Ogni tanto anche la Lega ne fa una giusta: la Giunta Comunale di Trento ha deliberato in un'Ordinanza di sanzionare con multe di 500 Euro il getto di cicche per terra. La ragione, come hanno spiegato i dirigenti comunali è la necessità di mantenere in condizioni decorose le pavimentazioni " a ventaglio" in cubetti di porfido che caratterizzano le aree pedonali del centro storico.
L'Ordinanza si affianca a provvedimenti analoghi presi in altre città italiane, da Varese a Parma e a Salerno, e rivolte non solo alle cicche delle "bionde", ma anche ai chewing-gum (avete presente in che stato è il tratto più orientale di via San Vincenzo?)e ai graffitari (idem come sopra: avete presente le facciate dei palazzi di San Vincenzo - anche di molte strade del centro?)
Questi provvedimenti mi trovano nettamente favorevole: per troppi anni è stata ritenuta anticonformista, trasgressiva, "di sinistra" ogni mancanza di senso civico. Guardando le cose con gli occhi privi di pregiudizi ideologici, questi aspetti appaiono per ciò che sono: degrado urbano e mancanza di senso di appartenza, disprezzo della proprietà comune, apologia dei cazzi propri eletta a sistema: si comincia gettando la cicca e imbrattando i muri, si prosegue parcheggiando in seconda fila e sul marciapiede, si finisce evadendo il fisco e i contributi e sorpassando a destra. E chi eccepisce qualcosa "è un talebano represso".
E' tempo che certi comportamenti vengano rimessi in riga. E ricordo che i vecchi militanti di sinistra non erano per nulla indulgenti verso certe forme di "esuberanza" giovanile: ricordo un gruppo di ragazzotti attaccabrighe "ricondotti a miti consigli" dal servizio d'ordine durante una festa di partito e cacciati a calci nel sedere. E poi, massicci e tranquilli, rivolti agli astanti: "Grassie compagni, non è successo propio niente, grassie, la festa continua, andate pure, faccio appello alla vostra intelligensa...
"
E' stata una certa sinistra salottiera a diffondere idee sbagliate.