Referendum: Il governo rischia sul nucleare , sul voto decide la Cassazione

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angelico
00mercoledì 27 aprile 2011 11:07
Perplessità sulla moratoria perché non indica una definitiva rinuncia al nucleare
Il governo rischia il boomerang
sul voto decide la Cassazione
Perplessità sulla moratoria perché non indica una definitiva rinuncia al nucleare. Per diversi giuristi l'uscita del capo del governo potrebbe pesare sulla Corte
di VLADIMIRO POLCHI
ROMA - Berlusconi potrebbe aver parlato troppo presto. Di più: il bluff svelato dal premier potrebbe influire sulla stessa decisione della Cassazione e salvare il referendum sul nucleare. Il potere di far saltare un quesito infatti non è nelle mani del parlamento, né tantomeno del governo, ma di un giudice: l'Ufficio centrale presso la Corte di cassazione. A loro spetta la soluzione del rebus.

Procediamo per tappe. La sentenza 68 del 1978 della Corte costituzionale è chiara: una nuova legge non provoca l'annullamento automatico di un referendum, ma può impedirne lo svolgimento solo se abbandona "i principi ispiratori della disciplina preesistente" che si vuole abrogare. Altrimenti il referendum si tiene ugualmente, seppure sulle nuove disposizioni normative. "In tal modo - spiega Gaetano Azzariti, costituzionalista alla Sapienza - si vuole impedire che un legislatore smaliziato possa modificare solo formalmente una legge, per evitare il pronunciamento popolare". Per questo spetta alla Cassazione valutare la nuova normativa alla luce dei quesiti referendari. Sul caso nucleare, già la formulazione dell'emendamento del governo solleva dei dubbi tra i giuristi, visto che rinviando a "ulteriori evidenze scientifiche" e a futuri "sviluppi tecnologici" non comporta una rinuncia definitiva alla scelta nucleare, che "è invece - sostiene Azzariti - il principio ispiratore dell'iniziativa referendaria". Insomma l'emendamento governativo bloccherebbe il piano nucleare, riservandosi però la possibilità di tornare sulla decisione.

E come possono influire ora le dichiarazioni di Silvio Berlusconi? "La valutazione della Cassazione - chiarisce Roberto Borrello, costituzionalista a Siena - è strettamente tecnica, ma le parole del presidente del Consiglio esplicitano la intentio legislatoris e possono dare un'indicazione importante al giudice". "La Corte - conferma il costituzionalista Massimo Luciani - può decidere di valorizzare proprio l'interpretazione soggettiva fornita ora dal legislatore". Sulla stessa linea Azzariti, secondo il quale "la Cassazione può senz'altro avvalersi delle affermazioni di Berlusconi". Più cauto Michele Ainis, costituzionalista a Roma Tre: "Le intenzioni del premier non entrano nel giudizio della Corte, ma lo sgambetto a un istituto di democrazia diretta come il referendum è grave sul piano della correttezza costituzionale". Certo i tempi sono stretti, la Cassazione dovrà attendere che l'emendamento diventi legge dello Stato con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. La decisione potrebbe arrivare alla vigilia dei referendum, ma non mancano i precedenti: "Come nella decisione - ricorda Azzariti - relativa al referendum sulla Cassa del Mezzogiorno". La Cassazione, spiegano i giuristi, può di decidere anche in 48 ore.

A prescindere dal referendum, il destino del nucleare non è però segnato. Se la Cassazione blocca i quesiti, il governo può ripristinare quando vuole la norma che dà il via libera al nucleare. E se si tiene il referendum, si raggiunge il quorum e vincono i Sì? Secondo la dottrina passati cinque anni o comunque dopo il rinnovo del parlamento la nuova rappresentanza popolare può riproporre le norme abrogate (vedi il finanziamento ai partiti). Una cosa è certa, se il referendum viene annullato dalla Cassazione e il governo torna al nucleare, la montagna di firme raccolte dai promotori diventano carta straccia e si dovrà ricominciare da capo.
(27 aprile 2011)


www.repubblica.it/ambiente/2011/04/27/news/referendum_cassazione-15422024/?ref...
angelico
00mercoledì 27 aprile 2011 15:23
RIEPILOGANDO:







il referendum resta con tutti i quesiti!


hanno messo nel decreto omnibus la legge che sospende (non abroga) il nucleare ( e vogliono farlo anche per l acqua)...ma tale legge deve essere ancora votata dal parlamento...( Responsabili permettendo )

una volta votata deve essere firmata da napolitano...

poi passa al vaglio della cassazione che decide se ammettere i referendum...


ma probabilmente il referendum si fa ( ci saranno tutti i quesiti ) perche il referendum puo essere abrogato solo se vengono meno i principi ispiratori(cioe si elimina definitivamente la legge ma nn la sospende ),se invece si prevodono solo degli accertamenti ulteriori, il referendum si fa eccome!

quindi il 12 ed il 13 tutti a VOTARE IL REFERENDUM!
angelico
00venerdì 29 aprile 2011 15:26
“Questo voto è l’unico mezzo
per sopravvivere, fidatevi”


Adriano Celentano lancia il suo appello: "Il governo va avanti nella demoniaca voglia di avvelenarci. Tocca a noi fermarli"ù

Caro direttore, ma soprattutto cari STUDENTI, comunisti, fascisti, leghisti e operai costretti a lavorare nell’insicurezza. Come avrete letto su tutte le prime pagine dei giornali, il governo non demorde. Continua, sfidando l’intelligenza anche di chi lo ha votato, nella sua DEMONIACA voglia di avvelenare gli italiani. Gli unici che, fino a prova contraria, hanno saputo distinguersi da tutti gli altri popoli IMBECILLI per aver avuto, già 24 anni fa, la saggia intuizione di dire NO alla bevanda radioattiva che, in nome di quel “benessere” tanto sbandierato da Berlusconi, ti uccide in cambio di un voto contro la VITA.

Ma oggi purtroppo il pericolo radioattivo, e quindi di morte lenta e dolorosa, è di gran lunga maggiore di quanto è avvenuto in quegli anni. Che peso può avere oggi la saggezza degli italiani se poi chi ci governa fa dei discorsi cretini come quello che abbiamo ascoltato a Porta a Porta dal ministro Paolo Romani? “Innanzitutto essere nuclearisti – ha detto – non può essere definita una bestemmia. Lo sono tutti i più grandi paesi del mondo, l’America, la Russia, la Cina, il Giappone e tutti i paesi europei. L’unica grande potenza industriale che non ha il nucleare è solo l’Italia”. Come dire che, se la maggioranza dei paesi industriali vogliono suicidarsi, la logica vuole che chi non si suicida è un mascalzone. Purtroppo invece, caro ministro, essere nuclearisti non solo è una bestemmia, ma significa essere DEMENTI fin dalla nascita. La verità è che il vostro è un trucco per indebolire il referendum: senza il quesito del nucleare (e ora state tentando di far saltare anche quello sull’ACQUA), sperate che il LEGITTIMO IMPEDIMENTO non raggiunga il quorum. Stavolta credo che sarà proprio il governo a finire con “il quorum a pezzi”.

Non so come si pronuncerà la Cassazione. È a lei che spetta l’ultima parola per decidere se il quesito referendario è venuto meno o no. In ogni caso non si potrà fare a meno di andare a votare. Se non altro per non deludere quel MILIONE di persone che vede in Antonio Di Pietro l’unico vero combattente per la salute delle prossime generazioni. Perché di questo si tratta, cari amici fascisti, STUDENTI, leghisti, comunisti e operai insicuri. Che Di Pietro stia cercando di salvarci dall’immane catastrofe lo si capirà prima di quanto si creda. La “Pubblica Ottusità” dei vari Romani, Sacconi, Quagliariello, Gasparri e Prestigiacomo ha quasi raggiunto il punto di non ritorno. E la NATURA, la cui pazienza è ormai a pezzi, non tarderà molto a darci i suoi nuovi segnali.

E a tal proposito voglio dire due parole non a Berlusconi, ormai in preda a uno stato confusionale, ma a ciò che è rimasto della sua COSCIENZA che, per meglio identificarla a chi legge la chiamerò con lo stesso nome del presidente del Consiglio, ma al femminile, poiché mi piace immaginare che la voce della coscienza abbia piuttosto i modi dolci e gentili di una bella figura femminile che non quelli rudi e maschili.

Cara Silvia, il fatto che tu sia inascoltata non significa che tu debba calare le braghe, scusa volevo dire la gonna, non so come sei vestita, non ha importanza; ma al governo c’è qualcuno di cui forse tu hai smarrito la fisionomia e che sta sbagliando tutto. Se tu lo molli si perde definitivamente e chi ci va di mezzo poi è la povera gente che lo ha votato. È il momento invece di alzare la voce e fargli capire come stanno le cose. Devi dirgli che gli italiani non sono così cretini… anche le formiche lo hanno capito che questa mossa di soprassedere sul nucleare non solo è una truffa ai danni di chi vuole VIVERE, ma serve soprattutto a tener fede a quel CONTRATTO di MORTE che Berlusconi ha firmato con Sarkozy per la costruzione di quattro nuove centrali NUCLEARI. Devi dirgli che non si può far gestire l’ACQUA ai privati. L’ACQUA è un bene comune, di tutti. Come si può pensare che, se io ho sete, devo pagare per bere? E poi devi dirgli che all’estero tutte le sue strategie risultano assai sospette, ridicole e soprattutto non chiare.

Cara Silvia, a tutti capita di dire qualche bugia, ma a fin di bene. Forse anche a te sarà capitato, o no?… Scusa dimenticavo, tu non puoi dire bugie… neanche a fin di bene… Il compito che ti è stato affidato, fin dai più remoti albori del mondo, è quello di dirci sempre la verità anche se noi continueremo a rifiutarla. Scusa, me l’ero scordato, per un attimo anch’io mi sono fatto prendere dalle puerili voglie di grandezza del mondo esterno…. Ora capisco perché fin dalla nascita il presidente del Consiglio ti ha ripudiata. Le bugie che lui dice infatti sono SPAVENTOSE e senza un minimo di pudore.
Vuol farci credere che lui davvero pensava che Ruby fosse la nipote di Mubarak. Vuol cambiare la Costituzione a furia di barzellette che non fanno ridere, ce l’ha coi magistrati che vogliono processarlo.

Le accuse su di lui non si contano ormai: magari è davvero innocente, però non lo sapremo mai. Lui continua a non presentarsi ai processi e non si accorge che i suoi elettori cominciano a farsi delle domande, a chiedersi se è giusto essere governati da un BUGIARDO. Certo, è difficile pensare che non lo sia, anche se il dubbio traspare lontanamente e subito svanisce di fronte all’ARROGANZA di tacere ciò che tutti si aspettavano da lui. Ossia, l’unica BUGIA che il Cavaliere avrebbe dovuto dire e che volutamente non ha detto per non condannare il malsano gesto di Lassini e i suoi TRISTI manifesti. Anzi ha fatto esattamente il contrario. Ha telefonato all’ATTACCHINO e gli ha espresso il suo pieno sostegno, naturalmente seguito a ruota dalla coppia Daniela Santanchè e Giorgio Straguadagno i quali, anche loro, gli hanno assicurato il voto nonostante il giusto aut aut del sindaco Moratti. Un gesto, quello della coppia “Daniela-Straguadagno”, da cui è chiaro il riferimento a possibili frizioni tra la Moratti e l’incantatore di serpenti. Lui è inafferrabile per i giudici che, a malapena, il massimo che hanno ottenuto è stato quello di portarlo fuori dal tribunale e non “DENTRO”, dove purtroppo non è possibile stabilire se i suoi comportamenti sono giusti o sbagliati.

Però, anche senza un tribunale, noi lo possiamo intuire dalle sue azioni. Come parla, come ride, come racconta le barzellette e soprattutto capire il motivo per cui le racconta. Capire cosa c’è dietro quella barzelletta raccontata con aria apparentemente ingenua e, cosa importante, dove è diretto l’amo che aggancerà la sua prossima vittima.

E la sua prossima vittima purtroppo sono ancora gli italiani. Da qualche parte ho letto che due signor “NESSUNO” TELECOMANDATI, come giustamente dice il cristallino Di Pietro, hanno presentato due emendamenti al regolamento della Rai in campagna elettorale, affinché tutto sia compiuto sul colossale SCIPPO perpetrato ai danni del referendum sul nucleare, nel caso la Cassazione vada contro la richiesta del governo, e si pronunci invece a favore della sua validità. Il primo emendamento consiste nel togliere alle tribune elettorali il 30% di spazio e darlo al “comitato per il non voto”, in modo da ridurre gli spazi promozionali per il Sì contro le CENTRALI ATOMICHE a un terzo. Il secondo vuole completare l’opera di devastazione facendo cominciare la campagna referendaria solo dopo le amministrative, anche qui per ridurre i tempi di dibattito che rimarrebbero di soli 12 giorni.

Come vedete non si tratta più di DESTRA o SINISTRA per capire che un uomo come Berlusconi non solo non può governare l’Italia, ma nessun paese. Al massimo lui e i suoi falsi trombettieri, come li chiama Travaglio, possono andar bene per una piccola TRIBU’, dove tutti quanti, raccolti intorno al capo, si nutrono a vicenda della loro stessa FALSITA’.

Cari amici fascisti, STUDENTI, leghisti, comunisti e operai insicuri. Mi sembra chiaro che a questo punto non ci resta che l’unico mezzo di sopravvivenza. Il voto. Non possiamo assolutamente mancare. Il 12 Giugno dobbiamo andare tutti a votare anche se, come è prevedibile, il governo tenterà l’impossibile per togliere dalle schede referendarie pure il LEGITTIMO IMPEDIMENTO. E, se lo dovesse togliere dobbiamo essere ancora più numerosi davanti ai seggi. E, se per caso le sedi elettorali fossero chiuse, il vostro voto lasciatelo pure per terra scritto su un piccolo foglietto già preparato a casa, in modo che l’indomani tutti i marciapiedi d’Italia siano invasi da quaranta milioni di bigliettini.

Contro il NUCLEARE
Contro la PRIVATIZZAZIONE dell’ACQUA
Contro il LEGITTIMO IMPEDIMENTO

da Il Fatto Quotidiano del 29 Aprile 2011

www.ilfattoquotidiano.it/2011/04/29/questo-voto-e-l%E2%80%99unico-mezzo-per-sopravvivere-fidatevi...
4everMJJ
00sabato 30 aprile 2011 11:49
Grazie angelico e grazie ad Adriano Celentano per aver scritto in modo chiaro quello che pensiamo in tanti, ce ne fossero di personaggi pubblici che si espongono in questo modo in prima persona!!!

E ragazzi, mi raccomando, tutti a votare per i referendum!!!
4everMJJ
00sabato 30 aprile 2011 14:55
Per completezza di informazione la stampa cara al Berlusca ha simpaticamente risposto a Celentano:

Il Giornale di Berlusconi non perde tempo e replica immediatamente alla lettera di Adriano Celentano pubblicata ieri sul “Fatto”. Un commento durissimo, un misto di insulti e allusioni, vomitato dalla penna di Luigi Mascheroni. Ecco il testo e fatevi un’idea:

“Nuclearisti? Dementi”

Ma se lo fosse Celentano?

“Le bucoliche Azzurro e L’arcobaleno, le ecologicamente nostalgiche Il ragazzo della via Gluck e Un albero di trenta piani, la catastrofista Jungla di città, la antinuclearmente corretta Sognando Chernobyl…
I greatest hits della carriera discografica di Adriano Celentano riecheggiano con una certa noiosa ripetitività gli aspetti più tragici e cupi di quella difficile convivenza tra l’Uomo e la Terra sulla quale, prima e insieme e dopo di lui, hanno riflettuto con ben altri frutti intellettuali le menti più lucide del Novecento, il Secolo delle Macchine e della Tecnica. Dimostrando, con un notevole senso del pop e uno spiccato fiuto per il successo, come anche i grandi drammi del pianeta possano essere narrati, e risolti, in 12 strofe e un refrain. Musica ecocompatibile e predicazione ultra-pop. Due facce dello stesso cd.

Ieri Andriano Celentano ha scritto una lettera-appello, teleologicamente apocalittica e sintatticamente approssimativa, «contro il nucleare, contro la privatizzazione dell’acqua, contro il legittimo impedimento, contro le bugie del presidente del Consiglio che tratta gli italiani da imbecilli ai quali non restano che le urne, quel voto popolare che Berlusconi sempre osanna e ora cerca di sfuggire». Un sermone urticante e disperato per sferzare gli italiani telecomandati da Arcore a reagire contro «la demoniaca voglia di avvelenarci di questo governo» e pubblicato in gran spolvero sul Fatto Quotidiano. Le ultime sue due omelie Celentano le aveva recitate sul Corriere della sera. Rispetto al giornale di Padellaro e Travaglio è un po’ come passare da una cattedrale metropolitana a una chiesetta parrocchiale. Segno che in via Solferino si sono stufati di stampare tutto quello che il cantante-predicatore gli lascia nella buca delle lettere… E non rimase che il Fatto.

Il fatto è che Adriano Celentano, nel suo legittimo furore antinuclearista, ritiene qualsiasi posizione contraria, o semplicemente dubbiosa, non soltanto illegittima – che sarebbe già troppo – ma imbecille. Che forse è eccessivo. Scrivere: «Essere nuclearisti non solo è una bestemmia, ma significa essere dementi fin dalla nascita» non è proprio un’argomentazione scientifica, né umanamente ecologica, contro le centrali atomiche. E non è neppure una provocazione. Ma solo una strofa sbagliata partorita da uno strampalato paroliere in crisi creativa. E decisamente visionario, se poco più avanti può scrivere che Antonio Di Pietro è «l’unico vero combattente per la salute delle prossime generazioni». È del resto vero, però, che i rockettari si sono sempre fatti di acido.
Adriano Celentano è comunque a suo modo un eroe simpaticissimo, un Don Chisciotte in maniche di maglietta sdrucita che si batte a favore dei mulini eolici che devastano i più paesaggi italiani pur di evitare «quel contratto di morte che Berlusconi ha firmato con Sarkozy per la costruzione di quattro nuove centrali nucleari». Ma trattando tutti quelli che si trova di fronte – «fascisti, studenti, leghisti, comunisti e operai insicuri», i politici di destra e quelli di sinistra, i governi delle grandi potenze nucleariste del mondo, dall’America alla Russia dalla Cina al Giappone, fino alla totalità o quasi dei paesi europei – come se fossero perfetti imbecilli, lascia aperta la possibilità che il vero imbecille sia un altro. Joan Lui.

«Il 12 giugno dobbiamo andare tutti a votare anche se, come è prevedibile, il governo tenterà l’impossibile per togliere dalle schede referendarie pure il legittimo impedimento. E, se lo dovesse togliere, dobbiamo essere ancora più numerosi davanti ai seggi. E, se per caso le sedi elettorali fossero chiuse, il vostro voto lasciatelo pure per terra scritto su un piccolo foglietto già preparato a casa, in modo che l’indomani tutti i marciapiedi d’Italia siano invasi da quaranta milioni di bigliettini», invoca il cantante-attore. Io francamente me ne infischio.

Nella sua lettera-manifesto, Adriano Celentano scrive grammaticalmente ciò che avrebbe potuto dire Beppe Grillo, o Pier Luigi Bersani. Ma con un effetto comico maggiore rispetto al primo e un risultato elettorale inferiore rispetto al secondo. Il vecchio ragazzo della via Gluck diverte tutti. Ma non lo segue nessuno. Anche il disco più bello, quando è rotto, diventa inascoltabile.
A volte, su certi argomenti, a stare zitti si rischia di passare per cretini. Ma a parlare se ne dà la certezza.”

Da Il giornale del 30 aprile 2011

www.letteraviola.it/2011/04/il-giornale-risponde-a-celentano-un-rockettaro-che-si-fa-d...
rossijack
00domenica 1 maggio 2011 20:11
Il problema e' che le informazioni dei media confondono e molti pensano che il referendum e' stato annullato,ma ,come ci tiene sempre a ribadire Di Pietro, non e' assolutamente vero!Bisogna che questo venga diffuso perche' il quorum potrebbe essere basso e c'e' in ballo anche la privatizzazione dell'acqua,con il conseguente sfruttamento economico e noi non dobbiamo permetterlo assolutamente:l'acqua e' un diritto di tutti,non ha e non deve avere padroni!
Il governo ha tagliato i fondi per le rinnovabili e in TV vanno quelli del PDL a dire che non e' vero,e' un Governo senza idee o con idee rimaste alla notte dei tempi,la Germania sta facendo grossi investimenti e Berlino ,tra poco,sara' la citta' piu' verde d'Europa!
angelico
00lunedì 2 maggio 2011 02:14
Re:
rossijack, 01/05/2011 20.11:

Il problema e' che le informazioni dei media confondono e molti pensano che il referendum e' stato annullato,ma ,come ci tiene sempre a ribadire Di Pietro, non e' assolutamente vero!Bisogna che questo venga diffuso perche' il quorum potrebbe essere basso e c'e' in ballo anche la privatizzazione dell'acqua,con il conseguente sfruttamento economico e noi non dobbiamo permetterlo assolutamente:l'acqua e' un diritto di tutti,non ha e non deve avere padroni!
Il governo ha tagliato i fondi per le rinnovabili e in TV vanno quelli del PDL a dire che non e' vero,e' un Governo senza idee o con idee rimaste alla notte dei tempi,la Germania sta facendo grossi investimenti e Berlino ,tra poco,sara' la citta' piu' verde d'Europa!




"i cannoni " di berlusconi sono sempre puntati sul popolo....e se continua cosi....si dotera di "bomba atomica"...

lisalovemichael
00venerdì 6 maggio 2011 00:53
Re:
rossijack, 01/05/2011 20.11:

Il problema e' che le informazioni dei media confondono e molti pensano che il referendum e' stato annullato,ma ,come ci tiene sempre a ribadire Di Pietro, non e' assolutamente vero!Bisogna che questo venga diffuso perche' il quorum potrebbe essere basso e c'e' in ballo anche la privatizzazione dell'acqua,con il conseguente sfruttamento economico e noi non dobbiamo permetterlo assolutamente:l'acqua e' un diritto di tutti,non ha e non deve avere padroni!




Già!!!
Proprio stasera ho ricevuto una mail di una mia amica che mi ha chiesto di fare passaparola per un comunicato di sensibilizzazione riguardo il referendum sull'acqua..Beh, io non so se questa è la sede giusta, ma d'altronde noi quì stiamo parlando proprio di questo e in questo senso..
Quindi con il vostro permesso posto il comunicato..


Ciao a tutti, confermo la necessità di questo passaparola, aggiungendo che si tratta di informazione per ri-affermare i diritti costituzionalmente garantiti . Il dramma è che sembra la maggior parte della popolazione non sia consapevole di quanto sta avvenendo.

Quello che Vi porto è solo un piccolo esempio.

Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma ....... (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell'acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche.

E' arrivata una circolare interna .... alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma dell'azienda di toccare l'argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.

Questo è un piccolo esempio delle modalità di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica. Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che non tiene conto delle istituzioni, ma anche del popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente.



Il referendum è evidentemente anche questo!
RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM... perchè il Governo non farà passare gli spot in tv.

Sapete perché ? Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum

lo scenario sarebbe drammatico per i governanti ma stupendo per tutti i

cittadini italiani:

Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E'

necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone

Il referendum non sarà pubblicizzato in TV.



I cittadini, non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum da votare il

12 giugno.


QUINDI : I cittadini, non andranno a votare il referendum.



Vuoi che le cose non vadano a finire cosi ?

Copia-incolla e pubblicizza il referendum a parenti, amici, conoscenti e non conoscenti.



Passaparola!









Ho cancellato le aziende televisive e sostituite con puntini..
Non so se potevo lasciarle, per cui..
angelico
00lunedì 16 maggio 2011 17:11
Referendum sull'atomo, c’è già il quorum: no dei sardi al nucleare


Bastava il 33 per cento, invece domenica alle 22 aveva già votato il 39,83 degli aventi diritto. Alle 11 di lunedì il dato è salito al 49 per cento. Soddisfatto Ugo Cappellacci: "La nostra isola non accetta scelte calate dall’alto"
referendum, nucleare, elezionicagliariDA LEGGERECOMMENTI (6)
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SASSARI. Per il nucleare non c’è posto nell’isola, i sardi dicono no a centrali e siti di stoccaggio delle scorie. È bastata una sola giornata per raggiungere il quorum: serviva il 33 per cento, a tarda notte il dato sull’affluenza sfiorava il 40 (39,83), la vittoria del Sì appare scontata. L’obiettivo è stato centrato e il messaggio, rivolto al governo nazionale, è forte e chiaro. La soddisfazione è enorme, i politici di ogni colore esultano. Bustianu Cumpostu, anima della consultazione, dice che «i sardi hanno tirato fuori l’orgoglio». E si vota anche oggi, dalle 7 alle 15: c’è ancora tempo per fare il botto.

Che i numeri crescano se lo augura anche il presidente della Regione, Ugo Cappellacci. Che alle 22.30, di fronte al 37,3 per cento di affluenza che significava vittoria e pure in anticipo, ha rotto gli indugi, dopo la comprensibile cautela mostrata di fronte ai dati precedenti: affluenza ferma al 10,32 per cento a mezzogiorno, un incoraggiante 28,74 alle 19. Poi tre ore e mezza dopo, la certezza e le parole liberatorie: «Con questo pronunciamento il popolo sardo dice che intende scegliere - dice Ugo Cappellacci -, che la nostra isola non accetta scelte calate dall’alto e che intende invece proporsi come modello da seguire a livello nazionale ed internazionale». Poi l’invito ai ritardatari, perché oggi vadano alle urne. Perché più i numeri cresceranno «più la volontà dei sardi sarà scolpita nel granito - aggiunge Cappellacci -, per oggi e per il futuro». Il governatore sul referendum aveva fatto una scelta di campo, sostenendo la necessità di votare sì per tenere alla larga dall’isola centrali e siti di stoccaggio.

Il referendum, come tutti quelli regionali, è consultivo, dunque l’u ltima parola spetterà al governo nazionale. Ma la Corte Costituzionale in una recente sentenza ha stabilito che il parere delle Regioni deve essere tenuto in debito conto. Dunque, il fatto che la Sardegna abbia espresso contrarietà all’atomo rappresenta un punto a suo favore in uno scenario nazionale nebuloso, con il referendum abrogativo (12-13 giugno) ancora in bilico e gli scienziati che considerano l’isola, per il fatto di essere geologicamente stabile e scarsamente popolata, terra ideale per accogliere le centrali.

Ecco perché, dice Bustianu Cumpostu, leader di Sardigna Natzione e promotore del comitato per la raccolta delle firme (16.286 quelle depositate), dice che «il segnale deve essere ancora più forte». Lui sogna che il quorum arrivi al 50 per cento, ma lo sussurra appena, per scaramanzia e perché «se così fosse, sarebbe un risultato veramente travolgente, in un’isola che con i referendum non ha mai mostrato feeling e dove l’affluenza alle urne è sempre più bassa». Sperare però è legittimo, come lo è immaginare che dalla Sardegna parta un grande movimento antinuclearista nazionale ed internazionale. «Ora pensiamo al referendum abrogativo - aggiunge Cumpostu - noi non abbiamo dubbi che si farà. I sardi saranno chiamati a votare per la seconda volta, insieme al resto degli italiani. E quello sarà l’appuntamento decisivo, nel quale potremo mettere una pietra tombale sul nucleare e sugli scellerati programmi di chi ci governa a Roma. Intanto il primo passo, fondamentale, noi sardi l’abbiamo fatto». Esulta anche Silvio Lai, il segretario regionale del Pd, in attesa dei dati nella sua abitazione di Sassari: «Alle 19, tre ore prima della chiusura dei seggi, ho capito che era fatta, perché la percentuale sfiorava già il 30 e c’è anche domani (oggi ndr) per andare a votare. Poi i dati delle 22 hanno dato ragione al mio ottimismo: è andata bene, la Sardegna ha messo per iscritto che non vuole il nucleare, il governo dovrà prenderne atto». E la soddisfazione è ancora più grande «perché il risultato positivo non era affatto scontato», dice il sindaco di Sassari Gianfranco Ganau, che nei giorni scorsi, insieme ai sindaci di altri comuni grossi non coinvolti nelle amministrative, aveva rivolto un appello ai suoi concittadini: «Andate a votare, non perdiamo questa occasione».

Missione compiuta, anche a Sassari e in provincia, dove come in tutte le altre 7 è stato raggiunto e superato il quorum con mezza giornata di anticipo: l’affluenza più alta nel del Medio-Campidano (dove ci sono le amministrative a Villacidro) e nel Sulcis (dove oggi si conosceranno i nomi dei nuovi sindaci di Carbonia e Iglesias). E le altre province, quelle dove non è stata superata la percentuale del 40 per cento, hanno ancora 8 ore di tempo per migliorare.



lanuovasardegna.gelocal.it/sardegna/2011/05/16/news/referendum-sull-atomo-c-e-gia-il-quorum-no-dei-sardi-al-nucleare...
Victoryfan
00lunedì 16 maggio 2011 17:14
Grazie per aver riportato la notizia...La Sardegna ha fatto una buona scelta!
angelico
00lunedì 16 maggio 2011 17:36
Re:
Victoryfan, 16/05/2011 17.14:

Grazie per aver riportato la notizia...La Sardegna ha fatto una buona scelta!




da quanto si evince dall articolo , e molto importante anche se il quorum viene superato solo nella propria regione...


quindi votate votate votate!
(Miss Piggy)
00lunedì 16 maggio 2011 17:53
Ma vota anche tu però angelico [SM=g27824] ...che da quel che scrivi, e spero di sbagliarmi, sembri uno di quei disillusi che ci han rinunciato.
aurora.69
00lunedì 16 maggio 2011 18:10
non so se andro' .. sono diffidente - i referendum anche raggiunto il famoso quorum ..... non sono mai state applicate o perlomeno svanite nel nulla
angelico
00lunedì 16 maggio 2011 18:34
Re:
(Miss Piggy), 16/05/2011 17.53:

Ma vota anche tu però angelico [SM=g27824] ...che da quel che scrivi, e spero di sbagliarmi, sembri uno di quei disillusi che ci han rinunciato.




io il 12 ed il 13 saro al seggio...se poi ci sono anche le votazioni amministrative...meglio per loro...se no pazienza...
angelico
00lunedì 16 maggio 2011 18:36
Re:
aurora.69, 16/05/2011 18.10:

non so se andro' .. sono diffidente - i referendum anche raggiunto il famoso quorum ..... non sono mai state applicate o perlomeno svanite nel nulla




allora ad aurora non chiederemo nessuna opinione...tanto lei crede di nn essere ascoltata....
angelico
00lunedì 16 maggio 2011 20:24
Alle urne il 60% dei sardi
plebiscito contro l'atomo
Alta affluenza alla consultazione regionale, quasi unanime il no al ritorno delle centrali. Esulta l'opposizione, soddisfazione di Cappellacci: "Non accettiamo decisioni calate dall'alto"
di ANTONIO CIANCIULLO
In un paese lacerato dalle elezioni, l'unica nota unificante è stata il nucleare. Il plebiscito sardo di sì anti atomo ha fatto registrare un coro di applausi che sull'isola è stato bipartisan: prima per l'alta affluenza alle urne (6 elettori su 10 hanno risposto al quesito referendario), poi per i risultati (i sì superano di gran lunga il 90 per cento).

I primi a congratularsi per questo anticipo di referendum sono stati gli ambientalisti e i partiti che hanno sostenuto la prova referendaria. "Il risultato clamoroso conferma la forte consapevolezza dei cittadini, ha dichiarato il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza. "Nonostante il silenzio di molti media, l'enorme affluenza al voto in Sardegna conferma la volontà dei cittadini di partecipare concretamente alle scelte per il proprio futuro non solo energetico".

"Ora l'incubo nucleare va abbandonato, insieme ai trucchetti per riproporlo tra due anni: gli italiani hanno il diritto di votare al referendum del 12 e 13 giugno per spazzare via ogni velleità di riaprire le centrali", ha aggiunto Stefano Leoni, presidente del Wwf. I Verdi hanno parlato di "vittoria nonostante il bavaglio", mentre per la responsabile ambiente del Pd, Stella Bianchi, "il messaggio è arrivato chiaro e forte". E per il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando "il raggiungimento del quorum dimostra che la scelta nuclearista del governo è scellerata ed errata".

Ma anche il centro destra sardo, su posizioni diametralmente opposte a quelle di Palazzo Chigi, festeggia e chiede al governo una svolta sul piano energetico. "Sono fiero della coesione della Sardegna capace di dare una prova di unità di fronte a una scelta da cui dipende il nostro futuro", ha commentato il presidente della Regione Ugo Cappellacci. "La percentuale di sì va oltre ogni aspettativa e rappresenta un record rispetto alle più recenti consultazioni referendario. Ora si deve giocare la partita del modello alternativo per far arrivare le rinnovabili al 40%, mentre un 30% dovrà venire dal metano, un 10% dal carbone pulito e solo un 20% da fonti tradizionali".


www.repubblica.it/ambiente/2011/05/16/news/quorum_sardegna-16324285/?ref...


angelico
00lunedì 16 maggio 2011 20:26
il quorum e stato raggiunto in sardegna con il 60% dei votanti...

i si sono quasi il 98%....



ora anche se passa la legge del centrodestra per togliere il referendum , credo che Napolitano in sede di firma ne dovra tenere conto....e se firma, la Cassazione ne dovra tener conto...



quindi i referendum credo che si faranno al 99%!

tutti a votare!

Antonella-60
00lunedì 16 maggio 2011 21:07

Sicuramente voterò !!
tagea
00lunedì 16 maggio 2011 21:11
Io sono già lì! Dobbiamo andare tutti a votare per dimostrare a chi ci governa che deve rappresentare il nostro volere e non il suo! Prima di andare al mare passate tutti dai seggi!!!!Facciamoli neri!!!!
angelico
00martedì 17 maggio 2011 01:16
Sardegna, una valanga contro il nucleare
I sì superano il 97%. L'affluenza al 60%, serviva un terzo dei votanti.
Il Pd: «Governo non può non tenerne conto»



Protesta antinucleare (LaPresse) MILANO - Dalla Sardegna, al referendum consultivo regionale sul nucleare, arriva un vero e proprio plebiscito contro le centrali. I sì, ovvero i contrari all'atomo, raggiungono il 97,14 per cento, mentre i no si fermano al 2,85 per cento.
L'affluenza definitiva è stata del 59,34%, pari a 877.982 votanti. Il quorum di un terzo dei votanti, stabilito dalla legge regionale 20 del 1957, è stato dunque ampiamente superato. In provincia di Cagliari è andato alle urne il 61,39 per cento degli elettori, nel Nuorese il 59,12 per cento, nell'Oristanese il 57,83 per cento, nel Medio Campidano il 61,59 per cento, nella provincia di Carbonia-Iglesias il 65,91 per cento, in provincia di Sassari il 59,34 per cento, in Ogliastra il 58,67 per cento e nella provincia di Olbia-Tempio il 56,73 per cento. Il referendum nazionale abrogativo, fissato per il 12-13 giugno (insieme ai quesiti sull'acqua e sul legittimo impedimento) è ancora in bilico. Deciderà la Cassazione dopo la moratoria del governo che ha congelato il programma sul nucleare per un anno.

LE REAZIONI - «Adesso dobbiamo mettere in campo la capacitá di scegliere l'alternativa al nucleare» ha detto il presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci, commentando il risultato del referendum sul nucleare. «Ho sentito e letto, in questi minuti, dichiarazioni su chi ha vinto o meno. Credo - ha detto il presidente - che abbiano vinto la Sardegna e i Sardi, che hanno dato prova di avere a cuore le sorti dell'isola. La nostra non è stata una scelta isterica, non condizionata da Fukushima. Ora dobbiamo dimostrare quella capacitá d'intenti da mettere in campo per costruire l'alternativa con la green economy».
«La Sardegna sconfigge con un vero e proprio plebiscito il nucleare ed il bavaglio che Berlusconi vorrebbe imporre agli italiani e alla democrazia» ha detto il presidente dei Verdi Angelo Bonelli.
«Un vero e proprio plebiscito che spazza via dall'isola l'incubo nucleare. Se qualcuno voleva la dimostrazione che i cittadini non vogliono ritornare all'atomo, il segnale è arrivato fortissimo e chiaro. Ora l'incubo nucleare va abbandonato, insieme ai trucchetti per riproporlo tra due anni» dice Stefano Leoni, presidente del Wwf Italia.
Per Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd, «il risultato del referendum è andato ben oltre le aspettative. Siamo certi che questo risultato sarebbe analogo in tutte le Regioni se si votasse sulla collocazione delle centrali. Di questo i legislatori e il Governo non possono non tener conto, rispettando la volontà popolare e chiudendo definitivamente con il ritorno al nucleare che non solo mette a rischio la sicurezza, la salute e l'ambiente, ma ci sta facendo perdere tanto tempo e denaro».

Redazione online
16 maggio 2011

www.corriere.it/politica/11_maggio_16/referendum-sardegna-quorum_20917878-7fa6-11e0-845d-a4559d849f...
calcarone
00mercoledì 18 maggio 2011 20:28
angelico
00mercoledì 18 maggio 2011 22:28
ho sentito a porta a porta di sfuggita che la cassazione decidera sul referendum il 9 Giugno....

nn so quanto sia vera la notizia....m cmq se e calendarizzato per qella data e se ci fosse uno stop, sarebbe una vera e propria carognata...

aurora.69
00venerdì 20 maggio 2011 19:05
credo che ci sia il referendum poiche' gia' stiamo predisponendo con la Prefettura i vari verbali con le assegnazioni.
Se tutto salta .... saltano anche i ns soldoni ... perche' le nomine, allestimenti vari come pure scrutatori ecc. ecc. .... tutto pagato dallo Stato...

Bhe' dopo che ho visto questo spot referendario ... Enzo mi ha convinta, andro' a votare ... ok angelico?

angelico
00lunedì 23 maggio 2011 16:59
Fiducia sul decreto Omnibus
"Vogliono scippare il referendum"
La capigruppo ha deciso che si voterà domani contiene fra le altre norme anche la moratoria sul nucleare. E l'opposizione insorge: "Il governo vuole evitare la consultazione perché sa di perdere". I Comitati referendari: "Prendono in giro gli italiani"
ROMA - Il governo ha posto la fiducia in aula alla Camera sul decreto legge omnibus nel testo approvato dalle Commissioni, identico a quello del Senato. L'annuncio è stato dato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, appena iniziata la seduta. Il provvedimento va convertito in legge entro il 30 maggio prossimo. Il voto di fiducia si terrà domani pomeriggio. Il provvedimento contiene norme di vario tipo, tra cui il rifinanziamrnto del Fus, l'aumento delle accise sui carburanti, la proroga del divieto per gli incroci tra tv e giornali e, soprattutto, la moratoria sulle centrali nucleari. E questo ha scatenato le reazioni degli antinuclearisti.

Il Pd denuncia: "Con la decisione di mettere la fiducia sul decreto omnibus, il governo le prova tutte per sfuggire al voto degli italiani nel referendum indetto per il 12 e 13 giugno. Nelle norme che l'esecutivo vuole imporre non c'è nessun abbandono del piano nucleare ma solo un rinvio per evitare il giudizio dei cittadini che, come già dimostrato dal voto in Sardegna, è nettamente contrario al ritorno delle centrali nucleare in Italia".

E anche i Comitato per i sì ai referendum intervengono. "Prendono in giro gli italiani - dicono - con un finto addio al programma nucleare e punta a cancellare il quesito referendario, sottraendo ai cittadini il diritto al voto". Manovra simile, secondo i comitati, anche sull'acqua: "il governo - fanno sapere - punta a depotenziare anche quel quesito referendario proponendo la creazione di fantomatiche autorità garanti" per un bene che, invece, "deve restare pubblico".

Mentre il capogruppo alla Camera dell'Idv Massimo Donadi parla di "doppio schiaffo". "E' uno schiaffo al Parlamento - dice - perché non si può mettere la fiducia su un provvedimento che, una volta tanto, è di una certa importanza. Ed è uno schiaffo ai cittadini perché si tenta di scippargli il diritto di esprimersi con il referendum. Un tentativo che non andrà a buon fine perché la Cassazione non potrà far altro che ribadire la validità del referendum, in quanto il governo, con questa legge, non rinuncia al suo nefasto piano nucleare".
(23 maggio 2011)

www.repubblica.it/politica/2011/05/23/news/fiducia_omnibus-16641803/?re...


angelico
00lunedì 23 maggio 2011 17:01
Re:
aurora.69, 20/05/2011 19.05:

credo che ci sia il referendum poiche' gia' stiamo predisponendo con la Prefettura i vari verbali con le assegnazioni.
Se tutto salta .... saltano anche i ns soldoni ... perche' le nomine, allestimenti vari come pure scrutatori ecc. ecc. .... tutto pagato dallo Stato...

Bhe' dopo che ho visto questo spot referendario ... Enzo mi ha convinta, andro' a votare ... ok angelico?





se vai a votare lo fai per te, per i tuoi figli e per la tua famiglia!....un mondo senza tumori da nucleare e senza inquinare l ambiente!

vota! e porta con te piu gente possibile!

tutti per il SI!

4 quesiti( 2 acqua, 1 nucleare, 1 contro berlusconi ), 3 argomenti...



e si....se salta rimane in piedi solo il legittimo impedimento e forse l acqua, ma tanto al governo cosa gliene frega dei soldi degli itlaiani che potrebbero servire al paese interno a nn a pochi!
angelico
00martedì 24 maggio 2011 20:37
Omnibus, il governo incassa la fiducia
A favore 313 deputati; contrari 291. Protesta in aula.
Berlusconi: il voto è la conferma che la maggioranza c'è

NOTIZIE CORRELATE
Governo, fiducia sul decreto Omnibus Il Pd: «Fuggono dal voto sul nucleare» (23 maggio)



Lo striscione anti nucleare (LaPresse) MILANO - Il governo ha incassato la fiducia da parte dell'Aula della Camera sul dl Omnibus. Hanno votato a favore 313 deputati, contrari 291, due gli astenuti. Il via libera definitivo dovrebbe arrivare domani. Durante l'esame in Senato il governo ha cancellato l'impianto normativo sulle nuove centrali nucleari per evitare che gli italiani vadano a votare il referendum del 12 e 13 giugno. Una volta convertito in legge il decreto e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, sarà la Corte di Cassazione a decidere se il provvedimento sia sufficiente a far revocare il referendum.

www.corriere.it/politica/11_maggio_24/Omnibus-diretta-camera-voto_587429da-8608-11e0-99e7-3448c5a7b9...
tagea
00martedì 24 maggio 2011 21:57
Pur di evitare di farci votare le stanno provando tutte!! Ma può succedere che venga annullato il referendum? Se questo accadesse sarebbe l'ennesima dimostrazione dell'assolutismo berlusconiano che vuole governare a modo suo senza ascoltarela nostra voce.
angelico
00martedì 24 maggio 2011 22:02
Re:
tagea, 24/05/2011 21.57:

Pur di evitare di farci votare le stanno provando tutte!! Ma può succedere che venga annullato il referendum? Se questo accadesse sarebbe l'ennesima dimostrazione dell'assolutismo berlusconiano che vuole governare a modo suo senza ascoltarela nostra voce.




spero di no....


domani si vota il decreto....

Napolinano lo dovre firmare entro il 30 maggio, se no decade ( cosi ho capito)....

poi deve essere pubblicato sulla gazzetta ufficiale, se la norma nn dice nulla, ci vogliono 15 gg....e solo quando viene pubblicato, la norma pubblicata ha forza di legge....cioe vale...

poi la palla passa alla cassazione....e la cassazione decide se decidere prima del 12 e 13 o dopo...


disolito casszione e colsulta ci mettono molto tempo per decidere...( il lodo alfano e stato bocciato dopo 1 anno e 3 mesi circa dall approvazione )....


speriamo che la cassazione sia in vacanza e decida il 14....

perche Napolinano firmera il decreto....

angelico
00mercoledì 25 maggio 2011 23:45
Il decreto omnibus è legge. Ultima parola alla Cassazione sui referendum sul nucleare

di Claudio Tucci
Cronologia articolo25 maggio 2011
In questo articolo

Argomenti: Politica | Corte di Cassazione | Montecitorio | Camera dei deputati | Pd



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Il decreto omnibus è legge. Ultima parola alla Cassazione sui referendum sul nucleare
Disco verde definitivo al decreto omnibus. Il testo è stato approvato a Montecitorio con 301 sì, 280 no e due astenuti.

Leggi l'abc del provvedimento


Le votazioni sul dl omnibus sono state seguite anche in piazza Montecitorio dove, dall'inizio dei lavori d'aula, è ripreso il presidio-sit in dei promotori dei quattro referendum su nucleare, acqua e legittimo impedimento che manifestano per chiedere più informazione in tv sulla consultazione di giugno e «contro lo scippo del diritto dei cittadini a esprimersi» che l'approvazione del dl omnibus, a loro giudizio, potrebbe comportare rispetto al nucleare.
Sui referendum ultima parola alla Cassazione
Approvato dalla Camera, il dl passerà al Quirinale per la firma del capo dello Stato. A seguire, incassata la promulgazione da parte del Colle, il testo delle nuove norme sarà pubblicato in «Gazzetta Ufficiale» e quindi entrerà ufficialmente in vigore. Da quel momento è l'ufficio centrale della Cassazione per i referendum che sarà chiamato rapidamente a pronuciarsi per stabilire se le norme sullo stop al nucleare siano sufficienti o meno per dichiarare l'annullamento del referendum in materia.
A premere per la conferma dei referendum sul nucleare è il Pd che ha annunciato che manderà una documentata memoria sulla conferma dei referendum, nonostante le norme contenute sullo stop alle centrali nucleari nel dl omnibus del Governo.

Trattandosi della materia più sensibile per i cittadini, tanto più dopo il disastro di Fukushima, la celebrazione o meno del referendum sul nucleare potrà avere influenza sul raggiungimento o meno del quorum (50% +1 degli aventi diritto) nella consultazione referendaria di giugno, anche in materia di acqua e legittimo impedimento.


www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-05-25/decreto-omnibus-legge-ultima-181400.shtml?uuid=...
angelico
00mercoledì 25 maggio 2011 23:48
Stop al nucleare (articolo 5). Il Governo prende ulteriore tempo sul nucleare. Salta la moratoria di un anno prevista dal decreto legge in vigore e vengono abrogate le disposizioni relative alla realizzazione di nuovi impianti nucleari. Lo scopo, spiega la nuova norma che riformula l'articolo 5, è quello di acquisire ulteriore evidenze scientifiche mediante il supporto dell'Agenzia per la sicurezza nucleare sui profili relativi alla sicurezza, tenendo conto dello sviluppo tecnologico e delle decisioni assunte in ambito Ue. Le norme abrogate interessano la legge 23 luglio 2009 n. 99 (Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia). La norma interviene anche sul Dlgs 31/2010 sulla localizzazione degli impianti nucleari. In particolare si prevede che il Dlgs disciplini la localizzazione del Deposito nazionale, incluso in un parco tecnologico, destinato ad accogliere rifiuti radioattivi provenienti da attività pregresse e le procedure autorizzative per la costruzione e l'esercizio del deposito e del Parco tecnologico. Un Dpcm, poi, sentiti i ministeri Sviluppo economico, Infrastrutture e Ambiente, stabilirà gli indirizzi di gestione dei rifiuti radioattivi e di decommissioning di impianti nucleari spenti o non più in esercizio fino allo smantellamento finale, nel rispetto della sicurezza e della protezione del lavoratori, della popolazione e dell'ambiente. Sogin spa sarà il soggetto responsabile degli impianti a fine vita, della realizzazione del deposito nazionale e parco tecnologico. Al territorio che ospiterà il Parco tecnologico è riconosciuto un contributo economico destinato per il 10% alla Provincia (o Province), al 55% al Comune o Comuni in cui è ubicato il sito e per il 35% ai Comuni limitrofi (entro i 25 chilometri dal centro dell'edificio deposito). Entro 12 mesi dall'entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto il Consiglio dei ministri, sentiti i dicasteri competenti e le Regioni e acquisito il parere del Parlamento, adotta la strategia energetica nazionale.

www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-04-22/labc-decreto-omnibus-restyling-120745.shtml?uuid=AaL5...
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