Religione, Bosi (Udc): no a intese Governo con testimoni di Geova

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brunodb2
00giovedì 15 marzo 2007 17:10
Religione, Bosi (Udc): no a intese Governo con testimoni di Geova

Lo schema di intesa del Governo con i Testimoni di Geova sono preoccupanti. Alcuni aspetti di questa congregazione, in particolare la discutibile disciplina e organizzazione interna, sono tali da qualificarla come una setta”.

Lo dichiara in una nota Francesco Bosi (Udc), che annuncia una conferenza stampa per mercoledì 21 (alle ore 11) nella Sala Stampa della Camera (in Via della Missione), con il capogruppo Udc della Camera, Luca Volonté, della vice presidente della Commissione Affari Sociali di Montecitorio, Luisa Santolini, e del presidente Onap (Osservatorio nazionale contro gli abusi psicologici) Patrizia Santovecchi.

“Quest’intesa provoca un forte allarme sociale - sostiene Bosi - specialmente nelle famiglie che hanno adepti fra i propri congiunti. L’attribuzione del titolo di ‘Confessioni religiose’ ad alcune particolari organizzazioni - conclude - merita maggior rigore e attenzione”.



Fonte:
www.noipress.it/attualita/dettaglioNews.asp?ID_NEWS=3188

Ciao [SM=x570892]

Bruno
Gocciazzurra
00giovedì 15 marzo 2007 17:45
Evvaiiiiiiiiii
Vitale
00venerdì 16 marzo 2007 13:27
Andiamoci piano con gli evvaiiiiiii ...

ICN-News 15/03/07

Approvazione intese - Maselli:“Un fatto estremamente positivo”
Il Governo approva otto Intese con confessioni religiose
Soddisfazione del presidente della FCEI Maselli
www.icn-news.com/live/index.php?pg=011&id=1173940193

Roma (NEV) – “Un fatto estremamente positivo”. Così il pastore Domenico Maselli, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), si è espresso riguardo all'approvazione da parte del Consiglio dei ministri, avvenuta il 7 marzo scorso, di sei Intese con altrettante confessioni religiose e due modifiche di vecchie Intese. Una volta firmate dal Presidente del Consiglio e dai responsabili rappresentanti le varie confessioni, formeranno oggetto di specifici disegni di legge da sottoporre al Parlamento. Per Maselli è, prima di tutto, significativo che “questa approvazione sia avvenuta pochi giorni dopo la sigla delle Intese stesse da parte del sottosegretario Enrico Letta (ndr: vedi NEV 08/07), benché vi sia stata nel frattempo una crisi di governo. Ciò dimostra la volontà di accelerare l'iter delle medesime Intese. In secondo luogo, si tratta di un fatto molto importante anche per la sua dimensione, dal momento che raddoppia il numero delle Intese finora approvate e riguarda una notevole quantità di cittadini e residenti. Infine, con questi provvedimenti si esce dalle confessioni religiose giudeo-cristiane per riguardare anche culti orientali, ora però attivamente presenti nel paese. L'auspicio è che i prossimi adempimenti, cioè la firma e poi l'approvazione delle Camere, possano avvenire nel tempo più breve possibile”.
La normativa che ancora oggi trova applicazione è quella sui “culti ammessi”: la legge del 24 giugno 1929 (n. 1159) ed il relativo regolamento di attuazione approvato con Regio Decreto il 28 febbraio del 1930 (n. 289), che, con alcune sentenze, la Corte Costituzionale ha reso conforme al dettato costituzionale come delineato nel 1948. A tale normativa si sostituiscono, per le confessioni che abbiano stipulato un'Intesa con lo Stato, le leggi con cui gli accordi stessi, o le Intese, divengono operanti nel nostro ordinamento giuridico.
Le nuove Intese approvate dal Consiglio dei ministri riguardano: la Chiesa Apostolica in Italia, la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni, la Sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia, l'Unione induista italiana, la Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova e l'Unione buddista italiana. Le due modifiche a Intese già esistenti riguardano: la Chiesa evangelica valdese (Unione delle chiese valdesi e metodiste), che consentirà di accedere anche alle quote non espresse dai contribuenti dell’otto per mille dell’Irpef, e l'Unione italiana delle Chiese cristiane avventiste, per il riconoscimento dei titoli di studio rilasciati dall'Istituto di cultura biblica avventista di Firenze.
Viene così ripreso il percorso sancito dall'articolo 8 della Costituzione, per una regolazione dei rapporti dello Stato con le confessioni religiose, così da garantire la loro compatibilità con l'ordinamento giuridico italiano e con i principi costituzionali.

Vitale

(emiro)
00venerdì 16 marzo 2007 14:15
Ma a chi dobbiamo credere allora ?

Assolutamente mi rifiuto di pensare che il Governo conceda l'otto per mille a una pseudo-religione dove regna solo ipocrisia allo stato puro !!!
perchè quelle persone non si fanno un giro su questo forum ?
PERCHE' NON SI INFORMANO PRIMA ??

Invece di fermare questo scempio lo incoraggiano ancora di più !
[SM=g27812] [SM=g27812] [SM=g27812]

Vitale
00venerdì 16 marzo 2007 15:30
Re:

Scritto da: (emiro) 16/03/2007 14.15
Ma a chi dobbiamo credere allora ?

Assolutamente mi rifiuto di pensare che il Governo conceda l'otto per mille a una pseudo-religione dove regna solo ipocrisia allo stato puro !!!
perchè quelle persone non si fanno un giro su questo forum ?
PERCHE' NON SI INFORMANO PRIMA ??

Invece di fermare questo scempio lo incoraggiano ancora di più !
[SM=g27812] [SM=g27812] [SM=g27812]


La Politica non ha confini neanche per CCTG che "dovrebbe" essere apolitica.
Maselli è sempre stato dalla loro parte www.confronti.net/EDITORIALI/liberta-religiosa-finalmente-...
www.uniurb.it/giornalismo/lavori/melis/Valentina/intervi...
20 luglio 2000 www.camera.it/_dati/leg13/lavori/bollet/200007/0720/html/01//com...
Intesa tra lo Stato e la Congregazione cristiana dei testimoni di Geova.
C. 7043 Governo.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame.

Domenico MASELLI (DS-U), relatore, richiamate le considerazioni svolte in premessa all'illustrazione del disegno di legge che recepisce l'intesa tra lo Stato e l'Unione buddhista italiana, sottolinea che la Congregazione cristiana dei testimoni di Geova, già elevata ad ente morale nel 1986, aveva chiesto fin dal 1980 di concludere un'intesa con lo Stato italiano e che le conseguenti trattative sono iniziate nel 1997.
Illustra quindi il contenuto del disegno di legge, analogo a quello relativo all'intesa con l'Unione buddhista italiana.
Ribadisce conclusivamente l'esigenza di pervenire alla sollecita approvazione del disegno di legge recante norme sulla libertà religiosa.

Rosa JERVOLINO RUSSO, presidente, condivide la necessità di riprendere, dopo la sospensione estiva dei lavori, l'esame del disegno di legge recante norme sulla libertà religiosa, il cui iter peraltro si trova in una fase molto avanzata. Pur rilevando che il bilancio dell'attività della Commissione fino a questo momento è molto positivo, esprime rammarico per la mancata conclusione dell'esame sia di tale provvedimento sia del disegno di legge recante norme in materia di diritto d'asilo.

Alberto LEMBO (AN) preannuncia che, alla ripresa dei lavori dopo la sospensione estiva, chiederà formalmente che la Commissione proceda ad audizioni mirate ad accertare se si possa parlare di vere e proprie confessioni religiose con riferimento all'Unione buddhista italiana ed alla Congregazione cristiana dei testimoni di Geova. Si tratta, infatti, di un dato non pacifico, che merita di essere adeguatamente approfondito.

Rosa JERVOLINO RUSSO, presidente, assicura che la richiesta del deputato Lembo sarà tenuta nella dovuta considerazione alla ripresa dell'attività parlamentare dopo la pausa estiva.

Carlo Amedeo GIOVANARDI (misto-CCD), nell'associarsi alla richiesta del deputato

Vedi Post: 2045
freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=47801&idd=6651

La preoccupazione è che si vuole concludere ancora prima che la legge sulla Libertà Religiosa finisca il suo decorso.

[SM=x570892] Vitale

=omegabible=
00venerdì 16 marzo 2007 16:58
Re X Vitale
L'unica cosa certa che traspare da quanto da te postato è che pensavano assiduamente alle ferie estive!!!!!....purtroppo. [SM=g27812] omega [SM=g27825]
Vitale
00venerdì 4 maggio 2007 11:27
OTTO PER MILLE ALLO STATO

...L'ADUC: UNA GESTIONE DA SCANDALO NELLO SCANDALO

L'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori denuncia le storture nell'utilizzo dell'otto per mille devoluto allo Stato dai contribuenti.

FIRENZE - Pubblichiamo la nota diffusas dall'Aduc relativa all'otto per mille allo Stato: "L'otto per mille, il contributo obbligatorio che viene stornato dalla nostra denuncia dei redditi (anche se non diamo alcuna indicazione) verso alcune confessioni religiose (a) o, in alternativa verso lo Stato, non smette mai di stupire.
Probabilmente, nato male, da un punto di vista amministrativo, fiscale e politico, non poteva che continuare a generare "mostri". Nello scandalo ora si e' insinuato un altro scandalo. Quello principale e' bifronte:

1) la devoluzione di questa quota della denuncia dei propri redditi anche per chi non da' indicazioni, seguendo le indicazioni percentuali di chi si e' invece espresso;
2) la presenza dello Stato tra i destinatari, oltre a sei confessioni religiose, quasi che il medesimo Stato volesse offrire una sponda al contribuente obbligato ma riottoso a devolvere ad una confessione (in termini "spicci" si dice: salvarsi la faccia).

Lo scandalo nello scandalo e' nel come lo Stato gestisce i fondi che dovrebbe utilizzare per iniziative su fame nel mondo, calamita' naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione di beni culturali.

Gia' lascio' perplessi l'uso di questi fondi negli anni 1999, 2000 e 2001 per le missioni militari all'estero, in ambito Nato e non.
Ma dopo una corretta erogazione negli anni 2002 e 2003, ecco che nel 2004 lo Stato si e' autoscippato ben 80 milioni di euro dalla somma spettantegli per far fronte a urgenti impegni statutari correnti o straordinari; sempre 80 milioni autoscippati nel 2005, mentre nel 2006 diventano 85 milioni.
In percentuale: nel 2004 e nel 2005 e' l'87,14% del totale ricevuto grazie alle indicazioni dei cittadini; il 94,74% nel 2006.

Quindi, il contribuente che credeva di devolvere le proprie tasse per un certo uso da parte dello Stato, e' stato preso in giro: "Il Presidente del Consiglio dei Ministri … visto l'art. 48 della L. 222/1985 … visto il DPR 76/1998 … fa come gli pare"... questo potrebbe essere il riassunto della gestione dell'otto per mille statale in questi anni.

Cercare i dati, confrontarli, metterli insieme, renderli intellegibili ai piu', proprio li' dove sembra che il legislatore abbia operato perche' non lo fossero, e' una sorta di opera magna, a cui ci dedichiamo da tempo grazie alla nostra specifica collaboratrice Annapaola Laldi, con la rubrica quindicinale "La Pulce nell'Orecchio" che proprio nell'edizione odierna affronta, con dovizia di particolari, questo scandalo nello scandalo.
(a) per il momento continuano ad essere queste: 1) Chiesa cattolica romana; 2) Valdesi; 3) Ebrei; 4) Luterani; 5) Avventisti; 6) Assemblee di Dio in Italia (ADI).
Le nuove confessioni che dovrebbero usufruirne, devono ancora essere ratificate dal Parlamento: mormoni e induisti, testimoni di Geova e buddisti, piu' altre quattro confessioni minori; mentre rimangono sempre in lista d'attesa i buddisti Soka Gakkai.
Giovedì 3 Maggio 2007 08:35
www.viaroma100.net/notizia.php?id=10117&type=4

Vitale
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