*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*
E calò il buio e in esso danzavan le stelle,
e la luna lo cercava e non si dava più pace,
il mare creava onde che scavavano speranza.
Tanti anni passati a cercarlo, senza sosta.
Sempre insieme, sempre uniti, ancora e ancora.
Una notte il mare urlò: correte, l'ho trovato!
La luna si spostava e d'improvviso parve piena,
e con l'aiuto delle stelle era in riva al mare.
Onde asciugavano lacrime di felicità del buio.
Una roccia verde, antica più del niente, era.
Una ferita sanguinante, lì uno squarcio fiero.
Un soffio di vento lo baciò e si udì un canto.
Era dell'ultima sirena, melodia di un sorriso,
lì in quella ferìta per farne nascere ancora,
attraverso il suo dolore, puro canto d'amore.
Ad un tratto una luce accarezzo il mio volto.
Curvo e dolorante sussultai: che strano sogno.
Mi alzai accanto al muro solito, ero sveglio.
E un'ombra mi accompagnava sovrastando le paure,
da quel muro una fessura mi donava la sua luce,
ed il vento lì passo e baciandomi udìì un canto.
Non ero solo e si dileguò il manto del silenzio,
fruscio di vento amoreggiava l'ombra sorridente,
luna che dondola nel mare, lì danzano le stelle.
E dipingevo il mio silenzio in note senza senso,
e quel muro d'improvviso ora mi stava salutando,
e seguendo la mia ombra arrivai in riva al mare.
Si perse nei colori del sole e mi lasciò bagnare.
Un gabbiano si posò tra le braccia del suo mare,
libero di rispecchiarsi riprese subito a volare...
*~*~*~*~*~*~*~
Autore Fabio T.
www.ilmiofilm.com