il silenzio della notte era rotto solo dal rumore dei miei pensieri
guardando indietro di colpo ti accorgi che non sono più quei fantastici giorni felici di quand'eri bambino
ti guardi attorno e non scorgi gli amici
le cose intorno si fanno distanti e indistinte
tutto è consueto in questo ingorgo di vita e morte
ma mi rattristo, io sono lieto di questa vita di voglie morte,
di queste mete da sognare,di questa sete mai appagata
di chi non si prende mai tempo per sognare,
aspettando sempre l'inverno per desiderare una nuova estate.
Appassiscono piano le rose,nel freddo gelido della città
le nuvole in alto van silenziose negli strappi del cielo stellato e io sdraiato sull’erba verde
fantastica finestra sul mio passato
d'un tratto mi chiamò la strada grigia avvolta dalla nebbia
e mene andai