Razze italiane estinte

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ulisse-58
00mercoledì 8 dicembre 2010 14:33
si sono estinti anche i messaggi. su riprova [SM=g7349]
constef
00mercoledì 8 dicembre 2010 17:58
[SM=x1650009]

Carlo veramente l'ho eliminato il post perchè ho citato una persona senza essere sicuro che fosse stato lui l'autore di una pubblicazione sulle razze avicole italiane.
ulisse-58
00mercoledì 8 dicembre 2010 18:09
beviamoci su [SM=x1650010]
Andrea Mangoni
00mercoledì 8 dicembre 2010 18:20
ciao Stefano, ho fatto in tempo a vedere il post prima che lo cancellassi. la persona l'avevi citata con le iniziali, e sì, penso proprio che sia la stessa persona che scrive nel nostro forum, anche se il titolo accademico non dovrebbe essere - credo prof. ma dott. ;-)!
venendo al tuo dubbio, se lo ricordo bene...l'autore dell'articolo fece lunghi ed approfonditi studi su riviste, libri e quant'altro; se ci fosse stata un'altra razza citata in letteratura, l'avrebbe individuata. Esistevano invece ceppi locali senza nome di polli di tipo mediterraneo, come quelli illustrati nelle pagine della gloriosa Rivista di Avicultura del Ghigi. Inoltre l'analisi del territorio può ancora riservare delle sorprese, come ceppi locali evolutisi di recente e mai comparsi in letteratura perchè destinati solo ai mercati avicoli rionali (vedi le "Emiliane" di cui si parla in alcuni post, o altri ceppi locali in cui mi sto imbattendo ancor oggi nelle campagne venete) ed altri che invece erano custoditi fin troppo gelosamente da poche famiglie di contadini e che potrebbero esser vecchie di secoli (vedi la "cornuta di caltanissetta" di peppe tasso). Insomma, esistono ancora moltissime chance, sia di reperire biodiversità sia di ricostituirla seguendo i vecchi programmi genetici di selezione.
constef
00mercoledì 8 dicembre 2010 18:50
Grazie Andrea, parlando con un anziano agricoltore della campagna della provincia di foggia, questo mi ha detto che un tempo esistevano tante razze locali di polli soprattutto nel nord della Puglia. Mi interesserebbe sapere se esiste un testo, magari recente, delle pubblicazioni, dove sono riportate schede dettagliate con foto a colori di animali imbalsamati o disegni sempre a colori di queste razze.
Per lavoro e non solo, spesso mi capita di girare per le campagne e le masserie pugliesi e lucane e l'avere del materiale soprattutto fotografico su razze avicole ritenute ormai estinte potrebbe essere utile per riconoscere eventuali ceppi superstiti di queste razze "relitto". Non si sa mai!!!
Andrea Mangoni
00giovedì 9 dicembre 2010 09:06
ciao Stefano, temo non esistano pubblicazioni di questo genere e nemmeno foto a colori di eventuali animali imbalsamati - a dirla tutta dubito pure esistano animali imbalsamati!!
Tutte le descrizioni di vecchie razze vanno cercate nelle riviste d'epoca, specie in quelle degli anni '30. per fare un esempio,
dalla "Rivista dell'Allevatore", fine anni '30 secolo scorso, eccoti la descrizione della nera di capitanata e le foto della leccese. ciao!

Nera di capitaniata:



Leccese:



Crestillo
00giovedì 9 dicembre 2010 09:17
In Puglia per quanto ho potuto capire erano diffuse due razze dotate di una certa uniformità .
Leccese ( con alcuni tipi e ceppi che differivano per taglia e colorazione) Le colorazioni più duiiffuse erano la frumento ( vedi colorazione MALESE) e una sorta di Perniciato scuro
Nera di Capitanata una sorta di Valdarno ma molto più snella e leggera.
Molti mi parlano pure di soggetti a livrea cucula-sparviero.

Per avere un idea della tipologia di questi polli ti consiglio la Discussione su Forum Sicilana dedicata alle razze locali Siciliane.

Nelle foto dei polli dei Nebrodi vedrai le livree e le forme che erano comuni nei polli pugliesi.
Purtroppo non mi risultano animali impagliati comunque una buona ricerca può partire dai locali musei di Storia Naturale ; biblioteche e Istituti Agrari.
Primi fra tutti direi quello di Lecce e Foggia dove dovrebbe esserci anche un importante centro zootecnico che si dedicava in particolare alla Capra Garganica e all'ovino Gentile di Puglia Ciao
constef
00venerdì 10 dicembre 2010 01:36
Grazie per le informazioni Crestillo e Andrea.
ulisse-58
00venerdì 10 dicembre 2010 12:47
visto che abbiamo a che fare con dei cranietti in fatto di cultura avicola (Andrea,Alessio .........) qualcuno di voi ha notizie sulla gallina sarda che cita un sito? posso nominare il sito? [SM=g7348]
Andrea Mangoni
00venerdì 10 dicembre 2010 13:04
metti il link alla pagina, non è reato ;-)!
ulisse-58
00venerdì 10 dicembre 2010 14:48
il sito è www.biozootec.it
la gallina sarda sarebbe presente presso qualche allevatore privato del sassarese, ho contattato il prof. A.....n responsabile del citato sito dando la mia disponibilità ad allevare questa presunta razza in via di estinzione. se qualcuno di voi può darmi un suggerimento sarà ben accetto. [SM=g7349]
Andrea Mangoni
00venerdì 10 dicembre 2010 15:29
ti scriverò in privato un messaggio più chiaro, farlo sul forum potrebbe essere... indelicato. Diciamo che hai detto bene tu: è probabilmente solo "presunta". L'operazione "sarda" sembra essere completamente calata nell'ottica dell'altra operazione "italiana comune locale".
hanno probabilmente più dignità di tipo genetico autoctono le kikirite di cui si è parlato in alcuni post di questa sezione, o ancora la grande gallina di sanluri, o ancora le galline ricciute sarde. perlomeno, di queste (se ancora esistono) vi era qualche testimonianza del '700.
diciamo che se vuoi produrre semplicemente dei buoni polli biologici ed avere degli animali graziosi, la gallina sarda proposta in quel sito è ottima. se vuoi una razza autoctona, devi sudare molto di più.
ulisse-58
00venerdì 10 dicembre 2010 17:40
ho letto la tua mail privata, da inesperto la penso come te e questo nella delusione mi conforta, grazie per la tua grande disponibilità [SM=g7348]
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