dio scelta quale Madre del Salvatore, doveva essere per forza di cose, degna di Lui e della missione di cui era stata investita, per cui non poteva essere che, senza alcun peccato, cioè Immacolata.

2. Un Regno stabile nel senso, che, trattandosi non di un regno umano, soggetto a tutti i capovolgimenti continui della storia, ma di un Regno divino, nessuna potenza umana o demoniaca potrà mai distruggerlo. “ Fu rivolta a Natan questa parola del Signore:< Va e riferisci al mio servo Davide … che Io renderò stabile il suo Regno”. (1ª lett.).

3. Un Regno che non avrà mai fine (3ª lett.) perché quello di Gesù, in quanto Dio, non si esaurisce con la fine del tempo, ma supera i confini stessi dell’eternità, dal momento che la salvezza operata da Lui investe l’anima dell’uomo, che, anche dopo la morte resta perenne per sempre.
Riflessione. Solo entrando nella dinamica del Regno di Dio come la Vergine di Nazareth, possiamo essere pieni di futuro, a differenza di chi si illude di affidarsi ai regni umani, dal momento che anche qualche ateo riconosce che “il crepuscolo delle ideologie, ha portato al crepuscolo dell’uomo”. (Levy B.M.).

C. Un Regno finalizzato ad un solo scopo: trasmettere la fede a tutte le genti:
“ Il mistero taciuto per secoli eterni (è) rivelato a tutte le genti, perché obbediscano alla fede” (2ª lett.).

Commento. Trasmettere un messaggio impegnativo, come quello della fede, che Cristo Gesù, in vista della vera e piena salvezza dell’uomo propone a chiunque voglia diventare suo discepolo, non è facile, ma avvincente. Infatti:
1. Un messaggio non facile:< Chi vuol venire dietro di Me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua>. (Lc. 9,23)
Riflessione.
a. Un messaggio di fede non facile, perché ostacolata e osteggiata da mille proposte più allettanti, che sul momento ingannano e incantano, ma che poi ti lasciano più vuoto e deluso che mai.
.
< Il mondo è traditore, promette ma non mantiene>. (S.Ignazio di Loyola).

b. Un messaggio di fede avvincente, perché insinua nel profondo del cuore una grande nostalgia di infinito e di felicità duratura. Così infatti pregava S. Anselmo vescovo:. (Dal Proslòghion).

2. Un messaggio avvincente nella misura che come Maria , la “Cenerentola” di Nazareth completa quando pronunciò quel fatidico “SI” all’Angelo che valse la salvezza di tutta l’umanità con queste parole:(3ª lett.).

Conclusione. Un mistero taciuto per secoli eterni, che rivelato attraverso Cristo Gesù, va raccolto nel silenzio del cuore e nella piena disponibilità a Dio. “Parla buon Signore! … che la tua celestiale dolcezza non si fermi mai sulla soglia dell’udito, ma cada e metta profonde radici nel mio cuore … Luce dei miei occhi, parla quando Tu vuoi, perché sempre il tuo servo ti ascolti”. (Alexander Pope da “Ricordi di Roma”, poeta inglese).

Don Remo Bonola
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