Roma 20 aprile 2008 Domenica V dopo Pasqua

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
ale3000
00mercoledì 16 aprile 2008 22:29
Roma 20 aprile 2008
Domenica V dopo Pasqua

Introduzione. Cristo Gesù, spartiacque unico della storia, perché, segno permanente di contraddizione, nei suoi confronti suscita continuamente due schieramenti opposti:

A) Cristo Gesù spartiacque unico della storia,
perché allo stesso tempo si rivela:
1) Pietra angolare dell’umanità
2) Feritoia dalla quale è possibile scorgere l’Invisibile ( = Dio) e l’Infinito ( = le cose di Dio).
(1) Cristo Gesù dunque si rivela “pietra angolare dell’umanità”, perché:
a) “Senza di Lui come tralci staccati dalla vite – non possiamo fare niente”(Gv. 15,5), sia sul piano spirituale, sia su quello sociale
b) Solo Lui può dichiarare, essendo Dio, con cognizione di causa, di essere:
1b:Via verso il Padre, che ci insegna a conoscerlo , ad ascoltarlo e ad amarlo
2b: Verità, perché, chi segue Lui, nella vita, non brancola nel buio delle tenebre morali, culturali e spirituali; dal momento che – ci dice S. Pietro – Egli ci ha chiamati dalla tenebre, alla sua ammirabile luce” ( 2ª lett.)
3b: Vita, in quanto nei Sacramenti da Lui voluti, infonde in coloro che li ricevono e li vivono degnamente, quella Grazia, che è, partecipazione alla stessa vita trinitaria e pegno della felicità eterna.
Riflessione. “Chi vuole vivere – diceva S. Agostino – trova in Cristo, dove attingere la vita”; e quando si possiede la vera vita, è facile anche trovare la strada giusta e la Verità vera.
(2) Cristo Gesù, feritoia dalla quale si può scorgere fin da oggi, l’Invisibile e l’Infinito.
Infatti solo Lui con certezza può ancorare “l’uomo nell’eterno” e mostrarci il Padre, quando tornerà per prenderci ( = immagine molto eufemistica della morte), perché, “siamo anche noi, dove è Lui” (3ª lett.).
Riflessione. Cristo Gesù, dunque è la “Pietra angolare” della storia e “la feritoia” dalla quale ogni uomo è messo in grado di intravvedere “L’Infinito”. Di questa “Pietra angolare” il nostro scrittore ottocentesco (1852-1909) Alfredo Oriani ci offre questa bella testimonianza:< Egli ha sollevato il mondo e lo domina ancora … Egli è tutta l’umanità, il solo Dio, che il cuore umano adesso possa amare … nessuno sa sottrarsi all’incanto della sua Persona. Lungamente Egli sarà il Dio di tutti quelli che credono … Lontano da Lui, oltre i suoi confini, né la poesia, né la scienza moderna seppero crescere un fiore>.

B) Gesù segno permanente di contraddizione per il suo originale messaggio.
Questo è tale, da suscitare sempre nei suoi confronti, due opposte situazioni:
1) All’interno della Chiesa: “ In quei giorni … sorse un malcontento fra gli Ellenisti verso gli Ebrei, perché venivano trascurate le loro vedove nella distribuzione quotidiana” ( 1ª lett.).
Perché questo malcontento all’interno della comunità cristiana di Gerusalemme? Perché, al dire dell’Apostolo Pietro:< Noi chiamati per essere impiegati come “pietre vive” per la costruzione di un edificio spirituale> che è la Chiesa, spesso, o a volte, ci dimostriamo invece “pietre morte”, cioè incapaci di essere costruttori e portatori di comunione e di concordia nell’ambito, sia della Chiesa, che della Parrocchia.
E questo, è giusto quanto facevano osservare gli Apostoli nel denunciare il malcontento venutosi a creare, tra cristiani Ebrei e cristiani Ellenisti.
In tante comunità parrocchiali purtroppo, si verificano situazioni analoghe, forse perché la fede è debole o semplicemente di facciata.
Allora in tal caso si spiega quanto diceva Don Mazzolari che:< Per coprire il vuoto della fede, non c’è che da far rumore>.
2) Fuori della Chiesa:< Carissimi, stringetevi a Cristo, “pietra viva” rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio … Chi crede in essa non resterà confuso … (perché) la pietra, che i costruttori hanno scartato è diventata pietra angolare, sasso d’inciampo e pietra di scandalo>.(2ª lett.).
Chi dunque crederà a Cristo “Pietra viva e preziosa – dice S. Pietro – non resterà confuso; al contrario invece di quanti hanno tentato e tentano tuttora di sopprimere questa Pietra” la stessa, “a chi cadrà addosso – assicura S. Luca 20,17 – lo stritolerà”.
Dunque chiunque si mettesse in testa di rimuovere dal cuore dell’uomo e dalla società questa Pietra angolare che è Cristo con la sua Chiesa, si ricordi, che farà la stessa fine di chi per disavventura andasse a cozzare violentemente contro una roccia: ne uscirebbe piuttosto deluso, malconcio e annientato.
In questi duemila anni di cristianesimo non sono mancati, e tuttora non mancano, episodi che confermano risultati che lasciano riflettere, di cui ad esempio è una conferma questa amara confessione rilasciata poco prima di morire dal nostro Gabriele D’Annunzio all’amica Emilia Mazoyer, alla quale scrisse:< Voglio restare nel nulla che mi sono creato, con questa secchezza interna, con la mia lussuria sfrenata. E’ troppo tardi per tornare indietro: non ne ho l’età … preferisco il nulla. Non è stato consumato chi si è avviato alla morte con la sola compagnia del nulla e del disgusto di sé?>
D’Annunzio aveva capito, che, dinanzi a Cristo bisognava prendere un atteggiamento deciso di sì o di no.
Purtroppo soggiogato dalla lussuria, dall’orgoglio e dalla disperazione, ha voltato le spalle al Galileo, verso il quale ha nutrito sempre un rapporto di amore-odio fino al punto di chiamare spesso Cristo Gesù: il Grande Avversario.

Conclusione. Cristo Gesù dunque “Spartiacque della storia”; lasciamo pure che, per chi non lo crede, lo rifiuta o lo bestemmia, sia “Il Grande Avversario” al dire di D’Annunzio, ma per noi, che Egli sia “La Pietra Angolare” della nostra vita e la “Provvidenziale feritoia” che ci lascia intravvedere fin da oggi, pur tra le grigi nebbie del nostro mondo, l’orizzonte luminoso dell’Invisibile e dell’Infinito.

Don Remo Bonola
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 20:38.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com