Report - 13/02/05 Altopiano del Renon - Bolzano

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Sunkmanitu tanka
00venerdì 18 febbraio 2005 10:50
Io e Roberto siamo giunti sull'Altipiano del Renon intorno alle 16:00 di sabato 12/02/05. Qui ci ha accolti Maurizio A. che, al caldo di un bar pasticceria, ci ha introdotto in quello che si è consacrato come il Regno dei Beccofrusoni di questo memorabile inverno. Ci ha parlato del Popolo dei Ciuffetti, della loro storia sull'altipiano, dei loro spostamenti, delle loro abitudini, degli avvistamenti fatti durante il giorno che si stava concludendo. Ciò non ha fatto altro che amplificare in noi l'attesa per l'indomani, in cui anche noi avremmo potuto vedere da vicino il Popolo dei Trilli nordici. Al bar siamo stati raggiunti da Mattia A., Paolo B., Horand M., Paolo P. e Silvana R. di ritorno dalla loro intensa giornata di osservazioni sull'altipiano e che, insieme ad altri amici, rivedremo il giorno successivo.

Il mattino del 13/02/05 il paesaggio era reso ancora più magico da una spolverata di neve caduta durante la notte. Mentre la foschia si dissolveva per fare spazio all'azzurro cielo ed al sole, i richiami della prime cince echeggiavano nell'aria e le montagne dolomitiche si delineavano nei loro contorni imponenti e maestosi. Come ci aveva preannunciato Maurizio, al punto stabilito, puntuali come ogni giorno, abbiamo contattato il primo gruppo di Beccofrusoni, più di quaranta, intenti a far scorpacciate di mele rinsecchite e marroni che erano cadute da alcuni alberi.
La realtà supera l'immaginazione: i Coda di Seta, così li chiamano i tedeschi, sono lì, a pochi metri da noi, incuranti della nostra presenza, splendidi nei colori che sembra abbiano fatto a gara per poter ornare il loro piumaggio, sembrano appena usciti dalle mani di un mirabile Demiurgo che li ha plasmati con la massima cura nei minimi particolari. Li guardo estasiato, l'emozione mi riempie l'anima, il sorriso si disegna sul mio viso, vedo la stessa espressione dipinta sul volto dei Birdwatchers presenti e capisco che lo stesso tipo di emozione pervade il loro animo. Tra gli stessi meli si aggira una Cesena, ma gli sguardi sono quasi tutti per loro, che riempiono l'aria con i loro trilli prima di alzarsi in volo compatto per allontanarsi verso nuove fonti di alimentazione.
Ci spostiamo anche noi attraverso l'altipiano guidati da Maurizio che sa dove cercare gli amici pennuti venuti dal Nord. Ed ecco che li contattiamo nuovamente, in una frazione vicina, questa volta sono in numero maggiore, ne conto 116 ma probabilmente sono di più. Sono nei pressi del giardino di una casa dove si sono nutriti di bacche e di insetti. Guardiamo i paffuti uccelli finché non si allontanano in gruppi verso la medesima direzione. Compare qualche Tordela ed alcuni Spioncelli, vediamo la prima coppia di Peppole per poi correre nei pressi di un altro giardino della medesima casa dove, su alcune betulle, sono posati dei Ciuffolotti, femmine e maschi, che con i loro colori accesi e contrastati riempiono i nostri obbiettivi. Sono presenti anche individui della sottospecie nominale provenienti anch'essi dal grande Nord. Compaiono Verdoni in canto, numerose Peppole e Fringuelli, grossi Frosoni, una Nocciolaia, un Falco pellegrino mobbato da due Cornacchie nere.
Intanto l'aria si riscalda, il sole ha sciolto la neve della notte ed i Beccofrusoni? Loro sono ora circa 150, sono nei pressi di alcuni meli che crescono in un giardino proprio in mezzo all'abitato, sono impegnati a nutrirsi delle mele che sono cadute a terra, si nutrono avidamente, mangiano neve, si contendono a becco aperto i bocconi migliori, si alzano in volo, ridiscendono… intanto le Cesene sono più numerose, le Cinciallegre e le Cinciarelle sono ovunque, si fanno vedere una Cincia dal ciuffo ed un Pettirosso. Li lasciamo continuare nelle loro attività. Prima di pranzo, becchiamo una Poiana in volteggio.
Nel primo pomeriggio andiamo a vedere le Piramidi di Terra: curiose formazione generate dall'azione congiunta dell'erosione e del peso di alcuni massi. Tra Ciuffolotti e Fringuelli, non mancano le Cince more, le Cince alpestri ed un primo Picchio rosso maggiore. Successivamente, dopo avere salutato Paolo e Silvana in partenza per la costa tirrenica, Mattia ci accompagna presso un lariceto: tra Peppole, Verdoni, Fringuelli, Picchi rossi maggiori, Cardellini, Merli, Cesene, qualche Beccofrusone, Picchi muratori, cince di tutte le specie si fanno ben osservare gli Organetti, i Crocieri ed, da pochi metri, un Rampichino alpestre: in certi momenti non sapevi dove guardare!
Con le ombre che si allungavano, siamo saliti intorno ai 1600 metri di quota e, in una pecceta, abbiamo richiamato la civetta nana nella speranza che il folletto dei boschi comparisse. Non si è fatta vedere, ma ha brevemente risposto al richiamo. In compenso si sono avvicinati una marea di cince, principalmente Cince more, ed un Picchio rosso maggiore innervositi dai richiami. Qui la neve faceva da padrona e, con l'avanzare del crepuscolo, il silenzio e la calma hanno steso i loro mantelli sul paesaggio incantato.

Nella mattinata del 14/02/'05, con una temperatura più rigida del giorno precedente, ci siamo preparati per la partenza senza però rinunciare ad alcune ore di osservazioni sotto la guida dell'incredibile Maurizio. All'uscita dell'albergo abbiamo osservato e fotografato alcuni Codibugnoli, soprattutto un individuo dalla testa chiara che ha conquistato la nostra attenzione come un possibile appartenente alla sottospecie nordica. Non mancavano alcune Cince bigie.
Maurizio ci ha guidato verso il luogo in cui potevamo salutare i Beccofrusoni, presso un cespuglio di rosa canina in cui si alimentavano. Li abbiamo anche visti impegnati in una abbeverata collettiva nel letto innevato di un ruscello. Si sono raccolti sui rami più alti di un albero, i trilli si sono fatti via via più forti, poi, in gruppetti, si sono allontanati festanti per continuare la loro giornata. Noi invece abbiamo fatto altre soste durante le quali abbiamo ricontattato Peppole, Frosoni, Ciuffolotti, Verdoni, Cesene, Merli, uno Scricciolo (ma solo come richiamo), Cinciallegre, Cinciarelle e Cince more. Abbiamo anche visto uno Sparviero in volo.
Dopo aver salutato e ringraziato Maurizio, a malincuore, siamo partiti per Roma lasciando l'altipiano con la certezza di aver vissuto un'esperienza indimenticabile: prima di arrivare a Bolzano abbiamo avuto comunque il tempo di vedere due Corvi imperiali.

Saluti a tutti e chi può vada sull'altipiano del Renon finché c'è tempo, lo spettacolo che vi aspetta merita veramente il viaggio.

[Modificato da fcvinci 13/03/2005 18.59]

Roberto
00venerdì 18 febbraio 2005 22:38
ALTOPIANO DEL RENON (BZ) 12 - 14 FEBBRAIO 2005
ALTOPIANO DEL RENON 12 - 14 FEBBRAIO 2005


Ciao a tutti.

Ebbene si, anche noi dalla lontana Roma, non abbiamo resistito al richiamo dei Beccofrusoni e quasi senza rendersene conto, abbiamo giorno dopo giorno alimentato il sogno che ci ha guidato sino all'altopiano.

Si va, non si va, intanto il male di stagione, l'influenza colpisce a tradimento e alla vigilia del viaggio, rimaniamo in due, il sottoscritto e Guido.
Ma il richiamo è troppo forte e l'altro virus, quello della beccofrusonite si fa largo e la voglia di vederli e sentire i loro trilli è inarrestabile.
Si va e dopo asfalto e ancora asfalto, entriamo nella fiaba.
Maurizio A. ci accoglie a Collalbo, la capitale del Regno dei coda di seta e nella luce ormai calante abbiamo il tempo di osservare il primo CROCIERE.
Nelle fiabe, tutto è più dolce e gli strudel di mela che gustiamo, lo confermano.
Poi viene la sera e dopo una bella e fredda passeggiata notturna. andiamo a coricarci, ma l'eccitazione per il domani è forte e quando viene l'alba, dopo una notte quasi in bianco, si teme di non farcela.
Ma ormai ci siamo, ci dirigiamo verso il punto d' incontro e lì troviamo i BECCOFRUSONI e Maurizio; non ho parole, siamo tutti in estasi, sono splendidi, incredibilmente belli e con i loro trilli, ci spingono nelle fiabe nordiche.
Mi sento felice e appagato e guardando i volti di tutti coloro che mi sono vicini, comprendo che stiamo vivendo un'emozione che per quanto i report di tutti quelli che ci hanno preceduto ci avevano fatto immaginare, non ci aspettavamo così intensa e profonda e sono grato a questo tam, tam che mi ha spinto sin quì.
Poi dopo la visione di una bella Cesena, di Cinciarelle e Cinciallegre e di alcune Cornacchie nere, i coda di seta si involano e noi, guidati magistralmente da Maurizio li inseguiamo per tutto l'altopiano.
Li ritroviamo, sono almeno un centinaio e nel silenzio totale il loro trillo riempie l'aria di suoni che ci incantano.
Nella spianata panoramica vicina, abbiamo l'opportunità di osservare CIUFFOLOTTI, CIUFFOLOTTI DI KOMI, PEPPOLE, FROSONI, TORDELE, uno SPIONCELLO, una NOCCIOLAIA, CINCIE BIGIE E ALPESTRI e un PELLEGRINO.
Si raggiunge poi un meleto e lì, ci sono circa 150 BECCOFRUSONI trillanti, che scendono dagli alberi, si alimentano, risalgono e il fruscio delle loro ali strega definitivamente noi, gruppo di Bw estasiati che non siamo altro.
Tornando verso le auto, abbiamo l'opportunità di osservare CINCIE MORE e CINCIE DAL CIUFFO, Verdoni e una bella Poiana.
Dopo una pausa ristoratrice, Mattia A. guida noi, Paolo P. e Silvana R. a vedere le piramidi di terra e lungo il sentiero osserviamo un REGOLO, un PICCHIO ROSSO MAGGIORE e un CIUFFOLOTTO.
Paolo e Silvana, compagni di emozioni ci salutano per iniziare il loro viaggio di ritorno e noi insieme a Mattia ci dirigiamo vicino alla stazione di Collalbo, dove in circa quaranta minuti dalla 15,30 alle 16,10 abbiamo l'opportunità di osservare ORGANETTI, CROCIERI, PICCHI ROSSI MAGGIORI, un RAMPICHINO ALPESTRE, un Picchio Muratore e ancora Verdoni, Fringuelli e Cardellini.
Non ancora sazi, saliamo nelle foreste di conifere e a circa 1600 mt. di altitudine iniziamo a percorrere un innevato sentiero alla ricerca della CIVETTA NANA.
Non abbiamo avuto la fortuna di vederla, ma ha risposto ai richiami di Mattia e anche quel momento, ormai al tramonto di un giorno da sogno, mi terrà per sempre compagnia.
Il giorno dopo, 14 febbraio, dopo aver sentito il richiamo del PICCHIO VERDE dal balcone dell'albergo, uscendo notiamo sugli alberi antistanti, un CODIBUGNOLO dalla testa particolarmente chiara, che appare della sottospecie Nord Europea, fotografato da Maurizio e da me.
Ma sull'Altopiano le sorprese non finiscono mai e Maurizio ci guida sino ad un torrente dove assistiamo ad una scena splendida: i BECCOFRUSONI che scendono rapidi dagli alberi, per abbeverarsi tutti compostamente allineati.
Osserviamo poi uno SPARVIERO, ma come tutte le favole anche la nostra sta per finire e dopo un caldo saluto con Maurizio riprendiamo la strada di casa e scendendo verso Bolzano avvistiamo due CORVI IMPERIALI.

Un saluto e ancora mille ringraziamenti per la calorosa accoglienza a Maurizio A. che spero non migri insieme ai Beccofrusoni, e agli appassionati Bw di Bolzano, Mattia A. e Paolo B. e a Horand M. di Longomoso.

Un caldo saluto a Paolo P. e Silvana R. con i quali abbiamo scambiato intense emozioni e a tutti coloro che hanno vissuto insieme a noi queste indimenticabili giornate.

Se qualcuno è ancora incerto sull'andare, spero di aiutarlo a volare migrando verso l'altopiano abitato da queste splendide creature.


Saluti e Buon BW a tutti.


Roberto
fcvinci
00sabato 19 febbraio 2005 09:12
Meraviglioso!
Beh, ragazzi, devo dire che è la prima volta che in questo forum vengano citate le specie indicate, non sempre facili da vedere, come il Beccofrusone, tra l'altro in quantità eccezionali, il Crociere e anche le varie cincie.
Immagino la vostra fibrillazione alla vista di tanta bellezza naturale immersi nelle maestose dolomiti innevate.
Complimenti! E chi ha rinunciato per l'influenza penso proprio che si sia perso qualcosa per non dire di aver rosicato!

BUON BW

by Vincenzo

[Modificato da fcvinci 19/02/2005 9.22]

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