spunti tratti da un dialogo tra Polmary e Genma
POLMARY (Volley Milano U14 PGS) genitore:
Un genitore può essere utile (vedi: refertista, ndr.) ma può essere anche molto dannoso (tossico, direi), se non si sa frenare, me ne rendo conto.
Deve limitarsi ad essere a disposizione, però è difficile.
Un allenatore con cui facevo 4 chiacchiere mi diceva: "perchè una squadra di pallavolo funzioni, bisogna togliere di torno i genitori!!"
Il genitore si fa coinvolgere, e inevitabilmente "parteggia" per la squadra, per il figlio/a. Se dovesse parlare "a botta calda" direbbe le cose che secondo lui non vanno, cosa si potrebbe migliorare, e sarebbe inevitabilmente una interferenza.
Probabilmente farebbe più danni che altro.
Eppure ci sono cose che un allenatore a volte non vede (dovrebbe vederle?), come ad esempio un periodo non particolarmente felice del figlio/a, che potrebbero essere segnalato; una scarsa voglia, una demotivazione causata da mille motivi. Penso che qualche riunione forse non guasterebbe in questo senso. E un maggior dialogo anche tra allenatore e atleta.