Regno e Cavalieri

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nickS4R
00giovedì 26 aprile 2007 20:23
C'era una volta...
tanto tempo fà, in un regno, ai confini del mondo conosciuto, uno sparuto gruppo di cavalieri che decisero di mettere ordine in quel regno.
Prese le decisioni gli indomi cavalieri si divisero e si diressero ai quattro angoli del regno.
Questi cavalieri,
diversi per costume e passato, si unirono sotto lo stesso stemma e pur mantenendo i propri insegnamenti si profusero per il bene comune, unire i restanti allo stesso verbo.
Portarono con loro la conoscenza e la parola e la diffussero alla multidutine, che ignara e solitaria, girovagava per il regno.
Rimasero lontano da casa per diversi anni, tanti anni, così tanti che solo pochi si ricordarono di loro e quei pochi, alla vista di quanto realizzato, rimasero silenti.
Questi cavalieri,
ancora oggi insieme, riuscirono nel loro intento e adesso, ordine e amicizia, sono le parole di quanti credettero e seguirono gli indomi cavalieri.

segue....

@armaduck@
00venerdì 27 aprile 2007 09:45
Re Artù e la tavola rotonda
Qui ormai siamo alla filosofia pura!! Ordine e amicizia che paroloni [SM=g28002] Ordine nel rispettare le gerarchie ( parlo di quelle dettate dalle pieghe!!) e amicizia quella che lega quattro amici indomiti sulle loro cavalcature (rombanti nel nostro caso..marmitte in carbonio permettendo [SM=g27994] )! Nick ti riferivi a questo?
mister bol
00venerdì 27 aprile 2007 10:19
Re:


Antonio.il Che
00venerdì 27 aprile 2007 10:21
"Che" bel racconto . . .
Complimenti Nick . . . averci lasciato con la suspense . . . del piacere, del racconto . . . !!!

Spero solo che questo "interesse / tensione verso l'esito della vicenda", non ci logori. Come non darti ragione . . . la suspense è una componente fondamentale del piacere della lettura. Complimenti !!!

"Ordine ed Amicizia"


due sostantivi di spessore che lasciano presagire il perseguire, con devozione, una giusta causa, tipico dei cavalieri.


p.s.

"". . . chiediamo il giusto riconoscimento così come siamo pronti ad accettare qualunque critica competente e motivata.
Siamo cavalieri, e non abbiamo paura.""

Scusate . . . mi sono lasciato trascinare con enfasi della lettura !!! Non lo faccio più . . .




[Modificato da Antonio.il Che 27/04/2007 13.26]

nickS4R
00venerdì 27 aprile 2007 15:22
Regno e Cavalieri

Ogniuno di noi con fantasia e colore può proseguire nello scritto. Aggiungeremo i racconti, cosi da creare una favola come noi vorremmo che fosse.

segue...
@armaduck@
00venerdì 27 aprile 2007 17:42
Cavalieri
..e come cavalieri stenderemo i nostri mantelli al passaggio di dolci pulzelle..e Parsifal ci darà la grande novella del Graal ritrovato!! E sarà primavera sul mondo e la luce inonderà il nostro lungo cammino in quel disordinato divenire che è la nostra vita. [SM=g27995] ....segue
BENNY1000i.e.
00venerdì 27 aprile 2007 20:42
Si racconta che nei periodi di maggior crisi, quando la fine del mondo sembra vicina, l’umanità può contare solo su una schiera di valorosi cavalieri, devoti ad Atena e protettori della giustizia: I Cavalieri dello Zodiaco. Ogni cavaliere rappresenta una costellazione ed una sola, ed ogni cavaliere è protetto da una speciale armatura, in base al materiale della quale i cavalieri si dividono in Cavalieri di Bronzo, Cavalieri d’Argento e Cavalieri d’oro. Questi ultimi sono i più potenti e rappresentano le dodici costellazioni dello zodiaco. Esistono infine alcuni cavalieri neri, guerrieri oscuri e nemici di Atena e della giustizia.









[Modificato da BENNY1000i.e. 27/04/2007 20.43]

nickS4R
00lunedì 30 aprile 2007 08:34
Re:
I cavalieri, uomini generosi, lasciarono le umane faccende e indossate le armature risposero all’appello.
Chi? Si chiesero i Saggi Populi, chi poteva ambire alla guida dello sparuto gruppo? La scelta cadde su un cavaliere, chiamato “ Il Giusto”; così chiamato perché giusto nel giudicare, paziente con i deboli, deciso con i forti e conosciuto in tutto il regno per sua fierezza e generosità d’animo.
Aveva l’aspetto altero, i lineamenti pronunciati e lo sguardo sempre rivolto all’orizzonte, costui ebbe il compito di radunare a se i migliori della Sacra Populi e sotto le insegne dello Stemma Aquilino cercò i consensi. Solamente chi dimostrò altrettanta fierezza ebbe l’onore di seguire il primo.

segue...
mister bol
00lunedì 30 aprile 2007 13:57
“Devi sapere, o Principe, che tra gli anni in cui gli oceani inghiottirono Atlantide e le sue radiose città, e gli anni dell'avvento dei Figli di Aryas, ci fu un'Età mai sognata in cui splendidi regni si stendevano sul mondo come azzurri mantelli sotto le stelle: Nemedia, Ophir, Brythunia, Hyperborea.….Ma il regno più superbo del mondo era Aquilonia, che dominava suprema il sognante occidente. Qui giunse Conan il Cimmero, dai capelli bruni e gli occhi cupi, la spada in mano: un predone, un saccheggiatore con gigantesche melanconie e gigantesche allegrie, venuto a calpestare sotto i suoi sandali i troni di ogni terra incastonati di gemme”.
(seguirà?)
Antonio.il Che
00lunedì 30 aprile 2007 16:39
'Sono leoni in guerra e agnelli pieni di dolcezza nelle loro case. Sono rudi cavalieri nel corso delle spedizioni militari ma simili a eremiti nelle chiese. Sono duri e feroci contro i nemici di Dio e prodighi di carità verso gli uomini pii e timorati di Cristo.......e tutte le volte che i cavalieri erano chiamati alla battaglia, essi domandavano non quanti fossero i nemici, ma in che luogo si trovassero..........' Jacques de Vitry Histoire des Croisades



. . . ai giorni del D.C.M.

il comando dell'Ordine ha sede a Messina ed è proprio qui che troviamo il Maestro, vero e proprio governatore della milizia. Pur occupandosi di tutte le questioni riguardanti l'ordine, il suo potere non è 'assoluto' ma molto spesso vincolato al consenso del direttivo, dei soci fondatori. Non è questa una novità, è una consuetudine delle associazioni che raramente lasciano spazio ad autoritarismi di qualsiasi tipo. In caso di impedimenti o assenze il Maestro è sostituito dal Siniscalco, il Maresciallo "in nero Mr. Black". Accanto a queste figure troviamo il Commendatore del Regno, tale "Armaduck" che si occupava anche delle funzioni di tesoreria e amministrazione. Il Commendatore della Città di Messina, "mauri 992" che assolve il primario compito di dirottare e consigliare i pellegrini nei luoghi caretteristici notturni. Il Commendatore di Concessionaria, che governa le terre della provincia. Il Commendatore dei Cavalieri, dignitario dell'Ordine, tutti disciplinati dallo statuto che ne regola funzioni e poteri.

I Cavalieri assciati si suddividono in amici e societari che ricoprono le funzioni assegnate in base alle loro ambizioni. Oltre a queste distinzioni, l'ordine può contare su un elevato numero di Fratelli Amici, vere e proprie maestranze per i cosiddetti "tour".

p.s.

"". . . chiediamo il giusto riconoscimento così come siamo pronti ad accettare qualunque critica competente e motivata.
Siamo cavalieri, e non abbiamo paura.""

[Modificato da Antonio.il Che 30/04/2007 16.47]

nickS4R
00lunedì 30 aprile 2007 19:34
Arrivò maestosamente in groppa al suo destriere, uno splendido puro sangue dal colore nero, più nero della notte più buia, un cavallo stupendo, figlio di quella valle chiamata Borghi Panigali, conosciuta in tutto il regno come la valle dei cento cavalli. Egli fu il secondo a rispondere all’appello e per questo lo chiamarono “ Il Seguente”, colui che seguì chi la ragione possiede.
Come il suo cavallo, il Cavaliere, indossava le insegne nere, così da restare un ricordo perenne nelle umane menti e portava lo scudo dei suoi avi, chiamati i Thor, della contea di StanJack. Anche Lui apparteneva alla Sacra Populi e anche Lui s’inginocchiò davanti le insegne dello Stemma Aquilino, come, prima di Lui fece “Il Giusto”.

segue...
.Edelweiss.
00mercoledì 2 maggio 2007 23:41
Mi piace l'idea di raccontare le gesta di cavalieri...a proposito mi ero permessa di pensare ad un inizio secondo me più adatto... [SM=g27988] [SM=g27988]

"Le donne, i Cavalieri,
l'Arme, gli Amori,
le audaci imprese
io canto"....


Chiaramente non sono parole mie...però le vedo molto bene per iniziare il racconto di queste gesta...
=ahamiah=
00giovedì 3 maggio 2007 09:38

C'era una volta...
tanto tempo fà, in un regno, ai confini del mondo conosciuto, uno sparuto gruppo di cavalieri che decisero di mettere ordine in quel regno.
Prese le decisioni gli indomi cavalieri si divisero e si diressero ai quattro angoli del regno.
Questi cavalieri,
diversi per costume e passato, si unirono sotto lo stesso stemma e pur mantenendo i propri insegnamenti si profusero per il bene comune, unire i restanti allo stesso verbo.
Portarono con loro la conoscenza e la parola e la diffussero alla multidutine, che ignara e solitaria, girovagava per il regno.
Rimasero lontano da casa per diversi anni, tanti anni, così tanti che solo pochi si ricordarono di loro e quei pochi, alla vista di quanto realizzato, rimasero silenti.
Questi cavalieri,
ancora oggi insieme, riuscirono nel loro intento e adesso, ordine e amicizia, sono le parole di quanti credettero e seguirono gli indomi cavalieri. ......e come cavalieri stenderemo i nostri mantelli al passaggio di dolci pulzelle..e Parsifal ci darà la grande novella del Graal ritrovato!! E sarà primavera sul mondo e la luce inonderà il nostro lungo cammino in quel disordinato divenire che è la nostra vita..... Si racconta che nei periodi di maggior crisi, quando la fine del mondo sembra vicina, l’umanità può contare solo su una schiera di valorosi cavalieri, devoti ad Atena e protettori della giustizia: I Cavalieri dello Zodiaco. Ogni cavaliere rappresenta una costellazione ed una sola, ed ogni cavaliere è protetto da una speciale armatura, in base al materiale della quale i cavalieri si dividono in Cavalieri di Bronzo, Cavalieri d’Argento e Cavalieri d’oro. Questi ultimi sono i più potenti e rappresentano le dodici costellazioni dello zodiaco. Esistono infine alcuni cavalieri neri, guerrieri oscuri e nemici di Atena e della giustizia......I cavalieri, uomini generosi, lasciarono le umane faccende e indossate le armature risposero all’appello.
Chi? Si chiesero i Saggi Populi, chi poteva ambire alla guida dello sparuto gruppo? La scelta cadde su un cavaliere, chiamato “ Il Giusto”; così chiamato perché giusto nel giudicare, paziente con i deboli, deciso con i forti e conosciuto in tutto il regno per sua fierezza e generosità d’animo.
Aveva l’aspetto altero, i lineamenti pronunciati e lo sguardo sempre rivolto all’orizzonte, costui ebbe il compito di radunare a se i migliori della Sacra Populi e sotto le insegne dello Stemma Aquilino cercò i consensi. Solamente chi dimostrò altrettanta fierezza ebbe l’onore di seguire il primo....... “Devi sapere, o Principe, che tra gli anni in cui gli oceani inghiottirono Atlantide e le sue radiose città, e gli anni dell'avvento dei Figli di Aryas, ci fu un'Età mai sognata in cui splendidi regni si stendevano sul mondo come azzurri mantelli sotto le stelle: Nemedia, Ophir, Brythunia, Hyperborea.….Ma il regno più superbo del mondo era Aquilonia, che dominava suprema il sognante occidente. Qui giunse Conan il Cimmero, dai capelli bruni e gli occhi cupi, la spada in mano: un predone, un saccheggiatore con gigantesche melanconie e gigantesche allegrie, venuto a calpestare sotto i suoi sandali i troni di ogni terra incastonati di gemme”.....Arrivò maestosamente in groppa al suo destriere, uno splendido puro sangue dal colore nero, più nero della notte più buia, un cavallo stupendo, figlio di quella valle chiamata Borghi Panigali, conosciuta in tutto il regno come la valle dei cento cavalli. Egli fu il secondo a rispondere all’appello e per questo lo chiamarono “ Il Seguente”, colui che seguì chi la ragione possiede.
Come il suo cavallo, il Cavaliere, indossava le insegne nere, così da restare un ricordo perenne nelle umane menti e portava lo scudo dei suoi avi, chiamati i Thor, della contea di StanJack. Anche Lui apparteneva alla Sacra Populi e anche Lui s’inginocchiò davanti le insegne dello Stemma Aquilino, come, prima di Lui fece “Il Giusto”. .....

continua..


ps bravi [SM=g28002] oltre che centauri ottimi scrittori [SM=g27985] ..

[Modificato da =ahamiah= 03/05/2007 9.45]

mauri-992
00giovedì 3 maggio 2007 09:45
Re:

Scritto da: =ahamiah= 03/05/2007 9.38


C'era una volta...
tanto tempo fà, in un regno, ai confini del mondo conosciuto, uno sparuto gruppo di cavalieri che decisero di mettere ordine in quel regno.
Prese le decisioni gli indomi cavalieri si divisero e si diressero ai quattro angoli del regno.
Questi cavalieri,
diversi per costume e passato, si unirono sotto lo stesso stemma e pur mantenendo i propri insegnamenti si profusero per il bene comune, unire i restanti allo stesso verbo.
Portarono con loro la conoscenza e la parola e la diffussero alla multidutine, che ignara e solitaria, girovagava per il regno.
Rimasero lontano da casa per diversi anni, tanti anni, così tanti che solo pochi si ricordarono di loro e quei pochi, alla vista di quanto realizzato, rimasero silenti.
Questi cavalieri,
ancora oggi insieme, riuscirono nel loro intento e adesso, ordine e amicizia, sono le parole di quanti credettero e seguirono gli indomi cavalieri. ......e come cavalieri stenderemo i nostri mantelli al passaggio di dolci pulzelle..e Parsifal ci darà la grande novella del Graal ritrovato!! E sarà primavera sul mondo e la luce inonderà il nostro lungo cammino in quel disordinato divenire che è la nostra vita..... Si racconta che nei periodi di maggior crisi, quando la fine del mondo sembra vicina, l’umanità può contare solo su una schiera di valorosi cavalieri, devoti ad Atena e protettori della giustizia: I Cavalieri dello Zodiaco. Ogni cavaliere rappresenta una costellazione ed una sola, ed ogni cavaliere è protetto da una speciale armatura, in base al materiale della quale i cavalieri si dividono in Cavalieri di Bronzo, Cavalieri d’Argento e Cavalieri d’oro. Questi ultimi sono i più potenti e rappresentano le dodici costellazioni dello zodiaco. Esistono infine alcuni cavalieri neri, guerrieri oscuri e nemici di Atena e della giustizia......I cavalieri, uomini generosi, lasciarono le umane faccende e indossate le armature risposero all’appello.
Chi? Si chiesero i Saggi Populi, chi poteva ambire alla guida dello sparuto gruppo? La scelta cadde su un cavaliere, chiamato “ Il Giusto”; così chiamato perché giusto nel giudicare, paziente con i deboli, deciso con i forti e conosciuto in tutto il regno per sua fierezza e generosità d’animo.
Aveva l’aspetto altero, i lineamenti pronunciati e lo sguardo sempre rivolto all’orizzonte, costui ebbe il compito di radunare a se i migliori della Sacra Populi e sotto le insegne dello Stemma Aquilino cercò i consensi. Solamente chi dimostrò altrettanta fierezza ebbe l’onore di seguire il primo....... “Devi sapere, o Principe, che tra gli anni in cui gli oceani inghiottirono Atlantide e le sue radiose città, e gli anni dell'avvento dei Figli di Aryas, ci fu un'Età mai sognata in cui splendidi regni si stendevano sul mondo come azzurri mantelli sotto le stelle: Nemedia, Ophir, Brythunia, Hyperborea.….Ma il regno più superbo del mondo era Aquilonia, che dominava suprema il sognante occidente. Qui giunse Conan il Cimmero, dai capelli bruni e gli occhi cupi, la spada in mano: un predone, un saccheggiatore con gigantesche melanconie e gigantesche allegrie, venuto a calpestare sotto i suoi sandali i troni di ogni terra incastonati di gemme”.....Arrivò maestosamente in groppa al suo destriere, uno splendido puro sangue dal colore nero, più nero della notte più buia, un cavallo stupendo, figlio di quella valle chiamata Borghi Panigali, conosciuta in tutto il regno come la valle dei cento cavalli. Egli fu il secondo a rispondere all’appello e per questo lo chiamarono “ Il Seguente”, colui che seguì chi la ragione possiede.
Come il suo cavallo, il Cavaliere, indossava le insegne nere, così da restare un ricordo perenne nelle umane menti e portava lo scudo dei suoi avi, chiamati i Thor, della contea di StanJack. Anche Lui apparteneva alla Sacra Populi e anche Lui s’inginocchiò davanti le insegne dello Stemma Aquilino, come, prima di Lui fece “Il Giusto”. .....

continua..





Questa l'ho già letta?!?!?! ahiaihaihahahaihaiahaihaa
Antonio.il Che
00giovedì 3 maggio 2007 10:36
Re:
"Le donne, i Cavalieri,
l'Arme, gli Amori,
le audaci imprese
io canto"....


AVANTI . . . RACCONTA ANCHE TU LE GESTA DEI CAVALIERI




Scritto da: .Edelweiss. 02/05/2007 23.41
Mi piace l'idea di raccontare le gesta di cavalieri...a proposito mi ero permessa di pensare ad un inizio secondo me più adatto... [SM=g27988] [SM=g27988]

"Le donne, i Cavalieri,
l'Arme, gli Amori,
le audaci imprese
io canto"....


Chiaramente non sono parole mie...però le vedo molto bene per iniziare il racconto di queste gesta...

=ahamiah=
00giovedì 3 maggio 2007 13:51
Re: Re:

Scritto da: mauri-992 03/05/2007 9.45




Questa l'ho già letta?!?!?! ahiaihaihahahaihaiahaihaa



certo che si..ho solo riunito il racconto [SM=g27996] [SM=g27996]
mister bol
00giovedì 3 maggio 2007 16:07
In brightest day, in blackest night,
No evil shall escape my sight.
Let those who worship evil's might
Beware my power - Green Lantern's light!»

------------------------------------------------------------
«Nel giorno più splendente, nella notte più profonda
nessun malvagio sfugga alla mia ronda
quindi colui che nel male si perde
si guardi dal mio potere, la luce.............
nickS4R
00venerdì 4 maggio 2007 14:21
Sia “Il Giusto” che “Il Seguente” non restarono per molto tempo da soli, a loro si unì un Cavaliere proveniente della famiglia degli Auri, così detti perché custodi delle ricchezze del regno.
Anche costui abbandonò il proprio nome e si fece chiamare “Auritea”. Uomo retto e dalle virtù d’oro. Era sostenuto dal suo destriere, anch’esso proveniente dalla valle dei cento cavalli, con le insegne blu, blu come il colore del mare, insegne che ricordavano le coste della sua contea, la contea di Contesi. Chi, meglio di Lui, sapeva che la vera ricchezza non giace nei forzieri, ma nell’animo umano, autentico scrigno dell’altrui conoscenza.
Anche “Auritea”, unendosi ai Cavalieri, s’inginocchiò davanti le insegne dello Stemma Aquilino e insieme ai suoi compagni attese i futuri avvenimenti.

segue...
mister bol
00venerdì 4 maggio 2007 17:43
Re e Cavalieri
...Pur se il crepuscolo e la rossa ruina cadono su Camelot...pur se tutto sembra perduto...
Fratelli, Cavalieri della tavola rotta...

...ALLA PUJNA !!!
nickS4R
00lunedì 7 maggio 2007 15:27
segue... il cavaliere errante
nickS4R
00domenica 20 maggio 2007 01:37
Re:

Scritto da: nickS4R 07/05/2007 15.27
segue... il cavaliere errante



segue
mauri-992
00mercoledì 23 maggio 2007 18:21
I cavalieri
C'era una volta...
tanto tempo fà, in un regno, ai confini del mondo conosciuto, uno sparuto gruppo di cavalieri che decisero di mettere ordine in quel regno.
Prese le decisioni gli indomi cavalieri si divisero e si diressero ai quattro angoli del regno.



Questi cavalieri,
diversi per costume e passato, si unirono sotto lo stesso stemma e pur mantenendo i propri insegnamenti si profusero per il bene comune, unire i restanti allo stesso verbo.
Portarono con loro la conoscenza e la parola e la diffussero alla multidutine, che ignara e solitaria, girovagava per il regno.
Rimasero lontano da casa per diversi anni, tanti anni, così tanti che solo pochi si ricordarono di loro e quei pochi, alla vista di quanto realizzato, rimasero silenti. Questi cavalieri,
ancora oggi insieme, riuscirono nel loro intento e adesso, ordine e amicizia, sono le parole di quanti credettero e seguirono gli indomi cavalieri. ......e come cavalieri stenderemo i nostri mantelli al passaggio di dolci pulzelle..

e Parsifal ci darà la grande novella del Graal ritrovato!! E sarà primavera sul mondo e la luce inonderà il nostro lungo cammino in quel disordinato divenire che è la nostra vita..... Si racconta che nei periodi di maggior crisi, quando la fine del mondo sembra vicina, l’umanità può contare solo su una schiera di valorosi cavalieri, devoti ad Atena e protettori della giustizia: I Cavalieri dello Zodiaco. Ogni cavaliere rappresenta una costellazione ed una sola, ed ogni cavaliere è protetto da una speciale armatura, in base al materiale della quale i cavalieri si dividono in Cavalieri di Bronzo, Cavalieri d’Argento



e Cavalieri d’oro. Questi ultimi sono i più potenti e rappresentano le dodici costellazioni dello zodiaco. Esistono infine alcuni cavalieri neri, guerrieri oscuri e nemici di Atena e della giustizia......I cavalieri, uomini generosi, lasciarono le umane faccende e indossate le armature risposero all’appello.
Chi? Si chiesero i Saggi Populi, chi poteva ambire alla guida dello sparuto gruppo? La scelta cadde su un cavaliere, chiamato “ Il Giusto”; così chiamato perché giusto nel giudicare, paziente con i deboli, deciso con i forti e conosciuto in tutto il regno per sua fierezza e generosità d’animo.
Aveva l’aspetto altero, i lineamenti pronunciati e lo sguardo sempre rivolto all’orizzonte, costui ebbe il compito di radunare a se i migliori della Sacra Populi e sotto le insegne dello Stemma Aquilino



cercò i consensi. Solamente chi dimostrò altrettanta fierezza ebbe l’onore di seguire il primo....... “Devi sapere, o Principe, che tra gli anni in cui gli oceani inghiottirono Atlantide e le sue radiose città, e gli anni dell'avvento dei Figli di Aryas, ci fu un'Età mai sognata in cui splendidi regni si stendevano sul mondo come azzurri mantelli sotto le stelle: Nemedia, Ophir, Brythunia, Hyperborea.….Ma il regno più superbo del mondo era Aquilonia, che dominava suprema il sognante occidente. Qui giunse Conan il Cimmero, dai capelli bruni e gli occhi cupi, la spada in mano: un predone, un saccheggiatore con gigantesche melanconie e gigantesche allegrie, venuto a calpestare sotto i suoi sandali i troni di ogni terra incastonati di gemme”.....Arrivò maestosamente in groppa al suo destriere,



uno splendido puro sangue dal colore nero, più nero della notte più buia, un cavallo stupendo, figlio di quella valle chiamata Borghi Panigali, conosciuta in tutto il regno come la valle dei cento cavalli. Egli fu il secondo a rispondere all’appello e per questo lo chiamarono “ Il Seguente”, colui che seguì chi la ragione possiede.
Come il suo cavallo, il Cavaliere, indossava le insegne nere, così da restare un ricordo perenne nelle umane menti e portava lo scudo dei suoi avi, chiamati i Thor, della contea di StanJack. Anche Lui apparteneva alla Sacra Populi e anche Lui s’inginocchiò davanti le insegne dello Stemma Aquilino



, come, prima di Lui fece “Il Giusto”. .....Sia “Il Giusto” che “Il Seguente” non restarono per molto tempo da soli, a loro si unì un Cavaliere proveniente della famiglia degli Auri, così detti perché custodi delle ricchezze del regno.
Anche costui abbandonò il proprio nome e si fece chiamare “Auritea”. Uomo retto e dalle virtù d’oro. Era sostenuto dal suo destriere, anch’esso proveniente dalla valle dei cento cavalli, con le insegne blu, blu come il colore del mare, insegne che ricordavano le coste della sua contea, la contea di Contesi. Chi, meglio di Lui,



sapeva che la vera ricchezza non giace nei forzieri, ma nell’animo umano, autentico scrigno dell’altrui conoscenza.
Anche “Auritea”, unendosi ai Cavalieri, s’inginocchiò davanti le insegne dello Stemma Aquilino e insieme ai suoi compagni attese i futuri avvenimenti.
nickS4R
00sabato 26 maggio 2007 19:36
Regno e Cavalieri
Girovagava per il regno, quasi fosse insoddisfatto del proprio animo, sicuramente i destini di questo Cavaliere sono come il suo passo, altenante, che mostrava. Preferiva il buio alla luce, la notte al giorno. Forse il suo passato guida il suo futuro e incontrare sul suo cammino i Cavalieri della Sacra Populi smise il suo errante viaggio. Anche costui, unendosi ai precedenti, decise di cambiare vestigia e insieme al suo destriere indossò quelle dello Stemma Aquilino. Proviene, a voce di popolo, dalla contea di Sant’Flow e la sua famiglia lavora i prodotti di bacco. Conosciuto per tutto il regno con il nome di “Ermante”; il Cavaliere, mantenne, anche in seguito lo stesso chiamato.
@armaduck@
00lunedì 4 giugno 2007 10:50
Re: Regno e Cavalieri

Scritto da: nickS4R 26/05/2007 19.36
Girovagava per il regno, quasi fosse insoddisfatto del proprio animo, sicuramente i destini di questo Cavaliere sono come il suo passo, altenante, che mostrava. Preferiva il buio alla luce, la notte al giorno. Forse il suo passato guida il suo futuro e incontrare sul suo cammino i Cavalieri della Sacra Populi smise il suo errante viaggio. Anche costui, unendosi ai precedenti, decise di cambiare vestigia e insieme al suo destriere indossò quelle dello Stemma Aquilino. Proviene, a voce di popolo, dalla contea di Sant’Flow e la sua famiglia lavora i prodotti di bacco. Conosciuto per tutto il regno con il nome di “Ermante”; il Cavaliere, mantenne, anche in seguito lo stesso chiamato.


E mantinente erasi nel munero che solo di uno supera il perfetto, ma di ciò non dimendare disse colui che era nel giusto. Aritrea sceso dal suo destriero dalle insegne blu della contea dei Contesi si rivolsecon animo risoluto ai sui nuovi compagni d'arme con enfasi, e di virtute pieno esclamò: "incontrai , alcune lune fa, un altro cavaliere , che stranamente mostrava anch'egli insegne blu simili alle mie, bardeggiate di una banda bianca che attraversa lo mantello suo , dallo sguardo fiero e dall'incedere silenzioso , difatti sfoggiava un piè veloce, tanto che lo mio incontro assai fugace divenne all'imbrunire, tal da confondere i colori con le prime ombre della sera! Lo nome suo mi disse, ma nella velocita' e nel silenzio si perse, tanto che ricorda la mente mia solo lo cognome Carter delle terre del Vallo di Adriano. Domandai della sua Contea, era della valle del Mili e di nome anglofono era . Nick (..come quelle lontane terre abitate da popoli fieri, ma testardi, amano chiamare coloro che dal Santo prendono nome), Scovato l'arcano, non restava che cercare nelle remote terre del Mili lo cavaliere mantato di blu e bianco". E li si diressero i nostri, il Rosso, il Nero il Grigio. Il cavalier seguente era però irragiungibile, fermato da una vena di tristezza ed impotenza, nel pensar al suo lontano amor..che un tempo lo attrasse a se senza alcun rimorso. Aspettatolo, finalmente si potè partire alla volta delle terre del Mili, che stanno nel territorio di mezzo, tra il Vallo di Adriano ed il guardiano della Soglia. E il problema era adesso superare il Moloch..il Guardiano della Soglia delle terre del Mili.
nickS4R
00martedì 5 giugno 2007 21:13
Regno e Cavalieri
segue...
@armaduck@
00domenica 10 giugno 2007 23:09
Cavalieri
...Ma di Nick dalla banda bianca seran perdute le tracce!! I nostri quattro errarono per giorni interi prima di raggiungere le terre della Valle del Mili.A Sud ormai le pianure avean lasciato posto a dolci colli dalle curve leggiadre. I nostri avean saputo che erano quelli i territori più battuti dal Cavaliere dalla banda bianca. Il Seguente si pose una domanda: era prudente addentrarsi in quei territori sconosciuti? E poi era vero che insisteva in quelle terre un terribile mostro dal nome Moloch? Forse conveniva esser furtivi e prudenti. Il seguente non avea torto pensò Il Comandante. Aritrea fermatosi con uno sferragliar di marmitte e frizioni, non fece molto caso
allo sguardo del comandante...e partì come se il semaforo fosse verde. Errore..il Moloch si destò al trambusto e i quattro furono presi alla sprovvista!..Soccombiamo pensò il Seguente!! Stavolta l'ho fatta grossa pensò Aritrea, mentre gli altri due avean problemi intestinali...e non pensaron ad altro!!....
mister bol
00giovedì 21 giugno 2007 10:15
La Repubblica dei Saggi


Sir Lancelot, sul suo cavallo, si dirige lento verso il villaggio. Non ne conosce il nome, non gli importa neanche saperlo.
Lungo la via ascolta quello che si dicono le persone. Ad un lato della strada ci sono un vecchio e un bambino seduti a terra. L'anziano spiega al bambino il gioco delle carte.
- Questi sono gli ori e queste, piccolo mio, sono le spade.
- No, nonno, queste non sono le spade! Queste sono le candeline.
- Hai ragione, piccolo mio. Ori, coppe, bastoni e... candeline.
Sir Lancelot sorride e continua lungo la stessa via, quando vede ad un altro angolo della strada un uomo molto forte e assieme a lui uno più giovane. Si assomigliano molto. Ascolta anche le loro parole.
- Padre, insegnami a maneggiare la spada, perchè io possa unirmi presto a voi in battaglia.
- Figlio, prima che impari a maneggiare la spada, devi conoscere a fondo qualcosa che è molto, molto più importante.
- Padre, cosa c'è di più importante del saper maneggiare la spada? Dimmi ed io l'imparerò.
- Come usare la testa, figlio. Prima t’insegnerò a giocare a scacchi. Imparerai le regole del combattimento, l'arte della guerra. Capirai l'importanza del Re e della Regina ma, soprattutto, quanto il potere loro dipenda dai più piccoli servitori del regno, i Pedoni. T’insegnerò come si attacca ma, ancora prima, come si difende. E il giorno in cui avrai imparato tutto questo, figlio, allora tramandarti l'arte della spada sarà semplice, perchè essa farà già parte di te, dentro la tua testa. Solo così potrai realizzare il tuo sogno: diventare Cavaliere del Regno.
Sir Lancelot sorride e poi prosegue lento il suo cammino verso la piazza del villaggio.
Prima di giungere alla piazza, Sir Lancelot ascolta il dialogo fra una giovane donna e un uomo molto anziano che si appoggia al suo braccio.
- Padre, rientriamo a casa adesso, siete molto stanco. Non dovreste camminare tanto.
- Figlia, ho combattuto oltre cento battaglie io e di ognuna ne porto i segni addosso. Perchè mi trattate come un inerme? A me, vostro padre.
- Padre mio, conosco le vostre imprese meglio di chiunque altro e le vostre virtù, come il vostro grande coraggio e la vostra forza straordinaria. Ma adesso meritate di essere onorato e amato per questo. Lasciate che sia io, vostra figlia, a farlo.
Sir Lancelot gira di colpo lo sguardo verso la giovane donna:
- Ditemi, lady, come si chiama questa terra dove regna tanta saggezza e virtù?
- Lei, sir, si trova nella Repubblica dei Saggi.

Hagar

[Modificato da mister bol 21/06/2007 10.16]

nickS4R
00venerdì 22 giugno 2007 19:56
Re: La Repubblica dei Saggi

Scritto da: mister bol 21/06/2007 10.15


"Il seguente" è tornato. Bentrovato!!!!

mister bol
00sabato 23 giugno 2007 11:18
Re: Re: La Repubblica dei Saggi

Scritto da: nickS4R 22/06/2007 19.56

Scritto da: mister bol 21/06/2007 10.15


"Il seguente" è tornato. Bentrovato!!!!




[SM=g27988] caro, amico mio( [SM=g27990] )..."IO" ci sono sempre stato,...ma è giusto dire che son tornato( [SM=g27992] )

nickS4R
00giovedì 26 luglio 2007 20:03
Re: Cavalieri

Scritto da: @armaduck@ 10/06/2007 23.09
...Ma di Nick dalla banda bianca seran perdute le tracce!! I nostri quattro errarono per giorni interi prima di raggiungere le terre della Valle del Mili.A Sud ormai le pianure avean lasciato posto a dolci colli dalle curve leggiadre. I nostri avean saputo che erano quelli i territori più battuti dal Cavaliere dalla banda bianca. Il Seguente si pose una domanda: era prudente addentrarsi in quei territori sconosciuti? E poi era vero che insisteva in quelle terre un terribile mostro dal nome Moloch? Forse conveniva esser furtivi e prudenti. Il seguente non avea torto pensò Il Comandante. Aritrea fermatosi con uno sferragliar di marmitte e frizioni, non fece molto caso
allo sguardo del comandante...e partì come se il semaforo fosse verde. Errore..il Moloch si destò al trambusto e i quattro furono presi alla sprovvista!..Soccombiamo pensò il Seguente!! Stavolta l'ho fatta grossa pensò Aritrea, mentre gli altri due avean problemi intestinali...e non pensaron ad altro!!....

IL quinto Cavaliere arrivò, quasi per caso, alla corte dei Cavalieri dello Stemma Aquilino.
Non conosceva i futuri compagni d’avventura e neanche il fato che l’attendeva ma di sicuro conosceva il passo proprio. I trascorsi di questo Cavaliere, sconosciuti ai molti, lo accompagnavano ovunque andasse. Il suo destriere era quanto di meglio la valle dei cento cavalli potesse naturare, generazione di razza di Borgi Panigali. Le sue effige raffiguravano lo spirito della sua Contea.

segue...
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