Caro poeta visionario come una bambina,
hai scelto un titolo che fa da ottima anticamera a questi versi
straniti, di cui evidenzio questi:
non sapevo quale fosse la tua serietà, se la radice
di ogni vena scorresse nelle mie piccolezze
come un tronco vuoto che disperde sulla corteccia
millimetri di pelle accorpata nella sua stoffa.
e poi:
dove lividi lilium hanno divorato il mio ossigeno –
non potrò addensare il mascara sulle ciglia, né rivedere
la bambina sciolta alle sillabe di un addio.
ed anche:
Ti lascerò un po’ di lacca tra le dita così potrai toccare
le mie punte fisse, come l’intonaco che ti veste attorno
Un macabro ben illuminato dai colpi della fantasia
Ros