Roma 1 novembre 2009 Festa di tutti i Santi

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ale3000
00mercoledì 28 ottobre 2009 18:46
Roma 1 novembre 2009
Festa di tutti i Santi

Introduzione.
Un sigillo sconvolgente dagli effetti portentosi, con prospettive future allettanti.
A. Un sigillo sconvolgente: “Io Giovanni vidi salire dall’oriente un altro angelo, con il sigillo del Dio vivente” (1ª lettura).
1. In che consiste questo sconvolgente sigillo?
Risposta. E’ un segno di appartenenza totale, non al dio della morte, che è il peccato, ma al Dio della vita, che è il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe.
Si tratta di un sigillo “salva vita”, che mette al sicuro da ogni tipo di devastazione morale, spirituale e sociale. Dice infatti ai quattro Angeli S. Giovanni: “Non devastate la terra, né il mare, né le piante, finchè non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio” (1ª lettura).

2. Chi sono coloro, che vengono risparmiati da ogni “devastazione” per merito del sigillo?
Risposta. Sono quelli, stando alla testimonianza dell’Apostolo, che:
a. Stanno davanti al trono dell’Agnello, cioè i seguaci fedeli di Cristo.
b. Sono avvolti in candide vesti; hanno cioè l’anima pura da ogni peccato.
c. Hanno in mano rami di palma; lottano cioè per mantenersi fedeli all’Agnello.
d. Provengono dalla grande tribolazione; affrontano con determinata risoluzione ogni ostacolo e difficoltà per amore dell’Agnello.
e. Lavano le loro vesti nel Sangue dell’Agnello, purificandosi nei sacramenti della Grazia, scaturiti dalla morte e risurrezione dell’Agnello.
Dunque “i segnati dal sigillo di Cristo – scrive S. Cipriano – sanno bene, che la loro immolazione, non è tanto una morte, quanto una corona di gloria” (cfr. Lettera n.80 sul martirio di Sisto II Papa).

B. Effetti portentosi del sigillo di Dio.
Nella 2ª lettera S. Giovanni ne ricorda principalmente tre; coloro infatti, che hanno il sigillo di Dio, sono:
1. Resi suoi figli adottivi
2. Simili a Lui
3. Capaci di vederlo così, come Egli è.
“ Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio … quando Egli si sarà manifestato noi saremo simili a Lui, perché lo vedremo, così, come Egli è” (2ª lettura).
Riflessione. Dobbiamo essere orgogliosi di questi portentosi effetti prodotti dal sigillo di Dio in noi, perché:< Quando Dio fa la grazia all’anima di giungere ad essere deiforme e unita alla SS. Trinità, essa diventa Dio per partecipazione” (S. Giovanni della Croce, dal “Cantico Spirituale”).

C. Cosa fare, per non vanificare gli effetti portentosi del “Sigillo”?
Alcuni suggerimenti utili:
1. Non cadere nelle trappole delle ideologie anticristiane. Di queste credo la più diffusa e insidiosa oggi, sia quella del materialismo edonistico ed egoistico.
Per questa corrente di pensiero infatti:
a. Il mondo non esiste, o viene ignorato. “Essere per la morte”, “Essere per il nulla”, sosteneva i tedesco Heidegger.
b. Se siamo destinati alla morte e al nulla, allora tanto vale abbandonarsi al “cartello del gaudente” del “mangia, bevi, divertiti”, perché “ di doman non c’è certezza”, cantava il nostro Lorenzo il Magnifico. (Cfr . Lc. 12,15-21 – il ricco stolto).
Riflessione. Ma oltre a questi cantori del “nulla” e della “materia”, per fortuna ci sono anche validi assertori del mondo dello spirito.
1. “Io ho fede, che, se il Creatore ci ha dato la vita e la coscienza di essa mediante l’anima, questa non può finire, come invece finisce la materia” (John Eccles Nobel medicina 1963).
2. “ E’ tempo, che i filosofi si rendano conto, che il materialismo è morto e, che ormai non è altro che una di quelle ideologie un tempo ritenute scientifiche, ma definitivamente (almeno sul piano storico) confutate e sepolte”. (Henry Potter in un convegno tenuto a Venezia nell’ottobre 1990).
3. “ Qualunque macchina (es. il computer), potrà rispondere a qualsiasi domanda, ma non potrà mai formularne alcuna” (perché manca l’anima). Così A. Einstein.
4. I veri scienziati affermano, che il cervello è composto da circa 300 miliardi di cellule, a loro volta interconnesse con 30 miliardi di neuroni. Da questa misteriosa interconnessione scaturisce l’immagine, che poi diventa autocoscienza, parola, arte, progresso, scienza e religione; tutte realtà queste, che la materia non può produrre. Così dunque la vera scienza.

Conclusione.
Allora tutti di corsa per ricevere dal Signore il suo sigillo sconvolgente, che ci dà la possibilità di dare senso e valore alla vita del presente e garantisce felicità sicura nel futuro.

Don Remo Bonola
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