qualcuno conserva dei ricordi davvero bizzarri..leggete qui, l'ho trovato in giro per il web!
Quando nel mio negozio entra un artista io me ne accorgo subito.
I segnali distintivi sono un guardarsi attorno incuriosita dai quadri appesi al muro, poi un soffermarsi su particolari minimalisti (cuciture, bottoni, tonalità di colore), poi finalmente si siede sulla poltrona, mi chiede se puo' fumarsi una sigaretta e comincia a parlare.
A questo punto io so di avere di fronte una tipa che mi vuole raccontare qualcosa su cio' che crea.
A volte sono abiti, a volte quadri, piu' raramente romanzi o musica.
Silvia ha scelto una strada piu' tortuosa per portarmi a conoscenza delle sue opere.
Una volta seduta sul divano, e dopo essermi seduto di fronte a lei ha esordito con "Mi sto rompendo le palle del mio fidanzato."
Frase secca senza contesto.
Io chiedo: "Come mai?"
"Mi annoio."
Poi mi guarda e chiede: "Chi dipinge i quadri che sono qua dentro?"
"Li ho dipinti io in un solo pomeriggio quando non avevo un cazzo da fare e dovevo passare un pomeriggio deprimente." Rispondo.
"Belli." Dice.
"Sarà, per me sono delle stronzate."
"Ma come, li hai fatti tu e li trovi delle stronzate?"
"Si. Era un pomeriggio di merda, ero anche un po' depresso, ho comprato dei colori acrilici, una tela, e ho spalmato il colore sulle tele come fosse burro."
"Geniale" dice Lei.
"Cosa è geniale?"
"La storia del burro...c'è qualcosa di erotico...."
"Ma tu dipingi?" Le chiedo.
"Si, a volte, quadri particolari...."
"In che senso?"
"Lo vuoi veramente sapere?"
"Se vuoi dirmelo."
"Allora io ho una amica...a volte stiamo insieme...una volta abbiamo provato...ci siamo spalmate i colori addosso, abbiamo messo un lenzuolo per terra, poi abbiamo fatto l'amore sul lenzuolo, alla fine sul lenzuolo erano rimaste le tracce di tutto il sesso che avevamo fatto, lei lo ha appeso al muro, mi dice che chiunque entra in casa sua la trova una tela meravigliosa."
A questo punto devo fare mente locale, se non ricordo male lei aveva un fidanzato...maschio.
"Ma il tuo uomo lo sa di questa tua vena artistica, e della tua amichetta...?" Chiedo.
"No, perchè dovrebbe saperlo? Sono cose mie."
"Ma perchè non mi fai una tela cosi' che la metto in negozio?" Chiedo sospinto da una ventata di arrapamento mistico artistico.
"Ci siamo mollate. Se vuoi la faccio con il mio uomo."
Immagino e inorridisco.
"No, no...no...lascia perdere, mi intrigava la storia di te e la tua amica."
"Tutti uguali voi uomini." Dice lei.
"In che senso?" Dico io.
"Tutti maiali."
"E' vero, noi uomini siamo tutti maiali, in compenso voi donne siete tutte artiste."
"Dici davvero?"
"Dico davvero, dietro ogni donna c'è un artista incompresa."
A questo punto si addolcisce, mi racconta del suo tentativo di suicidio quando si ritrovo' sul tetto della casa del fidanzato indecisa se buttarsi di sotto o no.
"Perchè non ti sei buttata?" Le ho chiesto.
"Non lo fatto perchè mi ha fatto rabbia pensare a lui che dormiva senza nemmeno essersi accorto del rischio che correvo."
"Capisco."
"Ti è passata la voglia di farti fuori?"
"Credo di si."
C'è un momento in cui è meglio riderci sopra.
"Ascolta se ti viene voglia di fare dei nuovi quadri chiamami."
"Perchè? " Chiede lei.
"Magari ti serve un pennello."
La battuta è patetica, ma giuro che non l'ha capita, mi guarda sorpresa e dice:
"Ma io dipingo senza pennello, al massimo uso le mani."
"Esatto, usa le mani, ora scusa devo andare a vendere mutande."
e tu che ricordo bizzarro conservi? non dico come questo..ma qualcuno meno scandaloso ce l'avrai?? no?? vabbè raccontacelo lo stesso[porcello] siamo tutti curiosissimi..io poi che te lo dico a fare!