vd2
00venerdì 28 aprile 2006 21:56
Si svegliò,di soprassalto.
Non riusciva a dormire quella notte Brock,e per l’ennesima volta si trovò a fissare con occhi socchiusi le lenzuola inumidate del suo sudore che lo circondavano,avvertendo il classico fastidio di quando un uomo non riesce ad abbandonasi al sonno.
Decise di alzarsi e,spinto dal nervosismo della situazione piuttosto che dal raziocigno,fece due passi per la casa,optando poi per il divano,come luogo dove finalmente consumare la sua voglia di riposo.
Lasciò cadere il suo corpo sul divano,un divano molto raffinato,color bordeaux con i bordi orati.
Cercò di chiudere gli occhi,ma non ce la fece,in effetti il posto non poteva influire sulla sua difficoltà di prendere sonno quella sera,ma il sonno e la fatica stessa lo portarono a sdraiarsi lì.
Non aveva idea di come poter prendere sonno,i vecchi metodi tradizionali li aveva già provati,ma quella notte il ‘dolce dormire’ proprio non lo voleva tra le sue braccia.
Mentre Brock lottava contro il suo nemico di turno,ovvero il sonno,successe l’impensabile,suonò il telefono.
Brock rimase inizialmente stupito,ma presto si alzò per rispondere,almeno adesso aveva un motivo per essere sveglio.Non aveva idea di chi fosse ad un ora così tarda della notte,ma la sua mente era abbastanza impegnata per pensare chi fosse.
Rispose,ma non fece in tempo a parlare che una voce lo anticipò con freddezza,pronunciando velocemente alcune frasi,per poi attaccare.
-Sono Brock,Non è più come prima,Brock,stai perdendo tutto,la tua luce,la tua fama,il successo,Brock,Te Stesso,Custom Title—
Frasi sconnesse,senza ordine logico,pronunciati da una voce sconosciuta,ad un ora tarda della notte,il significato della telefonata sarebbe stato complesso da percepire per un uomo normale,figuriamoci per uno assonato.
E infatti Brock rimase qualche attimo con la cornetta all’orecchio,chiedendo alle sue meningi uno sforzo forse troppo eccessivo per la condizione in cui era,rimanendo senza una risposta alle parole appena udite.
Posò la cornetta,ormai il suo sonno era stato spezzato,e anche in maniera poco educata,non restava che spender ciò che la luna ancora offriva riflettendo su quella illogica e improvvisa chiamata.
Si sciacquò velocemente il viso,e decise di affrontare i suoi quesiti all’aria aperta,sotto la luce delle stelle i dubbi si sciolgono meglio.
Uscì di casa e dopo un paio di passi si sistemò su di una panchina messa abbastanza male,se l’avessero visto sarebbe finito su tutti i giornali,una star di quel calibro abbandonare casa nel bel mezzo della notte per sedersi su di una panchina,ma tutto questo era davvero troppo impegnativo da pensare per la mente assonnata di Brock.
-Sono Brock,Non è più come prima,Brock,stai perdendo tutto,la tua luce,la tua fama,il successo,Brock,Te,Custom Title—
Il contenuto del fugace interlocutore rimbombava nella testa di Brock,che perso nelle sue ipotesi non aveva idea di cosa possa significare,ma era tranquillo,forse il sonno e forse la telefonata stessa non gli dava preoccupazione,bensì tranquillità.
Alzò lo sguardo è fù quasi spaventato da ciò che gli si poneva dinanzi.La sua immagine,avvolta come da un aura scura,nera,come un ombra che circondava il suo corpo,e la sua immagine riflessa lo guardava con espressione dispiaciuta e affranta.
Dopo qualche secondo l’immagine sparì,rendendo nullo il tentativo di Brock di toccarla.Brock cominciò a sentire qualcosa che lo opprimeva alla gola,quasi non respirava mentre come sottile nebbia invernale davanti a lui ecco che qualcosa riappariva.
Una luce,brillante e soave come il fasciò di una stella,cercò di toccarla,ma sentì come un peso che gli blocco le mani,mentre quella luce pian piano andava ad illuminare ancora un'altra rappresentazione un po’ offuscata di se stesso,Brock cercava di raggiungere le ambigue visioni,la fatica nel muoversi era dimostrata dalle vene che si gonfiarono per tutto il corpo,la sua mente era confusa,i suoi occhi appannati,il respiro a tratti gli veniva concesso,mentre sotto i suoi piedi la sensazione che stesse sprofondando,come in un buco nero senza ritorno e soprattutto,senza luce.
Cercò un'altra volta di raggiungere le visioni,che erano a portata di mano,ma non ci riusciva,mentre dinanzi a piccoli tratti gli si stava formando scene del passato di Brock,quando il wrestling non aveva niente a che fare con lui,quando davanti a folle di persone che lo osservavano con occhi compiaciuti riceveva riconoscimenti importanti.
La panchina ormai dava l’idea di cadere per sempre,lasciando così a Brock solo il ricordo e i rimpianti di non esser riuscito a toccare quelle visioni,mentre il suo respiro ora si faceva affannoso e lento.
Ecco che le immagini che riempivano gli occhi oramai tenuti aperti con difficoltà da Brock mutarono nuovamente,e ora il giovane poteva riconoscere ancora lui,qualche anno prima,al massimo della sua carriera,per poi sfumare in un altro lui,un Brock Johnson meno sorridente del primo,un Brock Johnson quasi abbandonato al destino meno gratificante piuttosto che illuminato da un destino raggiante.
Ormai le vie respiratorie di Brock erano quasi non funzionanti,sul suo corpo goccie di sangue fuoriuscivano e si coaugulavano senza nemmeno essere ferito,Brock si sentiva in mezzo al buio,mentre un ultima visione i suoi occhi riuscirono prima di cedere per sempre.
Il Custom Title,era splendente e vicino,era come se fosse apparso per riassumere tutto quello che fin’ora aveva tormentato mente,corpo e occhi di Brock.
Brock cercò di prenderlo,ce la fece,le sue mani erano ad un passo e il dolore sembrava non affligerlo mentre cercava di toccare la preziosa cintura..Le sue mani ormai impugnavano la tanto desiderata fonte di benessere in quel momento,Brock lo strinse come una mamma fa con il suo figlio,e tutt’attorno a lui una luce illuminava quel luogo fino a poco fa buio desolato e confusionario,Brock sentiva ogni membra del suo corpo come ritrovare vigore a contatto con quella cintura,Brock la stringeva ad occhi chiusi,ritornando a respirare con ritmo regolare,e successivamente apri gli occhi e scopri che davanti non aveva la cintura,ma bensì una sua immagine.
Brock la fissò per un attimo,non fece in tempo a far arrivare la vista di se stesso al posto della cintura alla sua mente che tutto sparì.Il buio torno in quel posto,Brock era sempre seduto in quella panchina,quando una nuova sensazione cresceva in lui dal profondo.
Si sentiva perso,come se fosse in un labirinto che pian piano opprimeva i suoi sensi,e tutto cessò quando una voce,dal nulla riferì tali parole.
-Riconquista te stesso,Brock—
Brock rimase quasi spaesato.Quella voce tornò di nuovo e lo spiazzò,ora era su quella panchina e guardandosi attorno si sentiva in un mondo non conosciuto,c’era il nulla attorno,ma………..
Si svegliò,
Si strofinò quasi involontariamente e con forza eccessiva gli occhi,dopodichè si guardò attorno scrutando ogni minimo particolare della camera d’albergo.
Il sole timidamente e importunamene entrò nella sua stanza,fino a infastidirgli il bulbo oculare,avvertendolo,tuttavia,che la mattina stava lentamente invadendo la sua dimora.
Tante erano le domande che voleva porsi,ciò che i suoi occhi e il suo corpo aveva passato era difficile da interpretare e ad rafforzare il tutto ci fù il ritrovar di alcune parole nella sua debole mente in quel momento.
-Sono Brock,Non è più come prima,Brock,stai perdendo tutto,la tua luce,la tua fama,il successo,Brock,Te,Custom Title—
-Riconquista te stesso,Brock—
Un tuono,ecco la sensazione che tali frase ebbero in Brock. Erano scollegate,apparentemente senza senso,ma la sua non efficacentissima psiche in quel momento bastava a decifrarle.Ciò che i suoi occhi avevano visto era la soluzione.
Si strofinò leggermente gli occhi ancora una volta,pronto per perdersi in un viaggio tra quello che aveva assaporato nel suo ambiguo sogno,e il significato che aveva potuto percepire.
--Ero io,io stavo parlandomi nel mio sogno . Brock non c’è piu,non sono più Brock Johnson che godeva di gloria e fama in tutto il mondo. Da quando ho chiuso con cinema e altro per dedicarmi al wrestling la mia luce sembra essersi un po’ spenta,dove sono i miei trionfi che caratterizzavano la mia esistenza terrena fino a prima dell’ingresso in questo mondo?Devo ritrovare quel Brock Johnson,il Bj splendente e famoso,pieno di successo,la mia parte infelice è uscita allo scoperto torturandomi nel modo più diretto possibile,i sogni. Le visioni,sono la mia missione,la missione che io stesso mi sono dato,e le parole accompagnavano le immagini,in uno strano dejà-vù le mie insicurezze e le mie insoddisfazioni hanno preso vita,il messaggio è chiaro,la mia luce si sta consumando,devo riaccenderla e tornare il Bj di qualche tempo fa,e per farlo il Custom Title è l’unico appiglio,perché il Custom Title può essere personalizzato,il Custom Title è uno specchio in cui un lottatore riflette se stesso,conquistare il Custom Title…vuol dire conquistare Brock Johnson….riconquisterò me stesso…e la mia luce.—
Fiero di aver interpretato ciò che se stesso si era detto,si alzò,quando…
Si svegliò.
Per la prima volta in quella mattinata,e la confusione regnava incontrastata nella sua mente.
Immagini sfocate e parole,dette da lui,forse o forse no creavano conflitti nella sua debole mente.
Si sentiva perso in un altro mondo,e non era sicuro se fosse sveglio o ancora no.
‘Conquistare me stesso…o il Custom Title…non c’è differenza..la mia luce tornerà come in principio,conquisterò il Custom Title,ma più di tutto,riconquisterò Brock Johnson’