Riposo e resoconto[riposo 2/2] [Att.ne Master Alias] [ok]

Joglar1
00sabato 18 luglio 2015 12:30
RIASSUNTO:

l'Arcimaga rientra dall'incontro/scontro al Palazzo del Governatore, con i postumi delle pozioni e della stanchezza fisica e mentale. Si trascina prima in sala comune dove non trova nessuno e poi alla biblioteca arcana, dove recupera prima di tutto le pozioni utilizzate e due dosi di pozione dell'ascendente, con l'intenzione di venderle a Gildor e Melisande.
Subito dopo si siede e scrive un resoconto di quanto successo alla Suprema, allentando così la tensione e liberandosi la mente. Durante questa operazione verrà meno l'effetto del prolungamento della pozione di invisibilità. Infine, decide di andare a dormire, per recuperare anche le forze fisiche.

COMMENTO:
prima role di riposo per Anya, peccato non aver trovato nessuno alla Fortezza perchè le role in solitario sono sempre noiose. Speriamo per la prossima.





ANYA [palazzo Governatore -> fortezza ancestrale] la giornata è stata lunga, faticosa. L'effetto della pozione di prolungamento non è ancora finito e l'Arcimaga sta sopportandone ancora gli effetti. Camminerebbe lungo i viottoli del borgo sicura di non essere scorta da alcuno, scostandosi ogni qualvolta incontrasse una persona sulla sua >>>
strada. E' invisibile ma non incorporea, sarebbe un bel problema se qualcuno le sbattesse contro, un frontale col nulla, un muro invisibile. E' stanca, ma almeno si sta muovendo, le gambe costrette all'immobilità fino a poco prima, stanno lentamente riprendendo i movimenti fluidi, tremano ancora un po' ma la strada è breve. Peccato aver sprecato una >>>
pozione, ma non le era chiaro cosa sarebbe successo dopo l'arresto. I Conoscitori non sono persone d'azione, ma non si sa mai. Giungerebbe infine alla sua casa, piega un paio di volte le gambe, accovacciandosi e rialzandosi, tanto... non sono movimenti eleganti da ancestrale, ma chi può vederla? Ghigna pensando che Ilyth, se ancora fosse tra loro e potesse >
vederla, le darebbe della lavandaia... i forse no, forse adesso che è Arcimaga e Giardia Governativa porterebbe un po' di rispetto... o forse no [//invisibilità-prolungamento 2/5].

ANYA [fortezza ancestrale] è fra quelle mura che si sente tranquilla e al sicuro, la testa le scoppia, i muscoli delle gambe bruciano, persino fare la scala che porta al piano superiore sarebbe una sofferenza e si dovrebbe aiutare sostenendosi al corrimano. Il doppio del tempo, solo per fare una rampa! Potrebbe gettarsi sul pagliericcio e smaltire così l'effetto >>>
della pozione, come fosse una sbornia, invece come giorno vorrebbe passare dalla sala comune, per verificare se qualche confratello sia presente. Lei c'è, sempre, anche in quella condizione di invisibilità e spossatezza, esattamente come Reidha nelle vesti d'un drow... un altro problema ancora da risolvere. E poi deve incontrare Alexandra, farle un >>>
resoconto di quanto accaduto... troppe cose. La mente della Maga non riesce a concentrarsi su più di un pensiero alla volta, non ora. Deve riposare. BUM BUM BUM. Le tempie risuonano come se uno scalpello fosse all'opera fra le pareti d'una grotta, ancor più forte di prima, dopo lo sforzo di superare la scalinata. Non si curerebbe di mitigare i passi che >>
risuonano, meglio che si annunci in qualche modo, dal momento che ancora nessuno può vederla. Si schiarisce la voce prima di infilare la testa nella sala comune, guardandosi intorno... nessuno! [//invisibilità-prolungamento 3/5]

ANYA [fortezza] sentirebbe di dover riposare e allentare la pressione della mente. E forse il modo migliore è quello di condividere ciò che è successo con chi fa parte della sua Casa, se non può farlo personalmente, può comunque scrivere un resoconto per Alexandra, è giusto che sappia tutto e anche in tempi brevi. Si muoverebbe pesantemente lungo i corridoi, quasi >>
trascinandosi, fino a giungere alla biblioteca arcana ove sa di poter trovare tutto ciò che le occorre, compreso il baule con le pozioni. Una è stata usata al meglio, l'altra è stata sprecata. E' piuttosto infastidita da questo fatto, più che altro perché sa quanta fatica, tempo e concentrazione occorrono per crearle. Anche questo non aiuterebbe a >>
stemperare fatica e tensione. Ma ha bisogno di ripristinare le scorte. Quindi, prima di tutto aprirebbe il baule, scegliendo con cura le due pozioni, invisibilità e prolungamento, poi darebbe ancora un'occhiata generale... cosa può servire? Ripensa alcuni istanti all'incontro, a ciò che è stato detto e non detto... infine allungherebbe la mano per sollevare >>
due dosi della stessa pozione: Ascendente! Anya ne ha già una nel portafiale, ma può convincere Gildor e Melisande dell'utilità di un trucchetto del genere. Riporrebbe tutto negli anelli in cuio, secondo il suo rigido ordine alfabetico e richiuderebbe il baule con un sospiro. Infine, andrebbe a sedersi ad un tavolo, pergamena, calamo e calamaio >>
di fronte. Finalmente può rilassarsi un po' [//invisibilità-prolungamento 4/5].

ANYA [fortezza] certo sarebbe divertente se qualcuno entrasse e vedesse una piuma d'oca agitarsi da sola in aria e vergare parole su una pergamena bianca, come se fosse animata dalla volontà degli Antichi o dall'ars stessa che impregna ogni centimetro quadrato di quell'ambiente. E' seduta finalmente e, già quello, sarebbe un bel sollievo alla forzatura dell'immobilità. >
Svuoterebbe la mente, lasciando che la tensione scivoli da lei, come l'acqua cola dal crine dopo un bagno al lago. E finalmente comincerebbe a scrivere *Arcane Imperia lady Alexandra, non vi tedierò con la richiesta di un incontro, sapendovi oberata d'impegni, soprattutto ora che avete assunto anche il ruolo di Consigliere del Governo. Tuttavia >>>
devo mettervi al corrente di quanto accaduto, non solo in mia presenza, ma anche per merito o causa della sottoscritta... l'uno o l'altro saranno le Gocce a giudicare il mio operato. Mi duole soltanto che la mia prima missione, da quando sono stata elevata di rango, sia stata più da Guardia Governativa che da Arcimaga, cercherò di rimediare presto. >
Il Governatore ha invitato a colloquio la Suprema Conoscitrice, lady De Morlock accompagnata dalla sua sottoposta lady Shariziah e Melisande. Io ero presente, seppur non vista in quanto sotto effetto della pozione di invisibilità, ma sia Lord Gildor sia lady Melisande sapevano della mia presenza. Le domande sono state molte, soprattutto riguardanti le attività >
illecite e sconfinanti in altri ambiti da parte della De Morlock, sapete cosa intendo avendovi già accennato della pozione tempo fa, ma altri fatti non paiono giocare in suo favore. Il Governatore ha insistito su alcuni punti, fra i quali razze oscure, ombre e alleanze con altre gilde o razze, da parte mia ho voluto che insistesse sul suo operato ai limiti, >>
per usare un eufemismo, con la magia.* Poggerebbe la piuma d'oca sul lato destro del foglio, stiracchiandosi poco elegantemente e sentendo scricchiolare qualche giuntura. Potrebbe sentire che l'effetto della pozione sta terminando. Quello, unitamente al mettere per iscritto quanto accaduto, la starebbe nettamente aura di a liberare la mente e a rilassarsi >
[//invisibilità-prolungamento 5/5].

ANYA [fortezza] il martello nella sua testa comincerebbe a rallentare, trasformandosi in quello che si potrebbe definire come un ronzio costante. Non sarebbe in grado di far nulla ora come ora, ma per fortuna fra quella mura non ne ha alcun bisogno. Allungherebbe le gambe sotto al tavolo, mentre pone indice e medio delle mani su entrambe le tempie, massaggiandole, >>
inarca la schiena all'indietro... ancora qualche scricchiolio... ma forse è lo schienale della sedia e non le sue ossa. Poi riprenderebbe in mano la piuma, ne intingerebbe il pennino nell'inchiostro nero e ricomincerebbe a scrivere, stavolta potendo vedere le sue dita stringere delicatamente lo strumento. *Devo ammettere che la Suprema ha una >>>
buona parlantina, ha tentato in ogni modo di discolparsi, purtroppo nulla di ciò che ha detto è stata una reale ed esauriente risposta alle puntuali domande di Lord Gildor anzi, devo gite che ha girato intorno alle questioni evitando accuratamente di rispondere. La De Morlock è stata infine arrestata e si trova ora nelle segrete del Palazzo, in attesa >>
di ulteriori interrogatori e con il divieto di svolgere le sue mansioni fino a nuovo ordine. Fino ad allora, la Gilda dei Conoscitori sarà retta da Lady Shariziah, credo.*

ANYA [fortezza] e mentre si solletica il naso con il retro della piuma, rileggerebbe il suo scritto, chiedendosi se sia stata esauriente, ripercorrendo i momento fondamentali di quell'incontro [//focus mentale 5] finché, raggiunta l'ultima riga e l'ultima parola si sentirebbe di mettere il punto al resoconto, ma non a quanto ha da comunicare alla sua Suprema. *Ci >
sono, tuttavia, altre questioni importanti di cui dovremmo parlare e che riguardano soltanto noi. La Congrega è smembrata, dimezzata. Urge riunire quanti di noi siano ancora vivi e su queste terre. Quale vostro consigliere vi chiedo di trovare Gadhia, credo sia l'unica di cui non abbiamo più notizie, vi chiedo di stimolarla a tornare attiva tra le fila degli Ancestrali, >>>
spronatela. So che fra voi non corre buon sangue e sapete quanto, io stessa, sia stata infastidita dalla sua assenza* si gratterebbe il cranio con il pennino scarico, prima di intingerlo ancora nella boccetta d'inchiostro, non scriverà che il motivo reale della sua irritazione era che l'assenza di Gadhia la bloccava nel suo avanzamento di grado, non si aspettava >>
certo che gli Antichi la eleggessero ad Arcimaga così in fretta *ma temo che lasciandola allo sbando si corra il rischio di perderla, non ce lo possiamo permettere. Vi prego di pensarci a mente fredda, abbandonando vecchi rancori. In fede, il Giglio.*

ANYA [fortezza] finalmente sentirebbe buona parte della tensione essere svanita, aver scritto quanto più le premeva e averlo fatto nel modo più giusto, secondo coscienza, l'avrebbe alleggerita non poco. E' ancora stanca, non può negarlo. La testa è ancora  pesante, necessita di più riposo, lo sa. Ma adesso arrotola con delicatezza la pergamena, farà colare un poco di >>
cera per mantenerla chiusa e la consegnerà a Dierna. Sa che prima o poi la donna verrà chiamata a portare una tisana ad Alexandra, dunque le dirà di consegnarle questa sua. Infine se ne andrà a riposare per davvero, nelle sue stanze.
ALIAS.ALIAS
00domenica 19 luglio 2015 15:01
Vale come primo riposo, sarebbe stato opportuno postarlo sotto cure e degenze pg e quindi lo sposterò li, posterai anche gli altri qui sotto a seguire.
mikyy=))
00martedì 28 luglio 2015 23:53
[RIPOSO 2/2 ANYA] - [ RICHIESTA DI REINTEGRO PUNTEGGI ]


Riassunto:
Alexandra e Anya sono in Biblioteca, la prima è totalmente immersa nella lettura di un libro che parla dei Romani -in quanto vuole completare quanto più possibile le sue conoscenze storiche-, almeno finchè l'Arcimaga non la coinvolge in una lunga discussione concernente la congrega e il governo.

Commento:
Scusa Anya per la logorroicità dei miei post, giuro che con questa è finita, perchè ho fatto tombola di conoscenze, almeno se me l'approvano sto lvl.3 di storiche XD



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ALEXANDRA {{ Sala Comune }} § [[ Ha trascorso tutta la giornata china sui libri, a smaltire la corrispondenza, e a dividersi fra pergamene e appunti per creare il suo libro sul simbolismo norreno. E non c’è altro da fare quest’oggi, fra Fortezza e altro, perciò si è concessa un piccolo ritaglio, di qualche ora. E’ seduta nella sala comune della pubblica biblioteca. Certo, a livello di tomi la biblioteca dei Maghi può far rodere quasi tutti i sapienti delle terre circostanti, specialmente chi studia l’arcano, ma lì, fra quelle mura, son raccolti dei libri interessanti, di carattere storico, che non hanno molto senso d’esistere fra le mura ancestrali, sebbene uno già l’abbia posto sugli immensi scaffali, ad onorare le sue origini –di sangue s’intende- gaeliche. Un tomo di media grandezza è appoggiato sulle sue gambe, fasciate da un abito di setoso velluto damascato color bronzo e oro, dal taglio semplice e con pochi tocchi che riescono a renderlo elegante, malgrado sia un mero abito giornaliero. Le pagine scorrono, sotto gli occhi vigili dell’Eletta dell’Ars, che và prendendo a leggere la storia dei Romani. Ha già studiato le invasioni dell’Irlanda, la storia Etrusca, e la sua età le permette di conoscere anche buona storia dell’Isola e di Barrington, avendola vissuta di sua pelle, ma i Romani, dell’epoca pre-cristiana s’intende, le sono abbastanza sconosciuti. § I primi documenti di civiltà risalgono al II millennio a. C. La vera e propria età storica vi ebbe inizio soltanto nell'VIII sec. a.C., ai tempi della colonizzazione greca in Italia meridionale e della fioritura della civiltà etrusca. Le colonie greche, intorno al VI sec. a.C., scatenarono feroci lotte per l'egemonia e furono poi oggetto delle mire egemoniche dell'Atene di Pericle. La civiltà etrusca fu indipendente per quattro secoli e sviluppò una cultura di elevato livello, anche rielaborando gli apporti della Grecia e dell'Oriente. La loro espansione li portò a scontrarsi con i Greci e con i Romani a sud e con i Galli a nord. Con progressive annessioni di città, l'Etruria venne incorporata nei possedimenti romani.§ ]]

ALEXANDRA {{ Sala Comune }} § [[ §Con il nome Italici i romani indicarono le popolazioni non latine assoggettate nella penisola con una serie di guerre che caratterizzarono la fase più antica della loro storia. Durante le guerre puniche gli Italici si federarono con Roma e, dopo la vittoria, parte di essi ebbe riconosciuta la cittadinanza. § La lettura prosegue, attraverso i decenni e i secoli, le colonizzazioni dei greci e lo sviluppo della civiltà etrusca di cui già conosce molti punti fondamentali. Lo studio quindi si rivolge alla Magna Grecia. Intorno a sé regna il silenzio più assoluto, scandito dallo crepitio della legna consumata dalle fiamme e dai suoi stessi respiri, e pure movimenti che, per quanto impercettibili all’occhio, generano fruscii fra il contatto del tessuto che riveste la poltroncina e quello che agguanta le sue membra. §A partire dal sec. VI a.C. si scatenarono tra le città feroci lotte per l'egemonia. Le tre città achee distrussero verso l'inizio del secolo Siri, mentre fallì il tentativo di Crotone di sottometterne l'alleata Locri. Attorno al 510 a.C. ci fu uno scontro tra Sibari e Crotone; Sibari fu rasa al suolo.§ Ancora memorie, abilmente riassunte dalla mano dello scrittore e ridotte all’essenziale. Ci sarà tempo, nei mesi e anni a venire, di approfondire ogni passaggio, se ci sarà qualcosa di realmente interessante da sapere dietro, come personaggi non citati o frasi che possano darle a pensare in qualità di maga. Ma per ora si limita a date, eventi e nomi più noti. §In età arcaica la Magna Grecia costituì una delle aree culturalmente più vivaci del mondo greco: nel tardo VI secolo la conquista persiana dell'Asia Minore produsse un movimento migratorio verso Occidente che vi trapiantò un gran numero di filosofi, intellettuali e artisti (tra i quali Pitagora e Senofane di Colofone), il fenomeno contribuì al sorgere di scuole filosofiche (a Elea, con Parmenide e Zenone) e mediche (a Crotone) di primissimo piano. La Magna Grecia svolse così un ruolo cruciale nella trasmissione della cultura greca a Roma.§

ALEXANDRA {{ Sala Comune }} § [[ Le pagine scorrono, v’è un capitolo intero sugli Etruschi che leggerà celermente, tanto per cercare qualche informazione non presente nel tomo che studiò in passato proprio lì, in quella stessa biblioteca, in compagnia della figlia di Donatien, l’ex apprendista di magia che ha scoperto essere un vampiro, e forse, quindi, anche lei di seguito. § La civiltà etrusca fu il frutto dell'innesto di elementi stranieri (attorno ai quali non si hanno notizie certe) sulla preesistente cultura villanoviana, nell'area compresa tra l'Arno e il Tevere. Essenzialmente urbana, si organizzò in città-stato (Volterra, Fiesole, Arezzo, Cortona Perugia, Chiusi, Todi, Orvieto, Veio, Tarquinia) che, a scopi religiosi ed economici, diedero vita a una Lega formata da dodici città (dodecapoli). Ogni città era retta da re (detti lucumoni) e magistrati eletti tra i membri della casta aristocratica. Una prima fase espansiva (sec. VIII-VI a.C.) portò gli Etruschi a contendere a Greci e Cartaginesi il controllo delle rotte tirreniche e adriatiche e a estendere il proprio dominio dalla pianura padana alla Campania, fondando centri come Bologna, Mantova, Piacenza, Pesaro, Rimini, Ravenna, arrivando fino a Roma, che la tradizione vuole governata da re etruschi dal 616 al 509 a.C.§ Rilegge con piace alcune annotazioni sulla civiltà etrusca, alcune sono ripetute, altre invece le sono del tutto nuove o arricchiscono la sua memoria di informazioni interessanti, come nuovi tasselli di un immenso puzzle. § L'autonomia di Roma e quindi la crescita della sua potenza si intrecciarono con la decadenza etrusca, acceleratasi dopo la sconfitta patita a Cuma nel 474 a.C. a opera dei Greci di Siracusa. La Campania fu persa di lì a poco per opera dei Sanniti e contemporaneamente i Galli dilagarono nella pianura padana. A partire dalla distruzione di Veio (395 a.C.), entro il sec. III a.C. Roma si impossessò di tutta l'Etruria.§

ALEXANDRA {{ Sala Comune }} § [[ § La scarsità di notizie precise attorno agli Etruschi deriva dal fatto che non hanno lasciato una letteratura, la loro lingua risulta oggigiorno a noi intraducibile. A speciali sacerdoti (gli aruspici, la fama dei quali rimase viva anche in età romana) era affidato il compito di prevedere il futuro e capire la volontà degli dei scrutando le viscere degli animali sacrificati e analizzandone il fegato.§ Non le sovviene nuova la tradizione d’analizzare le interiora di animali per fare previsioni sul fine delle battaglie o del semplice futuro. Lo fanno anche i vichinghi e molte civiltà nordiche, persino quelle egizie. La mano destra andrebbe a carezzare il fianco sinistro, per spostare appena quel pugnale affilato che vi giace, pronto per essere usato in situazioni estreme, così come i veleni e le pozioni che sempre porta con sé nell’altro fianco, appesi seguendo una sequenza facile e intuibile, almeno per lei, il che significa che non è la stessa cosa per altri. § La centralità del culto dei morti presso gli Etruschi è attestata dalle numerose necropoli e tombe isolate disseminate in Toscana e nel Lazio: convinti che il defunto conservasse l'individualità congiunta alle proprie spoglie mortali, concepirono il sepolcro come un'abitazione sotterranea, arredata con letti, tavoli, utensili e affrescata da vivaci pitture. La società era formata da nobili, discendenti dei primi dominatori, e servi, discendenti delle popolazioni preesistenti all'occupazione etrusca. Vi erano schiavi adibiti ai lavori più pesanti, ma anche schiavi semiliberi che, per i loro meriti, potevano condurre vita migliore e anche elevarsi socialmente.§]]

ANYA [biblioteca] da le spalle alla Suprema, mentre osserva uno scaffale che pare meno impolverato del solito, forse quel prete si prende la briga di spolverare ogni tanto, penserebbe. Osserva le coste dei vari tomi, si sofferma a scorrere i titoli, gli autori. Dovrebbe scegliere qualcosa di consono alla sua nuova mansione, ai compiti che l'aspettano, per questo motivo s'è rintanata li dentro con Alexandra, ma più scorre i titoli e più sentirebbe il pulsare delle vene nelle tempie. Non è ancora il momento di dedicarsi a qualcosa di troppo impegnativo. Porta una mano alla testa, massaggiandosi con due dita a lato dell'occhio, stringe le palpebre, le riapre, allunga un braccio e fa scorrere un libro non troppo voluminoso verso di sé, fino a farlo uscire completamente dalla sua sede. Finalmente si volterebbe e tornerebbe ad accomodarsi accanto alla donna, accavallando le gambe e posandovi sopra il libro. Potrebbe essere un libro di storia anche il suo, un romanzo, persino un fumetto illustrato che ancora non esiste -dati i tempi- in ogni caso lo terrebbe sulle cosce sfogliandolo senza nemmeno vederlo. E' solo un modo come un altro per non apparire nullafacente, ma ha solo bisogno di starsene seduta in posto tranquillo, cosa meglio di una biblioteca? La lunga tunica scarlatta con spacchi laterali lasciano fuoriuscire le gambe fasciate da pantaloni scuri infilati entro alti calzari. Infilato nello stivale dx v'è un pugnale di mediocre fattura. Le ampie maniche sono state tirate su fino ai gomiti per non intralciare e ha slacciato il cinturone con fiale e boccette, abbandonato accanto a sé sul divanetto {avete ricevuto la mia pergamena?} forse la distrae, ma non ha alcuna intenzione di spremersi le meningi leggendo.

ALEXANDRA {{ Sala Comune }} § [[ Non si lascia deconcentrare dalle movenze della consorella, che l’ha raggiunta lì dopo, certamente, un meriggio alquanto intenso, fra i suoi compiti di maga, consigliera e anche collaboratrice del governo. Avrebbe il tempo di leggere qualche altro rigo, prima d’esser interrotta dalla sua domanda. § Sulla nascita di Roma sono più ricche di contenuto le leggende che non le conoscenze reali. Lo storico Tito Livio racconta dello sbarco dell'eroe omerico Enea, scampato alla Guerra di Troia, con il figlio Iulo e alcuni compagni. Enea fondò la città di Albalonga che, per otto secoli fu governata dai suoi discendenti. I gemelli Romolo e Remo, figli di Rea Silvia, la figlia del re Numitore, e del dio Marte, scamparono alla persecuzione del perfido Amulio, fratello di Numitore, che aveva usurpato il trono. Allevati da una lupa e poi dal pastore Faustolo, diventati adulti, uccisero Amulio e restituirono il trono al nonno. I fratelli decisero di fondare una nuova città ma, mentre Romolo ne tracciava i confini, Remo in segno di sfida saltò il solco e Romolo lo uccise. Era il 21 apr. 753 a.C., la data da cui si fa iniziare la storia di Roma. Per popolare la città, la leggenda narra che Romolo, invitati i Sabini a una manifestazione di giochi, rapì le loro donne. Il conflitto venne evitato in nome di una convivenza pacifica.§ Solo a questo punto solleverebbe il capo, andando a ricercare il volto della sua fidata spalla, interrompendosi nella lettura di quel tomo storico. Le risponderà in lingua Runica, che certamente la sua interlocutrice ormai padroneggerà perfettamente, anche in grazia del potere concessogli dagli Antichi. ]] Sì, e sapete? Ella mi ha anticipato. Il primo suo rigo è stato riguardante un membro del sapere imprigionato, che di certo conosci, Anya. Ha detto che una sua sottoposta, di nome Shariziah, le ha detto che riguardava la scatola misteriosa, di cui sa ben molte cose e, poi, che ha chiesto un incontro col governatore per parlargliene. Le ho chiaramente fatto notare che avrebbe dovuto condividere con noi certe informazioni, e detto di rientrare in Fortezza lasciando perdere la questione della conoscitrice. Dopotutto diceva che voleva fare una lezione a Reidha ed è rientrata con lui in Dimora. Credo si sia lamentata del fatto che non sapesse alcunché della caccia agli Erranti, ma io ho mandato missiva a tutti, informandovi sull’invasione, sulle pozioni, sull’organizzazione delle campagne di battaglia.. Anzi, dell’attacco sull’Isola scrissi anche in pubblica bacheca. Ma non so che dire, onestamente. La vera domanda è dove sia stata, finora, se non era a conoscenza di informazioni di cui non era certo difficile entrare in possesso, anzi. Non so cosa fare, con lei, Anya. Speravo che dopo l’ultimo incontro con Roshtha fosse cambiato qualcosa, invece.. Eppure son stata chiara, aperta, priva d’ostilità. Abbiamo dei demoni coi poteri d’un Dio da affrontare.. Non possiamo disgregarci.

ANYA [biblioteca] il libro resta sulle gambe, che vengono allungate in avanti e, forse, scivola leggermente verso il basso, trattenuto soltanto dalla mano sx, mentre con la schiena si appoggerebbe all'indietro, rovesciando anche il capo, lo sguardo al soffitto. Non le importa nulla di quello che sta leggendo la Suprema, ha già sbirciato da sopra la sua spalla l'argomento che pare assorbirla totalmente e non è di suo gradimento. Non quest'oggi almeno. Se vivessero in un altro tempo, in un'altra dimensione, le sue conoscenze sarebbero maggiori... ecco appunto, altre dimensioni, altri tempi, oggetti misteriosi. Deve parlare di quanto successo, di quello che succederà. Sfogare la tensione che ancora la opprime, ma le parole della Suprema la colgono impreparata, non tanto per il linguaggio usato, quanto per l'argomento {lasciate perdere il Runico mia Signora, sono ancora troppo stanca, non pensavo che l'effetto di due pozioni combinate potesse spossare in questo modo} commenta semplicemente, senza davvero aspettarsi una risposta {ma di cosa parlate? Io chiedevo se vi era arrivato il mio resoconto su quanto accaduto a Palazzo... l'arresto della De Morlock... ma deduco che vi sia giunta missiva da qualcun altro... Ghadia immagino, da quel che dite} chiede, sollevando appena il capo e gettando un'occhiata in tralice ad Alex, per poi gettarlo di nuovo sulla sommità dello schienale.

ALEXANDRA {{ Sala Comune }} § [[ Annuisce, con un leggerissimo cenno di capo. ]] Mi riferisco a quanto mi avete detto riguardo il richiamare Ghadia in Fortezza, Anya. Ella mi ha contattato. Prima d’essa il Governatore, quindi quasi in contemporanea è giunto anche il tuo resoconto, che ho letto per primo invero. Perdonami se preferisco anteporre un istante questa questione a quella concernente la conoscitrice. Anche se non mi dispiacerebbe conoscere per filo e per segno quanto accaduto, al di là del vostro resoconto scritto. [[ Sbuffa, un po’ stanca di sentir sempre nominare la stessa persona. Barrington deve essersi del tutto svuotata, e non ha dubbi in proposito, la stagione più temperata dell’anno è di stimolo per partenze alla volta delle terre natie e per fare ricerche in altre città o regni proprio per il clima più clemente. Ecco perché si sente parlare solo di lei. Ma non potevano andare in ‘vacanza’ anche quei dannati demoni? Si riappoggia allo schienale del seggio, osservandola negli occhi, come per cercare di anticipare i suoi pensieri. Non torna a leggere, non ancora. ]]

ANYA [biblioteca] {ah Ghadia Ghadia....} sospira, prima di continuare {dovrò affrontarla prima o poi, soprattutto se è tornata all'ovile, non sarà per nulla contenta da come sono evolute le cose in Congrega, dalla mia nuova posizione} piega il collo da un lato e dall'altro, lentamente, come se volesse scuotere la testa, ma tenendola sempre appoggiata all'indietro e continuando a guardare il soffitto, come se contare le travi lignee sopra di loro potesse mantenerla concentrata sull'argomento {dovrò parlare con lei, farle capire che ci sono atteggiamenti che non possono essere tollerati, che l'essere drow non le da il diritto di fare ciò che vuole... non sarà facile} sospira nuovamente {credo che lei accusasse voi delle stesse mancanze di cui ora si è macchiata lei stessa: assenza, incostanza. Si potrebbe quasi dire uno a uno palla al centro, se solo ci solo ci fosse da ridere in questa situazione. Ma non c'è niente di più serio di una guerra fratricida e niente che vorrei evitare di più. Le parlerò, ma ho bisogno di sapere sinceramente da voi se c'è margine per una sua totale riabilitazione, se siete ancora disposta ad intercedere in suo favore. Siamo pochi Alexandra, c'è bisogno di tutti e nessuno più di me può capire la sua fame di progresso, non solo di sapere...} chiude le palpebre adesso, come se stesse confidando il più grande segreto che possiede {nessuno più di me... ho saltato le tappe, scavalcandola, sono entrata nel Governo... e non è finita Alex, sono insaziabile... come lei} non riapre gli occhi, non vuole vedere l'espressione di disappunto sul suo volto.

ALEXANDRA {{ Sala Comune }} § [[ Riabilitazione. E’ una parola enorme, perché ancora una parte di lei è offesa, persino furiosa, per il suo atteggiamento e le sue accuse ingiustificate, del tutto prive di fondamento e più chiuse di un forziere con sigillo arcano ai più alti livelli mai conosciuti. Non ha dimenticato, certamente, la sua sfuriata. E sì, l’arcimaga con le sue parole diplomatiche dimostra di esser davvero degna del suo ruolo, anzi, totalmente. ]] Siamo tutti insaziabili, Anya. Poi noi due abbiamo il fuoco dentro, nel sangue, è normale che la nostra brama sia amplificata, non mi vedi, in questo momento? Storia. Dopo aver sviscerato ogni altro argomento arcano, religioso, naturale.. E non è ancora finita. Anch’io voglio ancora di più. [[ Una breve pausa ]] Sentiamo tutte e due l’arsura nel petto, una spugna arida che difficilmente si sazierà.. L’importante è saperlo controllare, questo bisogno.. E il fatto che lo ammetti dimostra la tua maturità. Sei davvero diventata una maga veterana, sapiente e forte. [[ No, niente disappunto per te, Anya. Se gli Antichi non hanno ancora ripreso l’ars da lei vuol dire che ancora sperano che torni sulla Via Giusta, ma.. E qui penso che l’abbiate compreso. Un drow rimarrà sempre, dopotutto, un drow. E sono abili nell’inganno. Come farai a sincerarti che ciò che dice è la verità? Quanto piena e totale sarà la sua devozione all’Ars, il rispetto al Consiglio, quindi nei miei e tuoi confronti? E’ facile mentire, è difficile comprendere l’animo umano. C’è sempre questo rischio, ne sono consapevole, e so anche che in questi casi o una buona dose d’empatia o il tempo stesso potrà dare le risposte. Non certo il veritas, mi sembra irrispettoso. Sareste pronta a cercare di… capire… se è onesta o meno, nel suo eventuale desio di essere totalmente riabilitata ai miei occhi?di avere di nuovo la mia totale, assoluta, fiducia?

ANYA [biblioteca] {in verità bisognerebbe affrontare il problema anche di altri componenti della Gilda, Ghadia non è l'unica ad aver brillato per assenza, ma direi che voi subite di più la sua presenza/assenza e il suo arrivismo, piuttosto che quello di altri... non vi sto accusando di nulla, sia chiaro, vorrei solo capire cosa vi infastidisce così tanto rispetto... per esempio... a Fannith, oppure alla sottoscritta stessa} le lascia il tempo di pensare alla risposta, continuando a parlare, mentre trascina indietro le gambe, sistema le terga sulla seduta e torna a rizzare la schiena e la testa, voltandosi appena per poterla osservare {ah!} una mezza risata {pensate che per un attimo volevo rinunciare alla carica in suo favore... ma non lo farò, perchè ritengo di averlo meritato, modestia a parte. Ma non sono scevra di errori, mancanze e, un giorno, potrei deludervi come vi ha deluso lei, ma credo ci siano stati giorni in cui Ghadia avrebbe meritato lo stesso trattamento e il freno alla sua ascesa è stato semplicemente la presenza/assenza di altri più avanti nella gerarchia. Come vedete, la storia si ripete. Posso persino capire il suo allontanamento, anche se non lo ammetterò mai dinanzi a lei, non posso scusarla. La Falce ed io abbiamo spesso pensato di abbandonare tutto, ma non lo abbiamo fatto e siamo stati premiati.} ascolta ogni parola della Suprema, capisce, comprende... {dunque è solo una questione di razza e di indole? Non può limitarsi tutto a questo. Io sono una delle persone meno empatiche e meno adatte, voi invece? Ma le parlerò. So che non potrò mai totalmente fidarmi delle sue parole, ma ci saranno gli atti a parlare per lei. Sapeva della scatola? Bene, chiedetele cosa sa esattamente, perchè non ha parlato con voi. Aveva contatti con una persona che è stata arrestata dal Governo di cui noi siamo parte integrante? Chiedetele di starne fuori o, meglio, di aiutarci a smascherare quella donna. Solo le azioni potranno parlare per la sua totale riabilitazione e avanzamento nella Congrega. Vi sembra una buona proposta?} chiede infine, come Consigliere del Supremo, Anya propone, ma la decisione ultima spetta sempre e solo a lei.

ALEXANDRA {{ Sala Comune }} § [[ la mano destra rimarrebbe ferma, comodamente adagiata sulla pagina che andava leggendo con così tanta intensità, così tanta brama di conoscenza senza eguali, o quasi. Ascolta in silenzio ogni parola che guizza dalle labbra dell’Arcimaga, è ovvio che cerca con la diplomazia anche a comprendere, a sceverare minuziosamente la situazione. ]] Credete che, se ci foste voi, o Fannith, al suo posto, non mi comporterei nel medesimo modo? Ti sbagli, Anya. Fossi stata tu, quella volta, a entrare in sala comune e attaccarmi, dinnanzi maghi di medio-basso rango, in modo così ermetico, accanito e del tutto privo di diplomazia e ragione.. Mi sarei infuriata alla medesima maniera. Non dico che non commetto mai errori, sono un essere vivente, un umano, e di errori ne commettiamo tutti. Non gioco a fare Dio, o a scagliare pietre contro gli altri sentendomi senza peccato. Non io, almeno. Non trovi che lei, quella sera, si è comportata così? Un mago può ragionare in questa maniera? Oh, no. Anche per l’assenza di Fannith altro mi comporterei allo stesso modo, così come feci quando altri sparirono, quando lei sparì. E posso assicurarti che Ghadia non ha mai partecipato alla vita di congrega con la costanza di altri. Oh, sì, ammetto la mia mancanza per un lungo periodo, ma ti posso assicurare, anzi giurare, che prima di questi tempi bui, da me affrontati per il periodo che già sai, sono sempre stata attiva in modo assennato. Ghadia ha sempre avuto alti e bassi, e la sua ascesa è stata frenata unicamente da questo. Un po’ come quest’assenza qui, recente, che avete potuto notare, dopo che ci eravamo detti di rimanere uniti per affrontare quest’enorme, terribile, situazione in cui riversiamo. No, non è la razza il problema, è l’indole, o meglio la sua temporanea avversione, come già sai. Non ho altri problemi nei suoi confronti se non questo. E temo che sarà difficile –più d’un umano- per lei farla sfumare, temo piuttosto che la nasconderà e continuerà a covare odio e disprezzo che di certo non mi merito. E non parliamo della mancata condivisione delle informazioni, neanche con voi. [[ Mormora, con totale onestà. Di certo non è colpevole di nulla di ciò che le ha rinfacciato, tranne forse dell’assenza, ma si stava già riabilitando quand’è accaduto. E pure lei è caduta nella medesima trappola, come ha già detto Anya. ]]

ANYA [biblioteca] annuisce {assolutamente sì} commenta alle parole di Alex, racchiudendo in quello un consenso che abbraccia tutto il discorso {eppure... torniamo al discorso della razza o meglio, dell'indole insito nella sua razza. Drow è accusa, drow è scusa, a seconda dell'occasione. Lo capisco. Urge una decisione Alexandra, per lei e per tutti quelli che non sono presenti fra noi. Le regole parlano chiaro, nessuna carica è a vita, si può avanzare come pure arretrare, per non dire esser buttati fuori. Io sono per la meritocrazia, sempre. Ma sono anche per dare una seconda opportunità. Naturalmente, voi potreste rispondermi che gliene avete concesse molte ma... io non posso parlare per ciò che è stato in passato Magistra, so però che i miei primi passi da Mago li ho fatti con lei e Ilyth... lo consideravo doveroso nei suoi confronti} si stiracchia, a dire il vero poco elegantemente {basta parlare di lei, le discussioni sterili mi tediano. Volevo esprimervi il mio punto di vista, senza per questo tentare di far cambiare idea a voi. Ma resto dell'idea che dovranno essere le sue azioni a parlare per lei, purtroppo convengo con voi che le sole favelle non sono sufficienti} conclude stavolta e, se lei non continuasse con altre domande, riterrebbe chiuso l'argomento, almeno per ora.

ALEXANDRA {{ Sala Comune }} § [[ Continua quel discorso in runico, abbracciate dalla quiete della grande sala comune di quell’edificio adibito alla conoscenza. Annuisce, grata dell’approvazione della sua spalla. ]] Sì, è vero. Ponderavo a indire una riunione, spero per allora d’incontrare privatamente Fannith. Dopodiché mi preparerò per discendere nelle profondità del lago con l’Antico. Ora che la minaccia dei non morti è cessata, e il giorno è nuovamente giunto, è arrivato il momento per me di partire. Affido la Fortezza a te, Anya, e ad Adhier. Sono certa che avrete anche il potere di Fannith, e mi auguro quello della Precettrice, a fiancheggiarvi in quei giorni bui, costantemente. [[ Mormora, a tono basso, mentre lo sguardo calerebbe per pochi attimi sulle lettere che compongono quel libro, molto ben tenuto dai custodi del sapere. ]] Ditemi, adesso. Cos’ha combinato la conoscitrice? [[ Domanda all’arcimaga, cordialmente, anche se dentro di sé s’augura di poter tornare presto alla lettura. E’ palese che gli argomenti governativi la coinvolgono meno rispetto a quelli arcani, ma è ovvio, è fatta così. Ciò non significa che se ne disinteressi, anzi. Rimarrebbe a capo abbassato, sul libro, per tutto il tempo necessario alla donna di riassumerle la situazione, o meglio, di fare un riassunto un po’ più ampio. E nel mentre ne approfitterà per leggere qualche altro rigo del libro § Secondo le conoscenze storiche, invece, l'agglomerazione degli antichi insediamenti sparsi sui colli, specialmente attorno al Palatino (secoli IX e VIII a. C.), approdò alla formazione di un impianto urbano nel sec. VII a.C. La monarchia fu la forma di governo in auge fino al 509 a.C. La cacciata dell'ultimo re, l'intervento successivo di Cumani e Latini, assieme alla maturazione in ambienti aristocratici romani di un'avversione verso l'istituto monarchico, portò alla sua abolizione e alla nascita del regime repubblicano. Tra l'VIII e il I sec. a.C., per motivi di difesa dall'invasione etrusca, il villaggio del Palatino, ingranditosi e sviluppatosi in età dall'invasione precedente, si fuse con quelli vicini, Aventino, Esquilino, Celio, Viminale, Quirinale, Capitolino.Da questo processo di fusione (di cui rimane il ricordo della festa religiosa del Septimontium, a sottolineare anche il carattere religioso dell'unione), unito all'arrivo di popolazioni sabine, si formò la città di Roma. Secondo la tradizione, a Roma regnarono 7 re, fino al 509; probabilmente furono di più e quelli ricordati sono solo i più importanti. I primi quattro avevano origine latino-sabina, gli ultimi tre etrusca. Morto Romolo durante un temporale (i Romani credettero in una sua ascesa al cielo e lo adorarono col nome di Quirino).§ ]]

ANYA [biblioteca] e la Suprema continuerebbe con il Runico, cui Anya fin'ora ha risposto nella lingua comune, troppo stanca per sforzarsi ulteriormente. Solo allora le darà la soddisfazione di rivolgerle verbo nello stesso modo {l'interrogatorio è stato condotto mirabilmente da Gildor, che mi ha dato l'impressione di avere molti motivi per accusare la donna, voci che gli sono avìrrivate da varie parti, non solo dalla sottoscritta, mentre Melisande è stata più diplomatica, cercando di far ragionare la De Morlock. Come vi ho detto, quella donna ha una parlantina decisamente superiore a molti... anche fra i Maghi oserei dire, ma ha tergiversato troppo, non rispondendo alle domande dirette del Governatore. Quest'ultimo era particolarmente interessato alle alleanze della De Morlock, ai suoi studi e a quanto sapeva a proposito di ombre e razze oscure, credo tutto dipenda dalle nuove leggi emanate e al fatto che la Suprema Conoscitrice, con i suoi misteri, abbia messo in pericolo le due terre, ma non mi sento di escludere altre ragioni. Come detto per Ghadia, le parole spesso nascondono dell'altro. Per tutto il tempo, io sono stata invisibile a tutti ma sono rimasta in contatto mentale con Gildor, suggerendogli le informazioni che erano in mio possesso. E' stato facile per la De Morlock, capire che dietro certe accuse c'ero io, ma non m'importa} un lungo resoconto, più particolareggiato rispetto a quanto riferito su pergamena {infine, il Governatore ha chiesto ad Aileen e me, in quanto Guardia oltre che Mago, di andare con Shariziah a gettare la scatola nel portale per vedere se si chiude, finalmente. Lo faremo molto presto, volevo mettervi al corrente anche di questo} tornerebbe a sfogliare il suo libro, senza leggerlo davvero, solo beandosi del rumore delle pagine che vengono girate e del profumo della cartapecora.

ALEXANDRA {{ Sala Comune }} § [[ §A Numa Pompilio vengono attribuite l'introduzione delle prime istituzioni religiose, la riforma del calendario con l'anno di 12 mesi e 365 giorni e l'occupazione della fortezza etrusca del Gianicolo. A Tullo Ostilio sono legate le prime azioni militari, la conquista di Albalonga, la vittoria dei tre fratelli romani, gli Orazi, contro i tre fratelli albani, i Curiazi e l'espansione a danno delle popolazioni confinanti. Anco Marcio conquistò Ostia e Roma ottenne l'accesso sul mare stabilendo contatti con Etruschi, Cartaginesi e Greci. Tarquinio Prisco fu il primo re di origine etrusca. Fece costruire il Circo Massimo, il tempio di Giove Capitolino, la Cloaca Maxima. In campo amministrativo aumentò il numero dei senatori (da 100 a 200) permettendo l'accesso alla carica anche per meriti personali e non più solo per nobiltà di nascita. Servio Tullio, (secondo re etrusco) espanse ulteriormente il dominio verso sud; emanò una nuova costituzione basata sul censo (i comizi centuriati) e portò a 300 il numero dei senatori. Tarquinio il superbo (terzo re etrusco e ultimo re di Roma) fu un re dispotico e crudele, sospese le costituzioni e governò arbitrariamente con ogni tipo di sopruso. Secondo una tradizione, Tarquinio fu cacciato dai Romani e chiese aiuto al lucumone di Chiusi, Porsenna, che venne però sconfitto dagli eroi Orazio Coclite e Muzio Scevola. Secondo il racconto di Tacito invece fu lo stesso Porsenna invece a cacciare l'ultimo re. Da allora cominciò a prendere corpo l'ordinamento repubblicano. Dei sette re di Roma, quelli su cui comunque ci sono notizie più attendibili sono gli ultimi tre, perchè è certo che la potenza etrusca influenzò anche Roma; per gli altri purtroppo spesso la fantasia si sovrappone alla realtà.§ Solleverebbe il capo quando il Giglio avrà messo in ordine, nella sua testa, le idee, e inizia a esporgliele con un’eleganza e precisione tutta sua, che la distingue da chiunque altro. ]] Capisco, quindi il Governatore teme che nasconda qualcosa e, con la dialettica, abbia fatto in modo di girarci attorno per sviare il discorso. Sì, anche io forse l’avrei fatto al posto suo. A domande dirette è sempre bene rispondere in modo diretto, soprattutto se l’interlocutore ha il potere di inibire il tuo potere e la tua libertà, o peggio. [[ Certe volte la diplomazia non basta, è necessaria la sincerità, o una grande abilità nel mentire, per non parlare delle varie magie di charme. ]] Sono sicura che il Governatore agirà con le migliori misure. Ma spero che non la torturi eccessivamente o peggio la uccida, non vorrei che il mio nome sia associato a un omicidio. [[ Dopotutto lei è stata Prima Lady, ed accettare il ruolo nel governo è l’azzardo che ha voluto fare. ]] Per la scatola… Fatela gettare a loro nel portale, tu rimani a distanza. Se quest’ultimo dovesse risucchiarli all’interno.. Hai un incantesimo per tirarli a te? Un annulla gravità o infondi anima?

ANYA [biblioteca] lo chiude il libro, tanto non aveva alcuna intenzione di leggerlo, fin dall'inizio {posso scagliare la scatola nel portale da una certa distanza, con l'annulla gravità, ottimo suggerimento Suprema, e potrei anche apporre un sigillo arcano a quel portale... o a quella porzione di parete... o quel che rimane visibile dopo aver gettato la scatola misteriosa al suo interno, così dovrebbe essere ben difficile che qualcuno possa riaprirlo} si alzerebbe infine, andando a riporre il libro sul suo scaffale. Vuole lasciare tutto in ordine {se volete rimanere qui a studiare, vi lascio, io ho assoluto bisogno di dormire} e se Alex non la fermasse con altre questioni impellenti, recupererebbe il suo portafisle e se ne andrebbe dalla biblioteca pubblica.

ALEXANDRA {{ Sala Comune }}§[[ Scuote leggermente il capo all’invito dell’Arcimaga. ]] No, no, rimarrò ancora un po’ qui a leggere questo tomo. Non sono che rimaste tre pagine. Tornerò entro un’ora in Fortezza. Arcane Imperia vobis, Anya. [[ La saluta nel linguaggio corrente, seguendola con lo sguardo d’acciaio mentre recupera la cintura porta pozioni e se la allaccia in vita. Rimarrà lì, in silenzio, ancora per un po’, a leggere dell’ordinamento politico e delle classi sociali dell’antica Roma. Fra senato, curie, patrizi, schiavitù e la repubblica sorta dopo lo scaccio dell’ultimo Re. La via del sapere è infinita, certo, ma è ormai certa di aver aggiunto molti tasselli fra le sue conoscenze storiche, tante da non invidiare i grandi storici che può incontrare in quelle terre. Almeno non del tutto, forse. ]]

ALIAS.ALIAS
00giovedì 30 luglio 2015 11:36
RIPOSI APPROVATI, PG GUARITO, PUNTEGGI RIPRISTINATI
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