Racconti Leggendari

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Auron "Maracas" Tempra
00mercoledì 30 ottobre 2002 11:03
E l'oscurità copre tutta la terra
Il fiume silente sgorga
I giullari danzano attorno le fiamme
Suonando un'antica canzone
Una canzone di potenti guerrieri
Di epiche e sanguinose battaglie
Mentre la luce della luna incontra i muri del maniero
Ed io devo chiudere i miei occhi

Un altro racconto di guerre infinite
Per i difensori della sacra luce
Il fuoco penetra la mia mente
Il sangue degli innocenti davanti ai miei occhi
Spalancando le ali del sogno
Voglio vincere tra il fuoco e l'acciaio per tutti loro

Alcuni cavalieri dormono vicino al fuoco
Affogati nel loro stesso vino rosso
Il saggio guarda le fiamme alte
Sapendo che la battaglia riprenderà

Il magico cinguettio degli uccelli
Incontra la luce dell'alba
L'antica canzone sta scomparendo
Ma i miei vecchi sogni vanno avanti

Un altro racconto di guerre infinite
Per i difensori della sacra luce
Il fuoco penetra la mia mente
Il sangue degli innocenti davanti ai miei occhi
Spalancando le ali del sogno
Voglio vincere tra il fuoco e l'acciaio per tutti loro

[Luca Turilli]




BABl
00mercoledì 30 ottobre 2002 12:07
La luna si specchia nel piccolo lago
intorno gli alberi levano le contorte braccia nel nero della notte
profumo di muschio e licheni
l'esile figura della bianca dama compare dal fitto del bosco
leggiadra con passi svelti si avvicina alle acque
uno sguardo alla rotonda luna
un sospiro profondo
una mano scivola tra i capelli argentei
entrambe si alzano per compiere un armonioso gesto
la radura s'illumina di luce bianca
e dal cielo compare un alato destriero
la dama sale e insieme volano via nella profonda notte
verso un dolcissimo sogno....


(Barella)[SM=g27811]






GabZ
00giovedì 31 ottobre 2002 04:07
Qui posi il mio passo
qui vidi i miei compagni
qui conobbi gli amori
qui mi prese la tristezza
tutto mi hai dato e ad altri ora doni
tutti si fermano per solo vederti
tutti restano per la pace assaporare
tutti in te or vivono e in te credono
da ogni tempo, ogni luogo, ogni dimensione noi arriviamo
sempre ci aspetti la strada ci mostri
con noi viva tu sei con te noi a casa siamo.
Ti nascondi di giorno ma ti mostri la notte
Il male sempre ti cerca
molte volte ti ha presa ma i guardiani liberata ti hanno.
Alla grande Quercia in cerchio riuniti si sta
Chi ride, chi scherza, chi lacrime versa
tutti in coro gridiam : è ora di creare una festa
Cavalieri, Maghi, Dame, Streghe,
fra i tuoi alberi le vite scorrono
animali e mostri vivono insieme senza prendersi
l’equilibrio ci doni, da te vita prendiam
Virtuale o Reale che tu sia x noi importanza non ha
Nel nostro Cuore sempre ti portiam, Sherwood
Cassius666
00venerdì 1 novembre 2002 15:51
gab ma quella poesia l' ha scritta un sardo?
"ma i guardiani liberata ti hanno"...ihihih cmq bella
Caronte il Redentore
00mercoledì 6 novembre 2002 21:31
ma per postare qui bisogna scrivere in rima?

non facevo i lokendinesi così immersi nell'estro creativo dell'artista!
buona cosa[SM=g27827]
BABl
00lunedì 11 novembre 2002 16:09
Certo Borchio che c'hai veramente la sensibilità de n'a scrivania!!!!!!!e poi non prende in giro Gab..[SM=g27812]
TbA Dark-Devil
00martedì 12 novembre 2002 23:24
cioe marco ma te rendi conto?
qui mettono in discussione la tua sensibilità!!!![SM=g27823]

[Modificato da TbA Dark-Devil 12/11/2002 23:25]

Cassius666
00domenica 17 novembre 2002 06:47
si beh infatti non me capiscono...
io so la persona piu' sensibile de sto mondo e paragonamme ad una scrivania non e' bello...cmq e' sempre mejo del quintale de monnezza a cui mi ha paragonato crosty [SM=g27828]
TbA Dark-Devil
00domenica 17 novembre 2002 15:45
Re:

Scritto da: Cassius666 17/11/2002 6.47
si beh infatti non me capiscono...
io so la persona piu' sensibile de sto mondo e paragonamme ad una scrivania non e' bello...cmq e' sempre mejo del quintale de monnezza a cui mi ha paragonato crosty [SM=g27828]

HAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAH beh si tra un quintale de monnezza e una scrivania ce ne corre!!! barella anche se non vuole e gentile uguale!!^__^[SM=g27828]
BABl
00lunedì 25 novembre 2002 10:03
Re:

Scritto da: Cassius666 01/11/2002 15.51
gab ma quella poesia l' ha scritta un sardo?
"ma i guardiani liberata ti hanno"...ihihih cmq bella



non è per cattiveria ma qualche volta dai certe risposte un pò bobò!!!!!
TbA Dark-Devil
00lunedì 25 novembre 2002 14:24
BABI non mi toccare a borchio [SM=g27826] e poi penso che a volte un quintale di monnezza sia molto piu simpatico di un impiccione7a
GabZ
00giovedì 28 novembre 2002 13:58
ma perchè non tornate in topic?
abbiamo capito tutti la sensibilità di borchio. mo basta!

Silenziosa e timida era calata la nebbia,si era fatta largo tra gli alberi della foreste e giù per i pendii, la nube densa dilagava ovunque, tutto per un momento parve fermarsi, il tempo non esisteva più...
Poi gli urli di dolore ed il cozzare di spade richiamarono il mondo dal suo quieto torpore.
Una battaglia era quella che si combatteva, la foresta si tingeva di rosso, certo la nebbia celava il tutto,eppure gli alberi trasudavano sangue.
La stessa foresta stava piangendo di fronte alla follia degli uomini....
D’un tratto un combattente si fece largo tra i nemici,brandiva una lama dorata come il sole,i suoi fendenti erano talmente potenti che neppure le splendenti corazze dei Lord riuscivano a fermare la corsa terribile ed inesorabile della spada.
Ma non un sorriso... non un urlo di gioia scaturiva dalle labbra di quell’uomo,rassegnata disperazione e terribile consapevolezza erano le uniche sensazioni che il suo volto lasciava trasparire.
Eppure era implacabile.
L’armatura ormai coperta di sangue era ammaccata in più punti, un colpo aveva aperto un’ampia voragine sul pettorale ed una freccia era riuscita a farsi largo sulle placche conficcandosi nella gamba, ma era come se non provasse il dolore, dietro di lui veniva una donna, dai vestiti laceri e strappati, stringeva al petto un fagotto bianco, lo controllava istericamente come se al suo interno fosse custodito il più grande dei tesori.
Ben presto i due si trovarono lontani dal fulcro della battaglia, la ragazza si fermò ansimante ai piedi di un albero e sussurrò :"ti prego dobbiamo riposare" "sai bene che non possiamo farlo...non è ancora sicuro amore mio".
Giusto il tempo di finire la frase che un’ombra li sovrastò entrambi, vi fu’ un sussulto, ma quello che videro li lascio senza fiato...
Una risata aspra e raschiante scaturì dal colosso che si trovarono davanti, era un uomo enorme, della stazza di un orso, il volto era deforme e mutilato, un colpo di spada doveva aver asportato il naso, la pioggia che aveva iniziato a battere ,il terreno, ruscellava lungo tutta la sua figura mescolandosi al sudore ed al sangue dei nemici.

"Dunque ti ho trovato Kennos, tu sia maledetto assieme a tutta la tua casata di paladini" tuonò.

‘’Sai cosa faro’ adesso mio bel Lord? Ti appenderò’ ad uno di questi alberi e poi mi divertirò un po’ con quella bella vacca di tua moglie’’

‘’tu non oserai lurido cane,oppure...’’
la voce del paladino era debole ma piena di odio...

‘’OPPURE COSA? Mi maledirai nel nome dei tuoi dei?’’ il bestione esplose in una grassa risata

‘’Ti ho risparmiato una volta la ferita che hai in volto ne e’ la dimostrazione, non costringermi ad abbandonare la via della pietà’...’’
poi incalzo’:
‘’il tuo esercito di mercenari ha vinto ed avete razziato abbastanza villaggi da essere sazi ,hai avuto la tua vendetta adesso lasciaci in pace!!’’

‘’AHAHAH non avrò’ la mia vendetta fintanto che non ti vedrò’ penzolare Kennos, ho ucciso centinaia di uomini piu’ grossi e forti di te, forse sarebbe meglio se quel cappio te lo mettessi da solo al collo’’

Il paladino non rispose, rimase in silenzio, in attesa, immobile come pietra, poi sollevo’ la spada lucente coprendosi il volto, i movimenti erano rapidi ed aggraziati...
Il Gigante scatenò la sua furia ed allora Kennos si mosse, rapido come la folgore...
L’acciaio splendente si levò a parare il colpo, lasciando di se una scia di luce, le lame cozzarono l’una contro l’altra, l’istante stesso in cui il primo colpo venne parato, il Gigante ne assestò un altro.
Era veramente agile oltre che mostruosamente forte, Kennos paro’ anche il secondo e stavolta fu’ il suo turno di passare all’attacco...
Il colosso arretrava accecato dai riflessi e dalla velocità della lama, non gli era concesso respiro la spada mulinava senza sosta disegnando nell’aria figure di morte.
Con un salto il paladino si spostò di lato, ci volle tutta la forza del Gigante per fermare il colpo che altrimenti gli avrebbe squartato la schiena, ma la spada sibilò di nuovo, stavolta rivolta verso la gamba, ancora venne fermata, ma solo parzialmente, la lama strisciò fino a raggiungere la carne ed il gigante si lasciò scappare un urlo di dolore,poi cadde in ginocchio....
Kennos si avvicinò e per la prima volta negli occhi del suo avversario apparve il puro terrore.

‘’Che Paladine abbia pietà della tua anima mostro’’

La spada si abbassò per un ultimo letale fendente, lacerò la corazza come neve al sole facendo sgorgare fiotti di sangue.
Le labbra del Gigante si serrarono...poi ne usci’ un grido quasi soffocato dal sangue che colava dalla bocca.

‘’ADESSO WALT,ADESSO!’’

Seguì un urlo, la ragazza che era con Kennos era rimasta in silenzio per tutto lo scontro pregando gli Dei...eppure adesso urlava terrorizzata.
Il Paladino si volto’ di scatto appena in tempo per vedere che uno dei mercenari stringeva il collo di sua moglie brandendo uno stiletto.
Avrebbe voluto gridare, avrebbe voluto urlare ma poté solo abbandonarsi alla morte, quando il gigante approfittando della distrazione lo infilzò nel petto con una lunga daga proprio dove l’armatura era squartata.

D’un tratto cadde la neve...

Il terreno comincio’ a coprirsi di bianco nascondendo il sangue divenuto ormai parte della foresta di Qualinost.
Il mercenario fermò il suo pugnale come paralizzato.
Una figura maestosa comparve davanti alla ragazza, troppa era la luce che emanava per vederne il volto.

‘’Pal....Paladine’’ riuscì a pronunciare la donna..

‘’E’ così figlia mia, la pace deve scendere su questa foresta le vostre preghiere sono state ascoltate, non perderti d’animo, adesso tuo marito siede con me oltre la vita.
Concludi la sua missione, vostro figlio e’ la nuova salvezza, lascia che gli elfi lo allevino, portalo ai margini di questa foresta ed il suo destino si compirà....Io vegliero’ su di lui.....’’

Poi scomparve cosi’ come era arrivato, il mercenario lascio cadere il pugnale e si prostrò alla ragazza invocando il perdono.
Assieme portarono il piccolo al limitare del bosco, la donna era titubante ad abbandonare la sua creatura, la neve inoltre continuava pericolosamente a cadere, le lacrime rigavano ancora il suo volto...quel bambino era tutto ciò che le restava.
Eppure non si doveva andare contro gli dei e questo lei lo sapeva bene suo marito glielo aveva insegnato, deposito’ il fagotto a terra e si allontanò tristemente accompagnata dal pianto del bimbo.
Si incamminò verso Ovest forse avrebbe potuto ritrovare la via per il castello dove il suo sposo un tempo regnava.

Il tempo passava inesorabile ed il piccolo non la finì più di piangere, fino a quando un elfo non lo trovò, per fortuna le genti di Qualinost rispettano la vita piu’ di ogni altra cosa, quindi Orion lo raccolse e si stupì di non trovare un nome adatto...
*Un uomo deve avere un nome da uomo* pensava..
Alla fine scelse quello piu’ semplice da ricordare: ‘’Jon...da oggi ti chiamerai così piccoletto’’
*ci vorrebbe anche un cognome gli uomini seguono quest’usanza da secoli*
Un chicco di neve cadde sul bambino e questo per tutta risposta si mise a ridere cercando di afferrare gli altri che cadevano...
L’elfo a quel punto rise divertito : ‘’Ecco fatto Snow...Snow sarà il tuo cognome’’

questa è la storia del personaggio di un pg di krynn :) poi posto il seguito
TbA Dark-Devil
00giovedì 28 novembre 2002 14:19
Re:
e una figata........
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