Rifondazione aiutò le FARC

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-Giona-
00lunedì 1 settembre 2008 09:59
www.repubblica.it/2008/04/sezioni/esteri/betancourt-farc/betancourt-rifondazione/betancourt-rifondazi...

Dossier del governo colombiano sui rapporti Prc-Farc. Trovate mail e documenti nei pc di Raul Reyes, il numero due della guerriglia ucciso il primo marzo
"Così Rifondazione aiutò i rapitori della Betancourt"
Emergono appoggi espliciti, raccolta di fondi e scambio di informazioni
Un rappresentante in Europa dell'organizzazione ricoverato in Svizzera a spese del partito


di OMERO CIAI


Un Dossier del governo colombiano accusa Rifondazione comunista di aver avuto una relazione con le Farc che va oltre i semplici "contatti politici". Sulla base delle mail e dei documenti rinvenuti nei computer di Raul Reyes, il numero due della guerriglia ucciso il primo marzo, emergono appoggi espliciti, raccolta di fondi, scambio di informazioni e la vicenda di un rappresentante in Europa delle Farc che si ricovera in clinica in Svizzera a spese del partito.

In una email datata 4 dicembre 2004 Marco Consolo, allora incaricato dell'America Latina presso la sezione esteri del partito, scrive a Raul Reyes sulla nomina di Ingrid Betancourt "cittadina onoraria di Roma". Consolo che si firma come "Il suo amico dall'altra parte dell'Oceano" scrive: "Caso Ingrid. Come tu sai è diventata una questione fortemente internazionale. Nonostante il fatto positivo che significa per mantenere aperto lo spazio del negoziato (immagino che sia questa la tua valutazione) c'è il rischio concreto che diventi un boomerang...".

In seguito informa il vice capo delle Farc delle iniziative che Rifondazione sta proponendo al Comune di Roma a favore delle trattative tra governo colombiano e le Farc ma conclude "Devo dirti però che il sindaco (Veltroni, ndr.) è una stella del firmamento e, nonostante nel governo locale ci stiamo anche noi, fa olimpicamente tutto per conto suo senza neppure avvisarci...". Poi Consolo invia i saluti di Mantovani (allora capo della sezione esteri); invita un rappresentante delle Farc al Congresso del partito che però dovrà partecipare "bajo otro sombrero", ossia in incognito; ed accenna ad un caso personale del leader Farc, forse si tratta dei figli di Reyes, e consiglia la Spagna piuttosto che l'Italia come luogo dove possano essere ospitati.

Dal 2002 le Farc sono finite nella "lista nera" dell'Onu e dell'Unione europea e sono state dichiarate "organizzazione terrorista" sia per il sequestro dei civili - dopo la Betancourt, liberata da un blitz, nelle loro carceri ci sono ancora 700 ostaggi - , sia per il coinvolgimento nel traffico della cocaina e relazioni così fraterne non sono solo politicamente inadatte ma anche vietate e clandestine. Non è un caso che da un certo momento in poi, secondo il governo colombiano, i responsabili di Rifondazione cominciano ad usare dei nickname (Max e il Poeta) nelle loro comunicazioni con le Farc.

Insieme a Reyes il contatto di Rifondazione con le Farc è il loro rappresentante in Europa Lucas Gualdron. Grazie a Rifondazione che paga tutto (medicine comprese), Gualdron si ricovera in una clinica in Svizzera per qualche tempo. Poi scrive a Reyes e gli racconta tutto scrivendo che quelli di Rifondazione "hanno voluto tutte le ricevute". Ma il rapporto con Gualdron è molto fluido: si parla di politica, di iniziative comuni, di contributi, di altri membri delle Farc da aiutare in Italia. Ad un certo punto Gualdron informa di denaro raccolto per le Farc da Rifondazione e lo invia (una volta mille, un'altra volta 400 euro).

In un'altra email Reyes definisce "Ramon" un loro "appoggio speciale" in Europa e di Consolo scrive: "Con Marco Consolo abbiamo una relazione politica da molti anni e loro di Rifondazione ci forniscono un importante sostegno in Italia". In un altro messaggio Gualdron si dispera con Reyes perché ha saputo che Consolo sta per essere spostato ad altro incarico e teme di perdere "un contatto importante", ma poi si calma quando Consolo si reca a visitarlo in Svizzera e gli presenta il suo successore, (Fabio Damato, scrive Gualdron, ma si tratta di Fabio Amato) assicurandogli che tutto seguirà come prima.

Nella stessa riunione si parla del nuovo governo Prodi - siamo nel giugno 2006 - e Gualdron, nell'email a Reyes, cita Gennaro Migliore, nuovo capo del gruppo parlamentare di Rifondazione alla Camera, come "molto amico nostro" e gli ricorda che lo conosce perché si sono incontrati. Di D'Alema, ministro degli Esteri, Gualdron dice che Rifondazione propone: "di fronte al noto ego di D'Alema di scrivere una lettera direttamente a lui". E aggiunge che i suoi interlocutori adesso sperano di essere più efficaci nell'aiuto alle Farc perché c'è un vantaggio: "Rifondazione è indispensabile per formare il governo".

In tutto si tratta di due centinaia di documenti dai quali, secondo il governo colombiano, emerge un sostegno che va al di là delle "relazioni politiche" con un gruppo considerato "terrorista da Ue e Onu" e che teneva in ostaggio Ingrid Betancourt, circostanza della quale i funzionari di Rifondazione sembrano preoccuparsi solo perché può diventare "un boomerang". È come se lo spartiacque del 2002 non ci fosse. Fallite le trattative di pace quando il nuovo governo colombiano proibisce qualsiasi contatto con le Farc perché è ricominciata la guerra, Rifondazione fa finta di niente e prosegue segretamente i rapporti tanto che Consolo scrive a Reyes che spera di andarlo ad incontrare con una delegazione nella quale ci saranno "compagni più importanti di me". Rintracciato da Repubblica, l'ex responsabile della sezione esteri di Rifondazione, Ramon Montavani, non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

(31 agosto 2008)
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Che ci fosse una simpatia tra le FARC e l'estrema sinistra italiana è cosa ben nota: d'altronde le FARC furono a lungo tra gli invitati del "World Social Forum" di Pôrto Alegre. Queste rivelazioni però mi sembrano estremamente gravi: sembra che il PRC abbia utilizzato i propri contatti più per cercare di legittimare le FARC come interlocutore politico che per far liberare gli ostaggi che avevano sequestrato.
..SpartaK..
00lunedì 1 settembre 2008 14:18
naturalmente ho condiviso l'indignazione di giona (e anzi, in quanto tesserato oso arrogarmi il diritto ad essere maggiormente indignato) quando la notizia uscì qualche mese di fa e passò inizialmente in sordina (il fatto che solo adesso, dopo che è finito il congresso e dopo che il partito ha rinunciato ad ogni ipotesi futura di collaborazione con forze di governo, è stato dato il giusto risalto alla faccenda, mi insospettisce abbastanza devo dire).

in ogni caso mi sento di ribadire che se si è realmente intenzionati a favorire un processo di pace in una zona del pianeta tormentata da un conflitto (vale per la colombia come per la palestina e per l'afghanistan) è necessario instaurare rapporti anche con chi consideriamo, dal nostro punto di vista il "nemico", il "male" (che siano i taliban, che sia hamas) quando questo dovesse godere in quel paese di un considerevole supporto sociale.
questo ovviamente non è un attenuante: dirigenti del prc hanno comunque collaborato con un'organizzazione che si sostiene economicamente con il narcotraffico e i sequestri di persona (per quanto, e qua ci tengo a sottolinearlo, il partito abbia sempre espresso la sua forte contrarietà a questi metodi), un'organizzazione che ha con il tempo rinunciato nella sostanza ad ogni connotato politico, divenendo una comune associazione criminale. è questo è gravissimo.
sono disposto a riconoscere a questi personaggi del prc (principalmente mantovani e grassi, NON IL PARTITO, come invece sembra si voglia far credere in questi giorni) un fondo di buonafede e soprattutto di ignoranza di come si comportassero sistematicamente le farc, ma mi aspetto comunque un mea culpa
..SpartaK..
00mercoledì 3 settembre 2008 18:24
ribadisco la mia contrarietà a questo tipo di contatti, ma in ogni caso, a difesa del prc, segnalo che:

1) i rapporti con le farc andarono avanti sempre alla luce del sole, ne furono sempre informati l'opinione pubblica e i presidenti delle camere, Casini prima e Bertinotti poi (circostanza confermata dallo stesso Casini)
2) certo è arduo non definire oggigiorno le farc come un'organismo prevalentemente criminale (infatti per me lo sono), ma si deve comunque considerare che esse furono inserite dall'onu nella lista delle organizzazioni terroristiche soltanto nel 2002 su fortissima pressione USA, favorita dall'onda lunga dell'11 settembre
alcune frange delle farc tutt'oggi si rifiutano di ricorrere ai sequestri e al narcotraffico e sono nei fatti un'organizzazione puramente guerrigliera
Caesar91
00domenica 7 settembre 2008 14:54
Ammiro le FARC solo per il ruolo che hanno come esercito di liberazione, ma per la storia del terrorismo si meritano il mio più grande sdegno...
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