Rinnovabili, in arrivo il quarto Conto Energia per il fotovoltaico

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papparana
00mercoledì 30 marzo 2011 13:01
Verrà fissato un tetto annuo agli incentivi per il fotovoltaico ma il Governo assicura che saranno tutelati gli investimenti già avviati
Nell’ultima settimana il Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, ha incontrato gli operatori del settore delle energie rinnovabili e le Regioni.

Confindustria ha proposto una leggerissima riduzione degli incentivi per i progetti in corso fino a fine 2011 e un calo graduale a partire dal 2012; ANIE/GIFI e APER hanno chiesto di garantire i diritti acquisiti e di eliminare il limite annuale di potenza incentivabile; Assosolare ha proposto di definire un meccanismo che scongiuri ulteriori arresti improvvisi del mercato.

In una proposta congiunta di modifica al Decreto, le associazioni Aper, Asso Energie Future, Assosolare, Ises Italia hanno chiesto di neutralizzare gli effetti retroattivi del decreto e semplificare le procedure autorizzative, mentre R.ETE. Imprese Italia insiste ha proposto la definizione di nuovi obiettivi di potenza elettrica da fonte rinnovabile e da fotovoltaico.

Nell’incontro con le Regioni è stata decisa la partecipazione di queste ultime all’elaborazione delle modifiche al testo. Le autonomie inizieranno a lavorare lunedì 28 marzo.

In tutti gli incontri, il Ministro Romani ha dichiarato di voler procedere molto velocemente a dare certezze definitive al settore del fotovoltaico, prospettando però un tetto agli incentivi da destinare al fotovoltaico.

L’intenzione del Governo è stata confermata dal sottosegretario allo Sviluppo Economico, Stefano Saglia, che - intervenendo all’Offshore Mediterranean Conference 2011 tenutasi a Ravenna - ha annunciato un tetto annuo agli incentivi per il fotovoltaico. Tale contingente annuo - ancora da quantificare - sarebbe necessario perché, secondo Saglia,“nel solare c’è stata una bolla”, “gli obiettivi sono stati raggiunti con 8 anni di anticipo” e “non si può crescere all’infinito” anche perché “il sistema elettrico nazionale non regge 20mila MW di fotovoltaico”.

Saglia ha assicurato che gli investimenti nel fotovoltaico, programmati sulla base degli incentivi previsti dal Conto Energia 2011-2013, saranno tutelati. “Se un imprenditore ha avviato un progetto secondo le leggi vigenti - ha detto il sottosegretario -, ha acquistato gli impianti e dimostra di aver investito, gli deve essere riconosciuta la possibilità di entrare in esercizio”.

Mercoledì 23 marzo i Ministri dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, e dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, hanno incontrato i rappresentanti dei sindacati nazionali. “Gli esponenti del Governo - si legge in una nota del MSE - hanno illustrato le ragioni della nuova programmazione degli incentivi alle fonti verdi che l’esecutivo sta definendo, sottolineando la necessità di impiegare in modo più efficace le risorse disponibili, per favorire una crescita reale e di lungo periodo del tessuto produttivo di questo settore”.

Da parte loro, i sindacati hanno chiesto al Governo un impegno a salvaguardare un settore in crescita e che crea occupazione. “Se c’è stata una bolla speculativa - ha detto il segretario confederale della Cgil, Fabrizio Solari - è evidente che qualcosa non è andato come doveva ma è altrettanto evidente che serve correggere gli errori e non abbattere il sistema”. “Capiamo le difficoltà finanziarie - ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni - ma non siamo d’accordo se si interrompe una cosa che finalmente è partita bene”.

Dopo la moratoria sul nucleare e il taglio agli incentivi alle rinnovabili, l’unica alternativa non può essere il petrolio. Lo ha detto il segretario confederale della Uil, Paolo Percassi, aggiungendo che “serve una strategia complessiva e un lavoro comune per impedire la distruzione di un settore che sta crescendo”. “Abbiamo chiesto interventi urgenti per il settore - ha detto infine il segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella - perché ci sono aziende che hanno già minacciato cassa integrazione o peggio”.


Sul fronte della mobilitazione, proseguono le attività di SOS Rinnovabili, il coordinamento che riunisce le aziende danneggiate dai tagli al fotovoltaico. Sono previste manifestazioni in diverse città: oggi le imprese e i lavoratori si riuniranno a Brindisi, lunedì 28 a Firenze e il 1° aprile a Lamezia Terme.


Ieri l’Aula del Senato ha approvato sei mozioni in materia di energie rinnovabili. Le mozioni chiedono - in un contesto nazionale di forte dipendenza dalle fonti fossili più inquinanti e in una congiuntura che impone un ripensamento del nucleare - di proseguire sulla strada delle fonti rinnovabili, un settore in cui l’Italia registra la maggiore crescita tra i Paesi europei. I senatori invitano a potenziare e incentivare le fonti rinnovabili pulite, riconoscendo però la necessità di una graduale revisione dei meccanismi di incentivazione ma evitandone drastiche ed improvvise riduzioni.

Secondo Palazzo Madama, occorre indirizzare le strategie energetiche nazionali verso il risparmio energetico, l’efficienza e la riqualificazione energetica, l’innovazione e la ricerca. Così come bisogna adeguare la normativa nazionale alle direttive europee e rispettare il percorso fissato dall’UE fino al 2020. Il Senato ritiene necessario, infine, colpire abusi, speculazioni e infiltrazioni criminali, garantire la continuità degli investimenti, l’accessibilità del credito bancario e la stabilità del quadro normativo, ed evitare ricadute negative su altri comparti produttivi, come quello dell’agricoltura. Le mozioni del Senato seguono quelle approvate dalla Camera la scorsa settimana.


In una tavola rotonda organizzata questa mattina a Parma, ANIE/GIFI ha presentato la sua proposta per gestire la transizione dall’attuale sistema di incentivazione del fotovoltaico a quello che sarà in vigore dal 1° Giugno 2011, il cosiddetto quarto Conto Energia. Gli obiettivi sono quelli di salvaguardare gli investimenti già avviati e di evitare distorsioni al mercato.

ANIE/GIFI ha anche presentato le linee generali della proposta per il quarto Conto Energia, in via di definizione e che sarà discussa nei prossimi giorni con il Ministero dello Sviluppo Economico. Le istanze dell’industria fotovoltaica italiana sono:
- l’incentivo deve essere considerato come un mezzo per accompagnare da un lato il mercato alla maturità e dall’altro l’industria nazionale alla piena competitività;
- l’incentivo può essere ridotto in maniera graduale parallelamente alla riduzione dei costi dei sistemi fotovoltaici, in modo da dare stabilità al mercato;
- la struttura del 4° Conto Energia dovrebbe premiare l’autoconsumo e continuare a sostenere la rimozione di eternit ed i premi per l’efficienza energetica.

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