è uscito il cd....segue la recensione:
Dopo l'esperienza del collettivo OneMic, con "Sotto la Cintura", e dopo "Tora Ki", il disco di Raige e Zonta, è arrivato il momento di "C.A.L.M.A.".
Questo disco ha alle spalle un anno e mezzo di studio e rielaborazione sofferta, evoluzione musicale e lirica. In questo lungo periodo ho evoluto il mio modo di performare al microfono per ottenere una resa vocale più pacata, calda e avvolgente, ritenendolo il più adatto possibile a trasmettere la mia scrittura e le mie emozioni.
Io intendo la "calma" come prerogativa del mio approccio al Rap, alla vita, come metodo e come "modus operandi". E' la "calma" di chi si prende il tempo necessario a costruirsi un background, che parte dal periodo in cui ancora si registravano i demo (era il 1999 e "Gladiatori nell'arena" era il mio primo "lavoro" solista...), passa per innumerevoli Jam e Freestyle Battles (dal Tecniche Perfette al 2 The Beat), si consolida in un disco ufficiale ("Sotto la cintura" 2005, La Suite Records), di cui si è parlato, discusso, sparlato ad oltranza, ed evolve in innumerevoli collaborazioni su moltissimi dischi, compilation, mixcd, etc..
La C.A.L.M.A. non è solo questo, ma il resto lo capirete dal disco. Spero infatti di essere riuscito a trasmettere il mio pensiero tramite la title track e i riferimenti nelle varie tracce all'interno dello stesso.
Questo album è soltanto un altro passo nel mio cammino artistico, è il frutto di esperienze e di apprendimento da tutto ciò che ho vissuto, assimilato e rielaborato in questi anni, a livello musicale e di vicende personali.
Il rap spazia dal "racconto realista" politically incorrect dei costumi dei nostri tempi ad episodi in puro stile OneMic, passando attraverso liriche ultraintimistiche e personali che ad ogni riascolto evocano in me situazioni che bruciano sulla pelle e sono ferite aperte da troppo tempo.
Non è null'altro che lo specchio della mia personalità mostrata in tutte le sue sfaccettature, i cui tratti caratterizzanti sono l'autocritica, la volontà di mettersi sempre in dubbio e il non dare mai nulla per scontato.
Riguardo alle produzioni potrei aprire una parentesi sterminata, ma cercherò di essere chiaro, comprensibile e il più diretto possibile.
I miei beatz sono il frutto di studio, studio, studio (dei beatmaker/produttori d'oltreoceano) e attitudine
Non c'è spazio per soluzioni scontate e allo stesso tempo non c'è la volontà di ricercare una sperimentazione portata all'eccesso ma priva di solide basi e fondamenta. Ho utilizzato ritmiche variegate, complesse e con diverse percussioni, che vanno oltre il classico "cliché" Cassa, Rullante, Charly. La scelta dei samples è più che mai eterogenea (dal New Soul al Rock Progressive ai suoni 80'), il tutto al fine di creare atmosfere aderenti ai contenuti delle canzoni, ed è ulteriormente arricchita dalla grande presenza di arrangiamenti e suoni di nuova generazione per dare specifiche caratterizzazioni all'interno dei vari momenti dei singoli pezzi.
Anche qui è la cura dei particolari a fare la differenza e per la prima volta dopo anni di produzioni, mi sento di poter affermare, senza falsa modestia, di aver raggiunto un impatto sonoro di tutto rispetto. A tal proposito voglio ringraziare singolarmente: Bassi, Fatfatcorfunk, Cubaclub, Shocca, Luda, Masta5, Zonta, Jack The Smoker e Rubo per ogni consiglio ed ogni occasione di confronto in questo ambito. La mia riconoscenza è immensa.
In definitiva questo album sono io, Marco ancora prima di Rayden. Lontano dalla banalità, dai luoghi comuni e dal populismo di largo consumo.
- Rayden -
www.rayden.onemic.it