Ragazzo massacrato a Verona, confessa un ultrà neofascista

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il rat-man
00domenica 4 maggio 2008 20:35

Un giovane ha confessato di essere uno degli autori dell'aggressione di Nicola Tommasoli, 29 anni, picchiato e ridotto in fin di vita la notte del primo maggio nel centro di Verona solo perché si è rifiutato di offrire una sigaretta. Il ragazzo di 19 anni interrogato dal magistrato Francesco Rombaldoni, titolare dell'inchiesta, ha reso "piena confessione". E' un ultrà neofascista già responsabile di aggressioni a sfondo razzista e violenze negli stadi.

L'avvocato del diciannovenne parla di una lite degenerata e sostiene che il suo assistito, che frequenta il liceo classico, non intendeva uccidere. Il legale aggiunge anche che il padre e la madre del giovane "sono distrutti da una situazione spaventosa".

Sono ancora molto gravi le condizioni di Nicola Tommasoli, ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Borgo Trento. Momenti di angoscia per i genitori, chiusi assieme agli amici più cari in una stanza accanto al figlio. "Sono realista non voglio illudermi - dice il padre - "i medici dicono che c'è stata una piccola ripresa poi rientrata. Non so che pensare". Secondo fonti sanitarie, domattina inizierà il periodo di osservazione per l'eventuale dichiarazione di morte cerebrale. Se non dovesse farcela, chi lo ha picchiato potrebbe essere accusato di omicidio volontario o preterintezionale.

Il gruppo di neofascisti. La caccia agli altri quattro aggressori continua. Due di loro sono stati individuati dalla polizia ma sono già fuggiti all'estero dove sono ricercati. Il fermato è stato invece condotto in carcere a Montorio. Il giovane, che appartiene a una famiglia benestante della città, si è costituito questa mattina presso la Digos di Verona dopo che i poliziotti avevano di fatto stretto il cerchio attorno a lui. Accompagnato da un avvocato di fiducia, il ragazzo ha così confessato davanti ai magistrati.

E' stato proprio indagando su "ambienti politicizzati" della città scaligera che la polizia è arrivata a identificare gli aggressori. Il ragazzo fermato era infatti già noto alle forze dell'ordine: come ultrà del Verona, per violenza negli stadi nello scorso febbraio era stato sottoposto a Daspo. In precedenza, nel 2007 era stato indagato dalla Digos insieme ad altre 16 persone per associazione a delinquere finalizzata a discriminazione razziale per alcune aggressioni avvenute a Verona analoghe a quella del primo maggio.

Il giovane fermato si muove in ambienti vicini a Forza Nuova, ma l'associazione di estrema destra nega qualsiasi coinvolgimento nella vicenda e minaccia di querelare chiunque la associ all'episodio. "Nessuno si permetta di associare Forza Nuova a tale vicenda" ha detto il coordinatore nazionale Paolo Caratossidis. "I nostri militanti non compirebbero mai un atto di così grave stupidità e cattiveria; se poi il ragazzo frequenta ambienti ultras o piazze dove si ritrovano neofascisti, questo è un altro discorso, non collegabile a Forza Nuova". Come movimento politico, aggiunge Caratossidis, "prendiamo completamente le distanze da tale indegno e vergognoso atto. Forza Nuova è contraria a ogni forza di violenza, tanto più se insensata, illogica e incivile come quella compiuta da quella banda di pazzi irresponsabili".

Anche il "Veneto Fronte Skinheads" nega di essere coinvolto. "Il ragazzo - afferma il presidente Giordano Caracino - dalle informazioni che abbiamo, non fa parte del Fvs, non lo conosciamo. Non basta avere i capelli corti, un bomber o avere certe idee per far parte del nostro movimento". "Noi - aggiunge -prendiamo le distanze in maniera categorica dall'accaduto e dalle persone che l'hanno compiuto".



ovviamente tutti hanno smentito subito l'appartenenza del giovane ai propri gruppi, certo è che se questi imbecilli hanno pestato il ragazzo per una sigaretta c'è da internarli e buttare la chiave [SM=g27829]
rock 85
00domenica 4 maggio 2008 21:25
...indipendentemente dai gruppi
il rat-man
00domenica 4 maggio 2008 21:32

Botte ai "diversi", ai meridionali, ai giovani di sinistra e a tutti quelli che, secondo loro, rovinavano l'immagine di Verona. Ci sarebbero numerosi episodi violenti nel passato degli aggressori di Nicola Tommasoli, in fin di vita nel capoluogo veneto per aver rifiutato una sigaretta. Secondo la polizia, il ragazzo che ha confessato di aver preso parte al pestaggio è membro di un gruppo di estrema destra vicino al "Veneto Fronte Skinheads" e alla tifoseria dell'Hellas Verona e già noto da almeno un anno alle forze dell'ordine. Per l'ennesima volta la città scaligera torna alla ribalta per azioni di matrice neofascista.

La gang si compone di circa 17 persone di età compresa tra i 17 e i 25 anni, insospettabili figli di professionisti e irreprensibili operai. Per il procuratore di Verona Guido Papalia, "fanno parte di un'area nuova dell'estrema destra che si è aggregata spontaneamente". "Non sono militanti effettivi di gruppi neonazisti organizzati - aggiunge - anche se praticano le stesse ideologie, li abbiamo trovati con gli stessi simboli nazisti".

Tra le loro "imprese" ci sono numerose aggressioni. Tra le vittime, ad esempio, c'è un giovane con la maglietta del Lecce era stato apostrofato come "terrone" e poi massacrato di botte. Un ragazzino che utilizzava lo skate-board, invece, era stato preso di mira in quanto incapace nell'utilizzare lo strumento. Problemi anche per alcuni venditori di kebab e per i loro clienti, aggrediti perché mangiavano un prodotto non gradito alla banda.

Tra gli episodi piu cruenti, il 27 novembre del 2006 due giovani della "Chimica", un centro sociale della zona, furono feriti a colpi di spranga a San Michele Extra. In quello stesso giorno, alcuni degli indagati avrebbero picchiato un giovane in piazza Erbe perché stando seduto su alcuni scalini danneggiava l'immagine di Verona "città di Classe".

Nelle perquisizioni domiciliari effettuate un anno fa, gli agenti della polizia scaligera avevano rinvenuto numerose cassette con filmati che documentavano le azioni violente. Alcuni degli indagati avevano in casa simboli nazisti, coltelli, armi, pugnali, simboli del "Veneto Fronte Skinheads". Gli atti violenti servivano per mantenere una sorta di controllo del territorio. Il materiale video circolava e, secondo gli inquirenti, le cassette venivano persino vendute. Chi non riusciva a comprare il materiale originale si accontentava dei video scaricati dal web.

L'estrema destra veronese è stata spesso al centro di episodi di cronaca. Tra gli episodi più eclatanti, l'aggressione in diretta televisiva al leader dell'Unione del musulmani italiani, Adel Smith. In quell'occasione, un gruppo di militanti veneti di Forza Nuova aveva fatto irruzione negli studi dell'emittente di Verona Telenuovo provocando un caso di rilevanza nazionale.

Il "Veneto Fronte Skinheads", che nega qualunque coinvolgimento nell'aggressione a Nicola Tommasoli, è un'associazione fondata nel 1986 ed ha rapporti con altri gruppi di destra europei. I suoi membri, come viene raccontato anche sul sito dell'associazione, sono stati in più occasione coinvolti in scontri con la polizia e con militanti di sinistra e hanno preso parte a manifestazioni neonaziste in giro per l'Europa.

Secondo il Viminale, in Italia gli ultras violenti sarebbero circa 20mila. Di questi, tre quarti sarebbero vicini a posizioni di estrema destra, come i principali gruppi della curva dell'Hellas Verona.


232425
00lunedì 5 maggio 2008 10:14
faccio una domanda provocatoria:


se i responsabili di questo fatto fossero extra comunitari, quante pagine di post ci sarebbero già su questo 3D?

e Verona come avrebbe reagito?

invece, per questi "signorini" si accentua il fatto che sono "bravi ragazzi di buona famiglia che hanno persoil controllo in una lite..."


[SM=x967742]

superpeppe84
00lunedì 5 maggio 2008 11:53
Re:
232425, 05/05/2008 10.14:

faccio una domanda provocatoria:


se i responsabili di questo fatto fossero extra comunitari, quante pagine di post ci sarebbero già su questo 3D?

e Verona come avrebbe reagito?

invece, per questi "signorini" si accentua il fatto che sono "bravi ragazzi di buona famiglia che hanno persoil controllo in una lite..."


[SM=x967742]




Ti straquoto.

Aspettiamo la santanchè e alemanno e la loro soluzione al problema sicurezza
|Neelix|
00lunedì 5 maggio 2008 12:47
Re: Re:
superpeppe84, 05/05/2008 11.53:



Ti straquoto.

Aspettiamo la santanchè e alemanno e la loro soluzione al problema sicurezza




La santanchè non è stata eletta, che dovrebbe risolvere scusa?
Alemanno ha sempre detto cmq chi commette reati e è extracomunitario deve essere allontanato. Chi è italiano e commette reati sarà perseguito e giudicato e condannato. Fine.
rock 85
00lunedì 5 maggio 2008 22:59
Re: Re:
superpeppe84, 05/05/2008 11.53:



Ti straquoto.

Aspettiamo la santanchè e alemanno e la loro soluzione al problema sicurezza


ma che cazzo c'entra ipocriti che no siete altro?sempre a moralizzare e a vedere il amrcio negli italiani..questi sono delinquenti e vanno puniti ma se dobbiamo fare un discorso da bambini e contare i morti,i vostri cari extracomunitari che voi tanto appassionatemente difendete sono sempre in vantaggio..
vergogna

rock 85
00lunedì 5 maggio 2008 23:43
dal saito del veneto fronte skinhead

L’Associazione Culturale “Veneto Fronte Skinheads” con questo comunicato ufficiale, vuole prendere categoricamente le distanze dall’aggressione avvenuta a Verona nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio: come sempre la faziosità e la scorrettezza dei mezzi d’informazione hanno già provveduto a dipingere il balordo responsabile di questa stupida, inutile e brutale aggressione, come un appartenente alla nostra Associazione. Nulla di più falso!
Il fatto che questo squilibrato mentale dichiari di essere vicino al nostro ambiente e che indossasse un giubbetto tipo “bomber” la sera dell’aggressione o che abbia anche ipoteticamente assistito ad un concerto organizzato dalla nostra Associazione, non significa assolutamente che abbia a che fare con noi, soprattutto dopo che la stessa Questura di Verona ha dichiarato che il soggetto non ha legami con il nostro movimento ne apparentemente con altri della destra radicale.
Diffidiamo perciò qualunque giornalista a sfruttare faziosamente la situazione per tentare d’infangare il buon nome della nostra Associazione!
Non saremo degli stinchi di santo, ne tanto meno seguiamo l’etica cristiana del porgere l’altra guancia, ma mai negli onorati ventidue anni di storia della nostra Associazione ci siamo resi responsabili di azioni così miserabili, stupide ed insensate!
Per tanto ci avvarremo da subito del nostro collegio difensivo procedendo per vie legali contro chi utilizza senza comprovati motivi il nome della nostra Associazione, tirandolo inutilmente ed ingiustamente in ballo in questa circostanza.


soliti giornalisti terroristi
il rat-man
00martedì 6 maggio 2008 09:25

Sono stati bloccati dalla Digos di Verona in Lombardia gli ultimi due componenti del gruppo che ha picchiato a morte Nicola Tommasoli la notte del primo maggio scorso nel centro di Verona. Si tratta di Federico Perini, di 20 anni, e di Nicolò Veneri, di 19 anni, entrambi veronesi, fermati dalla polizia ieri sera alle 23.40 nell'aeroporto di Orio al Serio al loro arrivo dall'Inghilterra.

Peri e Tarabuio, questi i loro soprannomi, erano fuggiti dopo il pestaggio con la macchina della mamma di uno dei due. Le famiglie, in contatto con loro, sono riuscite a convincerli a costituirsi e i due sono ritornati in Italia dove hanno confessato di aver partecipato al pestaggio del giovane disegnatore industriale che, dopo cinque giorni di agonia, è morto ieri pomeriggio nell'ospedale di Verona. Anche per loro, come per gli altri tre già fermati, si prospetta l'ipotesi di un'accusa per omicidio volontario o preterintenzionale.

Le indagini, grazie alla visione delle immagini registrate di alcune telecamere presenti nella zona del pestaggio, si erano sin dai primi momenti indirizzate verso alcuni giovani simpatizzanti della destra più estrema. L'aggressione di Tommasoli, però, non avrebbe avuto motivazioni politiche, ma semplicemente sarebbe stata legata al fatto che la vittima, assieme a due amici, aveva risposto negativamente a una richiesta di una sigaretta da parte dei cinque componenti del gruppetto.

Il primo a presentarsi in questura era stato Raffaele Dalle Donne, 19 anni, poi ieri il fermo di Guglielmo Corsi, 19 anni, metalmeccanico, e Andrea Vesentini, 20 anni, promotore finanziario. All'appello mancavano gli ultimi due che risultavano fuggiti dopo l'episodio a bordo di un'automobile diretti a Innsbruck, per poi raggiungere successivamente Monaco di Baviera. Di Lì hanno preso un aereo diretto a Londra. A quel punto, convinti dalle famiglie e sottoposti anche alla pressione della Digos che era ormai sulle loro tracce, si sono convinti a rientrare in Italia con un volo RyanAir che è atterrato ieri sera alle 23.40 all'aeroporto di Orio Al Serio (Bergamo). E' lì, che i due, giunti in Italia, sono stati presi in consegna dal personale della questura di Verona.



perlomeno li hanno beccati subito, comunque rock è normale che queste associazioni si dissocino immediatamente da azioni del genere, che dovrebbero fare altrimenti?
rock 85
00martedì 6 maggio 2008 20:21
Re:
il rat-man, 06/05/2008 9.25:


Sono stati bloccati dalla Digos di Verona in Lombardia gli ultimi due componenti del gruppo che ha picchiato a morte Nicola Tommasoli la notte del primo maggio scorso nel centro di Verona. Si tratta di Federico Perini, di 20 anni, e di Nicolò Veneri, di 19 anni, entrambi veronesi, fermati dalla polizia ieri sera alle 23.40 nell'aeroporto di Orio al Serio al loro arrivo dall'Inghilterra.

Peri e Tarabuio, questi i loro soprannomi, erano fuggiti dopo il pestaggio con la macchina della mamma di uno dei due. Le famiglie, in contatto con loro, sono riuscite a convincerli a costituirsi e i due sono ritornati in Italia dove hanno confessato di aver partecipato al pestaggio del giovane disegnatore industriale che, dopo cinque giorni di agonia, è morto ieri pomeriggio nell'ospedale di Verona. Anche per loro, come per gli altri tre già fermati, si prospetta l'ipotesi di un'accusa per omicidio volontario o preterintenzionale.

Le indagini, grazie alla visione delle immagini registrate di alcune telecamere presenti nella zona del pestaggio, si erano sin dai primi momenti indirizzate verso alcuni giovani simpatizzanti della destra più estrema. L'aggressione di Tommasoli, però, non avrebbe avuto motivazioni politiche, ma semplicemente sarebbe stata legata al fatto che la vittima, assieme a due amici, aveva risposto negativamente a una richiesta di una sigaretta da parte dei cinque componenti del gruppetto.

Il primo a presentarsi in questura era stato Raffaele Dalle Donne, 19 anni, poi ieri il fermo di Guglielmo Corsi, 19 anni, metalmeccanico, e Andrea Vesentini, 20 anni, promotore finanziario. All'appello mancavano gli ultimi due che risultavano fuggiti dopo l'episodio a bordo di un'automobile diretti a Innsbruck, per poi raggiungere successivamente Monaco di Baviera. Di Lì hanno preso un aereo diretto a Londra. A quel punto, convinti dalle famiglie e sottoposti anche alla pressione della Digos che era ormai sulle loro tracce, si sono convinti a rientrare in Italia con un volo RyanAir che è atterrato ieri sera alle 23.40 all'aeroporto di Orio Al Serio (Bergamo). E' lì, che i due, giunti in Italia, sono stati presi in consegna dal personale della questura di Verona.



perlomeno li hanno beccati subito, comunque rock è normale che queste associazioni si dissocino immediatamente da azioni del genere, che dovrebbero fare altrimenti?



ratto..perchè i giornalisti devono semrpe creare casi e accusare qualcuno?i naziskin non c'entrano perchè
1-questi non fanno parte del vfs
2-non hanno l'aspetto da skin,hanno capelli lunghi e cmq non rasati e uno solo aveva un bomber
3-la vittima poverina non era ne nero,ne ebreo ne rosso ne altro..quindi la politica non c'entra
|Neelix|
00mercoledì 7 maggio 2008 09:46
Se la mia macchina andasse a "odio" invece che a benzina, mi basterebbe mettergli nel serbatoio uno dei post di questa sezione, e ci farei un pieno per un anno...che tristezza...
Takerlord
00giovedì 8 maggio 2008 14:21
Vorrei ricordare una frase di tosi del 2005 riguardo un pestaggio di un extracomunitario

" 2 mesi sono troppi"
-FabioCaressa
00giovedì 8 maggio 2008 14:29
5 contro 1 ......conigli [SM=x967836]
232425
00giovedì 8 maggio 2008 14:54
Carottidis, coordinatore nazionale di Forza Nuova ha detto:
"Nessuno si permetta di associare Forza Nuova alla vicenda di Verona. I nostri militanti non compirebbero MAI un atto di così grave stupidità e cattiveria"

peccato che il signor Carottidis dimentichi di dire che uno dei cinque e precisamente FEDERICO PERINI è stato in lista con Forza Nuova alle ultime amminsitrative di Verona e correva per un candidato sindaco che si chiama Roberto Bussinello che - guarda caso - è adesso il suo avvocato difensore...

erano le amminsitrative del 2006, quelle che hanno consacrato sindaco Flavio Tosi

memoria corta, vero signor Carrottidis?
rock 85
00venerdì 9 maggio 2008 01:28
Re:
232425, 08/05/2008 14.54:

Carottidis, coordinatore nazionale di Forza Nuova ha detto:
"Nessuno si permetta di associare Forza Nuova alla vicenda di Verona. I nostri militanti non compirebbero MAI un atto di così grave stupidità e cattiveria"

peccato che il signor Carottidis dimentichi di dire che uno dei cinque e precisamente FEDERICO PERINI è stato in lista con Forza Nuova alle ultime amminsitrative di Verona e correva per un candidato sindaco che si chiama Roberto Bussinello che - guarda caso - è adesso il suo avvocato difensore...

erano le amminsitrative del 2006, quelle che hanno consacrato sindaco Flavio Tosi

memoria corta, vero signor Carrottidis?


nn è un omicidio politico cazzo..allora ogni volkta hc euno uccide si guarda cosa vota..ridicoli

il rat-man
00venerdì 9 maggio 2008 20:26
Re: Re:
rock 85, 06/05/2008 20.21:



ratto..perchè i giornalisti devono semrpe creare casi e accusare qualcuno?i naziskin non c'entrano perchè
1-questi non fanno parte del vfs
2-non hanno l'aspetto da skin,hanno capelli lunghi e cmq non rasati e uno solo aveva un bomber
3-la vittima poverina non era ne nero,ne ebreo ne rosso ne altro..quindi la politica non c'entra



questo di sicuro, i media ovviamente se ne sono guardati bene dal fare pubblica ammenda.

di fatto questi stronzi hanno ucciso un ragazzo per una sigaretta e ora in telegiornali vergognosi come studio aperto fanno passare questi stessi babbei come dei ragazzini terrorizzati che tremano in cella e che cercano di respirare quanta più aria possibile dalla finestrella della stessa.

ormai il confine tra realtà e reality non esiste più per i giornalisti, ci fanno passare per fessi appena possibile.
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